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da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
La squadra vince subito la Supercoppa di Lega con la Sampdoria. In campionato, il Milan, con 3 sconfitte nelle prime 8 giornate, esce subito di scena. Per i rossoneri resta il palcoscenico internazionale. A Tokyo perdono l'Intercontinentale per 2-0 contro i non trascendentali argentini del Velez Sarsfield, ma in febbraio vincono la Supercoppa d'Europa contro l'Arsenal (0-0 e 2-0). Resta la Champions League. I rossoneri, nonostante una penalizzazione, una squalifica del campo (giocano 2 partite a Trieste), conseguenti alla partita interna con il Salisburgo (il portiere austriaco viene colpito da una bottiglietta), riescono, con grande determinazione, ad arrivare ai turni conclusivi. Qui eliminano Benfica e Paris S.G.
Nella finale di Vienna con l'Ajax il Milan perde 0-1 una partita senza bagliori. In campionato, dove la vittoria vale 3 punti, i rossoneri finiscono al 4° posto. Lo scudetto e la Coppa Italia vanno alla Juventus. Da questa stagione la vittoria in campionato viene premiata con 3 punti, invece di 2.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il decennio della Stella e il buio dei primi Anni Ottanta"), maggio 2005
La stagione 1994-95 è quella dell'introduzione dei tre punti in caso di vittoria. Il Milan esce ben presto di scena dal campionato (alla fine sarà quarto dietro a Juve, Lazio e Parma), ma porta a casa la quarta Supercoppa di Lega (battuta la Sampdoria 5-4 ai calci di rigore) e la terza Supercoppa d'Europa (contro l'Arsenal, 0-0 a Londra e 2-0 a Milano). A Tokyo inciampa ancora nell'Intercontinentale contro i non irresistibili argentini del Vélez Sarsfield (0-2), ma in un'annata complessivamente in tono minore riesce comunque ad arrivare, per il terzo anno consecutivo, alla finale di Champions League; a Vienna trova l'Ajax, guidato in campo dall'ex Frankie Rijkaard coi giovani Kluivert e Seedorf: finisce 1-0 per gli olandesi per un gol di Kluivert subìto a sei minuti dalla fine.




La rosa rossonera per la stagione 1994-95



dal sito www.wikipedia.org
1994-95: SUPERCOPPA EUROPEA E FINALE DI CHAMPIONS
L'era Capello continua con prestazioni che portano il Milan ad essere considerato una delle squadre più forti del periodo. Eppure anche nel 1994-1995 le difficoltà non mancano. L'inizio è favorevole: già ad agosto arriva il primo trofeo in bacheca, la Supercoppa Italiana vinta a scapito della Sampdoria. Ancorché le premesse siano rosee, un campionato disputato in maniera non esaltante porta la squadra a classificarsi solamente al quarto posto. Uno dei primi attori rossoneri della stagione è Marco Simone, autore di 17 gol in 30 presenze in campionato. A Tokyo, contro gli argentini del Vélez Sarsfield allenati da Carlos Bianchi, i milanisti, favoriti dal pronostico, perdono la Coppa Intercontinentale. Il gruppo, però, dimostra grande tenacia e si riprende aggiudicandosi prima la Supercoppa Europea contro l'Arsenal (0-0 e 2-0 al Meazza) e raggiungendo nuovamente la finale di Champions League dopo un cammino pieno di insidie, che vede anche il Milan penalizzato di 2 punti e costretto al campo neutro nel corso del proprio girone di qualificazione. Per la quinta volta in sette anni (terza consecutiva), il Milan si presenta all'atto conclusivo del trofeo più importante. Qui, però, si arrende all'Ajax, vittorioso per 1-0 con un gol del futuro milanista Patrick Kluivert.

AVVENIMENTI
Il campionato successivo al mondiale americano, sfumato all'ultimo rigore, partì il 4 settembre 1994. Le due protagoniste d'inizio stagione furono il Parma, realtà in costante crescita, e la Roma di Mazzone: le due squadre passarono in testa alla quinta giornata e, si alternarono in vetta fino al 30 ottobre, quando un gol di Zola permise agli emiliani di vincere lo scontro diretto e di tentare la fuga. Nel mese di novembre guadagnarono terreno la Juventus, nonostante un'alluvione avesse colpito il Piemonte e costretto i bianconeri a rinviare a gennaio il derby, accompagnata dalla Lazio di Signori e dalla neopromossa Fiorentina di Batistuta, capocannoniere al termine della stagione (26 gol) mentre, appena sotto le zone di vertice, un Milan in tono minore puntava deciso alla Coppa dei Campioni. Con dicembre esplose la Juve, che il 4 rimontò la Fiorentina con il contributo dell'astro nascente Alessandro del Piero e l'11, dopo una vittoria in trasferta con la Lazio, guadagnò la vetta solitaria con una gara in meno rispetto alle avversarie. Pur impattando la settimana successiva con il Genoa, per un gol fantasma di Galante nel finale di partita, la vittoria al Tardini contro il Parma, l'8 gennaio, spinse i bianconeri verso il titolo d'inverno.
Con l'inizio del girone di ritorno, il 29 gennaio, il torneo venne funestato dalla tragedia di Genova dove gli scontri tra i tifosi genoani e milanisti portarono all'uccisione del supporter rossoblù Vincenzo Spagnolo. L'episodio portò alla sospensione della partita e a una settimana di stop ai campionati, decisione che non risolse l'annoso problema della violenza ultras negli stadi italiani. Con l'anno nuovo, tra febbraio a marzo, sfruttando la nuova regola dei tre punti la Juventus seppe accumulare un considerevole vantaggio; dunque, la squadra di Lippi non risentì troppo degli inattesi tonfi nei due derby e nella partita interna contro il pericolante Padova. La Signora, nelle domeniche successive, amministrò il vantaggio e conquistò il tricolore battendo seccamente l'ultima rivale, il Parma, per 4-0 a Torino, il 21 maggio. I gialloblù, sfiduciati ma appagati dalla vittoria in Coppa UEFA proprio contro i bianconeri, si lasciarono agganciare dalla Lazio al secondo posto. Per la Juve fu il ventitreesimo scudetto, trionfo che mancava dal 1986.
Emozionantissima fu la lotta in zona Uefa: braccata dal Cagliari, l'Inter faticò a tenere a bada gli avversari a cui si era aggiunto anche il Napoli, e riuscì a prevalere sulle inseguitrici solo all'ultimo minuto dell'ultima giornata con un gol al fotofinish di Marco Delvecchio contro il pericolante Padova e che andò ad escludere proprio il Napoli al quale rimase la magra soddisfazione di aver conquistato il primato di migliore squadra del girone di ritorno, a seguito di un girone di andata poco sopra la zona retrocessione.
E proprio a proposito della lotta per non retrocedere, la corsa per la salvezza premiò la Cremonese e il neopromosso Bari, tuttavia calato alla distanza dopo un incoraggiante avvio, mentre un devastante calo di rendimento nel girone di ritorno (dopo un girone d'andata nei pressi della zona Uefa) sancì il ritorno in Serie B del Foggia. Rimasero arenate sul fondo della classifica Brescia e Reggiana; l'ultima squadra a scendere di categoria fu, inaspettatamente, il Genoa, sconfitto ai rigori nello spareggio-salvezza di Firenze con il suddetto Padova, ritornato in Serie A a 32 anni di distanza dall'ultima partecipazione. Encomiabile a tal proposito il campionato del Padova, partito malissimo ma in grado di recuperare il terreno perduto nel girone di ritorno, grazie anche allo stagionato bomber salernitano Giuseppe Galderisi.




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Ragione sociale Milan Associazione Calcio S.p.A. (A.C.M.)   



Daniele Massaro,
alla sua ultima stagione in rossonero
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Filippo Turati, 3 - MILANO
Centro Sportivo Milanello - Carbonolo di Carnago (VA)
AREA DIRETTIVA
Presidente Silvio Berlusconi
Amministratore Delegato Adriano Galliani
Direttore Sportivo Ariedo Braida
AREA ORGANIZZATIVA
Direttore Organizzativo Umberto Gandini
Team Manager Silvano Ramaccioni
Segretario Rina Barbara Ercoli
AREA COMUNICAZIONE
Capo Ufficio Stampa Paolo Tarozzi
AREA TECNICA
Allenatore Fabio Capello
Allenatore in Seconda Italo Galbiati
Preparatore Atletico Vincenzo Pincolini
Allenatore dei portieri Roberto Negrisolo
Responsabile Settore Giovanile Carlo Montanari
Allenatore Primavera Giorgio Morini
AREA SANITARIA
Responsabile Settore Sanitario Rodolfo Tavana
Medico Sociale Giovanni Battista Monti
Massaggiatore

Giancarlo Bertassi, Franco Pagani

SQUADRA
Capitano Franco Baresi II
Sponsor Opel
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Demetrio Albertini, Franco Baresi II (cap.), Zvonimir Boban, Alessandro Costacurta, Francesco De Francesco, Marcel Desailly II, Paolo Di Canio, Roberto Donadoni, Stefano Eranio, Filippo Galli, Ruud Dil Gullit, Mario Ielpo, Gianluigi Lentini, Roberto Lorenzini, Paolo Maldini, Daniele Massaro, Alessandro Melli (I), Stefano Nava, Alessandro Orlando, Massimo Orlando, Christian Panucci II, Sebastiano Rossi, Dejan Savicevic, Marco Simone, Gianluca Sordo, Giovanni Stroppa, Mauro Tassotti
Palmares 4^ Supercoppa Italiana
3^ Supercoppa Europea
Trofeo "Luigi Berlusconi"
Memorial "Giorgio Ghezzi"
Trofeo "Città di Barcellona"
Coppa del Mediterraneo
Pengyei Cup
Coppa del Drago
Opel Cup
Beijing Plaza Cup
BB Telecom Superchampions Cup
Premio "Miglior Club IFFHS"
La Squadra "Allievi Nazionali" vince il titolo di Campione d'Italia
La Squadra Giovanissimi vince il Trofeo "Gaetano Scirea"
Quadrangolare per inaugurazione campo AS Cimiano
Torneo di San Martino Buon Albergo (VR)