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da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
Le due partite di Coppa dell'Amicizia col Nimes, del Giugno 61, avevano segnato l'esordio rossonero di Nereo Rocco. Il burbero "paron" triestino viene al Milan di Rizzoli e Viani, con un ragguardevole passato di calciatore, con una formidabile esperienza di allenatore di provincia e, soprattutto, con una carica umana ed una sensibilità verso i giocatori da permettergli 15 anni di eccezionali risultati sportivi. La campagna acquisti è centrata sull'inglese Greaves che non si adatta all'Italia e dopo poche partite torna in patria sostituito dal brasiliano Dino Sani.
Il campionato del Milan ha una svolta positiva proprio a partire dall'ingresso in squadra del sudamericano. Terminato il girone di andata al 4° posto dietro Inter, Bologna e Fiorentina, con una serie impressionante di risultati (nel girone di ritorno ottengono 31 punti su 34), i rossoneri di Rocco arrivano allo scudetto, l'8° della loro storia.
La squadra raggiunge livelli di gioco altissimi. Altafini è capocannoniere (col fiorentino Milani) con 22 reti. La Coppa Italia (vinta dal Napoli), la Coppa delle Fiere e la Coppa dell'Amicizia non aggiungono granchè alla grande stagione milanista.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il Milan di Rizzoli incontra l’Europa"), aprile 2005
NEREO ROCCO: IL "PARON"
Nell'estate '61 arriva Nereo Rocco, proveniente dal Padova, dove si è messo in luce come tecnico sanguigno. Il presidente Rizzoli è scettico sulle capacità di adattamento alla grande città del tecnico triestino, fino a quel momento abituato a guidare squadre di provincia, ma per lui garantisce "Mastro" Gipo. Soprannominato il "Paròn", Rocco parla un italiano quasi stentato, con un fortissimo accento triestino; forse non è neppure ferratissimo in tattiche calcistiche, ha però l'aspetto bonario del buon padre di famiglia, dotato di buon senso e di un'umanità che lo rendono simpatico a tutti; costruisce, più che una squadra, una famiglia. Legatissimo al Milan, sarà per circa un ventennio, salvo qualche parentesi, un preziosissimo punto di riferimento per la società, per la squadra e anche per i tifosi, nella gioia della vittoria ma anche nella tristezza della sconfitta.
Il pezzo forte della campagna acquisti 1961-62 è costituito dalla mezzala d'attacco Jimmy Greaves: per il carattere esuberante e lo stile di vita sregolato, l'inglese non si ambienta e, dopo una decina di partite, lascia Milano e ritorna oltre Manica, lasciando alla società il forte sospetto d'aver fallito la stagione già in autunno. Così Viani pesca in Sudamerica uno stagionato giocatore brasiliano, Dino Sani; esordiente a San Siro contro la Juve (5-1), si dimostra subito la fortuna del Milan: grazie alla sua sapiente regia, la squadra ingrana e nel girone di ritorno, con una marcia impressionante (31 punti su 34) arriva allo scudetto, l'ottavo per i colori rossoneri.




dal sito www.acmilan.com
Nel 1961 esordisce sulla panchina rossonera Nereo Rocco, un allenatore che porta in casa Milan una carica umana notevole, caratteristica che gli permetterà di restare alla guida dei rossoneri per 15 anni. Terminato il girone d'andata al quarto posto, la stagione del Milan conosce un'impennata grazie a una serie di risultati positivi che porta ben 31 punti sui 34 disponibili nel girone di ritorno. La squadra raggiunge livello di gioco altissimi e a dimostrazione di questo c'è anche la vittoria del titolo di capocannoniere da parte di Altafini con 22 reti.




La foto si riferisce all'incontro Torino-Milan 1-1 del 10 dicembre 1961, disputata al vecchio "Comunale". I rossoneri abbandonano la maglia a larghe strisce stile "anni 50" e adottano una divisa a righe verticali sottili che porteranno fino alla fine degli anni '70. Da sinistra in piedi: Sani, Trapattoni, Rivera, Salvadore, Pivatelli, Maldini (capitano). Accosciati da sinistra: Radice, Ghezzi, Danova, Altafini e David.



dal sito www.wikipedia.org
AVVENIMENTI
Il Milan, grazie a una grande rimonta, riconquistò lo scudetto dopo tre anni. Non fu un cammino facile per i rossoneri, costretti a superare il ritiro dal calcio di Nils Liedholm e l'inattesa defezione dell'attaccante inglese Jimmy Greaves, che litigò più volte con il neo-allenatore rossonero Nereo Rocco e, a fine ottobre, fuggì da Milano. Ancora una volta rimase a bocca asciutta l'Inter, piena di belle speranze e beffata nel girone di ritorno.
La partenza fu il 27 agosto 1961 e riservò subito una sorpresa: i campioni uscenti della Juventus, che in estate dovettero affrontare il ritiro di Boniperti, vennero bloccati sull'1-1 dall'esordiente Mantova. Iniziò male anche l'Atalanta, che buscò un pesante 6-0 dall'Inter: ma proprio i bergamaschi si rivelarono come la sorpresa del campionato. Alla quinta giornata si ritrovarono in testa proprio assieme all'Inter, poi, mentre le altre grandi zoppicavano, li inseguirono assieme al ritrovato Torino. L'inedita coppia di inseguitrici mollò la presa solo verso la fine del girone del ritorno e l'Inter ne approfittò; il 10 dicembre i milanesi si laurearono campioni d'inverno con quattro punti di vantaggio su Bologna e Fiorentina.
Ancora una volta per i nerazzurri fu fatale il girone di ritorno: il 31 gennaio 1962 persero in casa contro la Roma e si lasciarono raggiungere da Milan e Fiorentina; però, il 4 febbraio il derby vinto dai nerazzurri sembrò essere la tappa decisiva. Invece la capolista perse inaspettatamente a Ferrara, mentre la settimana dopo il Milan si fermò a Lecco: balzò così in testa la Fiorentina. Il 4 marzo, ventinovesima giornata, però, la squadra viola crollò nello scontro diretto contro i rossoneri in una gara decisiva. Il Milan prese il largo nelle ultime giornate e vinse il suo ottavo scudetto l'8 aprile, battendo il Torino. La deludente Juventus, intanto, venne risucchiata dalle zone calde, perdendo gli ultimi 7 incontri del campionato. I capocannonieri furono il campione d'Italia Altafini e l'attaccante della Fiorentina Milani, con 22 reti.
Retrocesse l'Udinese, già in grave ritardo dopo il girone d'andata, oltre al Padova orfano di Rocco e al Lecco, che mollarono la presa nelle ultime giornate.




dal sito clarence/forum.com
TORINO...LA SFORTUNA CONTINUA!
Denis Law e Joe Baker. DRIBLAVANO TUTTI! LI FERMO'...GARIBALDI!
Sembravano finite le tribolazioni per il Torino! Nell'estate erano giunti dal mercato inglese Denis Law e Joe Baker. L'operazione non fu certo economica: in coppia 400 milioni!
Ma li valevano tutti!, Erano una coppia incontenibile!
Denis Law (che una volta ritornato in patria divenne il miglior attaccante europeo nelle file del Manchester U.) era un giocatore di rara fantasia e tecnica. Rapido, imprevedibile, era anche dotato di un notevolissimo senso del goal.
Joe Baker, il cui corredo era meno rifinito ma aveva le caratteristiche tipiche del centravanti di sfondamento: gran coraggio, atteggiamento feroce nei confronti dell'avversario, eccellente disposizione al tiro con entrambi i piedi.
I guai , però per il Torino incominciavano fuori dal campo di calcio!
Si raccontano scene gustosissime: il vecchio capitano Bearzot richiama Baker al dovere di un professionista e l'inglese che subito si addormenta (ubriaco) e Law.che appena terminata la partita correva nel primo bar disponibile per fare il pieno di superalcolici! Intervenne anche la madre di Baker, per domare il figlio. Ma non ci fu nulla da fare.
I due continuavano a bere e a giocar bene e a segnare!
Il capolinea della loro carriera a Torino si trovava in un crocevia della città, dove i due piombarono a piena velocità alle 4 del mattino, alla guida di una macchina sportiva. Contusioni ed escoriazioni per lo scozzese Law, frattura del palato e del setto nasale per Baker. Campionato compromesso per il Torino che era partito benissimo. Invece di sfondare le difese avversarie, avevano tentato l'attacco sulla venerabile statua di Giuseppe Garibaldi. Ed erano stati sconfitti...




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Ragione sociale Associazione Calcio Milan (A.C.M.)



Nereo Rocco,
allenatore rossonero
per la stagione 1961-62
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Andegari, 4 - MILANO
AREA DIRETTIVA
Presidente Andrea Rizzoli
Vice-presidenti Giangerolamo Carraro (detto Mimmo), Renzo Polverini, Giacomo Spadacini
AREA TECNICA
Allenatore Nereo Rocco
Direttore Tecnico Giuseppe Viani
Allenatore in Seconda Marino Bergamasco
Preparatore Atletico Aristide Facchini
AREA SANITARIA
Medico Sociale Pier Giovanni Scotti
Massaggiatori Giuseppe Campagnoli, Carlo Tresoldi, Guglielmo Zanella
SQUADRA
Capitano Francesco Zagatti, poi Cesare Maldini
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Luciano Cesare Alfieri, José Joao Altafini, Paolo Barison, Bruno Beretti, Oliviero Conti, Giancarlo Danova, Mario David, Emanuele Del Vecchio, Paolo Ferrario, Giorgio Ghezzi, Alcides Edgardo Ghiggia, James Peter Greaves, Mario Liberalato, Giovanni Lodetti, Cesare Maldini (cap.), Antonio Pasinato, Ambrogio Pelagalli, Gino Pivatelli, Luigi Radice II, Gianni Rivera, Orlando Rozzoni, Sandro Cesare Salvadore (I), Dino Sani, Sergio Tenente, Giovanni Trapattoni, Mario Trebbi, Francesco Zagatti (cap.)
Palmares Campione d'Italia (8° Titolo Nazionale)
La Squadra Ragazzi vince il Torneo "Barcanova"