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11 maggio 2008, Napoli vs Milan 3-1




dal sito www.acmilan.com

A NAPOLI CON IBRAHIM BA
10 maggio 2008 - C'è anche Ibrahim Ba nella lista dei 21 convocati di Carlo Ancelotti per la gara di domani a Napoli. Il tecnico del Milan ha voluto premiare il centrocampista francese che non gioca una partita ormai da anni. In elenco non ci sono Cafu e lo squalificato Pirlo, oltre agli infortunati Dida, Maldini, Emerson, Gourcuff, Ronaldo. Questa la lista completa: Fiori, Kalac, Offredi, Bonera, Digao, Favalli, Jankulovski, Kaladze, Nesta, Oddo, Serginho, Simic, Ambrosini, Ba, Brocchi, Gattuso, Kakà, Seedorf, Gilardino, Inzaghi, Pato.





I tifosi del Napoli "danno i voti" con gli striscioni
(per gentile concessione di Attilio Rufolo)
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(per gentile concessione di Vecchio Astra Spal - Facebook)





Kakà in azione
(dal sito www.acmilan.com)


Seedorf in azione
(dal sito www.acmilan.com)





Mister Ancelotti
(dal sito www.acmilan.com)




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Istantanea della partita: 3-1
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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(da "L'Unità" del 12 maggio 2008)




dal sito www.gazzetta.it

MILAN UMILIATO A NAPOLI, LA FIORENTINA TORNA QUARTA
I rossoneri crollano al San Paolo 3-1, battuti dai gol di Hamsik, Domizzi su rigore e Garics; di Seedorf la rete rossonera. Azzurri strepitosi, rossoneri irriconoscibili. Scavalcati dalla Fiorentina in classifica, devono aggrapparsi all'ultima giornata. Con poche speranze
NAPOLI, 11 maggio 2008 - Alla penultima curva il Milan finisce in un banco di nebbia ed esce di strada. Imprevisto doloroso e fatale. Come Verona 1973. Di quelli che non metti sul conto. K.o. ma soprattutto addio o quasi (manca l'aritmetica) Champions League, perché la Fiorentina vince e scavalca i rivali rossoneri. Il Milan che ha battuto l'Inter nel derby? Dimenticatelo. Una cartolina ormai sbiadita. Una settimana dopo l'impresa, i rossoneri cedono pesantemente al San Paolo contro il Napoli, ammazza grandi per eccellenza. Finisce 3-1 per gli azzurri, autori di una strepitosa esibizione. Che umiliano i rossoneri con i gol di Hamsik, Domizzi e Garics.
REJA AZZECCA TUTTO - Favalli recuperato; Jankulovski dirottato in panchina. Brocchi al posto di Pirlo, Inzaghi punta unica. Il marpione Edy Reja oppone al Milan un 3-5-2 che, in realtà, è un modulo elastico, abile a contrarsi in fase di copertura e ad allungarsi in quella di attacco. Il tecnico azzurro concede alla folla l'ultima esibizione di "Pampa" Sosa schierato al fianco di Lavezzi. Promettono faville. E così è. Il primo tempo fa a pugni con i primi 45 minuti esibiti dal Milan nel derby contro l'Inter. Il Napoli aggredisce alto; non permette ai rossoneri di dialogare e capirci qualcosa. Abile a chiudere gli spazi, ma anche a ripartire in velocità sulle ali di Lavezzi e Hamsik. Il Milan dal canto suo cerca di mantenere basso il ritmo, un po' per il caldo, soprattutto per la mancanza di un saggio distributore di palloni. Leggasi Pirlo.
PRESSING - Gli azzurri fanno pressing a centrocampo e una volta recuperata palla ripartono impegnando ripetutamente la difesa e Kalac che dice di no a Lavezzi e Sosa. Il Milan e il suo monotono possesso palla non incide: svogliato e noioso subisce i raddoppi azzurri e non riesce a smarcare i suoi uomini più dotati. Inzaghi, a dire il vero, al primo tentativo impegna Navarro; Kakà invece viene ingabbiato da una feroce marcatura.
BOLLITI - Il Milan sembra ricompattarsi e fa circolare meglio la palla dopo una trentina di minuti poco simpatici. Ma basta un attimo di esitazione e il vento torna a soffiare in favore del Napoli che passa. Gattuso prende palla poco prima del limite, ma subisce fallo da Pazienza che gli tira la maglia. Farina non vede e il contropiede azzurro è innescato. Ne approfitta il goiellino Hamsik che evita elegantemente Kaladze e infila nell'ultimo straccio di angolo alla destra di Kalac. Milan bollito si direbbe. Ma la reazione c'è, anche se la difesa di casa chiude bene e blinda l'isolato Inzaghi. L'orgoglio lo tirano fuori Gattuso e Kakà che devono però fare i conti con il felino Navarro (esordio splendido), autore di due grandi interventi.
ECCO PATO - Nella ripresa il Milan ricomincia da Pato che rileva Brocchi. Ne viene fuori un 4-4-2 con Kakà e Seedorf sulle fasce e la coppia d'attacco Inzaghi-Pato, con il giovane brasiliano largo a sinistra. Ovvia la spinta rossonera; al punto che Reja fa arretrare in difesa Savini e Mannini. Ma il Napoli non sta di certo a guardare e quando può riparte mettendo in mostra raddoppi e pressing di alta scuola. Ci mette però del suo anche il Milan che fa poco filtro a centrocampo. A mancare, anche, è la spinta sulle fasce. Così Ancelotti inserisce Jankulovski per Favalli. Il discorso però non cambia: sfondare è un'impresa; i ragazzi di Reja giocano una partita perfetta. Al punto da raddoppiare. Accade che al 24' Lavezzi voli sulla fascia sinistra e subisca fallo netto di Nesta in piena area. Aggancio fatale e rigore ineccepibile. Domizzi sfonda la rete con un tiro sotto la traversa. Due a zero e Serginho al posto di Gattuso.
EFFETTO VIOLA - Ma il Napoli gestisce il possesso palla perché ha capito che il Milan non ce la fa più. Che non è in grado di reagire, di tirare fuori gli attributi. Finisce con i nervi a fior di pelle. Con Pato che si mangia un gol fatto. Con Bogliacino che colpisce il palo, con Hamisk che la mette sulla traversa. Ma anche con la rete di Garics che mette la firma su un autentico capolavoro. Inutile il gol di Seedorf su punizione, mentre Rino Gattuso in panchina apprende dalla radiolina che la Fiorentina ha vinto. Giù il sipario.
Gaetano De Stefano


ANCELOTTI: "PENSIAMO ALL'UDINESE"
11 maggio 2008 - Il Milan sbanda all'ultima curva e Ancelotti non può che rammaricarsene nel post partita di Napoli: "La classifica ora si fa complicata, dobbiamo solo pensare all'Udinese e poi sperare che da Torino arrivino buone notizie. Oggi il Napoli ha fatto una grandissima partita, mentre la nostra prestazione è stata brutta. Abbiamo sofferto la loro determinazione all'inizio, poi c'è stato equilibrio, ma il gol subito in contropiede ha rovinato tutto. E' una sconfitta inaspettata, perché eravamo in buon momento". La voglia del Napoli, pur appagato e privo di obiettivi di primissimo livello, è costata al Milan un finale di stagione a dir poco complicato, ma Ancelotti plaude alla serietà del campionato: "E' un segnale positivo per lo sport che rende più avvincente il campionato".