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4 maggio 2008, Milan vs Internazionale 2-1




dal sito www.acmilan.com

STORIA E FASCINO
E' tempo di Milan-Inter: domenica confronto numero 74 tra le due squadre che in questi anni hanno dato vita a sfide mai banali. Un anno fa 4-3 per i nerazzurri: rossoneri ad un passo da una grande rimonta
MILANO - Archiviata la trasferta di Livorno, il Milan si prepara ad affrontare l'Inter: il derby avrà luogo domenica prossima alle 15.00 per la 36° giornata di Serie A.
Sono 147 i derby giocati nella serie A a girone unico (quindi dal 1929): 46 vittorie per i milanisti, 49 pareggi, e 52 vittorie per i nerazzurri. Prendendo in esame solo le gare disputate in casa rossonera, si contano 73 precedenti. Il bilancio parla di un leggero vantaggio per l'Inter: si registrano infatti 28 successi nerazzurri, 22 pareggi e 23 vittorie milaniste. Numeri favorevoli agli interisti anche per quanto riguarda la reti realizzate: 105 contro i 94 gol rossoneri. 
Emozioni, gol, grandi campioni e sfide mai banali. Questo è il derby con tutto quello che significa. Sotto la 'Madunina' sono state scritte pagine indelebili della storia di una stracittadina che sempre appassiona e sempre richiama il pubblico delle grandi occasioni, indipendentemente da situazioni di classifica e da qualsiasi altra cosa. Una partita mai scontata, Milan-Inter, come dimostrano i precedenti. Basti pensare agli ultimi tre confronti terminati con un pareggio, una vittoria Milan e una vittoria Inter e cioè tutti e tre i risultati possibili.
Partiamo proprio da quanto successo un anno fa, nell'annata 2006-2007: le due formazioni si trovano una di fronte all'altra il 28 ottobre 2006, alle 20.30. La gara finisce 3-2 per gli ospiti, con il Milan che però sfiora una storica rimonta. In svantaggio di tre gol, reti nerazzurre di Crespo, Stankovic e Ibrahimovic, la squadra di Ancelotti accorcia le distanze a più riprese con Seedorf, Gilardino e Kakà ma il sigillo di Materazzi vale i tre punti per Javier Zanetti e compagni.
Il confronto precedente risale alla stagione 2005-2006 e coincide con l'ultima vittoria dei padroni di casa: si gioca il 14 aprile 2006, in anticipo di venerdì alle 20.30, e il derby questa volta va al Milan. E' il primo gol da difensore centrale di Kakhaber Kaladze a regalare il successo nella stracittadina.
L'ultimo pareggio è quello invece della stagione 2004-2005: Milan-Inter finisce a reti inviolate. Il tabellino dice 0-0, risultato che nelle ultime venti stagioni si è ripetuto solamente un'altra volta, nell'annata 1986-1987. Poi sono venuti i derby di Gullit e Virdis, di Massaro e Serena, di Matthaeus e Berti, quelli di Bergomi, Baresi e Maldini, fino a Ronaldo, Shevchenko, Seedorf e Kakà. Grandi nomi hanno caratterizzato la storia di questa affascinante sfida che domenica colorerà un altro importante capitolo.
Ecco, nel dettaglio, tutti i derby in casa Milan delle ultime venti stagioni.

STAGIONE 1986/87
12 ottobre 1896
Milan-Inter 0-0

STAGIONE 1987/88
24 aprile 1988
Milan-Inter 2-0 (43' Gullit, 53' Virdis)

STAGIONE 1988/89
11 dicembre 1988
Milan-Inter 0-1 (26' Serena)

STAGIONE 1989/90
18 marzo 1990
Milan-Inter 1-3 (Serena 2 (I), Matthaeus rig. (I), Costacurta)

STAGIONE 1990/91
18 novembre 1990
Milan-Inter 0-1 (85' Berti)

STAGIONE 1991/92
18 aprile 1992
Milan-Inter 1-0 (89' Massaro)

STAGIONE 1992/93
22 novembre 1992
Milan-Inter 1-1 (40' Lentini, 74' De Agostini)

STAGIONE 1993/94
20 marzo 1994
Milan-Inter 2-1 (46' aut. Bergomi, 86' Schillaci (I), 89' Massaro)

STAGIONE 1994/95
20 novembre 1994
Milan-Inter 1-1 (4' Fontolan (I), 50' Maldini)

STAGIONE 1995/96
10 marzo 1996
Milan-Inter 0-1 (5' Branca)

STAGIONE 1996/97
24 novembre 1996
Milan-Inter 1-1 (3' R. Baggio, 13' Djorkaeff su rig.)

STAGIONE 1997/98
22 marzo 1998
Milan-Inter 0-3 (42' Simeone, 77' Ronaldo, 87' Simeone)

STAGIONE 1998/99
8 novembre 1989
Milan-Inter 2-2 (Weah 13', Albertini 60' su rig., Ronaldo 7' (I), Moriero 48'(I))

STAGIONE 1999/2000
4 marzo 2000
Milan-Inter 1-2 (Shevchenko 90' si rig.; Zamorano 43' (I), Di Biagio 63'(I))

STAGIONE 2000/01
6 gennaio 2001
Milan-Inter 2-2 (Boban 65', Bierhoff 84'; Sukur 11', Di Biagio 72'(I))

STAGIONE 2001/02
3 marzo 2002
Milan-Inter 0-1 (Vieri 78')

STAGIONE 2002/03
23 novembre 2002
Milan-Inter 1-0 (Serginho 12')

STAGIONE 2003/04
21 febbraio 2004
Milan-Inter 3-2 (Tomasson 56', Kakà 57', Seedorf 85'; Stankovic 15'(I), Zanetti 40'(I)

STAGIONE 2004/05
23 ottobre 2004
Milan-Inter 0-0

STAGIONE 2005/06
14 aprile 2006
Milan-Inter 1-0 (70' Kaladze)

STAGIONE 2006/2007
28 ottobre 2006
Milan-Inter 3-4 (17' Crespo, 22 Stankovic, 47' Ibrahimovic (I), 50' Seedorf, 69' Materazzi (I), 66' Gilardino, 91' Kakà)



dal sito www.gazzetta.it

NON E' IL DERBY
...per eccellenza. Sono 90 dei 270 minuti che ci aspettano di qui alla fine del campionato. La sfida con l'Inter non va mitizzata. Pesano, molto, tutte e tre allo stesso modo le ultime gare di Campionato
MILANO - No, con il massimo del rispetto per una sfida stracittadina che è parte integrante della storia del calcio italiano, non è un derby nel senso più autentico della parola. E' la stessa storia della partita di Milano a confermarlo. Concetti come rivalità, supremazia, sfottò, fanno parte soprattutto del derby d'andata, dove gli interessi di classifica non sono mai fondamentali, mai ultimativi. E' al ritorno invece che si guarda più alla classifica, si fortificano principi come la concretezza, l'efficacia, la praticità.
Non è un derby perchè se si concentra l'attenzione sul vero nome della sfida, il rischio è sviare l'attenzione. Fede, orgoglio di appartenenza, passione ci sono comunque da ambo le parti, ma non devono essere sbattuti in prima pagina soprattutto per il tipo di sfida che attende il Milan. I rossoneri sono usciti dal campo di Torino la sera del 12 aprile battuti e, secondo i più, fuori da ogni gioco per l'area Champions.
Non solo: i rossoneri si sono svegliati domenica 20 aprile con uno svantaggio di sette punti dalla Fiorentina, all'indomani del vittorioso anticipo dei viola contro il Palermo. E' quello il momento in cui non hanno mollato. E proprio perchè non hanno mollato che se la stanno ancora giocando a testa alta. Non hanno mollato, ovvero si sono dati un obiettivo: vincerle tutte e cinque. Senza smanie stracittadine, senza pruriti da rinvio della festa scudetto della prima in classifica o altri luoghi comuni sostanzialmente fini a sè stessi.
Vincerle tutte e cinque: è proprio per questo che non è un derby. E' la terza delle cinque, sono 90 minuti fra gli ultimi 270. E' il crocicchio fra strade diverse. Sappiamo di essere attesi, ma dobbiamo andare per la nostra strada. Che non è quella del derby: questo è un termine in cui ci si immerge, sono partite in cui ci si isola dal mondo e dalla classifica e si pensa solo al derby stesso. Il Milan ha un altro compito, più duro: guardare oltre. Affrontare l'Inter guardando anche avanti e pensando che si dovrà giocare con lo stesso spirito in seguito, contro Napoli e Udinese. Anzi, deve essere proprio il desiderio forte di dare importanza alle sfide del San Paolo e di San Siro contro i friulani, ad animare i giocatori del Milan nella partita di domenica. Senza retorica e con tanta umiltà. Quella vera, quella con cui si è disposti a soffrire attimo per attimo e partita per partita pur di arrivare dove sappiamo.



dal sito www.gazzetta.it

ANCELOTTI MESCOLA LE CARTE
3 maggio 2008 - Seduta pomeridiana aperta con una riunione tecnica di Ancelotti che per qualche minuto ha tenuto a rapporto i giocatori. A seguire lavoro atletico, esercitazioni di rapidità e agilità e lavoro tecnico-tattico. Diverse le prove effettuate, con alcuni giocatori alternati nelle due squadre contrapposte. Dopo la consegna delle pettorine, Ancelotti ha diretto un fitto possesso palla per poi passare alle esercitazioni tattiche vere e proprie che hanno caratterizzato il resto dell'allenamento. A parte Paolo Maldini, che ha proseguito il lavoro individuale senza uscire sul campo e rimanendo in palestra per la fisioterapia e gli esercizi. Sono 21 i convocati rossoneri per domani: Fiori, Kalac, Offredi, Bonera, Favalli, Jankulovski, Kaladze, Nesta, Oddo, Serginho, Ambrosini, Brocchi, Gattuso, Gourcuff, Kakà, Pirlo, Seedorf, Gilardino, Inzaghi, Paloschi, Pato.





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Il match program della partita



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Un comunicato del Direttivo Curva Sud in vista del derby



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Coreografia della Curva Sud pre derby
(by Vincenzo Romito - facebook)



La Curva Sud per il derby di ritorno con l'Inter
(dal sito www.fototifo.it)
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I tifosi nerazzurri per la sfida contro il Milan
(dal sito www.fototifo.it)
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Altre immagini del tifo rossonero a San Siro
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(per gentile concessione di Avanguardia Rossonera)





Ancora la Curva Sud
(Newpress)


La curva nerazzurra
(Newpress)



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Un gruppo festoso di monopolitani a San Siro
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Il campo di gioco prima della gara
(da "Bar Amaro 1899" tifonet)





La Curva Sud
(dal sito www.acmilan.com)


L'esultanza di Pippo e Kakà
(dal sito www.acmilan.com)



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Inzaghi e Kakà festeggiano, Materazzi in ginocchio
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Kakà e Pippo Inzaghi esultano





Ancora Pippo e Kakà che esultano
(dal sito www.acmilan.com)


Il capitano Massimo Ambrosini
(dal sito www.acmilan.com)





Una fase dell'incontro
(dal sito www.acmilan.com)


L'esultanza di Pippo sotto la Sud





Ancora l'esultanza di Kakà e Pippo


Il gol di Kakà
(Liverani)





Il gol di Inzaghi
(Dipag)


Il gol su punizione di Cruz
(Liverani)





Festa rossonera
(Ansa)


Un tifoso fuori dallo stadio prima dell'inizio della partita
(Nepress)





Ironia interista fuori luogo...
(Newpress)


...e quella milanista
(e quella milanista (Newpress)





Un esempio di tifo
(Newpress)


Il monito della Curva Sud
(Newpress)





Roberto Donadoni
(Newpress)


Teo Teocoli
(Newpress)





Silvio Berlusconi segue trepidante una fase dell'incontro
(Newpress)


Tronchetti Provera, Massimo e Milly Moratti
(Newpress)





Moratti e Tronchetti Provera appena dopo la fine dell'incontro
(Newpress)


Berlusconi e Galliani felici
(G.Neri)





Berlusconi, Galliani Confalonieri e, alle loro spalle, Martinotti (G.Neri)




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Istantanea della partita: 1-0
(per gentile concessione di Ivano Michetti)
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Istantanea della partita: 1-0
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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Istantanea della partita: 2-0
(per gentile concessione di Ivano Michetti)
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Istantanea della partita: 2-0
(per gentile concessione di Ivano Michetti)




Clicca per vedere il video!

VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)



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(dalla "Gazzetta dello Sport", grazie a Matteo Mori)
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Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(da "L'Unità" del 5 maggio 2008)





La "Gazzetta dello Sport" del 5 maggio 2008


Il "Corriere dello Sport" del 5 maggio 2008




dal sito www.gazzetta.it

AL MILAN DERBY E 4° POSTO. INTER: LA ROMA ORA E' A -3
I rossoneri dominano nel primo tempo e passano nella ripresa: assist di Kakà per Inzaghi che sigla l'1-0. Poi il raddoppio del brasiliano. I nerazzurri reagiscono troppo tardi e vanno in gol con Cruz su punizione. Fiorentina scavalcata. Alla squadra di Mancini basta battere domenica il Siena già salvo per vincere il tricolore
MILANO, 4 maggio 2008 - Lo avevano già ribattezzato lo scudetto della fatica, e forse è per questo che l’Inter continua a complicarsi la vita. A due anni e 18 giorni dall’ultima vittoria, il Milan riconquista il derby e fa un passo decisivo nella corsa al quarto posto battendo i nerazzurri 2-1. Di Inzaghi, Kakà e Cruz le reti, tutte nella ripresa. Un successo nel nome di Filippo Inzaghi: quando segna all’Inter, il Diavolo vince sempre (è la quarta volta che accade).
BLOCCATA - Il primo scambio è quello tra le curve: da una parte l’ineluttabilità del destino: "Oggi puoi dire quello che ti pare ma il tuo incubo si sta per realizzare"; dall’altra un motto da autentico guastafeste: "Anche nell’anno del centenario... sempre il solito scenario". Quelli successivi sono all’insegna della tensione. Non c’è spazio per lo spettacolo in una partita del genere, e forse è proprio questo presagio che porta Mancini a scegliere due prime punte lasciando fuori Balotelli, con Maniche al posto di Stankovic. Curiosamente, nel giorno più importante, il tecnico nerazzurro concede una chance ai due "panchinari" di lungo corso (Crespo e Maniche per l’infortunato Stankovic), filosofia opposta a quella di Ancelotti, che non cambia una virgola rispetto alle previsioni e si affida ai suoi veterani.
DUE VOLTE PIPPO - L’atmosfera è condizionata dalla superiorità del tifo rossonero, che esplode per un calcio d’angolo come per un gol. Ma non manca il fair play come dimostra Crespo, che ammette davanti a Rosetti di non meritare il corner ingiustamente assegnato. E’ comunque il Milan a scrivere la partita, attaccando Chivu con Bonera e palleggiando meglio degli avversari. Fino alla prima occasione di Inzaghi però, Julio Cesar resta buono nel suo fortino. Il portiere brasiliano ha il merito di restare in piedi sul tiro di Pippo, che pecca d’istinto a 3 metri dalla porta. L’altra grande opportunità del primo tempo milanista è ispirata da Seedorf: apertura a destra per Kakà, palla girata al volo per Inzaghi che schiaccia troppo e sfiora il palo alla destra di Julio Cesar.
COLPO DOPPIO - Favalli esce per infortunio lasciando il posto a Jankulovski alla fine del primo tempo. Mancini non fa cambi, anche se Maicon zoppica e non sembra al 100%, del resto il tecnico non può immaginare che razza di secondo tempo lo aspetti. Vieira rischia l’autogol su traversone di Gattuso dopo due minuti, poi Ambrosini gira di testa sul corner mancando la porta. Altri quattro giri di lancetta ed ecco il gol che spacca in due il derby: Kakà scende sulla linea di fondo, trova quei due centimetri necessari ad evitare Materazzi per il cross e centra il testone di Inzaghi, appostato sul primo palo come un falco davanti a Rivas. L’Inter va in tilt. L’ultima di due palle perse consecutive costano il 2-0 di Kakà, che ringrazia Vieira per il regalo e infila sul primo palo Julio Cesar. E' l'11' del secondo tempo.
CRUZ RIAPRE - Reazione Inter: tira Maniche, para Kalac; Crespo s’infila nel corridoio giusto, para Kalac; diagonale di Maicon, para Kalac. Il Milan, e il suo portiere australiano, danno l’impressione di tenere. Sarà un caso, sarà che Mario ha un destino da uomo decisivo, il punto è che i nerazzurri si rianimano solo quando Mancini si decide a cambiare qualcosa inserendo Balotelli con 25 minuti da giocare. E' Cruz ad accendere il finale su punizione (Kalac colpevole). Poi, dopo i canonici episodi da moviola (abbraccio Bonera-Sauzo che Rosetti giudica a vantaggio del Milan; caduta di Materazzi in area giudicata ininfluente), Pirlo divora la palla del 3-1 facendosi stoppare da Julio Cesar. L’ultimo assalto interista è di pura generosità. Pato perde un pallone di piombo a 20 secondi dalla fine del recupero. La punizione di Chivu finisce alle stelle, come i sogni della capolista, battuta (ed è questo che brucia) sul piano del gioco dal Milan. I punti sulla Roma diminuiscono del 50% a due giornate dalla fine. Niente è perduto, ma un epilogo così era impensabile fino a qualche settimana fa.
Antonino Morici



dal sito www.sportmediaset.it

LE PAGELLE
Kakà 7,5 - La freccia brasiliana. La versione moderna del romanzo di Stevenson, dopo un primo tempo passato a spostare le ceramiche nerazzurre, decide di chiudere i conti in cinque minuti. Prima disegnando un cross a due centimetri dalla fine del campo per la testa di Inzaghi, poi approfittando della negligenza di Vieira insaccando di piatto il 2-0.
Inzaghi 7 - Conoscendo a memoria tutti i suoi gol, immaginiamo quanto abbia rosicato negli spogliatoi dopo aver mancato due volte il treno buono. Sull'invito di Kakà lui butta anche l'armadio di casa pieno di vestiti pur di scaraventare in rete quel pallone.
Julio Cesar 6 - Non può far altro che ascoltare la radiolina e sperare nella provvidenza giallorossa. Dopo che Vieira apre l'uscio di casa ad Ambrosini e Kakà capisce che la festa bisognerà organizzarla un altro giorno. E dire che i pasticcini li aveva portati respingendo a Inzaghi un destro.
Vieira 4,5 - Come una pietra rotolante scende a valle. Apripista di una sfida giocata sotto ritmo, quando i toni salgono resta indietro sui tornanti della domenica. La ciliegina scaduta è la palla che si fa soffiare da Ambrosini e dalla quale nasce il raddoppio rossonero.
Crespo 4,5 - Esce dal cono d'ombra per caso, trovandosi a tu per tu contro Kalac in uscita. Ma invece di sfoderare la freddezza si eccita a tal punto da partorire un esterno destro loffio. Al parco Solari si è vista più convinzione. 
Cruz 6 - Il voto prende corpo dalla punizione che sembra riaprire il derby. Il resto è una fanfara al contrario. 
Ambrosini 6,5 - Avete presente la classica zanzara che appena coricati vi ronza nelle orecchie infastidendo voi e i vostri sogni? Ecco, Massimo - nulla di personale, eh - è la personificazione dell'insetto estivo. Spunta sotto i coperchi di Mancini e toglie a Vieira il pallone del raddoppio. 
Kalac 5,5 - Decide lui la posizione della barriera, gli uomini che la compongono e di muoversi verso il palo opposto al suo. Poi decide anche di prendersela con i compagni perché la punizione di Cruz passa. Che decida di decidere...