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STAGIONE SUCC. >



da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
Lascia il calcio Carlo Ancelotti, grandissimo combattente del centrocampo. Arrivano Papin, Boban, Savicevic, Eranio e Gianluigi Lentini, tormentone del calciomercato dell'estate. Come l'anno precedente gli uomini di Capello vanno subito in testa. Dopo 13 giornate i rossoneri perdono Van Basten per problemi alla caviglia. Terminano in testa il girone d'andata, subiscono un certo risveglio dell'Inter ma chiudono vincenti, con il 13° scudetto, il campionato. Verso la fine del torneo Van Basten rientra e, ad Ancona, segna quello che sarà il suo ultimo gol. Il record d'imbattibilità in campionato si ferma a 58, per un gol di Asprilla, nel corso di Milan-Parma 0-1 alla 24^ giornata.
In Coppa dei Campioni, dopo aver vinto 10 partite su 10, il Milan si presenta alla finale di Monaco di Baviera stanco e con Van Basten malconcio. L'Olympique Marsiglia vince 1-0.
Il Milan fa sua la Supercoppa di Lega (2-1 al Parma), mentre il Coppa Italia è eliminato dalla Roma, ancora una volta in semifinale. Il trofeo è del Torino.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il decennio della Stella e il buio dei primi Anni Ottanta"), maggio 2005
Per l'annata 1992-93 arrivano Jean Pierre Papin, Dejan Savicevic, Zvonimir Boban e Gianluigi Lentini, tormentone del calciomercato estivo proveniente dal Torino; Carlo Ancelotti lascia il calcio giocato. La stagione si apre con la vittoria nella Supercoppa di Lega (2-1 al Parma).
Fin dalle prime giornate di campionato il Milan va in testa e dà l'idea di essere imbattibile; a una prima parte di torneo a trazione anteriore, con Marco Van Basten in grande spolvero (5-4 al Pescara, 7-3 alla Fiorentina e 5-1 al Napoli in trasferta, 5-3 alla Lazio e 4-0 alla Sampdoria in casa) ne segue una seconda, dopo aver perso per infortunio il centravanti olandese, in cui è soprattutto la difesa a sostenere la squadra.
In Coppa dei Campioni la squadra di Capello è travolgente: vince dieci partite in altrettante gare, memorabile il 4-0 del 25 novembre 1992 a San Siro contro il Goteborg, con poker di Van Basten che a dicembre sarà premiato per la terza volta con il Pallone d'Oro. Il destino sembra però accanirsi contro il "Cigno di Utrecht", che in una partita di campionato riceve un brutto colpo alla caviglia: sarà l'inizio di un lungo calvario, tra operazioni e tentativi di recupero, che alla fine lo costringerà al ritiro. Il Milan, che non può contare sul suo centravanti principe nel prosieguo del torneo, continua tuttavia ad infilare una serie di risultati positivi, interrotti solo il 21 marzo 1993 da un gol del parmense Asprilla che fissa lo storico traguardo di 58 partite consecutive di campionato senza sconfitte (Milan-Parma 0-1, gol proprio al minuto '58). I rossoneri non perdevano dal maggio 1991, ed è soprattutto grazie alla solidità difensiva che la squadra di Capello riesce a concludere tranquillamente il campionato in vetta alla classifica e di conquistare così il tredicesimo scudetto.
In campo internazionale, il Milan arriva alla finalissima di Coppa dei Campioni di Monaco di Baviera in un momento di appannamento di molti dei suoi elementi; il 26 maggio 1993 l'Olympique Marsiglia riesce così nell'impresa di superare (1-0) i favoriti rossoneri, incontrati nel momento-no della loro stagione, dopo aver vinto il titolo francese macchiandosi di un illecito sportivo.


dal sito www.acmilan.com
Come è successo la stagione precedente, anche questa volta gli uomini guidati da Capello vanno subito in testa, ma dopo soltanto 13 giornate perdono Van Basten per un infortunio alla caviglia. Terminano in testa il girone d'andata, subiscono un certo risveglio dell'Inter, ma chiudono la stagione vincendo il 13° scudetto. Verso la fine della stagione Van Basten rientra e segna quello che sarà il suo ultimo gol. Il record di imbattibilità in campionato si ferma a 58 partite consecutive per il gol di Asprilla nella partita Milan-Parma 0-1 (24^ giornata).




La rosa rossonera per la stagione 1992-93



dal sito www.wikipedia.org
1992-93: CAMPIONE D'ITALIA E VICECAMPIONE D'EUROPA
Dopo lo scudetto dei record del 1992 il Milan cambia volto. I rossoneri sono ora attesi anche sul grande palcoscenico continentale e vogliono tornarci da protagonisti. Durante la campagna acquisti estiva arrivano in società calciatori del calibro di Jean Pierre Papin, Zvonimir Boban, Dejan Savicevic, Stefano Eranio e Gianluigi Lentini, vero tormentone del calcio-mercato, strappato al Torino. D'altra parte c'è da annoverare l'addio al calcio giocato di Carlo Ancelotti, punto fermo del centrocampo.
Nel 1992-1993 prosegue la marcia trionfale del Milan di Capello, capace di prolungare la striscia di partite senza sconfitte fino a 58 incontri e di mettere in bacheca il 13° alloro nazionale, il secondo consecutivo. Ripetendo il cammino travolgente del precedente torneo, gli uomini di Fabio Capello vanno subito in testa e non si fanno più raggiungere. Dopo 13 giornate, il Milan perde van Basten a causa dei persistenti problemi fisici. Operato in Belgio all'indomani della quadripletta contro il Göteborg, il cigno di Utrecht rientrerà in campo solo 5 mesi più tardi.
Laureatisi campione d'inverno, i rossoneri subiscono nel finale di torneo un risveglio dell'Inter, ma chiudono al comando con una giornata d'anticipo. In campo continentale il Diavolo si conferma squadra di vertice vincendo 10 partite su 10, segnando 23 reti e subendone una sola. Nella finale di Monaco di Baviera i favori del pronostico sono per i ragazzi di Capello, che affrontano i francesi dell'Olympique Marsiglia. Contro le previsioni sono i transalpini a sollevare il trofeo grazie all'1-0, vanificando così l'ottimo cammino in Champions stabilito dal Milan prima di quella partita. Il match segnerà l'ultima apparizione su un campo di calcio del grande van Basten.
Poco meno di tredici anni più tardi, nel gennaio 2006, in una confessione alla stampa francese Jean Jacques Eydelie, ex centrocampista dell'Olympique Marsiglia campione d'Europa nel 1993, rivela che la squadra transalpina avrebbe usato sostanze dopanti prima della finale contro il Milan. Alla dichiarazione, seguita da smentite e querele da parte degli ex dirigenti e degli ex calciatori dell'Olympique, fa seguito un vespaio di polemiche nonché l'ipotesi della revoca del trofeo al Marsiglia e della sua consegna al Milan, evento poi non verificatosi.

AVVENIMENTI
Nonostante un esito scontato, con la vittoria del favoritissimo Milan di Fabio Capello, rinforzatosi ulteriormente con l'acquisto dall'Olympique Marsiglia del Pallone d'Oro 1991 Jean-Pierre Papin, il campionato 1992-93 fu caratterizzato da molto spettacolo. Le squadre preferirono abbandonare il catenaccio e i moduli difensivisti per passare a un gioco più votato all'attacco e il numero di gol complessivi passò dai 695 della stagione 1991-92 agli 858 di questo torneo: era dal 1958-59 che non si segnava così tanto in Serie A.
Il campionato iniziò il 6 settembre: alla seconda giornata, dopo la rocambolesca partita di Pescara, i rossoneri si ritrovarono già primi in solitaria e, con sette vittorie in sette gare, fecero il vuoto alle proprie spalle; solo il sorprendente Torino tentò un accenno d'inseguimento. Da segnalare la quinta giornata, in cui si segnarono ben 48 reti.
Il dominio del Milan sul torneo si fece sempre più schiacciante. Il 13 dicembre i rossoneri batterono la matricola Ancona portandosi a otto punti di vantaggio sul gruppo di seconde formato da Inter, Atalanta e Fiorentina, mentre un Napoli in crisi di risultati giaceva sul fondo. Il 3 gennaio i rossoneri, con tre giornate d'anticipo, furono campioni d'inverno e, alla fine del girone d'andata, poterono vantare otto punti di vantaggio sull'Inter, rimasta da sola al secondo posto. I Rossoneri chiusero il girone d'andata con ben 31 punti conquistati su 34, frutto di quattordici vittorie e tre pareggi, ulteriormente migliorando il record di 29 punti del torneo precedente. Nelle giornate a venire il vantaggio crebbe fino ad arrivare, alla ventiduesima, ad un notevole +11, un distacco enorme nell'era dei 2 punti per vittoria. Stava intanto perdendo pericolosamente terreno, dopo essere partita con il piede giusto, la Fiorentina.
Nelle ultime dieci giornate, però, i rossoneri, anche a causa degli impegni in Coppa dei Campioni, accusarono un brusco calo che cominciò il 21 marzo con la prima sconfitta dopo quasi due anni e 58 partite d'imbattibilità: fu il Parma ad espugnare San Siro con una rete di Faustino Asprilla. L'Inter cercò un clamoroso riavvicinamento ma non andò oltre un pareggio nel derby della vigilia di Pasqua e, pur vedendo proseguire la crisi dei rossoneri, riuscì solamente ad avvicinarsi gradualmente fino a un -4 che rimase invariato e che, dopo il pareggio tra Milan e Brescia della penultima giornata, consentì ai rossoneri di festeggiare il 13° scudetto, il 30 maggio. Capocannoniere del torneo fu il giovane attaccante laziale Giuseppe Signori, autore di ben 26 centri.
La lotta per la qualificazione alla Coppa UEFA, che coinvolse numerose società, fu vivacizzata nel finale dallo storico successo del Parma a Wembley in Coppa delle Coppe, trionfo che liberò un ulteriore posto che fu strappato all'ultima giornata dal Cagliari, capace di sorpassare sul filo di lana la Sampdoria battuta sul campo del pericolante Brescia. Per i sardi si trattò del ritorno nelle coppe europee dopo venti stagioni di assenza.
La crisi della Fiorentina nel girone di ritorno non conobbe sosta e, a causa dei confronti diretti sfavorevoli con Brescia e Udinese, retrocesse clamorosamente in B dopo 54 anni. Ai viola si aggregarono le rondinelle lombarde, sconfitte dai friulani nello spareggio di Bologna, mentre per l'Ancona e il Pescara, che nelle prime giornate aveva favorevolmente impressionato, la retrocessione arrivò molto prima della fine del torneo.




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Ragione sociale Milan Associazione Calcio S.p.A. (A.C.M.)   



Marco Van Basten,
un'altra grandissima stagione
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Filippo Turati, 3 - MILANO
Centro Sportivo Milanello - Carbonolo di Carnago (VA)
AREA DIRETTIVA
Presidente Silvio Berlusconi
Amministratore Delegato Adriano Galliani
Direttore Sportivo Ariedo Braida
AREA ORGANIZZATIVA
Direttore Organizzativo Paolo Taveggia
Team Manager Silvano Ramaccioni
Segretario Rina Barbara Ercoli
AREA COMUNICAZIONE
Capo Ufficio Stampa Paolo Tarozzi
AREA TECNICA
Allenatore Fabio Capello
Allenatore in Seconda Italo Galbiati
Preparatore Atletico Vincenzo Pincolini
Allenatore dei portieri Roberto Negrisolo
Responsabile Settore Giovanile Carlo Montanari
Allenatori Primavera Luigi Maldera I e Maurizio Viscidi
AREA SANITARIA
Responsabile Settore Sanitario Rodolfo Tavana
Medico Sociale Giovanni Battista Monti
Massaggiatore

Giancarlo Bertassi, Franco Pagani

SQUADRA
Capitano Franco Baresi II
Sponsor Motta
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Demetrio Albertini, Francesco Antonioli, Franco Baresi II (cap.), Zvonimir Boban, Alessandro Costacurta, Carlo Cudicini, Fernando De Napoli, Roberto Donadoni, Stefano Eranio, Alberico Evani, Filippo Galli, Enzo Gambaro, Ruud Dil Gullit, Gianluigi Lentini, Paolo Maldini, Daniele Massaro, Stefano Nava, Jean-Pierre Papin, Franklin Rijkaard, Sebastiano Rossi, Dejan Savicevic, Aldo Serena, Marco Simone, Mauro Tassotti, Marco Van Basten
Palmares Campione d'Italia (13° Titolo Nazionale)
2^ Supercoppa Italiana
Trofeo "Luigi Berlusconi"
Torneo "Nereo Rocco"
Coppa del Mediterraneo
Trofeo "Ciudad de La Coruna"
Trofeo dell'Isola
Coppa della Bontà
Nashua Challenge Cup