Ritorno all'indice stagione
< STAGIONE PREC.
STAGIONE SUCC. >



da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
Il 4 Novembre 1918 il Generale Armando Diaz proclama la vittoria e la fine della guerra.
Ritornano dal fronte migliaia di giovani soldati, si piangono i caduti. La ripresa è difficile, i problemi enormi. La Federazione non riesce ancora a proporre il campionato Nazionale. In Lombardia, anche se in ritardo (nel gennaio 1919), viene ancora organizzato il Campionato Regionale dal C.R.L. Ed il Milan ci mette il trofeo, rimettendo sportivamente in palio la Coppa Mauro vinta l'anno precedente dopo aspre polemiche tra Internazionale e Legnano. Saranno proprio i "lilla" legnanesi a vincere il trofeo davanti allo stesso Milan guidato da Alessandro Scarioni e Francesco Soldera, giocatori generosissimi ed irriducibili. Durante la stagione, la società cambia la denominazione: da Milan Football and Cricket Club passa a Milan Football Club (MFC). E' il 23 marzo del 1919.




Cliccare sull'immagine per ingrandire

Cambio della denominazione societaria da M.F.B.C.C. a Milan Football Club
(per gentile concessione di Sergio Taccone)



da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Dalla scissione alla Grande Guerra"), febbraio 2005
La guerra, con i suoi lutti, i suoi dolori e le sue privazioni, è finalmente alle spalle e il ripristino della vita normale assorbe ogni energia. La Federazione non riesce ancora ad organizzare il campionato. In Lombardia, nel 1919, è ancora il Comitato Regionale ad organizzare un campionato lombardo. Il Milan ci mette la coppa vinta l'anno precedente: è la seconda Coppa Mauro, che vince il Legnano.
Tra i giovani che se lo possono permettere, il ritorno allo sport è quasi d'obbligo e anche per il calcio rifiorisce la passione; ormai si usa questa parola per definirlo e non più il termine inglese football, a dimostrazione dell'ormai completata italianizzazione del movimento sportivo.


dal sito www.ilveromilanista.it
STAGIONE 1918/1919 - LA FINE DELLA GUERRA
La guerra volge al termine. I rossoneri, pur non vincendo scudetti da ormai parecchi anni, mantengono nell'ideologia comune lo status di squadra di livello. Difatti i successi nelle svariate coppe belliche e la presenza in squadra, nel corso delle stagioni, di fuoriclasse come Van Hege o azzurri come Lana e De Vecchi, ha garantito al club un ruolo prestigioso tra le big nazionali. Le maglie rossonere, con le strisce ora di larghezza media, rappresentano ancora un club affascinante soprattutto per la sua essenza popolare. Il Milan rimette sportivamente in palio la Coppa Mauro vinta l'anno prima, che stavolta passa al Legnano. La squadra meneghina vince entrambi i derby con l'Inter (4-3 e 5-2 con poker di Cevenini) e si piazza secondo dietro ai lilla. Grandi protagonisti del cammino rossonero sono i generosissimi Scarioni e Soldera, mediani dal cuore infinito che lottano con ardore e passione. Dopo un anno torna in rossonero Morandi (assente forse per cause belliche, che nella sua ultima stagione aveva giocato una sola gara), che darà ancora un ottimo aiuto. Torna anche Mariani, che aveva giocato l'ultima volta in rossonero nel 1910. In porta gioca Pellizzoni, all'affidabile guardiano di lungo corso Sala è affiancato Fallai; in mezzo, torna a fare benissimo l'italo-argentino Lovati, con Scarioni e Soldera. In attacco Cevenini I gioca 10 gare e realizza 4 gol. Dopo un anno di assenza si rivede pure Ferrario (7 gare, 2 reti); Morandi disputa 10 incontri (1 gol) creando e inventando sulla trequarti. Spiccano i 5 gol in 6 gare di Cevenini V, cannoniere del club. L'altro posto di attaccante è conteso tra Mariani (gioca 8 volte: 4 reti), Cevenini III (3 partite, 4 gol) e Cazzaniga. Debutta ventiduenne il difensore Renzo Azaghi, milanese (2 presenze) che giocherà titolare per un paio di stagioni negli anni successivi. Si vedono in campo Boggio, Bozzi (attaccante già titolare nel 1915), Cevenini II, Crottini, Gambuti (secondo portiere), Greppi, il modesto attaccante Eugenio Morandi (da non confondere col titolare Ernesto), Savi e Varese, attaccante ventinovenne, già campione d'Italia col Casale nel 1914, che tornerà utile in futuro. Cambia infine la denominazione sociale: da Milan Cricket and Football Club a, semplicemente, Milan Football Club (Milan FC).


dal sito www.milanhistory.blogspot.com
1918-1919, FINE DELLA GUERRA
LA SOCIETA' METTE IN PALIO LA COPPA MAURO VINTA L'ANNO PRIMA, CHE FINISCE AL LEGNANO. BRILLANO PER GENEROSITA' E DEDIZIONE I MEDIANI SCARIONI E SOLDERA. NUOVA DENOMINAZIONE SOCIALE: DA MILAN CRICKET & FOOTBALL CLUB A MILAN FC.

LA GUERRA VOLGE AL TERMINE. Il Milan rimette sportivamente in palio la Coppa Mauro, che stavolta passa al Legnano. Grandi protagonisti del cammino rossonero sono i generosissimi Scarioni e Soldera, mediani dal cuore infinito che lottano con ardore e passione. Dopo un anno torna in rossonero Morandi (assente forse per cause belliche, che nella sua ultima stagione aveva giocato una sola gara: darà ancora un ottimo aiuto. Torna anche Mariani, che aveva giocato l'ultima volta in rossonero nel 1910.
Il Milan vince entrambi i derby (4-3 e 5-2 con poker di cevenini) e si piazza secondo dietro ai lilla. In porta gioca Pellizzoni, a Sala è affiancato Fallai; in mezzo, torna a fare benissimo l'italoargentino Lovati, con Scarioni e Soldera. In attacco Cevenini I gioca 10 gare e realizza 4 gol. Dopo un anno di assenza si rivede pure Ferrario (7 gare, 2 reti); Morandi disputa 10 incontri (1 gol) creando e inventando sulla trequarti. Spiccano i 5 gol in 6 gare di Cevenini V, cannoniere del club. L'altro posto di attaccante è conteso tra Mariani (gioca 8 volte: 4 reti), Cevenini III (3 partite, 4 gol) e Cazzaniga. Debutta ventiduenne Renzo Azaghi, milanese (2 presenze) che giocherà titolare per un paio di stagioni negli anni successivi. Si vedono in campo Boggio, Bozzi (attaccante già titolare nel 1915), Cevenini II, Crottini, Gambuti (secondo portiere), Greppi, il modesto attaccante Eugenio Morandi (da non confondere col titolare Ernesto), Savi e Varese, attaccante ventinovenne, già campione d'Italia col Casale nel 1914, che tornerà utile in futuro. Cambia la denominazione sociale: da Milan Cricket and Football Club a, semplicemente, Milan Football Club (Milan FC). (Pubblicato da RG METAL'88)




Una formazione rossonera per la Stagione 1918-19.
Si riconoscono da sinistra: Soldera I, Scarioni I, Marco Sala, Ernesto Morandi, Lovati, Azaghi



Stagione precedente    STAGIONE 1918-19    Stagione successiva
Ragione sociale Milan Football and Cricket Club (M.F.B.C.C.) - fino al 23.03.1919
Milan Football Club (M.F.C.) - dal 23.03.1919
Il capitano Aldo Cevenini I
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Birreria Colombo (ex Spatenbrau) - via Ugo Foscolo - MILANO
AREA DIRETTIVA
Presidente Piero Pirelli I
Vice-presidente Silvio Richetti
Segretario Luigi Bianchi
AREA TECNICA
Direttore Sportivo Cesare Stabilini
Allenatore Commissione tecnica (Attilio Colombo, Carlo Colombo, Innocente Corti)
SQUADRA
Capitano Aldo Cevenini I
Campo sportivo Velodromo Sempione (C.S.M.), Via Arona - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Renzo Azaghi, Pio Boggio, Carlo Bozzi, Emilio Cazzaniga, Aldo Cevenini I (cap.), Ciro Mario Cevenini II, Luigi Cevenini III, Carlo Cevenini V, Arturo Crottini, Mario Fallai, Romolo Ferrario, Armando Gambuti, Anselmo Greppi, Cesare Lovati, Edoardo Mariani, Ernesto Morandi, Eugenio Morandi (II), Filippo Pellizzoni, Marco Sala, Luigi Savi, Alessandro Scarioni II, Francesco Soldera I, Amedeo Varese
Palmares Coppa Giuriati
La Squadra Riserve vince la Targa "Ezio Burba"