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da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
Dopo quattro anni Sacchi lascia la società per diventare commissario tecnico della Nazionale. Gli subentra Fabio Capello. Il nuovo tecnico riesce a ricaricare i suoi uomini e porta la squadra allo scudetto. Il Milan va ben presto in testa, vince il titolo d'inverno e senza perdere una partita vince il campionato. Van Basten, all'apice della forma, è capocannoniere con 25 gol. Il Milan segna 74 gol concedendosi alcune "goleade"; rifila un 5-0 al Napoli, un 5-1 alla Sampdoria campione uscente e, a Foggia, nell'ultima giornata, i rossoneri vincono 8-2. Nasce la leggenda degli "Invincibili" con Sebastiano Rossi in porta, una difesa fortissima con Tassotti, Costacurta, il capitano Baresi e Maldini a sostegno dei tre irresistibili olandesi; e poi campioni come Massaro, Donadoni, Albertini, Evani e Ancelotti a completare una squadra che non ha rivali. La Coppa Italia del Milan si ferma alle semifinali, alla sfida con la Juventus, poi sconfitta in finale dal Parma.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il decennio della Stella e il buio dei primi Anni Ottanta"), maggio 2005
L'ERA DEGLI INVINCIBILI
Sacchi diventa commissario tecnico della Nazionale e per il campionato 1991-92 la squadra viene affidata a Fabio Capello che, dopo la fugace apparizione sulla panchina rossonera sul finire della stagione 1986-87, si era occupato della Polisportiva Milan (hockey, volley, rugby).
Il tecnico, nuova scommessa vinta della dirigenza rossonera, riesce a ricaricare la squadra a tal punto che per tre anni i suoi uomini non si fermeranno più. Il nuovo Milan è meno votato allo spettacolo rispetto a quello di Sacchi, ma allo stesso tempo molto concreto sul piano dei risultati; suo malgrado libero da impegni internazionali, il Milan si getta con grande determinazione sul campionato. La rivoluzione tattica portata dal nuovo Mister porta subito i suoi frutti e la squadra finirà il torneo imbattuta, segnando 74 reti. Marco Van Basten è capocannoniere con 25 gol e a supporto del meraviglioso trio olandese c'è una difesa impenetrabile con Sebastiano Rossi in porta, Franco Baresi e Alessandro Costacurta difensori centrali, Mauro Tassotti e Paolo Maldini sulle fasce; in aggiunta, campioni come Albertini, Ancelotti, Evani, Donadoni e Massaro che contribuiscono a creare il mito degli Invincibili. Da incorniciare la partita contro il Napoli (5-0), la grande vittoria contro la Sampdoria campione d'Italia (5-1) e l'incredibile 8-2 inflitto al Foggia in campo avverso nell'ultima di campionato. In tutta la stagione il Milan perde una sola partita, in Coppa Italia, con la Juventus: una sola sconfitta in 42 gare ufficiali.


dal sito www.acmilan.com
Alla sua prima stagione sulla panchina del Milan Fabio Capello riesce a dare la giusta motivazione alla squadra e la conduce alla vittoria dello scudetto. Il Milan va ben presto in testa, vince il titolo di Campione d'Inverno e senza perdere una partita vince il campionato. Van Basten, all'apice della forma, è capocannoniere con 25 gol; il Milan in totale ne segna 74, frutto anche di alcune goleade. Proprio in questo anno nasce la leggenda degli "Invincibili", con il portiere Sebastiano Rossi in porta, una difesa fortissima con Tassotti, Baresi, Costacurta e Maldini a sostegno dei tre invincibili olandesi, per una rosa costellata di molti altri campioni.




La rosa rossonera per la stagione 1991-92



dal sito www.wikipedia.org
1991-92: LO SCUDETTO SENZA SCONFITTE
Nell'estate 1991, dopo quattro anni ricchi di trionfi, Arrigo Sacchi lascia la panchina milanista per sedersi su quella della Nazionale italiana.
Nel 1991-1992 la squadra è guidata da Fabio Capello, già sulla panchina rossonera nella stagione 1986-1987, quando era stato chiamato a sostituire Nils Liedholm a campionato in corso. Il tecnico friulano si fa conoscere sin da subito per le sue doti di grande motivatore. Il Milan, fuori dalle Coppe europee dopo la notte di Marsiglia, si concentra sul campionato e lo vince con autorevolezza. In testa alla classifica fin dall'inizio del torneo, guadagna il titolo d'inverno e conquista lo scudetto con un campionato da record, inaugurando un'epoca ricca di successi che porterà la squadra ad essere soprannominata Gli Invincibili. Oltre ai 56 punti guadagnati - con i due punti assegnati per vittoria - il Milan termina il torneo senza subire alcuna sconfitta. Solo il Perugia era riuscito, nel 1978-1979, in tale impresa, ma era giunto secondo, proprio alle spalle dei rossoneri. Il Milan resta a tutt'oggi l'unica squadra italiana ad aver vinto lo scudetto conservando l'imbattibilità per tutto il campionato. Sempre in quella stagione, i rossoneri segneranno ben 74 gol (alla media di oltre 2 gol a gara), concedendosi alcune goleade con squadre di livello, come nel caso del 5-0 al Napoli, del 5-1 ai campioni in carica della Sampdoria o dell'8-2 rifilato alla rivelazione della stagione, il Foggia. La stella olandese van Basten è capocannoniere con 25 realizzazioni, una quota che mancava nella Serie A da ben 26 anni. La Coppa Italia del Milan si ferma alle semifinali.

AVVENIMENTI
Dopo il ciclo sacchiano, costellato di grandi trionfi internazionali, il Milan di Berlusconi cominciò a mietere successi in serie anche in Italia. I rossoneri diedero avvio, in questa stagione, ad un dominio che si protrasse per un lustro e che rese il campionato spesso privo di interesse nelle zone alte, dati i vantaggi-record sulle inseguitrici. Il torneo iniziò il 1º settembre 1991 con diverse novità sulle panchine delle grandi: il Milan si affidò all'esordiente Fabio Capello, la Juventus, dopo il fiasco di Maifredi, tornò in mano a Giovanni Trapattoni e sulle panchine di Napoli ed Inter arrivarono rispettivamente Claudio Ranieri e Corrado Orrico, tecnici emergenti. La Sampdoria campione in carica invece mantenne Vujadin Boskov alla guida e, dopo i tentennamenti iniziali, si concentrò, nel corso della stagione, più che altro sulla Coppa dei Campioni, abbandonando ben presto le velleità di bis. A Torino, il 15 settembre, si giocò da subito un importante scontro diretto tra Juventus e Milan, che si concluse sull'1-1. Le due squadre furono le protagoniste d'inizio stagione, con Inter e Napoli leggermente staccate ad inseguire. I bianconeri, complice il rinvio di una gara degli uomini di Capello, balzarono in testa alla quinta giornata, ma persero 7 giorni dopo la vetta solitaria della classifica a favore del Napoli (vittorioso 5-1 ad Ascoli), a sua volta rimontato e superato successivamente da un Milan totalmente rigenerato rispetto alle fatiche della stagione precedente; la squadra, guidata dal bomber olandese Marco Van Basten strapazzò a San Siro lo stesso Napoli per 5-0 il 5 gennaio, escludendolo dalla lotta scudetto, che si ridusse poi a due sole squadre a causa del crollo dell'Inter nel girone di ritorno. I rossoneri vinsero il titolo d'inverno il 12 gennaio e chiusero, la domenica dopo, il giorne d'andata con tre punti più della Juventus, collezionando nella prima parte del torneo 29 punti su 34 disponibili, un record che sarebbe stato migliorato (31 punti su 34) ancora dal Milan l'anno seguente.
I rossoneri continuarono la corsa e si presentarono allo scontro diretto, il 9 febbraio, con 5 punti di vantaggio. Favoriti dall'1-1 finale, continuarono la loro fuga verso il titolo nei mesi a seguire. Il 5 aprile il Milan travolse per 5-1 la Sampdoria per un ideale passaggio di consegne. Lo scudetto ormai era solo questione di tempo e la matematica certezza arrivò al San Paolo di Napoli con due giornate d'anticipo, il 10 maggio.
Il Milan vinse il campionato rimanendo imbattuto, come mai accaduto nel campionato a girone unico e come non accadeva ad una vincitrice della Serie A dal 1922-1923, quando a vincere fu il Genoa. Per i rossoneri fu il dodicesimo scudetto, primo di una lunga serie nel decennio Novanta.
Oltre alla conferma del Parma, sorprese il neopromosso Foggia dell'allenatore boemo Zdenek Zeman, che chiuse al nono posto grazie ad un gioco altamente spettacolare. In zona Uefa un calendario favorevole aiutò la rincorsa della Roma, mentre rimasero clamorosamente escluse la Sampdoria campione uscente e, dopo 16 anni, un'Inter in crisi. Poco avvincente la lotta per evitare la retrocessione: con diverse giornate d'anticipo sulla fine del torneo retrocessero il Bari, un Verona in pieno sfascio tecnico e societario dopo un solo anno di permanenza in Serie A, la Cremonese e l'Ascoli.




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Ragione sociale Milan Associazione Calcio S.p.A. (A.C.M.)



Mister Fabio Capello,
alla prima stagione è subito scudetto
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Filippo Turati, 3 - MILANO
Centro Sportivo Milanello - Carbonolo di Carnago (VA)
AREA DIRETTIVA
Presidente Silvio Berlusconi
Amministratore Delegato Adriano Galliani
Direttore Sportivo Ariedo Braida
AREA ORGANIZZATIVA
Direttore Organizzativo Paolo Taveggia
Team Manager Silvano Ramaccioni
Segretario Rina Barbara Ercoli
AREA COMUNICAZIONE
Capo Ufficio Stampa Paolo Tarozzi
AREA TECNICA
Allenatore Fabio Capello
Allenatore in Seconda Italo Galbiati
Preparatore Atletico Vincenzo Pincolini
Allenatore dei portieri Roberto Negrisolo
Responsabile Settore Giovanile Carlo Montanari
Allenatore Primavera Carlo Garavaglia
AREA SANITARIA
Responsabile Settore Sanitario Rodolfo Tavana
Medico Sociale Giovanni Battista Monti
Massaggiatore

Giancarlo Bertassi, Franco Pagani

SQUADRA
Capitano Franco Baresi II
Sponsor Mediolanum Assicurazioni
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Demetrio Albertini, Carlo Ancelotti, Francesco Antonioli, Franco Baresi II (cap.), Giovanni Cornacchini, Alessandro Costacurta, Roberto Donadoni, Alberico Evani, Diego Fuser, Filippo Galli, Enzo Gambaro, Ruud Dil Gullit, Paolo Maldini, Daniele Massaro, Franklin Rijkaard, Sebastiano Rossi, Aldo Serena, Marco Simone, Mauro Tassotti, Marco Van Basten
Palmares Campione d'Italia (12° Titolo Nazionale)
Trofeo "Villa de Madrid"
Trofeo "Città di Zurigo"
Trofeo di Capodanno "Amaro Lucano"
CSIL Champions Cup
Columbus Cup Tournament
La Squadra "Giovanissimi" vince il 1° titolo di Campione d'Italia