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da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
La società si attiva per celebrare i 30 anni dalla fondazione. Organizza il "Torneo del trentennale" cui vengono invitati Ujpest di Budapest, gli svizzeri del Lugano e la Pro Vercelli. Questa volta la programmazione non è impeccabile, la competizione, lacunosa nel regolamento, attenderà oltre due anni prima di vedere vincere i vercellesi. La squadre irrobustisce la sua rosa con Magnozzi ed Arcari III. L'allenatore è sempre Koenig. Complice un infortunio già alla prima giornata di Magnozzi (il capitano), il Milan ha una falsa partenza che ne condiziona il cammino in campionato. Alla sesta di andata hanno solo due punti (due pareggi e quattro sconfitte). Cercano di risollevarsi ma finiscono per vivacchiare nei bassifondi della classifica. Alla fine il Milan è 12° con 15 sconfitte in 34 partite. Lo scudetto va, primo dei cinque consecutivi, alla Juventus.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("La nascita del girone unico"), febbraio 2005
Aria nuova nel 1930-31: il presidente diventa Mario Benazzoli e la sede societaria è trasferita in via Gaetano Negri. Viene organizzato un torneo per celebrare i trent'anni di vita del club con la partecipazione dell'Ujpest di Budapest, del Lugano e della Pro Vercelli. La squadra è irrobustita dall'arrivo del nazionale livornese Mario Magnozzi, detto "Motorino", e dall'attaccante Arcari III, ma il rendimento complessivo è ancora insufficiente. Una brutta partenza condiziona tutto il campionato, che viene chiuso al dodicesimo posto, mentre la Juventus vince il primo dei suoi cinque scudetti consecutivi.




dal sito www.ilveromilanista.it
STAGIONE 1930/1931 - MALE NONOSTANTE I BOMBER
La stagione inizia con un torneo per il trentennale del club, con Ujpest Budapest, Lugano e Pro Vercelli; ma il regolamento è così contorto che solo dopo due anni il trofeo sarà assegnato alla Pro Vercelli. L'acquisto principale del Milan è il livornese Mario Magnozzi, attaccante di talento che viene subito eletto capitano. L'altro colpo è quello di Pietro Sante Arcari III, un bomber giovanissimo che si affaccia in prima squadra promettendo grandi doti. In panchina si siede ancora Englebert Koening, tra i movimenti in uscita il buon Tansini. Il Milan tiene un andamento a lungo negativo, anche a causa degli infortuni al portierone Compiani e a magnozzi. Alla fine è solo dodicesimo posto, con 15 sconfitte e il tricolore alla Juventus.
Già all'esordio, col 'suo' Livorno, Magnozzi finisce ko: è l'inizio del calvario del Milan, che nelle 5 gare successive fa solo un punto (nel derby). Curioso lo 0-1 casalingo con la Lazio, sancito da una prodezza dell'ex Patore, finito a Roma attirato da Cinecittà: Pastore fu infatti il primo calciatore 'divo', e girò diverse pellicole. Alla terza giornata si fa male il portiere Compiani: Carmignato lo rimpiazza per 11 settimane, e il rendimento ne risente. La prima vittoria arriva alla settima giornata, con la Pro Vercelli: Torriani e Santagostino. Magnozzi concede il bis sette giorni dopo, col Brescia. Magnozzi si è inserito subito nel meccanismo rossonero ed ha presto recuperato dall'infortunio; nonostante due tonfi con Modena e Genoa, inframmezzati dal successo sul Legnano (2-0, finalmente Sternisa si sblocca in zona gol), il Milan batte la Triestina proprio con doppietta del guizzante motorino toscano. Ma la scoppola è dietro l'angolo. Il Milan ospita il Napoli. La partita, scandita da una doppietta di bum bum Santagostino, sembra avviata al 2-2 quando, all'85, l'ex Tansini firma il più classico dei gol dell'ex e da i due punti ai campani. Sconfitto a Busto Arsizio nel giorno in cui torna Compiani tra i pali, il Milan pareggia col Toro e va a vincere sul terreno della Roma: al guizzo di Arcari III segue il gol liberatorio di Sternisa, che inizia a indirizzare la sua stagione. Ora forte dei suoi mezzi, il Diavolo distrugge il Casale per 4-0 (Sternisa, Torriani, Arcari III e Santagostino) e il Livorno per 5-0: con i toscani Arcari III sigilla una tripletta che lo lancia tra i giovani attaccanti più in vista del torneo. Arriva il giorno di Juve-Milan, al campo di corso Marsiglia a Torino. I bianconeri passano già al '7 con ferrari, ma l'ex Torriani pareggia al '15 e Magnozzi firma il sorpasso un quarto d'ora più tardi. Il Milan gioca benissimo e mette alle corde i bianconeri, Arcari trova il 3-1 al '40 e la vittoria sembra ipotecata. Invece la Juve esce dagli spogliatoi furente e, anche grazie al rigore di Orsi, pareggia con Munerati. Il Milan non si butta giù, pareggia con l'Alessandria (Magnozzi) e vince di nuovo a Roma, sulla Lazio, con la temibile coppia killer Arcari-Santagostino. L'entusiamo è subito smorzato da un tonfo nel derby (1-4), dal pari col Bologna e da uno 0-3 a Brescia. Arrivano 2 vittorie per rialzare la testa, poi 2 sconfitte e un pari -oltre ad un nuovo infortunio a Compiani- prima dell'impresa napoletana. In casa degli azzurri decide l'ennesima prodezza di magnozzi, livornese indomabile. Il campionato si conclude però nel peggiore dei modi, con tre sconfitte di fila e il dodicesimo posto finale.
Campionato duro se il portierone si fa male: 19 gare per Compiani (e 15 per il vice Carmignato) e una condizione difficile da recuperare dopo il ritorno in campo. Perversi e Schienoni le provano tutte per sigillare una difesa che soffre troppo: 34 gare entrambi e tante botte. Pomi, alla sesta annata di Milan, è titolare indiscusso a centrocampo (34/0), dove giostrano tra i titolari Marchi, Bocchi e Moroni. L'attacco è il reparto più interessante, e non solo per l'ennesima stagione da goleador di Pin Santagostino. Il cannoniere chiude con altri 11 centri (in 27 gare) la sua decima stagione rossonera, e si avvale di due partner di lusso per un Milan così a rilento: Mario Magnozzi, instancabile livornese di 28 anni, e Pietro Sante Arcari III, di 22. Magnozzi ha vissuto una carriera esaltante nel suo Livorno, dove era diventato un vero idolo. Fino a debuttare in Nazionale nel 1924. Nel 1930 il passaggio gratificante al Milan, dove segna subito 10 reti in 32 partite. Resta rossonero 3 anni prima di chiudere la carriera a Livorno. Arcari III è invece un giovane di Castelpusterlengo, che nell'annata d'esordio in rossonero infila 10 gol 8pure lui) in 30 gare: in 6 stagioni di Milan ne realizzerà 69 andando sempre in doppia cifra: 11 gol il secondo anno, 10 il terzo, poi 15, 11 e 13 nel 1936 prima di tre anni importanti nel Genoa (con cui vince una coppa Italia) e un breve crepuscolo tra Cremonese e Napoli. Torriani e Sternisa, con 7 gol a testa (Torriani in 33 gare, dieci più di Sternisa) danno sempre il loro ottimo apporto offensivo alla manovra. In rosa anche Borgo, Decarli, Gabetti, Kossovel, Minoia, Ponzinibio e Rossi. Ponzinibio, oriundo di Buenos Aires, è il primo argentino della storia del Milan. Ma resterà una meteora, limitata alle fugaci apparizioni di questa stagione.






Una formazione rossonera per la stagione 1930-31
(Archivio Magliarossonera.it)



dal sito www.wikipedia.org
AVVENIMENTI
A dettare legge fu comunque la Juventus, che in estate aveva ingaggiato dall'Alessandria l'allenatore Carlo Carcano e Giovanni Ferrari. La squadra bianconera infilò subito otto vittorie consecutive e staccò nettamente il Bologna, il Napoli e quella che si rivelò la vera inseguitrice del campionato, la Roma del capocannoniere istriano Volk. Il 15 marzo, un mese e mezzo dopo la conquista da parte dei bianconeri del titolo di Campioni d'inverno, i giallorossi batterono i rivali per 5-0, dando il via a un testa a testa che si risolse in favore dei bianconeri il 28 giugno: sconfiggendo i campioni uscenti dell'Ambrosiana, i torinesi diventarono matematicamente Campioni d'Italia.
Dopo una serrata lotta a tre conclusa solo all'ultima giornata, retrocessero in Serie B il Legnano e il Livorno, mentre si salvò per un punto il Casale. Record per il Napoli, che pareggiò una sola partita (0-0 in casa della Triestina, settima giornata).




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Ragione sociale Milan Football Club (M.F.C.)
Mario Benazzoli,
presidente rossonero 1930-31
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Gaetano Negri, 8 - MILANO
AREA DIRETTIVA
Presidente Mario Benazzoli
Direttore Sportivo Anteo Carapezzi
AREA TECNICA
Allenatore Engelbert Koenig
SQUADRA
Capitano Mario Magnozzi II
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Pietro Sante Arcari III, Orlando Bocchi II, Guglielmo Borgo I, Giuseppe Carmignato, Dario Compiani, Antonio De Carli, Luigi Galetti, Attilio Kossovel, Mario Magnozzi II (cap.), Giuseppe Marchi, Angelo Minoia, Luigi Oscar Moroni, Luigi Perversi, Francesco Pomi, José Carlos Ponzinibio I, Giulio Rossi, Giuseppe Santagostino, Alessandro Schienoni, Roberto Sternisa, Giuseppe Torriani
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