Ha giocato con il Penafiel (*), il Leca (*), il Felgueiras (*), il Porto (A), la Lazio (A), il Parma (A), l'Inter (A), lo Standard Liegi (A), l'Al-Qadisiya (A), il Paok Salonicco (A)
Ha allenato anche l'Olhanense (*), l'Académica (*), il Braga (*), il Vitória Guimaraes (*), il Nantes (A), il Porto (A).
Dal sito www.wikipedia.it
CLUB
Dagli esordi fino al 1998 ha militato in patria, vincendo con il Porto tre campionati nazionali ed una coppa di Portogallo.
Il 17 giugno 1998 approda nel campionato italiano con la maglia della Lazio, che lo paga 15 miliardi di lire. L'esperienza biancoceleste gli ha fruttato la vittoria di uno scudetto, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Al suo esordio in Italia, proprio in Supercoppa italiana, ha realizzato la rete decisiva del 2-1 alla Juventus nell'ultimo minuto di gara. Nel campionato 1999-00, in cui il club romano vinse il titolo, segnò due gol, entrambi in trasferta, contro Perugia e Bologna.
L'11 luglio 2000 viene ceduto al Parma insieme al centrocampista Matías Almeyda, nell'ambito dell'affare che porterà alla corte del presidente Sergio Cragnotti il bomber argentino Hernán Crespo.
Il 4 luglio 2001 passa all'Inter, nell'affare che conduce il portiere Sébastien Frey in Emilia. Con i nerazzurri faticò a trovare spazio causa anche un infortunio. Il 28 luglio 2003 rescinde il proprio contratto con la società meneghina.
Il 7 agosto 2003 ritorna alla Lazio, allenata dal suo ex compagno di squadra Roberto Mancini, per poi lasciare la Capitale il 13 gennaio 2004. Appena tre giorni dopo, il 16 gennaio Conceição firma con un'altra sua vecchia squadra, ovvero il Porto.
Il 10 agosto 2004 si trasferisce in Belgio per militare nello Standard Liegi: l'ottima stagione 2004-05 gli vale il premio di calciatore belga dell'anno ed un rinnovo contrattuale di due anni. L'11 aprile 2006 tuttavia, riceve una squalifica di tre anni dalla Federcalcio locale per l'aggressione ad un arbitro, durante la partita del 24 marzo. In seguito a questo episodio, il 24 giugno 2007 decide di andare a giocare in Kuwait con l'Al-Qadisiya.
Il 2 gennaio 2008 rientra in Europa, tra le file dei greci del PAOK Salonicco. Il 14 novembre 2009 si ritira dal calcio giocato.
NAZIONALE
Esordì con il Portogallo il 9 novembre 1996, in una gara vinta per 1 a 0 contro l'Ucraina (valida per le qualificazioni al campionato mondiale del 1998). Partecipò al campionato d'Europa 2000, in cui segnò una tripletta decisiva alla Germania nella fase a gruppi.[9] Fu convocato anche per il campionato del mondo 2002 in cui i lusitani furono subito eliminati.
ALLENATORE
Il 2 gennaio 2012 è stato chiamato a sostituire Daúto Faquirá sulla panchina dell'Olhanense. Conclude il campionato all'undicesimo posto ottenendo la salvezza. Viene eliminato nella Coppa di Portogallo al quarto turno dal Paços de Ferreira per 2 a 1. Il 7 gennaio 2013 dopo la vittoria per 1 a 0 contro Rio Ave e con la squadra all'ottavo posto in campionato si dimette.
L'8 aprile è chiamato ad allenare la squadra della sua città, ovvero l'Académica.
Il 26 maggio 2014 viene nominato allenatore del Braga per i successivi due anni. Conclude il campionato al quarto posto con accesso all'Europa League e perde la finale della Coppa di Portogallo contro lo Sporting Lisbona ai calci di rigore. Il 30 giugno 2015 il presidente António Salvador decide di non continuare il rapporto con Conceição e lo sostituisce con Paulo Fonseca.
L'8 dicembre 2016 diventa allenatore del Nantes firmando un contratto biennale in sostituzione dell'esonerato René Girard, prende la squadra al penultimo posto in campionato. Il 2 maggio 2017 dopo aver conquistato 35 punti in 18 partite e con la squadra all'ottavo posto, a campionato in corso il club francese gli rinnova il contratto per tre anni.
Il 6 giugno 2017 diviene l'allenatore del Porto, a cui si lega per due stagioni. Al primo anno vince subito il campionato, mentre al secondo si aggiudica la supercoppa nazionale, mentre in Primeira Liga si piazza secondo dietro al Benfica per soli due punti e perde entrambe le finali di coppa (Coppa del Portogallo e Coppa di Lega portoghese) contro lo Sporting Lisbona (l'anno prima era arrivato in semifinale). In UEFA Champions League il Porto di Conceição viene eliminato per due volte dal Liverpool, nel 2017-2018 agli ottavi di finale e nel 2018-2019 ai quarti. Nel 2019-2020 la squadra esce al terzo turno della Champions contro il Krasnodar, retrocedendo in Europa League, dove cade ai sedicesimi di finale, mentre in ambito nazionale vince il campionato e la Coppa di Portogallo, ma perde la finale di Coppa di Lega.
Nel 2020-2021 il tecnico vince la Supercoppa di Portogallo e a settembre, battendo per 3-1 il Braga, diventa l'allenatore con più partite vinte nella storia dei Dragoes, superando il precedente primato di Jesualdo Ferreira (67). In Champions, dopo avere eliminato la Juventus agli ottavi, si ferma ai quarti di finale contro il Chelsea, in campionato si piazza secondo dietro allo Sporting Lisbona e si ferma in semifinale in entrambe le coppe nazionali. Il 5 giugno 2021 rinnova il proprio contratto con il club fino al 2024. Nel 2021-2022 vince per la terza volta il campionato portoghese, mentre in Champions si piazza terzo nei gironi, retrocedendo in Europa League, da cui viene eliminato agli ottavi. Nelle due stagioni seguenti vince altre due coppe nazionali, un'altra supercoppa di Portogallo e una coppa di lega.
Nell'aprile del 2024, Conceição rinnova il proprio contratto con il Porto fino al 30 giugno 2028. Tuttavia, il 4 giugno seguente, il tecnico risolve unilateralmente il proprio accordo con il club, in disaccordo con la decisione del nuovo presidente della società, André Villas-Boas, di offrire all'assistente Vítor Bruno l'incarico di allenatore.
Il 30 dicembre 2024 ritorna in Italia, per la prima volta da allenatore, subentrando al connazionale Paulo Fonseca sulla panchina del Milan; con i rossoneri sottoscrive un accordo fino al 30 giugno 2026.
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(da Gazzetta.it) |

(da Milannews.it) |
Dal sito www.acmilan.com
30 docembre 2024
SÉRGIO CONCEICAO È IL NUOVO ALLENATORE DEL MILAN
L'allenatore portoghese si unisce al Club rossonero fino al 30 giugno 2026
AC Milan comunica di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra maschile a Sérgio Paulo Marceneiro da Conceicao fino al 30 giugno 2026.
Il Milan rivolge un caloroso benvenuto a Sérgio e al suo staff, augurando un'esperienza ricca di successi e soddisfazioni. |
Dal sito www.gazzetta.it
Duro, carattere spigoloso, vincente: che allenatore è Conceiçao, la scelta del Milan. Vi piace? Sergio il duro. Sergio l’italiano. Sergio il pragmatico. Sergio il litigioso. Sergio il vincente. Il Milan compra il pacchetto completo con Sergio Conceiçao e fa una scelta forte: un altro allenatore portoghese, un allenatore dalla personalità forte. Conceiçao in campo è un allenatore diverso da Paulo Fonseca, tiene meno alla gestione del pallone, è più pragmatico, gioca spesso 4-4-2 o 4-2-3-1 e cerca di più la verticalità. Le sue squadre, più che belle, sono ostiche, dure, concrete. Non per caso, Conceiçao chiede tanto fisicamente ai suoi calciatori e ama avere un gruppo di giocatori fisici. Da calciatore si era affermato come un esterno rapido, offensivo, competitivo in Italia – scudetto, Coppa Coppe e Supercoppa europea con la Lazio – e in nazionale (la tripletta alla Germania a Euro 2000 come grande highlight). Dal 1998 al 2000 è stato alla Lazio, nel 2000-01 al Parma, dal 2001 al 2003 all’Inter, poi ancora alla Lazio. Le statistiche a cui tiene di più sono probabilmente due. I 10 trofei vinti con il Porto, che lo rendono l’allenatore con più trofei nella storia del club. E il record di punti nel campionato portoghese: 91, che pochi non sono in un campionato a 18 squadre. Altro? Beh, ha lanciato o valorizzato tanti calciatori, venduti cari come da abc del club. Vitinha, ceduto al Psg. Luis Diaz, al Liverpool. Militao, al Real Madrid. Otavio, all’Al Nassr. Diogo Dalot, allo United. (Luca Bianchin)
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Dal sito www.gazzetta.it
MILAN, IL RETROSCENA SU CONCEIÇÃO
Il Milan ha scelto Sergio Conceição, ma per parlarne bisogna tornare alla fine della primavera, perché il legame nasce allora. Conceição ai tempi stava lasciando il Porto e nella sua testa aveva già scelto: Milan. Il suo agente, Jorge Mendes, parlò con Cardinale più di una volta e i messaggi mandati dal Portogallo furono chiari: se volete, ci siamo. Il Milan preferì Fonseca, ma nella testa il nome di Conceição evidentemente è rimasto. Sergio per un po’ ha fatto corsa con altri nomi (Sarri), poi si è imposto. Chi ha deciso? Giorgio Furlani, Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada sono gli uomini di riferimento per le questioni tecniche ma la decisione è stata presa da Gerry Cardinale. Il Milan ha scelto Conceição perché è un allenatore dal carattere forte e ritiene che un duro faccia bene allo spogliatoio. Se servisse una scena per fare atmosfera, tornate ad aprile: quattro giocatori del Porto messi fuori squadra perché, si è scritto, colpevoli di un atteggiamento non abbastanza professionale e qualche sorriso di troppo dopo un 2-2 in Porto-Famaliçao. Conceiçao è così: ritiene che la personalità forte nello spogliatoio debba essere l’allenatore. Lui. Il Milan quindi ha scelto un duro con grinta, competenze di calcio e passato da vincente in Portogallo. Conceição per il Milan ha accettato un contratto garantito solo per sei mesi, e in altri momenti non lo avrebbe fatto. Altri allenatori non lo avrebbero fatto. L’accordo sul contratto è stato trovato tempo fa, Conceição sarebbe stato pronto anche nei giorni di Verona-Milan e i documenti sono stati scambiati già la scorsa settimana. Insomma, era tutto pronto per il cambio, rinviabile in caso di vittoria convincente contro la Roma. Ora tocca a Conceiçao parlare e agire. Fare punti. (Luca Bianchin)
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Da "Milanissimo" - facebook
Dispiace per Fonseca che paga per tutti ed è la vittima sacrificale di tante scelte scellerate, adottate nell’ultima estate, che porteranno il Milan fuori dalle Coppe. Dispiace soprattutto per il lato umano della persona, un Signore con la S maiuscola, sempre disponibile e gentile, che ha fatto tutto quello che era nelle sue potenzialità, niente di più e niente di meno rispetto a quello che ci attendevamo. Il vero problema, come sosteniamo da questa estate, va ricercato in chi lo ha proposto e in chi gli ha affidato la panchina del Milan, convinti che sarebbe stata una scelta vincente e lungimirante. Mentre noi chiedevamo a gran voce un profilo, per caratura, da Milan, senza ad oggi ricordare nomi, anche perché non ce n’è bisogno visto che sta parlando il campo (e continuerà a farlo) a prescindere dai titoli vinti, il trio circense sfogliava la margherita tra Lopetegui (prima scelta e scartato dopo la sonora protesa di San Siro) e Fonseca. Un segno del destino che il portoghese venga gettato giù dalla torre proprio all’indomani della sfida contro la sua ex Roma. E’ praticamente rimasto lo stesso della sua espierenza capitolina. Non si è innovato, non è migliorato significativamente nella doppia fase ne’ nell’aspetto motivazionale. Il suo credo rimane ancorato ai soliti errori tattici che anche stavolta gli sono stati fatali, mettendo definitivamente la parola fine alla sua carriera tecnica su determinati livelli. Carriera mai iniziata senza la miracolosa chiamata di Moncada e l’incapace scelta di Ibrahimovic. A sostituirlo sarà Sergio Conceicao, che in Portogallo ha vinto tutto, raggiungendo due volte il piazzamento dei Quarti di Finale di Champions, l’ultimo nel 2021 (epoca Covid) dopo aver battuto la Juventus agli Ottavi). Il tecnico assistito dalla Gestifute di Mendes era nella rosa dei papabili 5 candidati che questa estate dovevano prendere l’eredità di Stefano Pioli. Ma non se ne fece nulla in primis perché Conceicao caratterialmente è una figura che al Milan manca dal compianto Sinisa Mihajlovic, un allenatore che è abituato a comandare nello spogliatoio, che cementa il gruppo e che non permette ai dirigenti di invischiarsi in faccende e competenze che non li riguardano. In secundis poi perché era legato al Porto fino al 2028, in forza di un contratto rinnovato in primavera. E mentre il Milan chiudeva per Fonseca, l’inaspettata vittoria di Villas Boas alle elezioni presidenziali, e i cattivi rapporti con l’ex vice di Mourinho, costringeva l’ex Lazio a richiedere la rescissione unilaterale del contratto per “violazione della fiducia”. Uno smacco bello grosso per i Dragoes che sono stati costretti a rinunciare al tecnico più vincente della loro storia. Il suo credo calcistico è uno in particolare : 4-4-2, con qualche sporadico passaggio al 4-2-3-1. Squadra in cui prevale la garra e verticalità. Nodo fondamentale in fase offensiva e’ la posizione degli esterni, quella più sfruttata. In difesa il suo Porto era una squadra solidissima, che difendeva alta, compatta, aggressiva, pronta subito a ribaltare l’azione con ripartenze fulminee che esalteranno le caratteristiche di Rafa Leao, perfetto per il suo modulo. Manca solo il tempo materiale, poi il Milan fino a Giugno muterà pelle, in colpevole e forse irrimediabile ritardo. Fin dove si spingerà questo lo vedremo, anche perché ci sono delle incognite sulla figura di Conceicao fuori dal suo giardino di casa. Un habitat che ha lasciato solo nei suoi esordi da tecnico e che non ha più abbandonato. Ora per lui il grande salto in uno dei momenti più difficili della storia rossonera, in una Scala del Calcio che chiede la testa di Cardinale e non è pronta più ad aspettare.
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Dal sito www.goal.com
LO STAFF DI SERGIO CONCEICAO AL MILAN: DA DEMBELE A JOAO COSTA
Svelato lo staff di Sergio Conceicao al Milan: chi accompagna il nuovo tecnico rossonero nell'avventura italiana del 2025.
Comincia una nuova avventura sulla panchina del Milan. Sergio Conceicao è l'allenatore per il 2025 rossonero dopo aver sostituito il connazionale Paulo Fonseca, esonerato in seguito al pareggio contro la Roma.
Insieme al tecnico portoghese arriva al Milan anche un nuovo staff, che accompagnerà Sergio Conceicao nella nuova era rossonera.
Due i vice-allenatori, Siramana Dembelè - che accompagna il mister in capo da anni tra le varie avventure portoghesi, ma anche in Francia con il Nantes - e Joao Costa, scelto dopo aver passato un decennio come collaboratore in Nazionale di Fernando Santos.
LO STAFF TECNICO DI CONCEICAO AL MILAN
• João Costa - Vice Allenatore
• Siramana Dembele - Vice Allenatore
• Fábio Moura - Collaboratore tecnico
• Diamantino Figueiredo - Preparatore dei portieri
• Vedran Runje - Preparatore dei portieri
• Eduardo Oliveira - Performance
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Lunedì 30 dicembre 2024, il primo allenamento diretto da Sergio Conceição a Milanello (da AC Milan - App Ufficiale) |
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Dal sito www.gazzetta.it
31 dicembre 2024
CONCEIÇÃO SI PRESENTA: “NON DOBBIAMO CERCARE SCUSE, DOBBIAMO ESSERE ALL’ALTEZZA DEL MILAN E AI MIEI GIOCATORI DEVONO BRILLARE GLI OCCHI QUANDO ARRIVANO A MILANELLO”
Il tecnico portoghese ha messo subito le cose in chiaro: “Ho detto ai ragazzi che si può anche cambiare il sistema di gioco, ma non è quello il punto. Perché poi ci sono lo spirito e la mentalità, che non sono negoziabili. Serve fame, arrivare alla fine delle partite sapendo di avere dato tutto. Sapete quante volte sono stato espulso in carriera, no… È perché la vivo intensamente, voglio la stessa mentalità dai miei, ai giocatori devono brillare gli occhi quando entrano in campo e devono spingere fino al loro limite. Con questa mentalità, ognuno nel suo ruolo, saremo una squadra forte”. Su Theo e Leão: “Sono uguali a tutti gli altri, per come gestisco lo spogliatoio io. Dipende da quello che faranno ogni giorno in allenamento. Devono fare il massimo, che magari non è il massimo secondo loro. Ci sono altri limiti. Loro sanno che il discorso vale per tutti. A me piace capire le storie personali di ogni mio giocatore, a volte ci sono delle storie alle spalle che spiegano certi comportamenti dentro una squadra. Comunque ho già parlato con tutti. Mi piace entrare dentro tutti gli ambiti di un club. Medici, fìsioterapisti, nutrizionista…” |
Martedì 31 dicembre 2024, la conferenza stampa di presentazione di Sergio Conceição
(da AC Milan - App Ufficiale, Milannews.it, Milan Press, Spazio Milan, Gazzetta.it) |
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Il “Comandante” Sergio Conceição, che ha esordito sulla panchina del Milan conquistando il 6 gennaio 2025 la Supercoppa italiana - l'ottava della storia rossonera - nella doppia sfida contro la Juventus e l’Inter |
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