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da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
Dopo 5 stagioni con ben 4 scudetti ed una Champions League, Fabio Capello lascia il Milan per andare ad allenare il Real Madrid. Al suo posto arriva l'uruguaiano Tabarez. Nuovi acquisti sono Davids, Reiziger, Dugarry, Blomqvist e il 37enne Pietro Vierchowod. Dopo 9 stagioni di vittorie prestigiose, la squadra cede di schianto. Neppure il ritorno di Arrigo Sacchi, dopo soltanto 11 giornate di campionato (con esonero di Tabarez), risolleva il Milan. Il Milan chiude con un deludente 11° posto in classifica staccatissimo dalla Juve campione. Non va meglio in Champions League dove è eliminato nel girone di qualificazione. Negative anche Supercoppa di Lega (1-2 dalla Fiorentina) e Coppa Italia (eliminato dal Vicenza che poi vince sorprendentemente il trofeo). Lasciano il calcio giocato rispettivamente dopo 20 e 17 anni di Milan, Franco Baresi, il Capitano, e Mauro Tassotti. Restano nella storia del calcio italiano e nel cuore del popolo milanista.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il decennio della Stella e il buio dei primi Anni Ottanta"), maggio 2005
Dopo essere diventato l'allenatore rossonero più vincente, Fabio Capello si trasferisce a Madrid per allenare il Real; il Milan rimane così senza la sua guida sicura e, dopo nove stagioni in cui nella bacheca di via Turati aveva fatto bella mostra di sé almeno un trofeo ufficiale all'anno, arriva il tempo delle "vacche magre". Il tecnico scelto per la stagione 1996-97 è Oscar Washington Tabarez, gentiluomo uruguayano che non troverà fortuna nella sua avventura rossonera; arrivano il difensore Micheal Reiziger, il centrocampista Edgar Davids e l'attaccante Christophe Dugarry. La squadra, carica di gloria, reputa inconsciamente che il momento di riposare sia arrivato. In agosto il Milan viene battuto a San Siro dalla Fiorentina nella finale di Supercoppa di Lega (1-2); anche in campionato i risultati non sono quelli desiderati e Tabarez viene ben presto esonerato dopo una sconfitta contro il Piacenza (3-2 in trasferta). Neppure Arrigo Sacchi, richiamato d'urgenza a dicembre, riesce a sollevare le sorti della stagione rossonera: nel torneo nazionale il Milan finisce undicesimo e in Coppa dei Campioni non supera il girone eliminatorio (fatale il match casalingo perso contro il Rosenborg).
Il grande capitano Franco Baresi e il suo fedele compagno di tante battaglie, Mauro Tassotti, chiudono le loro gloriose carriere da calciatori rispettivamente dopo 20 e 17 anni di militanza rossonera. La società ripaga il capitano regalandogli un pallone d'oro e decidendo di non usare più il suo numero nelle maglie del Milan: il numero 6 sarà per sempre Franco Baresi.




La rosa rossonera per la stagione 1996-97



dal sito www.wikipedia.org
1996-97: IL FLOP TABAREZ E IL RITORNO DI SACCHI
Nell'estate 1996 il Milan affida la conduzione tecnica all'allenatore uruguaiano Oscar Tabarez, accolto con scetticismo da tifosi e critica. I nuovi acquisti - Christophe Dugarry, Edgar Davids, Michael Reiziger, Pietro Vierchowod, Jesper Blomqvist (da gennaio) ed il portiere Angelo Pagotto - si aggiungono ad un impianto già collaudato e sulla carta affidabile come quello composto dai campioni d'Italia dell'anno precedente: Franco Baresi, Dejan Savicevic, Roberto Baggio, Mauro Tassotti, Sebastiano Rossi, Zvonimir Boban, George Weah, Paolo Maldini, Demetrio Albertini, Marco Simone, Alessandro Costacurta e Marcel Desailly. La squadra rimane sostanzialmente invariata rispetto alla stagione 1995-1996, come testimonia l'esiguo numero di cessioni. Dei calciatori regolarmente impiegati nel campionato appena trascorso soltanto uno lascia il Milan: la bandiera Roberto Donadoni.
Nonostante possa presentare ancora una rosa ricca di stelle, dopo nove stagioni di successi ininterrotti la squadra vive una stagione di delusioni. Inizia male la stagione, perdendo a San Siro contro la Fiorentina (1-2) nella partita valevole per l'assegnazione della Supercoppa Italiana. Nei successivi incontri continua a stentare. In Champions League è eliminato nella fase a gironi dopo la sconfitta per 2-1 nella decisiva gara interna contro il Rosenborg. Il bilancio delle prime undici giornate di campionato è fallimentare, così il 1° dicembre 1996, a seguito della sconfitta in trasferta contro il Piacenza (3-2), Tabarez è esonerato e sostituito da Arrigo Sacchi, di nuovo al timone della squadra rossonera dopo i successi di alcuni anni prima ed appena dimessosi dall'incarico di commissario tecnico della Nazionale italiana. L'avvento del nuovo allenatore non inverte comunque la tendenza negativa, proseguita con la clamorosa sconfitta interna contro la Juventus per 6-1 il 6 aprile 1997 e conclusasi con un deludente 11° posto, distante da un piazzamento valido per l'ingresso in una competizione europea. Alla fine della stagione, lasciano il Milan Arrigo Sacchi e due storiche bandiere, il capitano Franco Baresi e Mauro Tassotti, che danno l'addio al calcio rispettivamente dopo venti e diciassette anni in rossonero.

AVVENIMENTI
Costantemente in testa alla classifica nell'arco del torneo, fece ritorno allo scudetto, in un torneo molto equilibrato, la Juventus di Marcello Lippi, già Campione d'Europa e destinata anche a trionfare, nel corso della stagione, in Coppa Intercontinentale. Con un Milan che cedette di schianto dopo un decennio di trionfi, i principali avversari dei bianconeri furono l'Inter, in crescita, e il Parma del giovane allenatore Carlo Ancelotti, che l'anno prima aveva ottenuto la promozione in Serie A con la Reggiana.
Il torneo partì l'8 settembre 1996, inaugurato da un gol da antologia del milanista George Weah, che scartò in progressione sette giocatori del Verona prima di depositare la palla in rete. La Juventus dei nuovi acquisti Vieri e Zidane, pur partita con qualche prestazione opaca, si ritrovò in testa alla quarta giornata. Il 13 ottobre i bianconeri, cadendo a Vicenza, permisero all'Inter di andare in vetta, ma la vittoria nello scontro diretto della settimana successiva permise alla Signora di sorpassare i rivali. Nelle giornate seguenti Inter e Juventus continuano ad alternarsi in vetta alla classifica, mentre a fine novembre fu il sorprendente Vicenza dell'emergente allenatore Francesco Guidolin a dare qualche grattacapo ai bianconeri. Decisiva per la fuga della squadra di Lippi fu la vittoria ottenuta in rimonta sul Verona il 15 dicembre; al diciassettesimo turno i bianconeri erano saldamente in testa, con quattro punti sulla Sampdoria del bomber Vincenzo Montella, strappato in estate ai rivali del Genoa, cinque sull'Inter e sei sul Vicenza e sul Parma, in grande spolvero dopo una partenza non esaltante. Il Milan, campione d'Italia uscente, andò invece incontro a una crisi di risultati a cui non seppe porre fine neppure il ritorno di Arrigo Sacchi, chiamato a sostituire Oscar Washington Tabárez, esonerato a dicembre dopo la sconfitta esterna nell'undicesimo turno contro il Piacenza (3-2). Alla fine i rossoneri si piazzeranno all'undicesimo posto.
Il girone di ritorno sembrò iniziare bene per la Sampdoria che, espugnando su rimonta San Siro il 2 febbraio, si portò a -2 da una Juve bloccata sullo 0-0 a Cagliari. A partire da quel momento, però, i genovesi calarono improvvisamente il ritmo, favorendo la fuga della Juventus; si fece dunque avanti il Parma, ma sembrò troppo tardi. Il 6 aprile i bianconeri ottennero una storica vittoria per 6-1 in casa del Milan e il Parma poté solamente avvicinarsi quando, la settimana successiva, la capolista crollò in casa contro l'Udinese. Furono proprio i friulani, che il 21 aprile espugnarono anche il Tardini, a danneggiare i sogni di rimonta dei gialloblù. Si arrivò così allo scontro diretto del 18 maggio allo Stadio Delle Alpi: il vantaggio dei ducali, che avrebbe ristretto a tre le distanze fra le due formazioni, fu vanificato da un rigore concesso da Pierluigi Collina per un fallo su Christian Vieri. Fu così che venerdì 23 maggio bastò un pareggio contro l'Atalanta del capocannoniere Filippo Inzaghi (24 reti), per festeggiare il ventiquattresimo titolo. Per i gialloblù rimase solo la consolazione della prima qualificazione alla Coppa dei Campioni: da quest'anno infatti la UEFA iniziò un radicale restyling delle proprie manifestazioni, ed aggiunse un secondo posto in Coppa dei Campioni per gli otto migliori campionati europei, tra i quali in primissima fila vi era quello italiano.
In zona UEFA, un finale col freno a mano tirato costò al Bologna la qualificazione europea a tutto vantaggio di Sampdoria e Udinese: per i friulani fu l'esordio sul palcoscenico continentale e, sotto la guida del presidente Giampaolo Pozzo, la consacrazione come autorevole e stabile realtà del calcio italiano per gli anni a venire. In coda, salvezza anticipata e senza patemi d'animo per la Roma, disastrata da alcuni acquisti sbagliati ma non altrettanto per il Napoli, crollato alla distanza dopo uno sfolgorante avvio. Immediato, invece, il ritorno in B per la Reggiana, il Verona e il Perugia; gli umbri, al ritorno in massima serie dopo 15 anni, furono condannati dalla classifica avulsa, che mandò allo spareggio il Cagliari e il Piacenza. Vinsero, per 3-1, gli emiliani; i rossoblù ritornarono tra i cadetti dopo sette stagioni.




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Ragione sociale Milan Associazione Calcio S.p.A. (A.C.M.)
Franco Baresi,
alla sua ultima stagione di calcio,
dopo 20 anni di Milan
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Filippo Turati, 3 - MILANO
Centro Sportivo Milanello - Carbonolo di Carnago (VA)
AREA DIRETTIVA
Presidente Silvio Berlusconi
Vice-presidente Adriano Galliani
Amministratore Delegato Adriano Galliani
Direttore Generale Ariedo Braida
AREA ORGANIZZATIVA
Direttore Organizzativo Umberto Gandini
Team Manager Silvano Ramaccioni
Segretario Rina Barbara Ercoli
AREA COMUNICAZIONE
Capo Ufficio Stampa Paolo Tarozzi
AREA TECNICA
Direttore Tecnico Oscar Washington Tabarez Silva fino al 1° dicembre 1996
Allenatore Giorgio Morini fino al 1° dicembre 1996, poi Arrigo Sacchi fino al 1° giugno 1997
Allenatore in Seconda Pietro Carmignani
Assistente tecnico José Hererra fino al 1° dicembre 1996
Preparatore Atletico Vincenzo Pincolini
Allenatore dei portieri Roberto Negrisolo
Dir. Sportivo Settore Giovanile Ruben Buriani
Allenatore Primavera Simone Boldini
AREA SANITARIA
Responsabile Settore Sanitario Rodolfo Tavana
Medico Sociale Giovanni Battista Monti
Massaggiatori

Giancarlo Bertassi, Franco Pagani

SQUADRA
Capitano Franco Baresi II
Sponsor Opel
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Demetrio Albertini, Massimo Ambrosini, Roberto Baggio I, Franco Baresi II (cap.), Jesper Blomqvist, Zvonimir Boban, Francesco Coco, Alberto Comazzi, Alessandro Costacurta, Daniele Daino, Edgar Steven Davids, Francesco De Francesco, Marcel Desailly II, Christophe Dugarry, Stefano Eranio, Filippo Galli, Tomas Locatelli, Vincenzo Maiolo, Paolo Maldini, Angelo Pagotto, Christian Panucci II, Matteo Pelatti, Michael Reiziger, Sebastiano Rossi, Luca Saudati, Dejan Savicevic, Marco Simone, Mauro Tassotti, Pietro Vierchowod, George Weah
Palmares Trofeo "Luigi Berlusconi"
Trofeo di Navarra
Torneo di Amsterdam "Euro SuperClub Six's"