Ritorno ai tabellini delle partite
< Partita precedente

   


23 dicembre 2017, Milan vs Atalanta 0-2




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - CUTRONE SALE LE GERARCHIE, ABATE E MUSACCHIO FAVORITI
Il disastro di Verona ha lasciato il segno in quel di Milanello, tanto da consigliare la scelta del ritiro per compattare la squadra e dare un segnale alla piazza. Gattuso non ha voluto parlare di "punizione", facendo capire che il problema non è legato all'impegno ma alla mentalità e alla psicologia dei calciatori, troppo sfiduciati e incapaci di reagire in campo. Ora però è il momento di tornare a giocare, contro una delle realtà più belle del campionato, l'Atalanta.
DUE BALLOTTAGGI IN DIFESA -Per sostituire lo squalificato Romagnoli, diffidato ed ammonito al Bentegodi, Gattuso dovrebbe schierare Musacchio, il quale al momento è favorito su Zapata. L'altro ballottaggio vede in vantaggio Abate su Calabria. Sicuri di un posto da titolare Donnarumma, Bonucci e Rodriguez. Il tecnico rossonero ha ribadito che il capitano è sempre il primo a metterci la faccia, nonostante nelle ultime ore siano uscite svariate indiscrezioni su una sua eventuale insoddisfazione.
SOLO CONFERME IN MEDIANA - Gattuso dovrebbe confermare in blocco il centrocampo già schierato contro Bologna e Verona (in entrambe le occasioni). Parliamo ovviamente di Kessie, Montolivo e Bonaventura. L'ivoriano è un insostituibile, mentre l'ex capitano rossonero continua ad essere preferito a Biglia. Jack viene confermato nel ruolo di mezz'ala sinistra, ruolo che lui stesso ha detto di preferire nei primi mesi della stagione.
IL CAMBIO DI ROTTA DELL'ATTACCO - Inizialmente sembrava quasi certa la titolarità di Hakan Calhanoglu, ritornato a lavorare in gruppo e motivato a parole da Gattuso, ma in questo momento Cutrone sembra aver scalato le gerarchie. Il turco forse non è ancora al 100%, oppure l'attaccante classe '98 sembra offrire più garanzie. Il nativo di Lecco dovrebbe quindi partire titolare come esterno offensivo di sinistra, a completare l'attacco formato da Kalinic e Borini, spostato a destra nel ruolo dello squalificato Suso. Eppure non è da escludere che a gara in corso il 4-3-3 sopra descritto possa evolvere in un 4-4-2, con Bonaventura e Borini esterni di centrocampo.
Questa, dunque, la probabile formazione rossonera:
(4-3-3): Donnarumma; Abate, Musacchio, Bonucci, Rodriguez; Kessie, Montolivo, Bonaventura; Borini, Kalinic, Cutrone.





cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire

(by Simone Ach Conti)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(by Simone Ach Conti)




cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire




cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire




cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)


cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)


cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)


cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(da Ac Milan - facebook)




Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 24 dicembre 2017)




dal sito www.gazzetta.it

CRISTANTE E ILICIC IN GOL, GATTUSO AL SECONDO K.O. DI FILA
Rossoneri in ginocchio a San Siro: l'ex sblocca nel primo tempo e lo sloveno raddoppia nella ripresa. Per Ringhio bilancio negativo: 3 sconfitte, un pari e 2 vittorie
Il gol di destro di Josip Ilicic, più mancino del vecchio Partito Comunista, è un segno dell’apocalisse. Gattuso lo vede materializzarsi dopo 26 minuti del secondo tempo, quando l’Atalanta è avanti 1-0 a San Siro e il Milan è nel momento migliore della sua partita. Spinazzola da sinistra mette in mezzo una palla commovente – perfetta, imprendibile per Bonucci ma al millimetro per il compagno – e Ilicic a pochi metri da Donnarumma completa l’esecuzione. Lo stato d’animo a volte gira in un secondo e lo stadio, fino a un attimo prima un po’ freddo ma speranzoso, passa alla contestazione: Milan-Atalanta non cambia più e finisce 0-2, gol di Cristante e Ilicic. Abbastanza da rendere il Natale terrificante: il Milan è nono a -21 dal Napoli e, in attesa del posticipo, a -14 dal quarto posto. Quel che è peggio, il cambio di allenatore ha quasi peggiorato una squadra da quattro punti in quattro partite. Il Milan ancora una volta non ribalta uno svantaggio, reagisce meglio di altri giorni ma resta una squadra molto fragile. Oltre la mente, poi, c’è il calcio. Il Milan dopo 18 giornate e due allenatori sembra spesso senza un piano di gioco. Gattuso questa volta cambia ancora – Borini e Cutrone esterni d’attacco, Bonaventura e Montolivo a metà campo con Kessie – ma offensivamente trova poco. Qualche pericolo, una parata nemmeno complicata di Berisha.
FISCHI — Kalinic è ovviamente parte della spiegazione. Nikola comincia con un’entrata che ai milanisti fa venire il sacro terrore della Var - i suoi tacchetti restano tatuati sulla gamba di Toloi – poi pensa al campo ed è prezioso con gli assist. Il Milan dopo l’intervallo va vicino a segnare sia con Kessie dopo 5 minuti sia con Borini a metà secondo tempo, due tiri nati da due sponde del 7 croato. Il problema è la finalizzazione. Kalinic è sfortunato su una girata+tiro respinta ma gestisce male la miglior occasione della sua partita: quando l’orologio è quasi arrivato all’ora, Borini crossa da destra e Nikola prima controlla bene, poi centra Hateboer al momento di trovare la porta. Anche per questo, quando esce viene fischiato dal pubblico, che invoca attributi ogni cinque minuti e risparmia quasi nessuno. Una parte di San Siro se la prende anche con la famiglia Donnarumma: Gigio è fischiato da qualche tifoso sia all’annuncio delle formazioni sia all’inizio del secondo tempo, quando raggiunge la porta sotto la curva, e più di qualcuno tira fuori il fischietto anche quando lo speaker annuncia Antonio tra le riserve.
BRAVO GASP — L’Atalanta nello psicodramma rischia di passare in secondo piano, condanna non meritata perché Gasp riprende la Samp e sale sesto, in piena zona Europa. I bianchi sono ordinati, sanno sempre che cosa devono fare, magari non esplodono di intensità ma gestiscono la partita molto bene. Gasperini rinuncia a Ilicic e all’inizio manda i tre centrali difensivi a difendere sulle tre punte avversarie, marcando a uomo a tutto campo. Per i primi 10 minuti l’Atalanta tiene palla spesso e la recupera in fretta con il solito sistema di riaggressione, poi sblocca la partita con Cristante dopo mezz’ora. Il gol è come certi incidenti all’incrocio: un concorso di colpa. Cutrone regala una punizione evitabile e, sul cross, Bonucci perde di vista Caldara. Donnarumma respinge male il colpo di testa del difensore e Musacchio perde la gara di reattività con Cristante, che arriva per primo sulla palla vagante e la mette in zona-incrocio. Basta così per indirizzare la serata, perché il Milan è una squadra da lettino - materiale da psicanalista - e paga anche… la tecnologia nell’azione che poteva cambiare il pomeriggio. Dopo 13 minuti Cutrone inizia di energia un’azione che sfocia in un cross di Kessie. Berisha esce male e la palla finisce prima su un braccio di Cutrone, poi a Bonaventura, che da un metro mette in porta. Fabbri prima convalida, poi mette le mani a rettangolo e annulla con la Var. Al di là di un tiro di Bonaventura su altro errore di Berisha, il Milan non va più così vicino al gol. Allora Bonucci chiede scusa alla curva, mentre la squadra esce ancora tra i fischi. Ormai a San Siro è una colonna sonora tradizionale, più di "Jingle Bells" cantato dai bambini rossoneri all'intervallo.
Luca Bianchin


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - GIGIO, ERRORE FATALE. KALINIC, IL GOL È UNA CHIMERA. RINO, NEMMENO PADRE PIO POTREBBE FARE QUALCOSA
G. Donnarumma 4,5: il bagher con cui respinge goffamente il colpo di testa di Caldara spiana la strada a Cristante per il gol che sblocca la partita. Sullo 0-2 di Ilicic può solo guardare il pallone insaccarsi alle sue spalle.
Abate 5: Papu Gomez lo scherza in combinata con Spinazzola. Scavetta spesso alla ricerca della punta, ma non trova quasi mai il calibro giusto. Nell’azione del raddoppio orobico è fuori posizione.
Musacchio 5: continua il suo periodo di down costante, con un’altra prova insufficiente. Tiene in gioco tutti sulla punizione da cui nasce il vantaggio dell’Atalanta e poi, con la palla tra i piedi, non sa quasi mai cosa fare.
Bonucci 5: perde la marcatura di Caldara sulla punizione di Gomez che porta al gol di Cristante. Poi, a livello generale, alza la sua prova con un paio di chiusure importanti, ma anche sul gol di Ilicic è fuori posizione.
Rodriguez 5: di lui si ricordano due cose: un tiro vero Berisha ad inizio secondo tempo e le varie volte in chi Hateboer lo svernicia sulla corsa. Anche lui cola a picco insieme al resto della squadra.
Kessie 4,5: oggettivamente parte forte, con ritmo ed intensità. Sembra ritrovare quegli spunti tipici del suo passato bergamasco. Poi inizia a sbagliare passaggi elementari e va giù a livello di rendimento.
Montolivo 6: in una partita dove ci sono solo due prove degne, è quello che ci si avvicina maggiormente. Primi 20 minuti bene, con passaggi veloci e anche una buona copertura. Poi i compagni iniziano a scomparire e anche lui non trova più sostegno. Va vicino al gol con un bel destro da fuori. (dall’83’ Biglia sv).
Bonaventura 5,5: cerca in tutti i modi di dare imprevedibilità alla manovra e qualità nei passaggi. Ci riesce a tratti, provando anche dei cambi di gioco a cercare nuove soluzioni. (dal 76’ Calhanoglu 5: entra quando la carne della squadra è già stata macellata).
Borini 5: terzo d’attacco e anche quarto di centrocampo, ma non è che faccia più di tanto. Prova un paio di tiri da fuori, ma sono episodi sporadici che interrompono la monotonia offensiva del Milan.
Kalinic 4,5: quando vince le prime due sportellate con Caldara, la sensazione è che possa essere una partita diversa per lui e per il Milan. Tuttavia ricade sempre nella stessa catalessi tecnica che lo contraddistingue ormai da gran parte della stagione. Poi, in area, non è incisivo. (dall’83’ André Silva sv).
Cutrone 6: giustamente proposto da attaccante esterno, lui si sbatte tantissimo, manda in cortocircuito Toloi e costringe Hateboer ad abbassarsi per dare una mano al compagno di squadra. E’ un attaccante e cerca anche la conclusione in porta. Nel secondo tempo non gli arriva una palla degna di tale nome per essere incisivo. Il suo volto a fine partita è l’emblema di chi crede davvero alla maglia che indossa e ci sta male.
Gattuso 5: i primi 20 minuti avevano illuso. Il ritiro non ha sortito gli effetti sperati e lui se ne accorge. La squadra è ancora debole di testa e dopo il gol Caldara, non è arrivata la reazione che si sarebbe aspettato. Sembra non esserci una luce in fondo al tunnel. Nemmeno Padre Pio sarebbe in grado di fare miracoli.