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30 ottobre 2012, Palermo vs Milan 2-2




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE PALERMO-MILAN
Un brodino per l'ammalato Milan. Ma in un momento come questo, la vittoria 1-0 sul Genoa rappresenta un brodino di alta cucina. Seppur sempre di brodino si tratta. Alla squadra serviva in maniera vitale un risultato positivo. Le tre sconfitte consecutive, il ritiro, l'allenatore sulla graticola. Tutto questo aveva minato l'ambiente come non mai. La vittoria di sabato sera, meritata, seppur non proprio convincente dal punto di vista del gioco, può rilanciare questo Milan. La ritrovata compattezza (solo la terza gara su 12 in cui i rossoneri non hanno subito gol) e serenità, possono consentire agli uomini di Allegri di provare a centrare un filotto importante.
Palermo in trasferta e poi un trittico in casa con Chievo, Malaga e Fiorentina prima del Napoli, rappresentano gare che il Milan può e deve vincere. Servono almeno 8-12 punti nelle 4 gare per rilanciarsi.
L'esperimento della difesa a 3, riuscito in parte, deve essere riproposto. Per avere continuità di risultato, serve continuità di gioco, che passa inderogabilmente da punti fermi nel modulo e nei singoli. Palermo, quindi, come prima gara di questo mini-campionato di 4 partite per rialzarsi.
Squadra reduce da 4 risultati utili consecutivi, quella del neotecnico Gasperini. Sebbene con 3 pareggi ed una sola vittoria, l'ex allenatore di Genoa e Inter ha saputo dare una quadratura alla squadra disastrosa di Sannino in avvio campionato. Anche Gasp sta insistendo sul 3-4-3, suo marchio di fabbrica che gli ha dato gioie ai tempi di Marassi, ma anche dolori, dato che gli è costato la panchina nerazzurra giusto un anno fa. Modulo per ora incentrato sulla copertura difensiva, per dare alla squadra rosanero certezze sulla quale giocare. Ma piano piano i progressi anche in fase offensiva si stanno vedendo, nonostante nelle ultime tre gare i palermitani hanno realizzato una sola rete. La squadra produce un discreto gioco fino alla trequarti, ma poi fatica a realizzare le occasioni che puntualmente capitano. La mancanza di una punta capace di segnare 10-15 gol stagionali si fa sentire fortemente.
Il ruolino di Gapserini recita : 2 sconfitte iniziali con Pescara e Atalanta in trasferta, entrambe per 1-0 ed entrambe con gol subiti nel finale, poi la vittoria netta in casa con il Chievo e poi i 3 pareggi con Genoa, Torino e Siena.
In casa la squadra capitanata da Miccoli ha ottenuto 1 vittoria, 2 pareggi ed una sconfitta, quella della prima giornata con il netto 3-0 subito dal Napoli. Lo score recita 5 gol fatti e 5 subiti. 7 punti in totale per un Palermo francamente mal costruito in estate e sempre dentro alla centrifuga che è il Presidente Zamparini, che ha già cambiato un direttore sportivo, un allenatore e se stesso, attribuendo a Lo Monaco tutte le principali funzioni gestionali.
In totale Palermo e Milan, in campionato, si sono incontrate 25 volte con un bilancio di 9 partite vinte, 7 pareggiate e 9 perse dai rossoneri. Sono 22 le reti segnate dal Milan e 19 quelle subite.
Un campo ostico, da sempre, ma soprattutto negli ultimi anni, quando il Barbera è stato un campo quasi stregato. Tra Coppa Italia e Campionato sono state ben 5 le sconfitte consecutive, alcune delle quali parecchio pesanti.
Tabù sfatato la scorsa stagione quando il Milan si impose 4-0 sui rosanero. La gara fu decisa dalla tripletta di Ibrahimovic e dalla la rete di Thiago Silva. Proprio loro, sempre loro. La precedente vittoria rossonera risaliva alla stagione 2005/06. Il 2-0 milanista fu griffato da Pippo Inzaghi, con una doppietta. L'ultimo pareggio, in quel caso per 0-0, risale alla stagione 2006/07, con rigore parato da Fontana a Kakà.
Successivamente, come dicevamo, solo successi rosanero. La stagione 2007/2008, Palermo e Milan si incontrarono nel corso della quinta giornata di campionato. La gara terminò 2-1 con i gol di Seedorf in apertura, rimontato poi da Diana e Miccoli nel finale di gara. La gara fu tuttavia pesantemente condizionata dall'arbitro Farina che svantaggiò il Milan in quasi tutte le sue decisioni. Un anno dopo, fu 3-1 casalingo. Miccoli, Cavani e Simplicio strapazzarono il Milan di Ronaldinho, che segnò un inutile rigore.
Nell'aprile 2010, ancora Palermo in festa. I rossoneri di Leonardo, molto rimaneggiati in difesa, si arresero per 3-1 ai colpi di Bovo, Hernandez e Miccoli con Seedorf ad accorciare parzialmente le distanze sul 2-1. Nella prima stagione di Allegri, il Milan primo in classifica, perse 1-0 contro la squadra all'epoca allenata da Cosmi. Decisivo, in avvio, un gol di Goian.
Per quanto riguarda la formazione, Gasperini dovrebbe riconfermare in toto, o quasi, la squadra di Siena. Le uniche assenze rosanero sono rappresentate da Hernandez e Milanovic. In difesa, davanti a Ujikani, confermato il trio formato da Von Bergen e Munoz affiancati da Donati, ad agire da centrale e mediano al tempo stesso. Davanti a loro linea a 4 con l'ex Novara Morganella a destra e Mantovani a sinistra. In mezzo il dubbio è rappresentato dal compagno del confermatissimo Barreto. Il ballottaggio è tra Arevalo Rios e Kurtic. In attacco, ad affiancare Miccoli, due tra Bertolo, Brienza e Ilicic, ad agire più da trequartisti che punte esterne.
Allegri riparte dal modulo. Per una volta non ci sarà incertezza: si prosegue nel solco del 3-4-3. In porta dubbio tra Amelia e Abbiati, con possibilità per quest'ultimo di tornare titolare. Qualche possibile cambiamento in difesa. Affianco al confermato Bonera, dovrebbe trovare spazio Philippe Mexes. Completa il reparto chi uscirà vincitore dal ballottaggio tutto colombiano tra Yepes e Zapata.
A centrocampo potrebbe fare ritorno Massimo Ambrosini, a sostituire un De Jong non proprio positivo nella gara di Sabato sera. A destra conferma per Abate, mentre a sinistra, data l'assenza di Antonini, possibile chance per De Sciglio, in vantaggio su Constant. Completa il reparto l'imprescindibile Riccardo Montolivo.
Nei tre davanti, spazio certo per Stephan El Shaarawy. Dubbi invece sui compagni offensivi. Emanuelson è favorito su Boateng, alle prese con problemi al ginocchio e a rischio forfait. In mezzo, ballottaggio tra Pato e Pazzini. L'incertezza sta nella condizione di Pato: può fare 2 partite intense cosi' ravvicinate ? se la risposta sarà si, dentro lui. Altrimenti pronto Pazzini, che forse meglio si sposa con la difesa fisica del Palermo.
La Favorita sarà stracolma e calda, avversario in piu' da superare. Sul team arbitrale, la speranza è che la giornata sia più fortunata dell'ultima trascorsa. Errori come quelli in Catania-Juventus e Fiorentina-Lazio non sono piu' tollerabili.
Come non è piu' tollerabile un passo falso per questo Milan, se ha ancora un minimo di ambizioni importanti. La strada imboccata può essere quella buona. Proseguiamo.
Forza Ragazzi!







Stephan El Shaarawy esulta dopo il suo gol
(dal sito www.gazzetta.it)





El Shaarawy festeggiato dai compagni
(dal sito www.gazzetta.it)



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(grazie al Milan Club Seregno)
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(grazie al Milan Club Seregno)


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(Foto Curva Sud Milano)
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(Foto Curva Sud Milano)




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 31 ottobre 2012
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dal sito www.gazzetta.it

IL MILAN RISALE DALL'INFERNO. SUPER EL SHAARAWY: 2-2 A PALERMO
Sotto di due gol (Miccoli su rigore e Brienza), i rossoneri pareggiano con le reti di Montolivo e il Faraone e sfiorano la vittoria. Decisivi i cambi di Allegri con gli innesti di Bojan, Emanuelson e Pazzini
PALERMO, 30 ottobre 2012 - Alla stazione di Palermo il Milan non vince, ma il 2-2 finale sa di impresa, perché sotto di due gol nella ripresa, i rossoneri agguantano i rosanero e conquistano un punto che serve poco alla classifica, ma molto al morale e all'autostima. Sconcertante il primo tempo del Milan che va sotto quando Miccoli trasforma un calcio di rigore. Da applausi invece la ripresa in cui, dopo il raddoppio di Brienza, incidono i cambi di Allegri. Arrivano così le reti di Montolivo e del solito El Shaarawy, capocannoniere del campionato con 7 gol. Si mordono le mani i padroni di casa che gettano al vento "un'occasione incredibile", come sottolinea Gasperini, infilando così l'ennesimo pari.
MODULI E MODULI - Alla stazione di Palermo si cambia. Dopo il 3-4-3 esibito a San Siro contro il Genoa, ecco il 3-5-2, con defezioni importanti. Fuori Ambrosini ed Emanuelson. Con Montolivo, Costant e Abate, Allegri punta su Nocerino e Flamini. Centrocampo robusto e tecnico per aumentare il filtro davanti alle scorribande di Miccoli, Brienza e Ilicic. Il leccese è il terminale offensivo del 3-4-2-1 del maestro della difesa a 3 Gasperini, che incrocia Allegri dopo la sconfitta in Supercoppa a Pechino nell'agosto del 2011 quando era alla guida dell'Inter.
PRIMA O POI... - L'ennesima rivoluzione del tecnico rossonero lascia perplessi e la squadra fatica a metabolizzare le nuove istruzioni, anche se già al 9' il Milan mette a referto la prima occasione con Pato, ma così lento davanti a Ujkani da permettere a Barreto di recuperare e togliergli palla. Palermo (che perde Donati dopo 120 secondi) e Milan faticano a entrare in partita. Incidono al confusione e la paura di sbagliare. Il frenetico testa a testa a centrocampo viene spezzato al 16' da Miccoli che irrompe in area dopo avere bruciato Bonera sullo scatto, allargando però troppo il diagonale. Ma il trend non cambia; senza qualità non si va lontani. Il Milan ne sa qualcosa. El Shaarawy come al solito fa la differenza, ma è un solista virtuoso che si fa largo in un'orchestra stonata. Il Palermo invece sopperisce alla mancanza di tecnica con la velocità, il pressing e ovviamente Miccoli, spina nel fianco. Ancora lui, al 26', servito da un tocco scellerato di Constant, al volo di destro sfiora la traversa. Ma i brividi li concede nuovamente Miccoli su punizione, con palla che sfiora il palo alla sinistra di Amelia. E' Pato che tenta di regalare qualcosa al Milan, ma pecca di eccessivo altruismo invece di cercare la porta. La trova invece Miccoli su rigore al 46'. Abile a infilare nell'angolino e abile a guadagnarselo obbligando Abate a uno stupido fallo di mano.
FULMINE BRIENZA - Allegri torna sui suoi passi e nella ripresa parte con il 3-4-3, togliendo Flamini per Emanuelson che va a formare il tridente con Pato e il Faraone. La mossa obbliga Gasperini a scalare Morganella in difesa. Ma il pronti e via indirizza ancora di più la partita verso il Palermo perché al 2' Brienza fa partire un sinistro potente che si infila alla sinistra di un Amelia incredibilmente immobile. Un missile contro un pugile stordito che non sa che pesci prendere. Gol in realtà costruito grazie alla prestazione corale di undice leoni, Morganella in prima fila. Allegri, più in crisi dei suoi, tenta di riordinare le idee con l'ingresso di Pazzini e Bojan per Yepes e Pato.
LA RIMONTA - Lo spagnolo sfiora subito il gol mirando il primo palo, dove Ujikani risponde a pugni uniti. Il Milan rialza la testa impedendo al Palermo di uscire dalla sua trequarti. Sfiora ancora con Emanuelson su punizione. Dopo l'uscita di Garcia e Brienza per Cetto e Giorgi, arriva la rete di Montolivo, impreziosita dall'assist di Bojan; il rasoterra si infila sul primo palo. L'assedio del Milan dilaga e trascina i rossoneri verso il pareggio. Lo segna El Shaarawy che raccoglie la respinta di Ujikani e infila alla sua maniera. Faraone immenso, ma che bravo anche Bojan, cambio azzeccato che deve far riflttere non poco Allegri apparso confuso al pari della squadra. La pressione furiosa non si placa e il Palermo deve fare muro negli ultimi venti metri. La resistenza funziona; al 94' Rizzoli dice stop.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

MARIO È IL MURO, MONTO LA MENTE, STEPHAN TUTTO IL RESTO: IL MILAN TORNA IN PIEDI
LE PAGELLE di Fancesco Somma
Amelia 5,5: nel primo tempo tiene bene i tiri dalla distanza del Palermo. Battezza bene il rigore di Miccoli e per poco non ci arriva. Sul gol di Brienza perde il tempo del tuffo.
Mexes 6,5: dal suo lato il Palermo attacca poco nel primo tempo. Nel secondo tempo, con la difesa a quattro, prende in mano la manovra da dietro e guida la riscossa del Milan verso un pareggio quasi insperato. Annulla Miccoli mentre Giorgi gli fa solo il solletico.
Bonera 6: nella difesa a tre è il libero e viene messo in difficoltà dalla mancanza di filtro del centrocampo che lo lasciano spesso solo contro Miccoli. Nella ripresa tiene bene i tentativi d'attacco dei padroni di casa e resiste anche un problema muscolare alla coscia.
Yepes 6: Morganella, quando lo punta, non lo salta. Va più in difficoltà quando nella sua zona gravitano Miccoli ed Ilicic. Esce nella ripresa per favorire l'assalto verso il pareggio.
Abate 5: il voto è la media tra un primo tempo anonimo dove il suo diretto avversario, Mantovani, non spinge quasi mai. E' imperdonabile l'errore in occasione del rigore dove chiude la linea di passaggio del pallone. Nella ripresa, nella difesa a 4, rende meglio ma crossa troppo poco.
Montolivo 7: cervello e cuore del Milan. Se gira lui, gia la squadra. Tocca tantissimi palloni in tutti i 95 minuti di gioco. Nella ripresa aumenta i giri del motore e trova il suo primo gol in maglia rossonera che apre la strada al pareggio rossonero.
Nocerino 5,5: polmoni tanti, corsa poca. Cerca la conclusione verso la porta di Ujkani ma con poca convizione. Nell'arrembaggio riesce ad alzare bene il baricentro.
Constant 5: se Morganella lo mette in difficoltà, c'è qualcosa che non va. Si sacrifica nella ripresa come terzino ma conferma i suoi limiti.
Flamini 5: riesumato dalla naftalina al posto di Ambrosini e de Jong, cerca di fare male al Palermo ma quando perde palla commette sempre falli al limite del giallo. Rizzoli lo grazia.
El Shaarawy 6.5: ottavo gol stagionale, settimo in campionato. Quando il momento si fa caldo, lui resta sempre freddo. Svaria tantissimo alla ricerca degli spazi e poi trova la gioia più importante della serata.
Pato 5: seconda da titolare e seconda nella quale non incide sul match. Montolivo gli serve un pallone bellissimo che il vecchio Pato, forse, avrebbe messo dentro.
Emanuelson 6: entra nella ripresa quando il match sembrava compromesso e crea molti problemi, almeno a livello mentale, agli avversari. Sulla destra però il suo mancino non riesce ad essere pungente.
Bojan 6,5: è il craque della partita. Giocando dietro la prima punta riesce a creare scompiglio nel Palermo. Serve l'assist del 2-1 a Montolivo al termine di una grande azione personale.
Pazzini 5,5: cerca di fare quello che non ha fatto Pato, ovvero la guerra con la difesa di Gasperini. Ma il suo ruolo è quello di buttarla dentro.
Allegri 5,5: cambia nuovamente il modulo e non ha ragione. Nella ripresa mette giù il 4-2-3-1 e il Milan cambia volto. Il Milan offensivo è quello giusto da mandare in campo.