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da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
All'inizio della stagione il Milan conquista la Supercoppa d'Europa contro la Sampdoria (1-1 e 2-0) e la Coppa Intercontinentale, la 3^ della sua storia, a Tokyo, contro i paraguaiani dell'Olimpia Asuncion sconfitti nettamente per 3-0. Ma dopo 3 anni ad altissimo livello la squadra dà qualche segnale di cedimento. Ad infoltire la rosa arrivano Carbone, Agostini, Gaudenzi e Rossi. L'impegno dei nuovi arrivati non basta. Il gioco voluto da Sacchi è mentalmente molto dispendioso; un certo rilassamento è da considerarsi quasi fisiologico. Il campionato del Milan registra alcuni cali di tensione e la forte Sampdoria vince lo scudetto. I rossoneri sono alla fine secondi alla pari con l'Inter. In Coppa Campioni si registra la brutta pagina di Marsiglia. Il Milan rimedia un anno di squalifica internazionale per aver rifiutato di portare a termine la gara dopo lo spegnimento di un riflettore. In Coppa Italia, il Milan inciampia nella Roma, in semifinale, venendone eliminato. La Coppa va proprio ai giallorossi.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il decennio della Stella e il buio dei primi Anni Ottanta"), maggio 2005
DI NUOVO COPPA INTERCONTINENTALE
L'inizio della stagione 1990-91 consegna ai rossoneri la seconda vittoria in Supercoppa d'Europa (1-1 e 2-0 con la Sampdoria) e la terza nell'lntercontinentale il 9 dicembre a Tokyo (3-0 ai paraguayani dell'Olimpia Asunciòn): con questa seconda trasferta consecutiva in Estremo Oriente, il Milan diventa popolarissimo anche nel Paese del Sol Levante. I prodotti ufficiali rossoneri in Giappone sono richiestissimi e i turisti nipponici in Italia inseriscono Milano nei loro itinerari anche per vedere lo stadio di San Siro.
Il prosieguo della stagione riserva però delusioni; in campionato la squadra, forse appagata, ha un quasi fisiologico rilassamento e lascia via libera alla Sampdoria (secondo posto per i rossoneri), mentre in Coppa dei Campioni, in una difficile serata a Marsiglia, rimedia una squalifica di un anno in campo internazionale per il rifiuto a proseguire la partita dopo un parziale guasto all'impianto d'illuminazione dello stadio Vélodrome.
Ma il Milan dei record non ha ancora finito di stupire, e già dalla stagione successiva i rossoneri ritorneranno ai livelli degli ultimi periodi; Mister Sacchi, il "Profeta di Fusignano" che rivoluzionò il mondo del calcio, decide però di farsi da parte.






La rosa rossonera per la stagione 1990-91



dal sito www.wikipedia.org
1990-91: L'INTERCONTINENTALE, LA SUPERCOPPA EUROPEA E LA SQUALIFICA DALLE COPPE
Nel 1990-1991 arriva la terza Intercontinentale (3-0 ai paraguaiani dell'Olimpia Asunción) e la seconda Supercoppa Europea, questa volta a spese della Sampdoria (1-1 e 2-0). In campionato il Milan si piazza secondo insieme all'Inter, a cinque punti dalla Sampdoria campione d'Italia. Il club rossonero, però, si rende protagonista di uno spiacevole episodio il 20 marzo 1991, nella partita di ritorno giocata a Marsiglia contro l'Olympique. Dopo che la partita di andata si era conclusa sul punteggio di 1-1, a pochi minuti dalla fine della gara di ritorno, con il Milan in svantaggio per 1-0, si spegne uno dei riflettori dello stadio. L'amministratore delegato Adriano Galliani fa uscire i giocatori dal campo in segno di protesta, motivando il gesto con l'impossibilità, a sua detta, di continuare a giocare per via della scarsa visibilità. Malgrado la funzionalità del riflettore sia poi ripristinata, il Milan non torna in campo. In seguito all'accaduto la società è poi squalificata per un anno dalle coppe europee. In Coppa Italia i rossoneri sono eliminati in semifinale dalla Roma.

AVVENIMENTI
Il 1991 fu l'anno della Sampdoria di Vujadin Boskov: la squadra blucerchiata, da anni ai vertici del calcio italiano, ma che mai era giunta sul podio del campionato - e per trovare un risultato di rilievo delle sue progenitrici bisognava risalire al terzo posto dell'Andrea Doria nel 1908 -, raggiunse un traguardo storico grazie ad un gruppo di giocatori affiatatissimo sia dentro che fuori dal campo, con personalità di spicco nello spogliatoio quali Roberto Mancini e il bomber Gianluca Vialli. Lo scudetto fu il giusto e meritato premio per il paziente lavoro di costruzione di una grande squadra svolto negli anni dal presidente Paolo Mantovani. Il campionato successivo alla delusione di Italia '90 prese avvio il 9 settembre, con al via l'ambiziosa matricola Parma, prima delle tante squadre provenienti dalla Via Emilia che affollarono la Serie A nel decennio venturo ad approdare nella massima divisione, e diverse contendenti al titolo: il Napoli, campione uscente, subito estromesso dalla lotta dopo un inizio decisamente sottotono, le milanesi, una rinnovata Juventus e l'outsider Sampdoria.
I rossoneri di Arrigo Sacchi, ancora scottati dalla delusione dell'anno precedente, balzarono subito in testa a punteggio pieno alla terza giornata per rimanervi fino al 28 ottobre, quando una coriacea Sampdoria violò San Siro e andò in testa, tallonata anche da Inter e Juventus. Alla decima i genovesi persero il derby e vennero affiancati in vetta dall'Inter di Trapattoni; i nerazzurri volarono poi in testa solitari due giornate dopo, approfittando del rinvio delle gare di Samp e Milan, impegnate a fronteggiarsi nella Supercoppa europea. L'Inter rimase così in testa per diverse domeniche, talvolta anche in compagnia di Sampdoria e Juventus, e andò a vincere il titolo d'inverno il 20 gennaio, con un punto di vantaggio sul Milan e due sull'inedito terzetto formato dalla Sampdoria, dalla Juventus e dal sorprendente Parma di Nevio Scala.
Osvaldo Bagnoli portò il Genoa al quarto posto. Nel girone di ritorno, complici l'inesperienza degli emiliani e il crollo dei bianconeri, rimasero presto in lotta le sole Sampdoria, Inter e Milan. Furono gli scontri diretti a sancire il dominio blucerchiato; il 17 febbraio, il futuro capocannoniere Gianluca Vialli (19 gol al termine del campionato) decise Sampdoria-Juventus, lanciando i doriani in vetta. Il 10 marzo furono i rossoneri a cadere a Marassi; infine, il 5 maggio, le reti di Dossena e Vialli permisero alla Samp di espugnare il Meazza e di ipotecare uno storico scudetto, che arrivò matematicamente il 19 maggio dopo la vittoria per 3-0 sul Lecce, condannato alla retrocessione. Per la Samp fu il primo scudetto della storia, per la città di Genova il primo titolo dal lontano 1924. L'ottimo campionato del Genoa completò un'annata storica per la Liguria: allenato da Osvaldo Bagnoli, il Grifone arrivò quarto al termine del torneo e fu capace di procurare ai cugini doriani l'unica delusione della stagione vincendo il derby di andata il 25 novembre. Non andarono oltre un settimo posto la Juventus, in piena crisi di risultati e fuori dalle coppe europee per la prima volta dopo 28 anni, e il Napoli, scosso in aprile dalla positività di Diego Armando Maradona ai test antidoping; la fuga del campione in Argentina segnò il definitivo tramonto della sua carriera e dei sogni di gloria della squadra partenopea dopo anni di successi. Convincenti prestazioni arrivarono da Torino e Parma, entrambe - grazie alla squalifica internazionale in cui era incappato il Milan - neopromosse da Coppa UEFA, mentre il Cagliari agganciò la salvezza con un turno d'anticipo a spese del Lecce e del Pisa, che fece ritorno tra i cadetti dopo appena un anno. Caddero in Serie B anche Cesena e Bologna, inchiodate sul fondo per gran parte del campionato.




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Ragione sociale Milan Associazione Calcio S.p.A. (A.C.M.)   



Franco Baresi,
eterno Capitano rossonero
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Filippo Turati, 3 - MILANO
Centro Sportivo Milanello - Carbonolo di Carnago (VA)
AREA DIRETTIVA
Presidente Silvio Berlusconi
Amministratore Delegato Adriano Galliani
Direttore Sportivo Ariedo Braida
AREA ORGANIZZATIVA
Direttore Organizzativo Paolo Taveggia
Team Manager Silvano Ramaccioni
Segretario Rina Barbara Ercoli
AREA COMUNICAZIONE
Addetto Stampa Renato Ferrari
AREA TECNICA
Allenatore Arrigo Sacchi
Allenatore in Seconda Italo Galbiati
Preparatore Atletico Vincenzo Pincolini
Allenatore dei portieri Pietro Carmignani
Responsabile Settore Giovanile Carlo Montanari
Allenatore Primavera Andrea Valdinoci
AREA SANITARIA
Responsabile Settore Sanitario Rodolfo Tavana
Medico Sociale Giovanni Battista Monti
Massaggiatori Giancarlo Bertassi, Pierangelo Pagani, Franco Pagani
SQUADRA
Capitano Franco Baresi II
Sponsor Mediolanum Assicurazioni
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Massimo Agostini, Demetrio Albertini, Carlo Ancelotti, Roberto Bandirali, Franco Baresi II (cap.), Costantino Borneo, Angelo Carbone, Stefano Carobbi, Davide Corti, Alessandro Costacurta, Gian Domenico Costi, Roberto Donadoni, Alberico Evani, Filippo Galli, Gianluca Gaudenzi, Ruud Dil Gullit, Paolo Maldini, Daniele Massaro, Stefano Nava, Andrea Pazzagli, Franklin Rijkaard, Sebastiano Rossi, Stefano Salvatori, Marco Simone, Giovanni Stroppa, Mauro Tassotti, Marco Van Basten
Palmares 2^ Supercoppa Europea
3^ Coppa Intercontinentale
Torneo "Santiago Bernabeu"