Carlo MUPO

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(Archivio Magliarossonera.it)
  Carlo MUPO

Nato il 20.04.1935 ad Avellino, † il 18.03.2023 a Roma

Segretario, m 1.78, kg 75

Stagioni al Milan: 2, dal 1971-72 al 1973-74

DA CALCIATORE:
Ha militato nel Foggia (D), nel Bari (A e B), nella Reggina (C e B)




Dal sito www.wikipedia.it

CARRIERA
Carlo Mupo, fratello di Pasquale Mupo, anche lui calciatore professionista, cominciò la sua carriera con il Foggia in IV Serie nel 1956. La stagione successiva passò al Bari, in cui militò sette stagioni, quattro di Serie A e tre di Serie B, collezionando in tutto 125 presenze, ma senza nessuna rete. Nel 1964 andò alla Reggina in Serie C, dove ottenne la promozione in Serie B, la prima nella storia della squadra calabrese. Giocò poi tre stagioni di B con la Reggina, fino al suo ritiro. Vestì la maglia amaranto 84 volte, siglando anche due reti.
In carriera ha totalizzato complessivamente 85 presenze in Serie A e 103 presenze e 2 reti in Serie B.





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Figurina "Panini" Calciatori 1967-68, Serie B, Reggina
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Figurina "Panini", n.469 - Collezione 1976-77



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Carlo Mupo al Bari
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Carlo Mupo al Bari



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Carlo Mupo con Francesco Rocca, Teo Teocoli e Mimmo Cavicchia



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Scheda di Carlo Mupo
(a cura di Fabrizio Schmid)



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Carlo Mupo, segretario del Milan dal 1971-72
(da "Forza Milan!")




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La rosa del Milan 1971-72
(da "Forza Milan!", per gentile concessione di Renato Orsingher)


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Mail di Stefano Osti a Marco Minorati, dipendente A.C. Milan (12 luglio 2023):
"Carissimo Marco, come stai? [...] Spero che stia bene e che ti sia goduto uno strameritato scudetto…in attesa del prossimo!
La foto che ti allego è la sepoltura di Bruno Passalacqua, che si trova nel Cimitero della Misericordia di Grosseto. L'ho scoperta nel periodo del Covid ed ora riesco a mandarla. Bruno Passalacqua è stato un grande dirigente sportivo, nato con l'U.S. Grosseto a metà degli anni '50 e, grazie all'intuizione di Nereo Rocco (in occasione di una gara amichevole infrasettimanale disputata a Grosseto nel '62 durante una trasferta a Roma - come usava una volta) dal 1962/63 divenne il segretario del Milan. Da sottolineare che negli anni '50, '60 e anche poi, la figura del segretario era quella che oggi è il direttore generale. Tanto per dire, la grande Inter aveva questo organigramma: presidente Angelo Moratti, segretario Italo Allodi, allenatore Helenio Herrera. Stop. Come al giorno d'oggi, non è vero?
Bruno Passalacqua oltretutto continuò ad essere il nume tutelare del Grosseto anche nel periodo in cui è stato al Milan, tanto che in quegli anni alcuni giocatori del vivaio rossonero furono prestati al Grosseto. Una curiosità: in occasione dell'alluvione del 1966, che devastò la città di Grosseto e quindi anche lo Stadio Comunale, il Milan donò al Grosseto una muta di maglie bianche con risvolti rossoneri, calzoncini neri e calzettoni neri (seconda maglia dell'allora Milan), con cui disputò moltissime gare dell'allora campionato di serie D 1966/67. A Bruno Passalacqua è intitolato il Centro Sportivo di via Australia, concesso dal Comune di Grosseto in utilizzo alla società Nuova Grosseto Barbanella (Barbanella è un quartiere cittadino), e dal 1975 viene disputato ogni primavera (non si sono tenuti solo nel 2020 e parzialmente nel 2021) un torneo giovanile molto importante, per il quale arriva dal Milan ogni anno la Coppa per la squadra vincitrice (almeno fino a quando è stato presidente Berlusconi). Ci tenevo a fare avere un'immagine che ricorda Bruno Passalacqua, alla cui scuola di segreteria del Grosseto è cresciuto Sergio Canuti, purtroppo deceduto nel 2011, segretario generale del Grosseto e poi di Sorrento in serie B, Salernitana, Parma, Foggia e Ancona. Ed alla scuola di Sergio Canuti, fin dal 1974, sono cresciuto io, purtroppo senza avere trovato eredi professionali.
La scomparsa di Bruno Passalacqua avvenne prematuramente nel settembre 1971 in modo tragico, per un malore mentre era in casa da solo, moglie e figlia erano a Marina di Grosseto al mare. I funerali avvennero in pompa magna a Grosseto, la salma fu esposta al Palazzetto dello Sport di Grosseto, e ricordo, ero un quattordicenne che viveva nella luce di Bruno Passalacqua, che presenziarono rappresentanti di grandi società italiane e straniere, con le corone di Benfica, Real Madrid, Santos. Oltretutto la città di Grosseto perse sempre nel 1971, un paio di mesi dopo, un altro grande cittadino: lo scrittore Luciano Bianciardi, deceduto anche lui a Milano e sepolto come Bruno Passalacqua al cimitero della Misericordia.
Il suo posto al Milan fu preso da Carlo Mupo, originario di Roma ed ex calciatore, che dopo l'esperienza rossonera è stato dirigente anche di Roma ed Avellino. E, vedi le combinazioni della vita, nel tempo è stato poi un frequentatore della spiaggia di Marina di Grosseto, oltre che della mia famiglia.
Tanto dovevo, nel ricordo di un grande personaggio dello sport. Spero di poterti incontrare presto, magari a Siena nel prossimo agosto. Saluti cordiali. Stefano Osti"