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22 maggio 2022, Sassuolo vs Milan 0-3






Radiocronaca di Radio 1 - Francesco Repice
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Video di Maglia Rossonera
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Prepartita e allenamento
in campo delle squadre
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Ingresso in campo delle squadre
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Ultimi istanti di partita e invasione festosa dei tifosi rossoneri
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Il campo di gioco invaso dai
tifosi rossoneri subito dopo
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Cerimonia di premiazione sul campo della squadra rossonera
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Video dal Mapei Stadium
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Milan Club Benevento a Reggio Emilia
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La squadra rossonera rientra a Milano da Reggio Emilia ed viene festeggiata dai tifosi
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Vari festeggiamenti in tutta Italia per lo Scudetto del Milan
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Pioli ai tifosi rossoneri: "Quelli che dicevano che andavamo
più forte senza di voi non c’avevano capito un cazzo..."




Lunedì 23 maggio 2022, alcuni video girati durante il corteo del pullman del Milan per le strade di Milano
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Video celebrativo Scudetto n.19
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Ciak si Giroud
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Calhanoglu








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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 23 maggio 2022)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 23 maggio 2022)
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 24 maggio 2022)




(dal "Corriere dello Sport" del 23 maggio 2022)
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(dal "Corriere dello Sport" del 24 maggio 2022)
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dal sito www.gazzetta.it

IL MILAN STRAVINCE A REGGIO ED È CAMPIONE D'ITALIA!
I rossoneri si impongono anche col Sassuolo e conquistano il tricolore rendendo ininfluente il successo dell’Inter sulla Samp. A segno Giroud (doppietta) e Kessie
È il giorno del Milan, è la sera del Milan, sarà la notte del Milan campione d’Italia per la 19esima volta nella sua storia. Il Diavolo non trema a Reggio Emilia: l’ultimo gradino lo sale di slancio, in grande stile, triturando il Sassuolo e scacciando ogni ansia da prestazione in meno di mezz’ora. A quel punto, non serve più nemmeno chiedere notizie sull’andamento di Inter-Samp, è già estasi rossonera, undici anni dopo l’ultimo scudetto. Un 3-0 che non rende neanche l’idea di ciò che s’è visto in campo, quello del Mapei. Pioli, al fischio finale di Doveri, corre e salta come un ragazzino per il suo primo trofeo – e che trofeo – a 56 anni suonati. E tutti intorno a lui si abbracciano, piangono, ridono. È delirio collettivo in uno stadio quasi solo rossonero, anche nel settore teoricamente riservato ai fedelissimi del Sassuolo, che almeno sfruttano l’occasione per salutare gli ormai ex neroverdi Peluso e Magnanelli. In tribuna vip c’è anche la famiglia Singer (Gordon e il padre Paul, fondatore di Elliott), alle tivù sono appiccicati milioni di occhi da oltre 100 Paesi. È il tocco internazionale di un caldissimo pomeriggio emiliano, in una felice fusione tra il Dna esterofilo del Milan e la regione in cui è cresciuto il suo allenatore.
SENZA OSTACOLI — La partita, in realtà, è una non-partita. Troppa differenza di fame in campo perché vi siano possibilità di rivivere la sorpresa dell’andata, quando il Sassuolo sbancò il Meazza. Il cronometro non è arrivato nemmeno al decimo minuto e già i rossoneri hanno sfiorato il vantaggio quattro volte: su Giroud e Saelemaekers deve superarsi Consigli, mentre Ferrari e Lopez salvano alla disperata sui tentativi di Leao e Tomori. Il vantaggio di Giroud, al 17’, è come il tuono che dà il via a un temporale: da lì in poi piovono ancora gol, grandinano occasioni, pericoli per la porta di Consigli. All’intervallo si andrà sul 3-0, col tricolore in tasca, anche per le leggerezze difensive della squadra di Dionisi. E la ripresa, a parte un paio di tentativi di Berardi e un palo di Traoré nel finale, ha poco senso di essere raccontata. L’unica parata di Maignan – bella – resterà quella su Frattesi poco prima dell’intervallo.
I GOL — Ma andiamo con ordine. C’è da raccontare il gol spacca-partita. Il pasticcio lo combina Ayhan sulla corsia destra, con Leao che gli strappa il pallone e punta dritto verso l’area neroverde: Ferrari rimedia una volta, Consigli stavolta non riesce a opporsi al tiro sporco di Giroud. Il 2-0 (32’) è di nuovo frutto dell’asse franco-portoghese, con Ferrari improvvido nel portare troppo palla in zona ad alto rischio. Leao gliela ruba, va sul fondo, appoggia all’indietro per il numero 9, sinistro di prima e raddoppio. Le lancette girano altre quattro volte e il Milan fa tris. Stavolta è Lopez che dorme, Leao lo depreda un’altra volta e centra per Kessie, che insacca (36’). Bel modo di dirsi addio.
LA FESTA DI ZLATAN — E Ibrahimovic? Guarda quasi tutto il tempo in piedi, poi entra nella ripresa, acclamato dal suo popolo. Troverebbe pure il gol di testa per l’apoteosi, ma c’è fuorigioco di partenza di Leao prima del cross perfetto. Cambia poco, per il Milan è già tempo di far festa. Pioli stringe a sé lungamente i giocatori che richiama in panchina prima della fine, Tomori in special modo. E poi si lascia andare, fa festa col suo pubblico. “I campioni dell’Italia siamo noi”, cantano i tifosi rossoneri, prima di invadere il campo, incuranti degli annunci dello speaker. Campioni, come undici anni fa, all’Olimpico. E Ibra c’era anche lì. Chissà se ci sarà anche la prossima volta.
Stefano Cantalupi


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - CAMPIONI CON LEAO MERAVIGLIAO. GIROUD, SOLO GOL PESANTI
Maignan 7: mette la paratona sul colpo di testa di Frattesi sullo 0-3 a sugellare una stagione che lo ha incoronato come il portiere più forte del campionato e uno dei più forti d’Europa.
Calabria 7: partita di livello del capitano, che ha meritato – forse un pelo più di tutti – il suo primo scudetto. Perché dentro la partita di Sassuolo è passata una carriera di sacrifici, delusioni e risalite.
Kalulu 7.5: Scamacca messo in tasca, altro scalpo di un campionato clamoroso di Pierino che ha dimostrato una crescita esponenziale e un feeling con Tomori inossidabile.
Tomori 7.5: una serata di gala per Fikayo, che gestisce in serenità Raspadori e Scamacca. Conferma il fatto di essere uno dei migliori difensori d’Europa. (dall’81’ Romagnoli sv).
Theo Hernandez 7: sgroppa e gestisce il pallone come meglio preferisce. Chiude alla grande una stagione da top.
Tonali 7: primo tempo di livello e intensità, con Consigli che gli nega il gol dopo un destro violento di Sandro. Esce nell’intervallo facendo spazio a Ismael Bennacer (dal 46’ Bennacer 6,5: mette geometrie e freschezza in mezzo al campo)
Kessie 8: si congeda dal Milan con il gol dello 0-3, facendo esultare la Sud e con una prestazione importante, da vecchio Franck. Buona fortuna a Barcellona, ma grazie di tutto, specialmente per questo scudetto.
Saelemaekers 6: Consigli gli nega il gol dopo un break molto bello del belga. Cose buone e qualche errore del suo repertorio. Ma mette dentro tutto quello che ha. (dall’81 Florenzi sv)
Krunic 7: alza forte la pressione sui portatori di palla del Sassuolo, anestetizzando Maxime Lopez. La scelta del finale di stagione di Pioli di puntare su di lui è stata vincente. (dal 73’ Brahim Diaz 6: passerella nel finale per lui)
Leao 9: assolutamente devastante. Fornisce tre assist, per i quali ringraziano Giroud due volte e Kessie, facendo andare in estasi il Mapei Stadium. È stato letteralmente imprendibile, coronando una stagione da urlo.
Giroud 8: nella finale del campionato, stampa i due gol che danno al Milan l’allungo decisivo nel match con il Sassuolo. Arriva in doppia cifra, cosa non banale per un attaccante. Si conferma l’uomo delle notti pesanti dopo Inter, Napoli e Lazio. (dal 73’ Ibrahimovic 6: gli annullano un gol nel finale per fuorigioco di Leao).
All. Pioli 10: è la sua vittoria, è quella del lavoro, del silenzio, della signorilità, delle innovazioni e del sapersi adattare anche quando gli sono mancati uomini importanti. È uno scudetto meritatissimo per il mister, primo autore di un capolavoro.





18 giugno 2022, l'Armani Jeans Milano è Campione d'Italia di basket

dal sito www.gazzetta.it
18 giugno 2022

MESSINA: "LA NOSTRA VITTORIA NON È MAI CONTRO QUALCUNO". MELLI E HINES IN CORO: "CHACHO, RESTA CON NOI"
La gioia dei protagonisti dello scudetto milanese numero 29. Il coach lancia una frecciata alla Virtus e poi esulta: "Coppa Italia e scudetto: è stata una stagione splendida". La squadra a Rodriguez: "Non andare via"
La festa di popolo si consuma sul parquet del Forum dove i protagonisti dello scudetto di Milano si aggirano stravolti e felici in mezzo a tifosi pazzi di gioia. Ecco Nicolò Melli, uno dei capitani dell'Olimpia (l'altro è il Chacho Rodriguez), con la maglia rossa e il tricolore numero 29 in bella mostra: "Ogni scudetto è speciale, anche quelli vinti all'estero, ma vincere in Italia da italiano ha un qualcosa di diverso. Una gioia enorme che condividiamo con questi splendidi tifosi che ci hanno trascinato. L'avevo detto: quando il calcio finisce, il Forum si riempie e così è stato. Ci siamo presi il vantaggio in gara-1 e lo abbiamo tenuto, è la vittoria di tutti, di fenomeni come Gigi Datome, Chacho, Hines e Shields, ma anche di Halla che ha fatto una stagione straordinaria e di tutti i ragazzi che hanno sempre avuto la faccia giusta. Chacho resta? Non so, non faccio il mercato, mi basta essere il co-capitano con lui. Se dovessi rimanere da solo sarebbe un casino (ride)". Poi parole dolci per Ettore Messina, quelle che gli ha sussurrato all'orecchio prima del gong festoso: "Gli ho detto di godersi gli ultimi 5 minuti. Se non lo ha fatto spero lo faccia ora. Vincere scudetto e Coppa Italia nella stessa stagione non è mai facile".
COACH COMMOSSO - Ettore Messina è quasi commosso: "Grandissimo risultato dopo una stagione non semplice. Abbiamo avuto problemi, infortuni ma poi ci siamo ricompattati. È stata una serie bellissima, ho completato il mio terzo anno con uno scudetto, due coppe Italia e una Final Four di Eurolega". poi la frecciata alla Virtus: "Noi non abbiamo vinto soli contro tutti, ma in ottima compagnia. Non si esulta mai contro qualcuno ma con le persone che ti vogliono bene. La terza stella? Manca uno scudetto, vediamo cosa ci riserva il futuro.
IL CHACHO - Quello del Chacho Rodriguez è sulla bocca di tutti. Quasi sicuramente saluterà per andare al Real Madrid. Kyle Hines lo reclama: "Speriamo resti, è come un fratello". Il play delle Canarie fa scudo: "Non ho ancora deciso, non è il momento per parlarne, questo è il momento di festeggiare. Oggi era il nostro giorno, questo per me è un titolo speciale perchè l'Italia ha un valore speciale, mio figlio è nato qui".
BOLOGNA - La Virtus abdica ed esce dal Forum con la voglia riprovarci. Sergio Scariolo è sereno nella sua disamina: "Complimenti all'Olimpia, noi abbiamo finito la stagione non in riserva, di più. Due titoli e il ritorno in Eurolega è un grande risultato. Le condizioni fisiche di molti nostri giocatori erano al lumicino, molti sono arrivati al lumicino. Hackett e Shengelia ci hanno data una mano finché erano in condizione. Toko poi era a pezzi, un romanzo che sia potuto scendere in campo". Poi una critica al forma delle finali: "Nessuno gioca una finale a sette con partite a distanza di due giorni. Diciamo che ci starebbe una revisione".




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