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29 settembre 2019, Milan vs Fiorentina 1-3




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - DUBBIO BENNACER-BIGLIA IN MEZZO, LEAO VERSO LA RICONFERMA
Marco Giampaolo prosegue sulla sua strada e, contro il Torino, dovrebbe confermare gran parte della formazione vista sabato nel derby, sebbene ci siano diversi ballottaggi. Sicuramente non vedremo una trasformazione totale del Diavolo, la sconfitta nella stracittadina non ha fatto vacillare il tecnico rossonero.
TORNA CALABRIA, RODRIGUEZ IN VANTAGGIO - Oltre alla presenza certa di Donnarumma e della coppia di centrali, va registrato il ritorno dal primo minuto di Calabria dopo la squalifica nel derby. Il giovane terzino andrà a prendere il posto di Andrea Conti. L'unico dubbio è invece a sinistra, con Rodriguez in vantaggio su Theo Hernandez.
DUBBIO BENNACER-BIGLIA - A centrocampo il più grande dubbio riguarda il regista, dove Bennacer e Biglia si giocano una maglia da titolare. Per le altre due posizioni sono in vantaggio Kessie e Calhanoglu, con l'ivoriano che potrebbe però essere insidiato da Rade Krunic, provato dal tecnico in allenamento.
ANCORA LEAO - Giampaolo pare intenzionato a confermare il trio d'attacco visto sabato, ovvero Suso, Piatek e Leao. Il portoghese dovrebbe quindi partire nuovamente dal primo minuto, con Rebic che, dalle valutazioni della vigilia, parte in svantaggio.
Di seguito la probabile formazione rossonera:
Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Bennacer (Biglia), Calhanoglu; Suso, Piatek, Leao.





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 28 settembre 2019)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 29 settembre 2019)




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Colombo e Vanni
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Colombo e Nicola
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Nicola "Nik Stendardo"
con la maglia di Berlusconi
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Colombo con gli amici del Milan Club Castelfidardo (AN)
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Vincenzo Cassanelli
del Milan Club Bisceglie
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Contestazione: dopo lo 0-2 la Curva Sud si incomincia a svuotare
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Contestazione dopo il terzo gol della Fiorentina ed il gol di Leao




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 30 settembre 2019)
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dal sito www.gazzetta.it

MONTELLA E RIBERY MANDANO IL MILAN ALL’INFERNO. E GIAMPAOLO ADESSO È A RISCHIO
Finisce 3-1 per i viola, che dominano: a segno Pulgar su rigore, Castrovilli e il francese, migliore in campo. Espulso Musacchio con la Var, nel finale inutile gol di Leao
Disastro Milan: Giampaolo e la squadra sprofondano, sommersi dai gol viola e da una prestazione che fin da subito era sembrata molto poco convincente. San Siro si riempie di fischi: assordanti al 45’, continui in tutto il secondo tempo, alternati a pesanti cori di contestazione. Poi, ancora prima della fine della partita, si svuota. Sotto attacco società e squadra, ovviamente l’allenatore. Il club che solo giovedì sera lo aveva difeso, stasera dovrà riflettere sul da farsi. Anche l’altro allenatore, Montella, aveva fame di vittorie: il successo con la Samp era arrivato dopo settimane di digiuno. E per i viola più che una vittoria è un trionfo.
LA PARTITA - Entrambe le squadre sono quelle annunciate, il Milan con Leao e Piatek, la viola con Chiesa e Ribery. Ripartire dal primo tempo di Torino non è esattamente quello che il Milan fa nei primi 45’. Se per Giampaolo il successo è una questione di mentalità, è lì che il Milan sbaglia. Dimesso, lento, svogliato. La Fiorentina si prende facilmente il comando del gioco, con la manovra palleggiata di Montella e le incursioni in velocità della coppia d’attacco che scambia in continuazione. E che passa al 12’: azione personale di Ribery che scappa in slalom e sbatte su Donnarumma, Chiesa la riprende ed è steso da Bennacer. Il rigorista viola, Pulgar, non sbaglia. Il Milan sembra avere un’unica arma d’attacco con Piatek annullato da Pezzella: l’arma è il mancino di Suso, che lo spagnolo tenta dalla distanza a impegnare Dragowski. Ma subito dopo lo stesso canovaccio: Fiorentina in possesso, un paio di conclusioni da fuori area di Chiesa, e Milan semplice spettatore. San Siro al 45’ è un unico fischio assordante, con invito a tirare fuori gli attributi.
BUIO FITTO - Ma dallo spogliatoio rientra un Milan altrettanto molle. Dopo dieci minuti anche in inferiorità numerica: espulso Musacchio per aver alzato il piede sulla gamba di Ribery. Dal giallo con la Var si passa al rosso. Giampaolo costretto a cambiare: fuori Piatek (solito fantasma), dentro Duarte, un centrale al debutto in rossonero. Ma così è ancora di più Fiorentina: Calhangolu si fa rubare palla da Milenkovic bravo anche a innescare Chiesa, Federico si invola sulla sua fascia e per Castrovilli è primo gol in A. San Siro si scalda ancora di più: “vergogna” è il coro meno duro che la Sud intona alla squadra. La Fiorentina ha l’occasione per demolire gli avversari: rigore di Chiesa, stavolta Gigio para. Altro rigore procurato da un fallo di Bennacer, questo sullo scatenato Castrovilli. Ora però il Milan affonda, è incapace di reagire alla parata di Gigio. La curva chiama a raccolta tutti gli altri settori: “Questa società non ci merita”, di nuovo uno dei pochi cori riferibili. La squadra è sola, depressa e inguardabile sul piano del gioco. Un disastro che il pubblico sottolinea alzando sempre di più il volume della protesta. “Andate a lavorare” è l’ultimo invito. E Ribery, in solita collaborazione con Chiesa, segna il tris. Il Milan non c’è minimamente, sparito, inesistente: lo stadio applaude i viola e umilia i suoi. Un unico sorriso all’80: il bel gol di Leao in azione personale, l’unica nota che strappa un applauso del pubblico. Che poi si alza in piedi per un avversario: Ribery, sostituito da Ghezzal. Poi i tifosi non hanno nemmeno più la forza di inveire, la Sud è già deserta. Quarta sconfitta in 6 partite: ora tutto può succedere.


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - UNA PRESTAZIONE VERGOGNOSA. SI SALVANO GIGIO E LEAO
G. Donnarumma 6: para su Chiesa, Ribery e Pulgar. Sul rigore di quest’ultimo battezza un lato. Mette una pezza sul destro di Chiesa a chiudere la linea di passaggio per Ribery, ma non può nulla sul tap in vincente di Castrovilli. Para il rigore di Chiesa.
Calabria 5,5: tra i meno peggio, anche se sbaglia parecchio dal punto di vista tecnico. Ha il Milan nel cuore e sa cosa vuol dire lottare per questa maglia e, dal punto di vista dell’impegno, non gli si può dire niente.
Musacchio 4: Ribery lo brucia, passando in mezzo a lui e a Romagnoli nella giocata pre rigore. Dopo 10 minuti della ripresa, sempre sul francese, entra in maniera sconsiderata e si fa cacciare.
Romagnoli 5,5: e se imbarca acqua anche lui, è tutto dire. Concorso di colpa con Musacchio sullo sfondamento di Ribery. Poi sbaglia tanto anche in fase di uscita con la pall
Theo Hernandez 5: ci si è lamentati (a ragione) di Rodriguez, ma questa sera anche lui non becca un canale.
Kessie 5: in bambola come il resto della squadra. Non ha uno strappo che sia uno, pasticcione e poco mobile. Viene dominato da Castrovilli e Giampaolo lo lascia in spogliatoio a fine primo tempo. (1’ st Krunic 5: non un bel modo per esordire)
Bennacer 4: stende Chiesa in occasione del rigore, sbaglia cose semplici e anche quando deve cercare di aprire l’azione, non ha la stessa precisione di giovedì. Causa anche il secondo rigore, abbattendo Castrovilli in area.
Calhanoglu 4: due gol della Fiorentina e due volte c’è lui in mezzo. Perde due palloni letali che innescano le due azioni da cui la viola trova i gol. Fuori fase, lento, impreciso e in deficit anche dal punto di vista fisico.
Suso 4: ci si ricorda di lui per un sinistro a giro che impegna Dragowski quando la partita sembra avere ancora un canovaccio da scrivere. Poi affonda senza scusanti e tra i fischi di San Siro, che non ne può più. (dal 79’ Castillejo sv)
Piatek 4: esce tra i fischi di San Siro, ed è la prima volta per lui. Ma non ci capisce praticamente niente, con Pezzella che se lo mette in tasca come e quando vuole. C’è da dire che anche lui non sembra crederci più di tanto nei contrasti. (dal 57’ Duarte 6: entra a freddo e si limita a non fare danni. Il che basta e avanza)
Leao 6,5: fa un gran gol che rende più lieve il passivo. È l’unico di tutto il Milan ad avere idea di cosa fare. Mette in difficoltà Milenkovic e anche da punta unica, a campo aperto, regala qualche cosa di interessante.
ALLENATORE:
Giampaolo 4: crollo verticale di tutto ciò in cui crede e su cui ha lavorato. Squadra vuota, senza identità e senza idee. San Siro applaude la Fiorentina e fischia pesantemente la sua. Tradito da vecchi e nuovi. E la classifica dice che il Milan è un punto sopra la zona retrocessione.