Ritorno ai tabellini delle partite
< Partita precedente

   


Ritorno
14 novembre 1963, Santos vs Milan 4-2




Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
Viaggi organizzati per la finale di ritorno della Coppa Intercontinentale Santos vs Milan
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 17 ottobre 1963)



Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
Bandiera del novembre 1963 (pre finale di ritorno della Coppa Intercontinentale)
appartenuta al Milan Club "Amici del Milan" di Via Varesina, 55, Milano
(by Giorgio Boccellari)



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere

Applausi per il Milan arrivato in Brasile per il match di ritorno contro il Santos
(da "La Stampa" dell'11 novembre 1963)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(dal "Corriere della Sera")



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
Il pre-partita
(da "MilanInter" dell'11 novembre 1963)



Alcuni biglietti della partita. Sopra, per gentile concessione di Marcelo Fernandes. Sotto, dal sito www.1899.it




Cliccare sull'immagine per ingrandire

La formazione rossonera
(da "Revista de Esporte", per gentile concessione di Ivano Piermarini)



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere

L'arbitro argentino Brozzi tra Maldini e Dalmine prima della partita
Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere

Cesare Maldini porge il gagliardetto rossonero al capitano del Santos, sotto lo sguardo dell'arbitro Juan Reginal Brozzi



Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
Cesare Maldini con il gagliardetto del Milan e Giovanni Trapattoni
(da "Revista de Esporte", per gentile concessione di Ivano Piermarini)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Una fase di gioco
(per gentile concessione di Marcelo Fernandes)



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere

La rete di testa di Altafini al 12' del primo tempo
Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere

La rete di di Bruno Mora al 16' del primo tempo



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Il pareggio del Santos, ad opera di Almir.
Si vede bene la posizione di fuorigioco dell'attaccante "solo" davanti a Balzarini nel momento del colpo di testa.
Almir Pernambuquinho, "scarpone" di indole violenta e dal carattere rissoso, morirà il 6 febbraio 1973 a causa di un colpo di pistola
sparato in un bar di Copacabana, il Rio-Jerez, mentre cercava di fare da paciere durante una rissa tra sconosciuti di nazionalità portoghese
(didascalia a cura di Bruno Mincarini)





La rete di Bruno Mora, per il provvisorio 2-0 rossonero
(foto sotto, da "L'Unità")







Josè Altafini in azione


La disavventura capitata ad alcuni tifosi rossoneri al seguito della squadra in Brasile, illustrata sulla "Domenica del Corriere" da Achille Beltrame



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(by Bruno Mincarini)





Altafini nella finale di ritorno della Coppa Intercontinentale contro il Santos (da "Forza Milan!")


I titoli dei giornali brasiliani dopo la partita di ritorno della finale della
Coppa Intercontinentale '63, diretta in modo a dir poco equivoco dall'arbitro argentino Brozzi. Pareggiando il risultato dell'andata, verrà disputata una "bella", ancora in Brasile ed ancora arbitrata da Brozzi ed il Milan sarà sconfitto per 1-0 a seguito di un rigore inesistente seguito all'espulsione
di Cesare Maldini



Cliccare sull'immagine per ingrandire

La stella brasiliana Pelè con la maglia del Santos



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 15 novembre 1963)



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(da "La Stampa" del 15 novembre 1963)



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere

(da "L'Unità" del 15 novembre 1963)




Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(da "Revista de Esporte", per gentile concessione di Ivano Piermarini)
Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere




Pagine di diario con appunti e ritagli di giornali dell'epoca
(per gentile concessione di Mauro Busnati di Milano - Milan Club "Naviglio Rossonero")
Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere


Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(da "La Domenica del Corriere")




Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
"Forza Milan!" nr.1-2/1963 e nr.3/1964 relativi alle due partite disputate dal Milan in Brasile contro il Santos,
caratterizzate dalla scandalosa direzione di gara dell'arbitro argentino Brozzi, che verrà poi squalificato
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire




Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
I cartellini d’ingresso (o permessi di soggiorno) per il Brasile - relativi a diversi periodi - dell’arbitro argentino Brozzi,
poi radiato, che diresse l’incontro di ritorno e la “bella” della Coppa Intercontinentale 1963 contro il Santos
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire




da "La Domenica del Corriere"
di Nino Oppio

BROZZI E IL FURTO AL MARACANÀ
Novembre '63: scippo mondiale ai danni dei rossoneri. Un arbitro argentino, di origini napoletane, consegnò la Coppa Intercontinentale al Santos di Lula

Il 14 novembre, Carniglia confermò l'undici dell'andata, l'allenatore brasiliano Lula mise Almir al posto dell'infortunato Pelè. A decidere la partita, tuttavia, fu il direttore di gara: l'argentino Juan Brozzi, figlio di napoletani emigrati in America Latina alla fine del secolo scorso. Il giornalista italiano Nino Oppio, presente a Rio, raccontò di essere stato contattato per riferire ai dirigenti milanisti che l'arbitro, per una certa cifra, avrebbe diretto la partita a senso unico. "Se non interessa al Milan, - riferì l'intermediario che incontrò Oppio - l'arbitro si rivolgerà alla controparte". La somma richiesta ammontava a 5 milioni e 200 mila lire. Nella hall di un albergo di Copacabana, Oppio informò dell'accaduto i dirigenti milanisti. Erano presenti l'accompagnatore Piero Grassi, il Dt Viani e mister Carniglia.
Alle parole del giornalista, tutti rimasero senza parole. Fu Viani a spezzare il silenzio. "Siamo qui per vincere senza trucchi. E vinceremo". Gli altri assentirono, convincendosi che quelle voci scaturivano da un equivoco o forse da uno scherzo. Il riscontro del campo, purtroppo, confermò in pieno le parole di Nino Oppio. L'arbitro Brozzi prese decisioni cervellotiche, permise soprusi e irregolarità da parte dei giocatori brasiliani.
Il "Maracanà" divenne una bolgia gremita da 100 mila spettatori. In appena un quarto d'ora, il Milan sembrò mettere le mani sulla Coppa Intercontinentale grazie ai gol di Altafini e Mora. Ma le brutte sorprese dovevano ancora arrivare. In avvio di ripresa, i giocatori del Santos, Almir in testa, cominciarono a picchiare duro, con l'arbitro che lasciava correre, fischiando a senso unico contro i rossoneri.
Oppio parlò di "spettacolo indecoroso". Ghezzi fu costretto a lasciare il campo, con la sospetta frattura di un osso della mano destra. In appena un quarto d'ora, i padroni di casa ribaltarono il risultato, poi fu Pepe a mettere al sicuro la vittoria, rendendo necessario l'incontro di spareggio. "E' vero che si sono presi a pugni ma io sono arbitro di calcio e non di pugilato": furono queste le sconcertanti dichiarazioni del direttore di gara negli spogliatoi.
Viani ripensò alle parole del giornalista. Si vociferò di un possibile arbitraggio di uno dei due guardialinee (José Pradauddi o Luis Olicocha). I dirigenti rossoneri paventarono la possibilità di un abbandono del campo, qualora i fotografi brasiliani avessero continuato ad invadere il rettangolo di gioco ad ogni azione dei padroni di casa. Due giorni dopo, tuttavia, al Maracanà si registrò la stessa bolgia e a dirigere l'incontro fu confermato Brozzi.
Per la partita di spareggio, giocata il 16 novembre '63, Carniglia schierò, tra i pali, il secondo portiere Balzarini. Rivera finì in panchina ("l'allenatore era certo che la nostra sconfitta era già scritta per cause extra-calcistiche", spiegò successivamente il "Golden Boy"). Al 35', infatti, Brozzi assegnò un rigore inesistente al Santos, trasformato da Dalmo. Ai bordi del campo fu Nino Oppio a trattenere mister Carniglia, intenzionato a menare Brozzi.
Cinque minuti dopo, i picchiatori brasiliani misero fuori causa anche Balzarini, rilevato dal terzo portiere Barluzzi. La ripresa non ebbe storia. Brozzi costrinse il Milan alla resa e l'Intercontinentale rimase per i rossoneri un sogno che si sarebbe avverato sei anni dopo, al termine di un'altra battaglia, questa volta sul campo argentino dell'Estudiantes. E Brozzi? Fu radiato dalla sua federazione arbitrale. Poco tempo dopo, aprì a Buenos Aires un lussuoso negozio di fiori, piante ed arnesi di giardinaggio. La stagione del Milan prese una piega non esaltante. Carniglia non finì il campionato: venne esonerato a marzo del '64 e sostituito in panchina da Liedholm. Nel "furto al Maracanà", l'argentino-napoletano Brozzi rifilò ai rossoneri "pacco, doppiopacco e contropaccotto".



di Bruno Mincarini

16 Ottobre 1963 - 16 Ottobre 2019
A 56 anni dalla prima finale mondiale di una squadra di calcio di club.
Il Milan Campione d'Europa è la prima squadra italiana a disputare una finale di Coppa Intercontinentale.
Con un perentorio 4-2 sconfigge il Santos, campione uscente.Memorabile la prestazione del nuovo acquisto Amarildo che segna una doppietta. Questo il tabellino:
Reti: 3' Trapattoni, 14' Amarildo, 57' Pelé, 66' Amarildo, 81' Mora, 85' rig. Pelé
MILAN: Ghezzi, David, Trebbi, Trapattoni, C. Maldini, Pelagalli, Mora, Lodetti, Altafini, Rivera, Amarildo - All.: Carniglia - DT: Viani
SANTOS: Gilmar, Lima, Geraldinho, Zito, Haroldo, Calvet, Dorval, Mengalvio, Coutinho, Pelé, Pepe - All.: Luis Alonso Perez (Lula).
Sarebbe stata anche la prima squadra italiana a vincere il titolo mondiale se in Brasile, al posto di Pelè, non avesse "incontrato" l'arbitro argentino Juan Brozzi che con 10.000 dollari si fece corrompere dai brasiliani regalando il titolo mondiale ai "focosi" paulisti. Fu la sua ultima partita perchè, scoperta la combine, fu radiato dalla Fifa dai ranghi arbitrali.



DAL DIARIO DI UN TIFOSO... (di Bruno Mincarini)                                                                       

16.10.1963 - MILAN vs SANTOS 4-2, Coppa Intercontinentale

LA COPPA "RUBATA"!
È il 16 ottobre 1963 e il Milan gioca la finale di andata per la Coppa Intercontinentale contro il Santos di Pelè. Segna in apertura Trapattoni, raddoppia dopo 10 minuti Amarildo che rivolto a Carniglia pronunzia la frase "Pelè sono io!”. Finisce 4-2 per il Milan grazie alla doppietta del "garoto" e ad una rete di Mora nel finale, che vanificano le dur reti di Pelè (una su rigore). Le ottimistiche prospettive per la partita di ritorno a Rio De Janeiro,diventano ancor più ottimistiche quando giunti in Brasile i rossoneri sanno che non giocherà nel Santos Pelè infortunato, sostituito da un "certo" Almir. L'ottimismo diventa quasi certezza alla fine del primo tempo quando i rossoneri conducono per 2-0 grazie alle reti di Altafini e Mora. Ma nell’ intervallo l'arbitro Brozzi riceva dai brasiliani un assegno di 10.000 dollari e Almir viene dopato. Morale: il Milan non supera mai la metà campo perchè l'arbitro inventa sempre punizioni a favore del Santos che segna 4 reti, di cui 2 su punizione, giocando sempre duro. Due giorni dopo si va alla "bella", stesso campo, stesso arbitro e con Almir sempre dopato. Morale: Balzarini portiere del Milan dopo aver ricevuto un calcio in testa proprio da Almir gioca con la testa fasciata ma deve arrendersi al secondo fallo del brasiliano e uscire dal campo per avere 13 punti di sutura al mento. Almir si "tuffa" almeno un metro fuori l'area di rigore e Brozzi inventa un rigore espellendo Maldini per proteste. Segna Dalmo e il Santos vince uno a zero rubando quella Coppa Intercontinentale che il Milan avrebbe strameritato di vincere. Poco tempo dopo fu scoperta la "combine" e l'arbitro Brozzi fu radiato, ma quella coppa rubata brucia ancora, come una sigaretta accesa sulla mia pelle di tifoso milanista!

Bruno Mincarini