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22 dicembre 2012, Roma vs Milan 4-2




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE ROMA-MILAN
Primi in solitaria. Il Milan si è rialzato e con continuità ha ritrovato i risultati che le competono, e nelle ultime 9 gare di campionato, che sono comunque una buona base statistica per individuare un inversione di tendenza, gli uomini di Allegri sarebbero primi in classifica, davanti alla Juve di un punto, e di più lunghezze rispetto agli altri avversari diretti.
Solo un mese fa poter pensare ad un Milan a soli 4 punti dal Napoli, a 6 dal terzo posto Champions e a 7 dal secondo posto, faceva sorridere. Le 6 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta delle ultime 9 gare hanno infatti permesso di sgranocchiare punti a tutte quelle davanti. E, domani, all'Olimpico ci sarà la grande occasione di battere e superare la Roma, portandosi per la prima volta al sesto posto, ultimo utile per un piazzamento europeo. E con Fiorentina, Lazio e Napoli che giocano in trasferta, qualche altro punto dalle squadre che precedono è possibile guadagnarlo.
Ma tra questi sogni di gloria e la loro effettiva realizzazione c'è di mezzo lo scoglio Zeman, con la sua Roma.
Altra squadra, quella giallorossa, che ha nettamente cambiato marcia da un certo punto in avanti. Dopo la dura sconfitta nel Derby, sono arrivate 5 vittorie consecutive in campionato ed una in coppa Italia.
Tuttavia nell'ultima settimana qualcosa è andato storto. Prima la sconfitta e le polemiche di Chievo. Partita mal giocata nella nebbia, con episodi piuttosto dubbi per la Roma. A far da sfondo c'è sempre la questione Zeman-De Rossi. Il boemo ormai ritiene capitan futuro una riserva, soprattutto dopo il comportamento tenuto dal giocatore proprio nel Derby. Il centrocampista certamente non l'ha presa bene, anche perché il rapporto tra i due non è mai scoccato, sin dal mercato estivo, quando De Rossi è stato molto vicino al Manchester City. Ormai al tecnico ed alla dirigenza fanno domande solo su questa questione, e questo sembra disturbare.
Ad aggiungersi alla situazione, c'è qualche problema difensivo in vista della gara di domani, con Castan squalificato e Marquinos infortunato. I due stavano iniziando a formare una coppia piuttosto interessante.
Tuttavia i giallorossi sono una squadra di tutto rispetto. Senza dubbio quella che gioca il calcio piu' offensivo e propositivo d'Italia. Difesa alta, pressing e tagli continui in verticale degli esterni. Classico gioco alla Zeman, che tuttavia ha subito qualche variazione "coperta" con l'inserimento di un centrocampista come Pjanic nella linea degli attaccanti.
Sicuramente diverse situazioni offensive romaniste possono potenzialmente mettere in difficoltà la retroguardia milanista. Il pressing alto sui portatori e il buttarsi velocemente negli spazi con diversi uomini darà fastidio alla non velocissima difesa di Allegri.
D'altro canto, però, l'attacco rossonero si presta molto alle mortifere ripartenze che mettono in difficoltà la difesa romanista, sempre molto alta e sempre propensa a concedere spazi. La fase difensiva della Roma concede molto, lo sappiamo. Ma questo avviene mediamente ancor di più in casa dove i giallorossi tendono sempre a tenere un baricentro avanzatissimo.
I numeri lo testimoniano. Dei 27 gol subiti, infatti, sono 15 quelli subiti in casa. Stessa proporzione, tuttavia, nei gol realizzati. All'Olimpico la squadra di Zeman ha segnato 19 delle 35 reti totali. Numeri inversi per il Milan, che in trasferta prende piu' gol, addirittura 14, contro gli 8 casalinghi, ma ne realizza anche di piu'. Sono infatti 18 sui 32 totali, i gol realizzati lontano da San Siro.
Vincere nella Capitale, in casa dei giallorossi, non è mai facile per il Milan. Ne sono testimonianza i precedenti: negli ultimi 15 anni il Milan ha battuto i giallorossi all'Olimpico solo in 3 occasioni, 6 invece i pareggi.
L'ultimo, per 0-0, però, ha rappresentato il punto che ha consegnato lo scudetto numero 18 agli uomini di Allegri.
L'ultimo precedente, coincide con l'ultima affermazione esterna. I rossoneri si imposero 3-2 in casa della squadra allenata da Luis Enrique con una doppietta di Ibrahimovic e il gol di Nesta, che resero inutili le reti di Burdisso, su corner, e Bojan, che sogna ora un gol da ex.
A Roma, i precedenti tra le due squadre sono 77. Bilancio leggermente favorevole ai rossoneri: 27 infatti le vittorie del Milan, 22 quelle della Roma, e 28 i pareggi.
Le altre due vittorie rossonere negli ultimi precedenti risalgono al 2004 ed al 2005. La prima, nel gennaio 2004, resterà nella memoria come un confronto storico per i rossoneri, che vinsero all'Olimpico con una doppietta di Shevchenko. fu, quella, la vittoria crocevia per la conquista del 17esimo scudetto.
L'anno successivo invece la formazione allenata da Ancelotti portò a casa i tre punti con le reti di Crespo su assist di Kaladze e di Pirlo su calcio di rigore, ottenuto per un fallo di mano di Panucci. I giallorossi hanno battuto l'ultima volta il Milan nel corso della stagione 2007/2008. La partita si concluse sul 2-1 con le reti siglate da Kakà al 56', Giuly al 79' e poi con quella di Vucinic all' 82'. Anche cinque annate fa, la sfida terminò a favore della Roma : nel gennaio 2006 fu il gol di Mancini a decretare l'1-0 finale a favore della squadra di casa.
Tre delle ultime quattro sfide disputate all'Olimpico si sono, invece, concluse con un pareggio. Oltre allo 0-0 già citato, quello dello scudetto, lo stesso risultato si verificò nel marzo 2010. La squadra allora allenata da Leonardo dominò all'Olimpico, contro la squadra di Ranieri, ma non riuscì a sbloccare nonostante le tante occasioni.
Spettacolare, invece, il 2-2 della stagione 2008-2009, che segnò il debutto in rossonero di David Beckham. Quella sera Ancelotti decise di far partire dal primo minuto Pirlo, Seedorf, Beckham, Ronaldinho, Kaka e Pato tutti assieme. I giallorossi passarono in vantaggio al 22' con il gol di Vucinic, il pareggio del Milan in avvio di ripresa portò la firma di Pato, che al 53' trovò anche la rete del raddoppio rossonero. La Roma, però, al 72' riportò il risultato in parità ancora con Vucinic.
In casa Roma, i dubbi di formazione riguardano più che altro la condizione dei difensori. Detto di Castan squalificato, c'è da segnalare anche gli acciacchi di Marquinos e il giovane Romagnoli. Burdisso giocherà di certo. Ma anche questo lascia qualche preoccupazione. Infatti l'argentino non rientra nel progetto Zeman, ed ha un piede e mezzo già al Boca Junior, dove tornerà a Gennaio. Accanto a lui, dovrebbe farcela in extremis Marquinos, altrimenti il favorito è De Rossi. Completano il reparto, davanti al portiere Goichoechea, Piris e Balzaretti.
Incertezze anche a centrocampo.
Bradley e Florenzi sembrano abbastanza certi del posto da mezz'ali. Il dubbio riguarda De Rossi e Tachsidis. Le ultime danno il capitan futuro in vantaggio, ma la predilezione di Zeman per il greco è forte.
Davanti, ancora una volta Pjanic sulla linea degli attaccanti sembra favorito. Con lui Totti, in forma come raramente capitato negli ultimi anni, e probabilmente Osvaldo, che dovrebbe uscire vincitore dal ballottaggio con Destro. Lamela, in corsa per una maglia, dovrebbe essere un arma a gara in corso, anche se nelle ultime prove a Trigoria Zeman ha provato anche Pjanic a centrocampo, con Lamela nel tridente.
Allegri, dal canto suo, ha trovato i 13-14 giocatori sui quali stabilmente puntare. I dubbi di formazione sono pochi in vista di domani, anche perché a parte i lungodegenti De Jong e Pato, gli altri stanno tutti sostanzialmente bene.
In porta ci sarà ancora Marco Amelia, che ha ormai sovvertito le gerarchie tra i pali. Difesa a 4, con De Sciglio e Constant esterni, mentre ad agire centralmente ci saranno Mexes e Yepes, in vantaggio su Zapata. Confermato il centrocampo delle ultime uscite, che vedrà Montolivo e Nocerino mezz'ali, ad affiancare Capitan Ambrosini.
Davanti, accanto al titolarissimo Stephan El Shaarawy, si giocano in 3, le due rimanenti maglie da titolari. Al momento Boateng e Robinho sono favoriti su Pazzini. Bojan e Niang partiranno dalla panchina, cosi' come Emanuelson, altro cambio offensivo possibile per Allegri. Rientro tra le convocazioni di Bonera, Muntari e Antonini, assenti nelle ultime gare.
Ad arbitrare la gara ci sarà Rocchi di Firenze. Gli assistenti saranno Di Liberatore e Cariolato. Assistenti aggiunti: Paolo Mazzoleni e Antonio Giannoccaro. Quarto uomo Gianluca Vuoto. Sono 22 i suoi precedenti con il Milan con un bilancio di 8 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte. Sono 25, invece, i precedenti con la Roma, con 10 vittorie, 8 pareggi e 7 sconfitte.
L'ultima gara diretta ai rossoneri in Serie A è stata Parma-Milan 1-1 del 29 Settembre 2012. Rocchi e i suoi assistenti dovranno essere bravi a non farsi condizionare da un ambiente caldissimo, dato che ci sarà quasi il tutto esaurito, e dalle polemiche giallorosse dello scorso week end. Per il Milan è una gara troppo importante per essere sbagliata. Servirà convinzione e attenzione sin dal 1' minuto. Se non ci saranno cali, le premesse tecnico-tattiche per battere la Roma ci sono.
La vittoria sarebbe fondamentale innanzitutto per la classifica. Ma anche per passare vacanze di Natale e successiva preparazione invernale distese, per pianificare la seconda, importantissima, parte di stagione, che vedrà il Milan protagonista in Europa col Barcellona, in Coppa Italia con la Juventus e in campionato alla ricerca di una rimonta insperata verso il terzo posto.
Vittoria : all I want for Christmas, is you!
Forza Ragazzi!





21 dicembre 2012, Maglia Rossonera all'Hotel Parco dei Principi di Roma, ritiro del Milan
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Maglia Rossonera all'Olimpico per Roma vs Milan 4-2
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Paolo "049" all'Olimpico per Roma vs Milan 4-2
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Cippo "Nel ricordo di Gabriele Sandri, cittadino Italiano, mai più 11 novembre",
che si trova a Badia al Pino (AR)




Altre foto del tifo del Milan
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Foto Curva Sud
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Foto Curva Sud
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Foto Curva Sud



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(per gentile concessione del Milan Club Ortona)
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(per gentile concessione del Milan Club Ortona)




Il tifo della Roma
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(dal sito www.asromaultras.org)
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Servizio di SKY





Servizio del TG1




dal sito www.gazzetta.it

ROMA-MILAN 4-2, SHOW DI ZEMAN. ROSSONERI TRAVOLTI, IN GOL NEL FINALE
All'Olimpico finisce 4-2. I giallorossi dopo 30' sono già sul 3-0 con Burdisso, Osvaldo e Lamela che raddoppia nella ripresa. Solo nel finale, dopo l'espulsione di Marquinhos arrivano i centri di Pazzini (rigore) e dell'ex Bojan
ROMA, 22 dicembre 2012 - Tutto come previsto. Uno show all'insegna del gol. Precisamente 6: 4 della Roma, 2 del Milan. Ma non inganni l'uno-due rossonero. I giallorossi trionfano in una serata rossonera da dimenticare. Erik Lamela segna una doppietta e vince il duello personale con El Shaarawy, affondato con tutta la nave. Partenza da incubo, perché nel primo tempo Burdisso, Osvaldo e Lamela chiudono praticamente il discorso. L'argentino segna anche il poker nella ripresa. Inutili le reti nel finale di Pazzini, su rigore, e di Bojan. Ma è Zeman la bestia nera del Diavolo: dopo averlo già battuto 5-0 e 1-0, infila un memorabile 4-2.
IL SOLITO BURDISSO - Togliete le catene a Roma e Milan e sarà spettacolo, avevano detto. Previsione azzeccata. E a briglie sciolte è subito partita. A farla sono i rossoneri. Squadra alta proprio come piace ad Allegri. Il segnale è forte; ci pensa El Shaarawy (meno di 2 minuti) dal limite con palla che sibila di poco a lato. Quello del Milan è un pressing feroce. Zeman ordina ai ragazzi di non temere. Attendete e contenete. E ripartite in contropiede. Anche perché gli spazi sono inauditi. Abile mossa del boemo che sfrutta l'allegria difensiva dei rossoneri che capitolano da lì a poco. Ovviamente su palla inattiva. A dire il vero la sirena l'aveva fatta suonare al 12' Amelia con una deviazione spettacolare in angolo della palla calciata da Osvaldo, destinazione incrocio dei pali. E' l'autostrada del gol che arriva al 13'. Dalla bandierina spiove una palla che Burdisso, indisturbato, deposita alla sinistra dell'immobile Amelia.
30 MINUTI DA INCUBO - Il Milan sbanda, ma si ricompatta e per poco non coglie il pari. El Shaarawy irrompe davanti a Goicoechea, ma il dribbling di troppo a sinistra non inganna il portiere uruguaiano, che con abile mossa, gli toglie palla. L'errore (sarebbe stato il caso di sferrare un bolide) il Milan lo paga caro. Perché la Roma è in palla e gioca che è un piacere. Bradley, scelto al posto di Florenzi, regala dinamismo e più precisione al centrocampo della Roma che quando riparte fa a fette i rossoneri. Al 23', infatti, arriva il tracollo. Ancora un gol di testa. Il regista è Totti che si mangia la fascia sinistra come una vita fa. Assist calibrato e inzuccata chirurgica di Osvaldo che infila nello stesso angolo di Burdisso. Tutti a casa? Sarebbe meglio. La difesa traballa e Mexes e Yepes si guardano in faccia sperduti e senza meta. Come al 30', quando la Roma fa 3. Davanti ad Amelia è prateria. De Rossi fa qualcosa di incredibile servendo a Lamela la palla da spingere in rete. Che bella la Roma. Gioca con passo felpato. Tacchetti che sfiorano l'erba. Totti giganteggia. De Rossi illumina. I giallorossi ricambiano l'amore dell'Olimpico con azioni veloci e ficcanti, mentre il Milan assiste con le gambe molli incapace di reagire.
FESTA GIALLOROSSA - Servirebbe un'impresa colossale, ma anche muscoli eccezionali. Soprattutto servirebbe un altro Milan. Ma Allegri riparte nella ripresa con la stessa formazione, decidendo solo all'11' di sostituire Nocerino con Pazzini alla ricerca dell'impossibile. Poco prima Totti si era divorato il poker allargando troppo un diagonale. Appuntamento rimandato. Il 4-0 arriva al 16' con il colpo di testa sferrato da Lamela, abile a spingere in rete l'assist di Balzaretti. Un gol che stende definitivamente il Milan, incapace di intendere e di reagire. Così a pezzi da permettere a Zeman di rendere gloria a Lamela e Osvaldo che lasciano il posto a Florenzi e Destro. I rossoneri si concedono gol mancati di poco, sventati da Goecoechea, insuperabile come tutta la Roma che gioca gli ultimi minuti in 10 per l'eccessiva espulsione di Marquinhos (fallo di mano e da ultimo uomo). Ma contro questo Milan ne basterebbero anche 8. Che poi Pazzini vada in gol su rigore e Bojan limiti il gap da distanza ravvicinata (al 42' e al 43') serve a poco. Alla fine il 4-2 è ineccepibile. La Roma avvisa i naviganti: ci siamo anche noi. Il Milan fa un enorme passo indietro. Buon Natale.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

UNA SCOPPOLA CHE RIPORTA TUTTI SULLA TERRA. INCUBO MARIO, PAZZINI E BOJAN INGRESSI TARDIVI
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Amelia 6: vola su Osvaldo ma sul corner che ne nasce, arriva l’1-0 di Burdisso. Non può fare nulla anche sugli altri tre gol della Roma
De Sciglio 5,5: Mattia prova a dare tutto quello che può in una serata stregata anche per lui. Sull’azione del primo gol di Lamela non riesce a rinviare, in scivolata, in maniera corretta il pallone che finisce sui piedi di De Rossi che mette in porta l’argentino. Prima battuta a vuoto di una stagione fin qui straordinaria.
Mexes 5: leggermente meglio rispetto a Yepes ma la serata è nera anche per lui che non può fare nulla nella goleada che i giallorossi rifilano al Milan.
Yepes 4: partita da dimenticare per il colombiano che viene surclassato dagli attaccanti giallorossi. Non riesce mai a prendere il tempo e la posizione per contrastare chi gli passa in zona. Serataccia condita da ammonizione che gli farà saltare il Siena.
Constant 5: capita sempre più spesso che perda il tempo del passaggio nello smistamento del pallone. Sul gol del 4-0 è in concorrenza con Yepes, perdendo Lamela.
Montolivo 4: non da ritmo e sbaglia quasi ogni passaggio. Non accendendosi lui, non si accende nemmeno la squadra. Che crolla dopo il gol del 2-0.
Ambrosini 4,5: sovrastato a livello di gioco e d’intensità da parte del centrocampo della Roma. Lascia il suo posto a Muntari (Muntari 6: prima viene abbattuto da una punizione di Pjanic. Poi rientra in campo e da una sua fiondata nasce l’azione che porta al rigore del 4-1)
Nocerino 5: parte per giocare tra le linee della Roma e per provare a sorprendere la retroguardia di Zeman con i suoi tagli. Sparisce con il passare dei minuti sotto i colpi avversari e viene sacrificato da Allegri a inizio secondo tempo quando viene rilevato da Pazzini (Pazzini 6,5: entra in campo come mossa della disperazione e non si vede fin quando il Milan non entra in area di rigore della Roma. Li, il Pazzo si fa sentire e si procura il rigore che trasforma e poi, di testa, genera la parata di Goeichoecea che Bojan mette dentro).
Robinho 5,5: è l’unico che, nel primo tempo, ha voglia di fare qualcosa. Punta l’avversario, manda in porta El Shaarawy e si lamenta con Rocchi. Esce per Bojan in quella che potrebbe essere stata la sua ultima partita in maglia rossonera. (Bojan 6: il suo ingresso porta quella vivacità che mancava in attacco. Segna il suo secondo gol in campionato che serve solo a rendere meno pesante il passivo).
Boateng 4: riproposto come centravanti atipico, conferma ancora una volta la sua inadeguatezza a ricoprire quel ruolo. I cambi di Allegri, che portano in campo chi è davvero un attaccante, aumentano il rimpianto di quello che poteva essere e che non è stato. Ma lui si conferma un giocatore incompiuto.
El  Shaarawy 6: nel primo tempo si divora il gol del pareggio facendosi stoppare dal portiere giallorosso. Nella ripresa è sempre il pericolo numero uno e da il via all’azione che porta al 2-4. E’ tra i meno peggio nel naufragio di Roma.
Allegri 4,5: i primi 10 minuti sembravano mettere in mostra un Milan sulla falsa riga delle ultime partite. Poi, dopo l’1-2 firmato Burdisso-Osvaldo, non riesce a riassestare la squadra e il tracollo è netto. Boateng falso centravanti è un esperimento fallimentare che mette in difficoltà sia la squadra che il giocatore. I due gol di Pazzini e Bojan rendono meno amara una sconfitta che deve servire da lezione.


dal sito www.milanday.it

SOLITE FOLLIE: AGGREDITO PULLMAN DI TIFOSE ROSSONERE
Vergognose le notizie che arrivano da Roma. Un pullman di tifose rossonere appartenenti al Milan Club femminile di Saronno è stato preso a sassate e sprangate da alcuni gruppi di sostenitori Giallorossi che evidentemente non si recavano allo stadio a sostenere la propria squadra ma a portar danni a chi era lì solo per amore sportivo.
Le ragazze dopo la prima aggressione, sono riuscite a entrare allo stadio solo al 10' della ripresa e anche lì tra l'agitazione generale sono volati sassi verso le sostenitrici rossonere.
Poi ci si chiede il perché degli stadi perennemente vuoti, se in giro c'è ancora gente che non ferma la violenza e l'ira neanche difronte al gentil sesso c'è poco da fare cronaca calcistica.