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da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
La Federazione, che forse un pò frettolosamente aveva interrotto l'anno prima il campionato per la guerra, riesce ad organizzare una "Coppa Federale" senza il titolo nazionale in palio. Ad esclusione della Pro Vercelli ci sono tutte le principali società del Nord. Quasi un campionato. Ovviamente ogni squadra deve rinunciare a molti elementi partiti per il fronte. Il Milan, tutta foga e determinazione, avvalendosi anche del ritorno di Aldo Cevenini, vince l'ambito trofeo davanti a Juventus Modena e Genoa.
Dopo i 3 titoli nazionali d'inizio secolo finalmente un'altra vittoria in competizioni ufficiali.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Dalla scissione alla Grande Guerra"), gennaio 2005
LA COPPA FEDERALE
La dichiarazione di guerra dell'Italia all'Austria-Ungheria (24 maggio 1915) aveva determinato la sospensione del campionato ma non aveva fermato il football. Per la stagione 1915-16 viene organizzata dalla FIF la Coppa Federale, che ha la stessa caratura e dimensione di un campionato: unica differenza, non c'è in palio il titolo nazionale. Il torneo è ufficiale e viene vinto dal Milan.
Vi partecipano le principali società del Nord, con la sola eccezione della Pro Vercelli. Si gioca dal dicembre 1915 all'aprile 1916 e lo svolgimento è abbastanza regolare. Dopo le eliminatorie, disputate su base cittadina, in cui il Milan ha la meglio su Inter e US Milanese, si qualificano per il girone finale, coi rossoneri, la Juventus, il Modena, il Genoa e il Casale. I nostri vincono la gara decisiva per l'aggiudicazione della Coppa Federale superando 3-1 al Velodromo Sempione, il 30 aprile 1916, il Genoa dell'ex De Vecchi, schierando questa formazione: Barbieri; Sala, Pizzi; Greppi, Soldera, Cazzaniga; Morandi, Avanzini, Cevenini l, Ferrario, Bozzi.
La Federazione, dunque, sospese il campionato ma non l'attività ufficiale: decisione alquanto contraddittoria nella sostanza. Come già nel 1908, il Milan non potè dunque fregiarsi di un titolo nazionale che il campo gli attribuiva.




dal sito www.ilveromilanista.it
STAGIONE 1915/1916 - VITTORIA IN COPPA FEDERALE
Sospeso il campionato per la guerra, la Federazione lo sostituisce con la Coppa Federale. Ci sono tutte le big del Nord, eccezion fatta per la Pro Vercelli, e il Milan si mette in mostra vincendo il trofeo. Se da un lato fa effetto l'assenza di Van Hege, richiamato alle armi come molti compagni (solo 2 gare a fine torneo per il belga, senza gol), dall'altro colpisce il clamoroso ritorno dall'Inter del "traditore" Cevenini. Ed è un ritorno fragoroso anche in termini di risultati, visto che il bomber trascina la squadra con 10 reti in 9 partite. Marco Sala è il capitano di un Milan che da anni non vinceva un torneo ufficiale.
Derby di fuoco al primo turno. Aldo Cevenini ridebutta in rossonero, accolto tra i mugugni dei tifosi nerazzurri e anche di quelli rossoneri, che non gli hanno ancora perdonato il tradimento. Ci metteranno poco: Cevenini realizza una doppietta, Avanzini archivia un grande 3-0. Cevenini trafigge anche l'US Milanese (raddoppia Ferrario), ed è già ora del ritorno della stracittadina: ancora lui, ancora Cevenini, ancora doppietta e cuori nerazzurri demoliti. E' lui l'uomo derby. Il girone lombardo si conclude con uno scoppiettante 3-2 in casa dell'US Milanese, segnato dalla doppietta di Ferrario e dalla rete, decisiva, ancora di Cevenini. Milan che si qualifica con 8 punti, a più 6 su Inter e USM. Il girone finale nasce con lo 0-0 di Modena e prosegue con un 3-1 esaltante sulla Juve, orchestrato ancora dalla doppietta di un grande Cevenini. Il Casale si ritira per problemi finanziari e i rossoneri vincono le due sfide a tavolino; ancora Cevenini (e la sorpresa Avanzini, attaccante che sembrava destinato a fare la riserva ma si ritaglia spazi notevoli) affossa il Modena (2-0), ma poi il Milan crolla con la Juve e col Genoa: un periodo di crisi che non intacca la marcia della squadra di capitan Sala, che alza la Coppa Federale nella sfida col Genoa, battuto per 3-1: apre Morandi, pareggia da rigore l'ex stella rossonera De Vecchi; Cevenini riporta il Milan in vantaggio dal dischetto e al '90 archivia il trionfo.
Capitano e leader difensivo, Sala è la bandiera del Milan e il campione più rappresentativo dopo Cevenini. In coppia con l'ottimo Pizzi compone un perfetto muro difensivo (10 gare a testa) a protezione di Barbieri; il portiere, dopo tanti anni da titolare, viene alternato a Gambuti. A centrocampo si mette in mostra Cazzaniga da Giussano, un buon mediano che ha esordito l'anno prima e fino al 1920 giocherà con una certa frequenza. Scarioni, richiamato temporaneamente alla armi, è rimpiazzato da vari elementi che non sanno imporsi con continuità; anche Lovati è assente in stagione, e titolare diventa il bravo Soldera (9 gare). In attacco la sorpresa è Avanzini, ex riserva di basso profilo che però si ritaglia 9 gare condite da 4 gol. Artefice del successo è il cavallo di ritorno Aldo Cevenini: l'ex rossonerazzurro segna la bellezza di 10 gol in 9 gare brillando per potenza e tecnica realizzativa. Splendida la doppietta con cui griffa la finale e ipoteca il trofeo contro il Genoa. Il solito Ferrario non manca di timbrare il cartellino (3 reti, 8 partite), mentre Morandi corre e smista palloni con la solita esperienza (10/1). In rosa giocano qualche match pure Bozzi, Cevenini III, Crespi, Gandolfi, Greppi (discreto centrocampista negli anni della guerra), Guarnieri, Mazzoni, Enio Moroni, Rainieri, Zacchi (un attaccante di livello non altissimo, comunque autore di 8 gol nelle sue stagioni al Milan) e Van Hege, che dopo le 2 gare iniziali senza reti torna in Patria chiamato alle armi.




dal sito www.milanhistory.blogspot.com
1915-1916, VITTORIA IN COPPA FEDERALE
LA FEDERAZIONE ISTITUISCE LA COPPA FEDERALE; IL MILAN, COL RITORNO CLAMOROSO DI CEVENINI DALL'INTER VINCE IL TROFEO GRAZIE ALLE DIECI RETI DEL BOMBER. DIVERSI GIOCATORI, TRA CUI VAN HEGE, SCARIONI E LOVATI SONO ASSENTI E RICHIAMATI ALLE ARMI.

SOSPESO IL CAMPIONATO, la Federazione lo sostituisce con la Coppa Federale. Ci sono tutte le big del Nord, eccezion fatta per la Pro Vercelli, e il Milan si mette in mostra vincendo il trofeo. Se da un lato fa effetto l'assenza di Van Hege, richiamato alle armi come molti compagni (solo 2 gare a fine torneo per il belga, senza gol), dall'altro colpisce il clamoroso ritorno dall'Inter del traditore" Cevenini. Ed è un ritorno fragoroso anche in termini di risultati, visto che il bomber trascina la squadra con 10 reti in 9 partite. Marco Sala è il capitano di un Milan che da anni non vinceva un torneo ufficiale.

DERBY DA SCINTILLE al primo turno. Aldo Cevenini ridebutta in rossonero, accolto tra i mugugni dei tifosi nerazzurri e anche di quelli rossoneri, che non gli hanno ancora perdonato il tradimento. Ci metteranno poco: Cevenini realizza una doppietta, Avanzini archivia un grande 3-0. Cevenini trafigge anche US Milanese (raddoppia Ferrario) ed è già ora del ritorno della stracittadina: ancora lui, ancora Cevenini, ancora doppietta e cuori nerazzurri demoliti. E' lui l'uomo derby. Il girone lombardo si conclude con uno scoppiettante 3-2 in casa dell'US Milanese, segnato dalla doppietta di Ferrario e dalla rete, decisiva, di Cevenini. Milan che si qualifica con 8 punti, a più 6 su Inter e USM. Il girone finale nasce con lo 0-0 di Modena e prosegue con un 3-1 esaltante sulla Juve, orchestrato ancora dalla doppietta di un grande Cevenini. Il Casale si ritira per problemi finanziari e i rossoneri vincono le due sfide a tavolino; ancora Cevenini (e la sorpresa Avanzini, attaccante che sembrava destinato a fare la riserva ma si ritaglia spazi notevoli) affossa il Modena (2-0), ma poi il Milan crolla con la Juve e col Genoa: un periodo di crisi che non intacca la marcia della squadra di capitan Sala, che alza la Coppa Federale nella sfida col Genoa, battuto per 3-1: apre Morandi, pareggia da rigore l'ex stella De Vecchi; Cevenini riporta il Milan in vantaggio dal dischetto e al '90 archivia il trionfo.

CAPITANO e leader difensivo, Sala è la bandiera del Milan e il campione più rappresentativo dopo Cevenini. In coppia con l'ottimo Pizzi compone un perfetto muro difensivo (10 gare a testa) a protezione di Barbieri; il portiere, dopo tanti anni da titolare, viene alternato a Gambuti. A centrocampo si mette in mostra Cazzaniga da Giussano, un buon mediano che ha esordito l'anno prima e fino al 1920 giocherà con una certa frequenza. Scarioni, richiamato temporaneamente alla armi, è rimpiazzato da vari elementi che non sanno imporsi con continuità; anche Lovati è assente in stagione, e titolare diventa il bravo Soldera (9 gare). In attacco la sorpresa è Avanzini, ex riserva di basso profilo che però si ritaglia 9 gare condite da 4 gol. Artefice del successo è il cavallo di ritorno Aldo Cevenini: l'ex rossonerazzurro segna la bellezza di 10 gol in 9 gare brillando per potenza e tecnica realizzativa. Il solito Ferrario non manca di timbrare il cartellino (3 reti, 8 partite), mentre Morandi corre e smista palloni con la solita esperienza (10/1). In rosa giocano qualche match pure Bozzi, Cevenini III, Crespi, Gandolfi, Greppi 8discreto centrocampista negli anni della guerra), Guarnieri, Mazzoni, Enio Moroni, Rainieri, Zacchi (un attaccante di livello non altissimo, comunque autore di 8 gol nelle sue stagioni al Milan) e Van Hege, che dopo le 2 gare iniziali senza reti torna in Patria chiamato alle armi. (Pubblicato da RG METAL'88)






Un'immagine del Milan per la stagione 1915-16





La Coppa Federale 1916, vinta dal Milan



da "US Cagliari Story" - Facebook
Anche noi rivendichiamo questo Scudetto e peroriamo questa giusta causa ...
IN PIENA GUERRA MONDIALE QUALCUNO GIOCA A CALCIO: LA COPPA FEDERALE 1915/16
Nel mentre infuriano i combattimenti, i membri della FIGC, forse convinti che il conflitto non duri più di qualche mese, organizzano il torneo della Coppa Federale, poi non riconosciuto come Scudetto dalla stessa Federazione. A vincere è il Milan, che rivendicherà a lungo questo successo senza mai vederlo leggere negli annali. nel Girone Finale i rossoneri superano: Juventus, Modena, Genoa e Casale. Quando il Milan per un lungo periodo raggiunse i 9 scudetti, ma non riuscì per alcuni anni a Vincere il 10° e l'ambita Stella sulla maglia, molti giornalisti tifosi del Milan, proposero di assegnarla in anticipo, rivendicando quella lontana vittoria del 1916. La FIGC non acconsentirà mai e i Rossoneri per vedere la Stella dovranno aspettare il 1978/79, per vederla stampata sulle loro maglie.




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Ragione sociale Milan Football and Cricket Club (M.F.B.C.C.)



Il presidente Piero Pirelli I
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Birreria Colombo (ex Spatenbrau) - via Ugo Foscolo - MILANO
AREA DIRETTIVA
Presidente Piero Pirelli I
Vice-presidente Giberto Porro Lambertenghi
Segretario Giuseppe Wilmant
AREA TECNICA
Direttore Sportivo Cesare Stabilini
Allenatore Guido Moda I
SQUADRA
Capitano Marco Sala
Campo sportivo Velodromo Sempione (C.S.M.), Via Arona - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Augusto Gaetano Avanzini, Luigi Barbieri, Carlo Bozzi, Emilio Cazzaniga, Aldo Cevenini I, Luigi Cevenini III, Mario Crespi, Romolo Ferrario, Armando Gambuti, Arrigo Gandolfi II, Anselmo Greppi, Amedeo Guarnieri, Giovanni Mazzoni, Ernesto Morandi, Enio Moroni, Oreste Perfetti, Amilcare Pizzi I , Dante Raineri, Marco Sala (cap.), Francesco Soldera I, Louis Van Hege, Gustavo Zacchi
Palmares Coppa Federale
Coppa "Gazzetta dello Sport"
La Squadra "Riserve" vince la Coppa Internazionale