dal sito www.gazzetta.it
PULISIC LANCIA IL MILAN: CON L'EMPOLI TRE PUNTI PER BLINDARE LA CHAMPIONS
Un gol del nazionale Usa basta ai rossoneri per piegare i toscani, a cui è mancato un po' di coraggio. Il Diavolo fortifica ulteriormente gli obiettivi europei. Vittoria ottenuta col minimo sforzo
La chiave di volta di una gara ostica è un numero a tre cifre: 200. Il numero di palloni toccati da Bennacer e Reijnders a centrocampo. Maleh e Fazzini chiudono a 68. In due. L’andazzo della gara è tutto qui. C’è una squadra che prova a tirar fuori delle idee e un’altra che prova a districarsi come può tra i guizzi altrui, affidandosi agli assoli dei singoli (Cambiaghi e Cancellieri su tutti). Il Milan fa ciò che deve fare con uno sforzo contenuto, per non dire minimo: si sbarazza dell’Empoli, vince 1-0 e supera momentaneamente la Juventus, in attesa dello Slavia. Il match winner arriva da Hershey, Pennsylvania, e veste la 11: Christian Pulisic è di nuovo decisivo, stavolta con un destro deviato da Luperto a fine primo tempo. Nono gol stagionale, ottavo in campionato, e stessa regola: quando segna, il Milan vince (quasi) sempre. Ha perso soltanto a Monza, poi otto successi tra campionato e coppe. Un amuleto.
BASTA PULISIC — Il primo tempo del Milan è tutto in un palleggio ossessivo e prolungato. La percentuale di possesso palla nei primi venti minuti sfiora l’80%, e l’idea di base è pura logica: costruire in modo paziente per trovare un varco. Il numero di tocchi di Bennacer è da menzione: 118. L’Empoli di Nicola, comunque, tiene alto il muro con una sorta di “5+4”, ovvero cinque difensori in linea – con Fazzini a ripiegare tra i centrali – e quattro centrocampisti a sostengo della retroguardia, pronta a innescare gli esterni. Lì davanti c’è Niang, isolato con la dieci. Un solo guizzo nel primo tempo: tunnel a metà campo su Tomori e apertura d’esterno per Cambiaghi. Non va oltre, così come il suo collega con la 9: Jovic tocca una decina di palloni, calcia una volta e non è mai pericoloso. Quando c’è da entrare per risolvere la gara sembra un altro giocatore. Il Milan alza la testa e crea spazi con l’assetto a disposizione: Reijnders e Bennacer in mezzo, Loftus tra le linee e due ali a inventare, Okafor e Pulisic. Il primo – chiamato a sostituire lo squalificato Leao - parte con voglia di spaccare il mondo, dribbla un paio di volte l’uomo nei primi dieci minuti e poi confeziona l’assist per il vantaggio (40’). L’azione non è male, ed è l’unica davvero rilevante della gara rossonera: Bennacer, l’uovo ovunque, innesca Noah con un filtrante. Lo svizzero stoppa, fila via verso la porta e poi serve Pulisic. Il sinistro deviato batte Caprile. Vantaggio meritato, anche perché l’Empoli è tutto in un paio di sgasate di Cambiaghi, cresciuto a Vimercate. Non tanto lontano da San Siro.
SOTTO LA CURVA — Il Milan non va oltre il gol dello statunitense. Il copione della ripresa è lo stesso del primo tempo, anche se cambia qualche interprete. Jovic esce a un quarto d’ora dalla fine senza aver creato un’occasione, mentre Maignan non viene mai impegnato. Caprile, invece, si allunga su un sinistro di Loftus-Cheek al 74’. L’inglese è sempre insidioso. Tre le occasioni più rilevanti: un mancino strozzato di Chukwueze al 63’, un colpo di testa alto di Calabria al 78’ e un sinistro di Musah all’80’, anche questo sopra la traversa. Destro mette i brividi un paio di volte alla sua vecchia curva: prima con un colpo di testa finito all’incrocio (era fuorigioco), poi con un’incornata a centro area, lasciato completamente solo (87’). La gara si chiude con un sinistro di Chukwueze deviato da Caprile. Da lui ci si aspettava di più, ma prima di volare a Praga per arpionare i quarti di finale al Milan servivano tre punti in casa. L’ultima sconfitta in campionato al Meazza risale al 4 novembre contro l’Udinese. Si riparte da qui. E dalla squadra sotto la curva a fine partita.
Francesco Pietrella
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - PULISIC TOCCA QUOTA 10. OKAFOR ATTIVO. MALE JOVIC E CHUKWUEZE
Il Milan batte l’Empoli per 1-0 grazie al gol numero 10 di Christian Pulisic in questa stagione e porta a casa la seconda partita consecutiva dove vince con il minimo scarto. Queste le pagelle del match contro i toscani.
Maignan 6: una partita dove ha dovuto gestire l’ordinario, senza parate di spessore o pericoli assoluti sulla schiena.
Calabria 5.5: ancora un po’ arrugginito in certi frangenti. Nel secondo tempo ha una palla gol importante, su cross di Okafor, ma non riesce a indirizzarla tra i pali di Caprile.
Thiaw 6: l’attacco dell’Empoli non è di quelli che ti fanno perdere il sonno la notte. Specie nel primo tempo, cerca di alzare la squadra nella metà campo offensiva gravitando spesso oltre la linea di centrocampo.
Tomori 6: il match gli consente un ritorno tra i titolari tutto sommato tranquillo. Mette minuti importanti nelle gambe in vista dei prossimi impegni. (dal 63’ Kalulu 6: c’è da togliersi di dosso la polvere dei lunghi mesi passati ai box, ma lo fa con tranquillità e senza prendersi rischi).
Theo Hernandez 6: con Okafor che gioca più stretto rispetto a Leao, lui ha più campo sulla fascia mancina. Qualche sgroppata degna di nota e tanta gestione delle forze.
Bennacer 5.5: da lui, obiettivamente, ci si aspetta sempre prove di un certo spessore. Un po’ mezzala, un po’ incursore, non trova giocate qualitativamente impattanti nell’arco della gara.
Reijnders 6: mezzo voto in più rispetto a Bennacer per l’intraprendenza e per la verticalità che cerca di dare alla manovra. (dal 63’ Musah 6: mette dinamismo e densità dentro i minuti che Pioli gli concede nella seconda parte della partita).
Pulisic 7: il gol numero 10 in stagione regala tre punti al Milan in una domenica in cui la squadra, nel suo complesso, sembra essere in risparmio energetico. È sicuramente il più attivo di tutti quelli in campo. (dal 63’ Chukwueze 4.5: entra per dare fiato a Pulisic, ma fa vedere il perché Pioli non lo abbia mai fatto svestire della tuta nelle partite precedenti. Cestina un’occasione enorme che Okafor gli aveva apparecchiato oltre a tanta, troppa, superficialità).
Loftus-Cheek 6.5: i giocatori dell’Empoli gli sbattono addosso per quanto lui sia dominante a livello fisico. Cuce il gioco perché Jovic è totalmente fuori da ogni situazione di aiuto alla squadra.
Okafor 6.5: insieme a Pulisic è quello che ha maggior ritmo nelle giocate. Confeziona l’assist per il compagno in occasione del gol vittoria, cerca tante volte l’uno contro uno, mette in porta anche Chukwueze e Calabria, ma i suoi assist vengono cestinati.
Jovic 4.5: cestina in maniera importante la chance da titolare che Pioli gli concede. Sembra un corpo totalmente estraneo a tutto il contesto che gli gira attorno. Un pomeriggio da dimenticare. (dal 73’ Giroud 6: probabilmente Pioli lo mette dentro più per cercare di dare una scossa all’attacco vista l’apatia di Jovic. Cerca di posizionarsi in area, ma non gli danno una palla che sia una).
All. Pioli 6: secondo 1-0 consecutivo e altri tre punti che cementificano la posizione del Milan in zona Champions League. Non una prova brillante dei suoi giocatori, ma per quanto visto e per il momento che sta attraversando, meglio così. Ora sotto con lo Slavia giovedì.
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