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17 dicembre 2017, Hellas Verona vs Milan 3-0




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - SQUADRA CHE VINCE, SI MODIFICA MINIMAMENTE: LE SCELTE DI GATTUSO ANTI-VERONA
Squadra che vince, si modifica. In minima parte, ma Rino Gattuso cambierà due uomini rispetto al 3-0 di mercoledì sera in coppa Italia contro il Verona nel match delle 12.30, al Bentegodi, contro l’Hellas. Il reparto che vedrà mutare le facce è quello d’attacco, dove sia André Silva sia Cutrone andranno in panchina per lasciare campo e spazio ai rientranti Kalinic e Borini. Di fatto, rispetto alla partita di campionato con il Bologna, l’undici è confermato per dieci undicesimi, con Calabria che prenderà in posto di Abate, esattamente come avvenuto in TIM Cup.
CONTINUITA’ – Gattuso, giustamente, vuole dare continuità agli uomini che con il passaggio al 4-3-3 gli hanno permesso di vincere due partite e rasserenare un po’ l’ambiente sotto il punto di vista dei risultati. Insieme a Calabria, dunque, ci saranno Bonucci, Romagnoli e Rodriguez che andranno così a completare la linea a quattro davanti a Gigio Donnarumma. In mezzo al campo, invece, conferme totali per Kessie-Montolivo-Bonaventura mentre davanti, insieme a Kalinic e Borini, ci sarà Suso.
Queste, dunque, le scelte di Rino Gattuso per la sfida contro l’Hellas Verona:
(4-3-3) G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Montolivo, Bonaventura; Suso, Kalinic, Borini





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Prima della partita
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 18 dicembre 2017)
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dal sito www.gazzetta.it

CARACCIOLO, KEAN E BESSA UMILIANO GATTUSO, SUSO ESPULSO
I rossoneri crollano al Bentegodi: Ringhio perde la seconda partita su cinque, la prima in campionato. Nel finale rosso allo spagnolo con la Var
Crisi senza fine. Il 3-0 al Verona in Coppa Italia di mercoledì scorso è già dimenticato, così come la vittoria sul Bologna della scorsa giornata. La squadra di Gattuso ritrova l'Hellas in campionato ma non la vittoria. Il risultato stavolta si inverte: 3-0 sì, ma in favore dei veneti, che riportano i rossoneri nel tunnel. Settima sconfitta in campionato e zona Champions sempre più lontana.
VITTORIA CERCASI — Gattuso chiedeva fame per un successo necessario a dare continuità e per iniziare finalmente la risalita rossonera. Pecchia ne aveva bisogno tanto quanto lui e per lo stesso motivo: muovere la classifica verso l’alto. Gattuso schiera l’undici annunciato, nel Verona c’è qualche cambio in attacco ma le idee dell’allenatore sono subito "forzatamente" riviste. Poco dopo la mezzora Pecchia ha già perso due pezzi del tridente: Valoti e Cerci, entrambi out per guai muscolari. Dentro Bessa e Kean. COMANDO — La partita non è un inedito per il Milan: rossoneri nel primo tempo in quasi totale comando ma che chiudono la frazione sotto di un gol. Rossoneri spesso pericolosi e solidi dietro ma al Verona basta un angolo e un po’ di mischia in area per passare. Il possesso milanista è continuo: un solo tentativo a incrociare di Caceres spezza la gestione rossonera. Del Milan Suso è il più dinamico ma anche il più impreciso: lucido quando lancia Kalinic in profondità – il croato non aggancia – e in qualche altro numero con cui mette i brividi agli avversari. Quando potrebbe colpire però non lo fa: in contropiede sbatte su Nicolas e nel secondo tentativo si fa ribattere da Heurtaux. Altre occasioni da segnalare per Montolivo e Kessie, a spiegare l’immediata reazione ospite. Al 24’ il Verona era infatti passato in vantaggio: angolo di Romulo e testa di Caracciolo.
KEAN — Nella ripresa Rino cambia l’attacco: dentro Cutrone per Rodriguez e Milan subito più spregiudicato. Entrerà anche André Silva per Kalinic ma nel frattempo il Verona aveva raddoppiato con Kean, uno dei tanti attaccanti della partita entrati in corsa. L’inizio del secondo tempo era sempre marcato rossonero, con il solito possesso ma senza grandi lampi. Così, come era successo nel primo tempo, passa di nuovo il Verona, che va ancora più veloce: stavolta il gol di Kean arriva già dopo dieci minuti, su assist di Bessa. Ancora Suso, ma ancora impreciso, tenta la reazione rossonera. Lo stesso Bonaventura. Qui il Milan sparisce completamente. E allora la rivincita Hellas si compie in pieno: ora è Bessa, altro subentrato Verona, a battere Donnarumma in diagonale su invito di Romulo. Per il Milan è notte fonda. Gattuso aveva acceso un lampo con la vittoria sul Bologna e poi in Coppa Italia contro un Verona di seconde linee: la sua squadra si è poi subito rispenta. E il peggio si compirà poi nel recupero: espulso Suso, rosso diretto per un colpo volontario a Verde, già a terra. Contro l’Atalanta mancheranno sia lui che Romagnoli.
Alessandra Gozzini


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - BORINI, UN DISASTRO IN TUTTO E PER TUTTO. KALINIC DELUDE ANCORA. ANCHE GATTUSO SBAGLIA SCELTE E CAMBI
G. Donnarumma 6: il colpo di testa di Caracciolo è imparabile perché il difensore stacca tutto solo e poi la palla, già dentro, beffarda gli sbatte anche sulla schiena. Kean anticipa Borini e lo fa secco per il raddoppio scaligero. Anche sul 3-0, Bessa gli arriva tutto solo.
Calabria 5,5: spinge, ma non arriva quasi mai a crossare in maniera pulita. Corre tanto, ma quando il Verona scende nella sua zona, va in difficoltà.
Bonucci 5,5: arriva in ritardo sul taglio di Bessa che manda in archivio la partita. Prima aveva fatto una prova nella normalità.
Romagnoli 5: giornata storta, a tratti stortissima per Alessio. Nella ripresa crolla in maniera verticale dopo il giallo (che gli fa saltare l’Atalanta) ed il gol di Kean si sviluppa nella sua zona.
Rodriguez 6: prova senza infamia e senza lode per lo svizzero che in fase difensiva prova a contenere le discese di Romulo. È lui a rimanere negli spogliatoi a inizio ripresa per far spazio a Cutrone. (dal 46’ Cutrone 5,5: entra ad inizio ripresa, ma non gli arriva una palla giocabile che sia una. Con André Silva in campo, fa il terminale offensivo, ma se la squadra non gioca, lui può fare poco. Sfiora il gol della bandiera).
Kessie 5: di tutte le volte che calcia in porta, ci fosse una volta in cui becca la porta. Dopo i segnali di ripresa, torna nella mediocrità dell’ultimo periodo.
Montolivo 5: primo calo di ritmo da quando è tornato titolare con costanza e la squadra va giù con lui. La staticità dei suoi compagni gli rende la vita difficile. Non trova la porta in mezza girata nel primo tempo. (dal 72’ Locatelli 6: quanto meno ci mette voglia).
Bonaventura 5: prova a metterci un minimo di dinamismo e di qualità, ma nella ripresa scompare completamente.
Suso 4,5: pesa come un macigno, nell’economia della partita, il gol che si divora nel primo tempo. Tutto solo contro Nicolas, si fa parare il colpo della casa e sulla ribattuta viene murato da Herteaux. Si fa espellere e completa il disastro.
Kalinic 4,5: l’unico sussulto è il destro a giro che Nicolas gli devia in angolo. Per il resto è la solita recita tra lo scialbo e l’imbarazzo per la mollezza che mette nei contrasti, nell’assenza di tempismo sotto porta e per le occasioni che non sa tramutare in gol. A dicembre è fermo a soli quattro gol in campionato. (dal 57’ André Silva 5: si segnala la sua presenza in campo per il cambio annunciato dallo speaker dello stadio e per un’azione offensiva in area veronese. Per il resto chiedere info ai parenti).
Borini 4: colpevole senza attenuanti generiche in tutti e tre i gol del Verona. È in marcatura su Caracciolo (che ci fa lui? Kalinic o uno più alto dov’erano?). Per poco non viene espulso per una manata in faccia ad un avversario e poi, sul gol di Kean, si fa uccellare come un dilettante alle prime armi. Perde anche il pallone che innesca la ripartenza del 3-0.
Gattuso 5: temeva a ragione questa partita ed il risultato gli da ragione. Sbaglia nella scelta di Borini dall’inizio e nel togliere Rodriguez all’intervallo, visto che poi lo stesso Borini è colpevole su tutti i gol. La cosa preoccupante è il calo netto e senza paracadute della sua squadra a livello mentale.