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da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
Ma la riscossa dura poco. La dirigenza della società guidata da Mario Benazzoli rimane ancorata alla sua linea autarchica-dilettantistica non riuscendo a cogliere i nuovi tempi del football-industria. Anche la squadra risente della povertà di intenti della società e coglie un altro modesto piazzamento in campionato. Pochi sono i giocatori di classe nel Milan e l'allenatore Banas può fare solo appello alla buona volontà dei suoi uomini che non sembrano mai in grado di poter dare di più. Tra i giocatori si segnala di positivo il nuovo arrivato centravanti Romani che con 19 reti vive la sua stagione d'oro. Terzo scudetto consecutivo alla Juventus, dominatrice del torneo.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("La nascita del girone unico"), febbraio 2005
La riscossa, però, non dura molto: la politica societaria del 1932-33 è condizionata dalle scarse risorse economiche della dirigenza. La linea prevalente è quella di fare del Milan la squadra lombarda per eccellenza; sembra obbligatorio, per i giocatori in maglia rossonera, parlare in dialetto meneghino: "Se parlen no el milanès, come Perversi e Bonizzòn, van minga ben per el Milan", si diceva (se non parlano il milanese, come Perversi e Bonizzoni, non vanno bene per il Milan). Risultato: i rossoneri tornano nella mediocrità, terminando il campionato all'undicesimo posto; unica soddisfazione è la grande annata del centravanti Mario Romani, uno dei migliori attaccanti del campionato con 19 reti.




dal sito www.ilveromilanista.it
STAGIONE 1932/1933 - ALTRA ANNATA DI DELUSIONI
Dopo il quarto posto del 1932, il Milan torna subito a deludere sulla breccia di prestazioni pseudo dilettantistiche nell'approccio dei giocatori e nella gestione di una società senza troppi obbiettivi. Il club passa nelle mani di Mario Benazzoli, che conferma Banas in panchina. Ma la riscossa dell'anno precedente non conosce evoluzione e muore in un grigio undicesimo posto finale, col tecnico magiaro armato solo della buona volontà dei suoi ragazzi. L'annata è positiva solo per Mario Romani, centravanti ferrarese di 25 anni che arriva dalla SPAL e infila subito 19 reti. Lo scudetto va alla Juventus, ed è il terzo consecutivo. Banas si affida sempre alla coppia Perversi-Bonizzoni in difesa, lancia il 23enne Biffi a centrocampo con gli esperti Moroni e Pomi e piazza Moretti e capitan Magnozzi in appoggio al trio offensivo: Arcari III, Romani appunto e Kossovel.
Andamento a rilento. La stagione inizia con un 2-2 a Bari, scandito dalle reti di Kossovel e Romani: il bomber va in gol al debutto. Per l'ex giocatore della SPAL arrivano presto giornate da ricordare: già al secondo turno è autore di una grande doppietta nel 2-1 alla Roma. Purtroppo per lui il Milan non è all'altezza e perde tre gare di fila (contro il Padova segna ancora da ex Tansini, passato in biancoscudato dopo la parentesi al Napoli) e si risveglia solo con il Palermo: è ancora 2-1, e ancora con doppietta di Romani, che riprende il discorso interrotto con i giallorossi. Arriva l'ora del derby, ed è una sfida pirotecnica: dopo '6 i nerazzurri conducono già 2-0. Magnozzi accorcia al '10, ma Demaria e Levratto allo scadere del primo tempo riallargano il vantaggio. E' Arcari a crederci, e al '74 Moretti con l'ultima energia spinge in rete il 3-4. Ma l'Inter ha un bomber inarrivabile come Meazza, che al '76 sembra archiviare la pratica. Ancora la fantasia di Magnozzi riapre il match, ma finisce 4-5 con tante emozioni per i tifosi. Il trauma da derby non abbatte il Milan, che supera con 4 reti (a 2) il Genoa con la terza doppietta di Romani. Dopo un pari con la Fiorentina (2-2, in gol la riserva Malatesta), ancora il cannoniere Romani fa fuoco e fiamme stendendo l'Alessandria con l'ennesima doppietta (2-0). La stagione rossonera sembra acquisire un passo deciso e sicuro: gli uomini di Banas giocano bene con il Toro e vincono 4-3 con Arcari che apre, i fantasisti Magnozzi e Moretti che arrotondano e Romani che archivia la pratica. Però la trasferta di Bologna coincide con una piccola frenata, con Arcari che ne fa due e acciuffa il pari solo all'84. Il pari nella gara successiva, 1-1 con la Juve vincitutto, non è invece da ritenersi un insuccesso. Dopo un solo punto in altre 2 gare che riapre la crisi, il Milan batte 3-0 il Casale (Arcari, Magnozzi e Torriani, ormai diventato riserva dopo le buone annate precedenti) e 2-0 il Bari (ancora in gol Romani!), prima del clamoroso 0-4 di Roma: eppure, proprio come dei ragazzini che giocano per puro divertimento, i rossoneri non battono ciglio e asfaltano il Padova (6-2: a bersaglio Torriani, Kossovel, Magnozzi, Romani e due volte Moretti), vincono a Napoli (rigore di Moroni), travolgono la Pro Patria (5-0, tris dell'incontenibile Romani) e poi incappano in una piccola serie nera: sconfitto a Palermo, il team di Banas perde il derby e fa 2-2 col Genoa (ancora in gol la coppia Romani-Magnozzi). A San Siro arriva la Pro Vercelli del superbomber Piola: ma è il Milana spuntarla, ancora con gol della riserva Malatesta e col centro dell'ordinato regista Moretti. Piola va a bersaglio solo nel finale (2-1). La squadra continua ad alternare buone prestazioni ad apparizioni sconcertanti (1-5 a Firenze, 0-3 a Bologna, 0-2 con la Lazio, 0-3 con la Juve) e nelle ultime 8 gare ne vince solo due: 3 i pareggi (su tutti il 3-3 con l'Alessandria: al '73 Arcari firma la doppietta, all'87 Romani acciuffa i piemontesi) e 5 le sconfitte.
Romani, l'anno magico. Compiani tra i pali ce la mette tutta (31 gare), ma la squadra fa acqua da tutte le parti; a poco serve la ruvida coppia di terzini Perversi (al 7° campionato nel Milan, 34 gare)- Bonizzoni (30 partite). A centrocampo, oltre all'onesto mestierante Pomi, che zitto zitto gioca 27 gare ed è arrivato all'ottava stagione rossonera, viene lanciato con alterne fortune il milanese Biffi: 16 gare e avventura rossonera chiusa lì. Gli viene spesso alternato Cattaneo, mentre sul centrodestra corre l'affidabile Moroni, al 4° ed ultimo torneo -tutti da titolare- nel Milan. Moretti e Magnozzi sono i registi offensivi: Moretti, cremonese arrivato al Milan l'anno prima, gioca 30 gare e segna ben 9 reti. Giocherà in rossonero 8 stagioni fino al 1939 (l'ultima da riserva), segnando sempre parecchio pur non essendo un centravanti: 11 gol il primo anno, poi due volte 9 reti, 10 centri nel1935 e poi 9, 6 e 7 centri negli ultimi tre anni da titolare. Il genio livornese Magnozzi, vero lusso per quel Milan, è al terzo e ultimo torneo milanista: il suo apporto di gol (10, 11, di nuovo 10) è sempre stato ottimo; ma a fine 1933 cede al richiamo di casa e torna nell'amato Livorno. In attacco brilla Mario Romani, fresco acquisto dalla SPAL: 31 gare e ben 19 reti. Purtroppo una serie di infortuni minerà la sua carriera rossonera: nel triennio successivo segnerà solo 7, 4 e 6 gol, prima di trasferirsi al Palermo e far ritorno alla SPAL. Per Arcari III continua l'altissimo rendimento e il buon bottino di gol: 10, e sale a quota 31 in 3 stagioni rossonere. Completa il reparto Kossovel, nato a Fiume (Croazia oggi, Austria al tempo), che ha debuttato nel 1930/31 (2 gare) ed ha giocato 25 gare nel '32 e 29 in questo 1932/33, entrambe le volte chiudendo con soli 2 centri. Per Torriani (16/3) un buon apporto da riserva, nel reparto offensivo. In difesa restano gli spiccioli per il rude terzinaccio Schienoni, bandiera al tramonto (9 stagioni di Milan). Si vedono anche Cresta, Lombardo, Maestroni, Malatesta, Marchi e Pedezzi.






La foto, scattata all'interno di San Siro, mostra l'allenatore Banas, Arcari III, Moretti, Pastore, Magnozzi, Torriani.
In seconda fila Moroni, Bocchi, Pomi. Seduti: Perversi, Compiani e Bonizzoni. La posa fotografica è quella in voga negli anni '30, con i cinque attaccanti in piedi, la linea mediana al centro ed i terzini con il portiere in basso
(Enrico Tosi, Milano)



dal sito clarence/forum.com
Da " Il Calcio illustrato" dell'epoca
"La politica seguita dal Milan da qualche anno a questa parte lo ha dunque portato ad un bivio. In tempi di football industrializzato, di grandi stadi di 20-30.000 posti, di campionati a vasta base economica e geografica, non è possibile rimanere nel proprio guscio. Anche a costo i ricorrere ad una frase ad effetto, diremo che è giunta forse l'ora di rinnovarsi o perire!" E' crisi nera!!!!



dal sito www.wikipedia.org
AVVENIMENTI
Approfittando del calpestarsi i piedi a vicenda delle avversarie, anche nel 1932-33 la Juventus rimontò tutti e conquistò il terzo scudetto consecutivo, anche grazie all'esplosione dell'appena 18enne Felice Borel, capocannoniere del campionato con ben 29 reti in 28 partite.
In realtà la partenza non fu felice per i bianconeri, che il 18 settembre persero subito ad Alessandria contro i grigi e, due settimane dopo, inciamparono sul campo del Napoli di Sallustro. Proprio i partenopei tentarono la prima fuga; con loro il Bologna, grande delusa dell'anno precedente, e l'Ambrosiana, che aveva appena riacquistato il riferimento al suo nome originale nella denominazione, diventando l'Ambrosiana-Inter.
Ma la Juventus recuperò lo svantaggio e infilò una serie di 9 vittorie consecutive che la riportò in vetta il 4 dicembre: non lasciarono più il primo posto. Il girone di ritorno fu un assolo eccezionale, che permise ai bianconeri di chiudere in bellezza, vincendo lo scudetto il 16 giugno (Juventus-Milan 3-0) e di poter vantare, alla fine, ben 8 punti di vantaggio sull'Ambrosiana-Inter, seconda, e 12 su Napoli e Bologna.
La Serie B toccò alla Pro Patria e al Bari, il quale, dopo una timida rimonta, perse a Busto Arsizio l'ultima giornata, lasciando Casale il posto in Serie A. Si salvarono, infine, le due neopromosse, il Padova, tornato nella massima categoria dopo due anni di cadetteria, e l'esordiente Palermo, in Serie C fino al 1930.




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Ragione sociale Milan Football Club (M.F.C.)
Jozsef Banas,
mister rossonero 1932-33
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Gaetano Negri, 8 - MILANO
AREA DIRETTIVA
Presidente Mario Benazzoli fino a luglio 1933, poi Luigi Ravasco (Commissario Straordinario)
Segretario Angelo Monti
AREA TECNICA
Allenatore Jozsef Banas
AREA SANITARIA
Massaggiatore Luigi Clerici
SQUADRA
Capitano Mario Magnozzi II
Campi sportivi Stadio San Siro - MILANO / Civica Arena - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Pietro Sante Arcari III, Aldo Biffi, Giuseppe Bonizzoni, Guerrino Napoleone Cattaneo I, Dario Compiani, Luigi Cresta I, Attilio Kossovel, Renato Guglielmo Lombardo, Pietro Maestroni, Mario Magnozzi II (cap.), Mario Malatesta, Giuseppe Marchi, Giovanni Moretti, Luigi Oscar Moroni, Renzo Pedezzi, Luigi Perversi, Francesco Pomi, Mario Romani, Alessandro Schienoni, Giuseppe Torriani
Palmares Coppa "Città di Nizza"
La Squadra "Riserve" è Campione d'Italia