dal sito www.gazzetta.it
FESTA MILAN, È AI GIRONI: 11-10 AL RIO AVE DOPO 24 RIGORI! MA FINO AL 120' ERA FUORI...
Segna Saelemaekers, ribaltone portoghese tra ripresa e supplementari. All'ultimo secondo il pari insperato dal dischetto di Calhanoglu prima dell'incredibile finale dagli undici metri
Difficile utilizzare i termini giusti per spiegare la folle notte del Milan a Vila do Conde. I rossoneri giocano maluccio, vanno avanti con Saelemaekers, si fanno ribaltare tra ripresa e inizio supplementari, riagguantano clamorosamente il 2-2 al minuto 121 e poi eliminano il gagliardo Rio Ave solo dopo 24 rigori: tutto semplicemente incredibile. Ma Pioli riesce a superare la maledizione degli spareggi europei (già fuori ai tempi del Palermo col Thun e della Lazio col Bayer) e festeggia il primo obiettivo stagionale: il Milan è ai gironi di Europa League. Senza sapere nemmeno come ci è riuscito.
MALDINI — La mossa a sorpresa di Pioli, annusata alla vigilia già in conferenza stampa dai cronisti presenti, è Daniel Maldini falso nove, supportato da Castillejo, Calhanoglu e Saelemaekers. Il figlio di Paolo si danna, ma davanti i palloni arrivano pochi e sporchi, almeno sino al cambio tutto in salsa spagnola: all'intervallo esce infatti Castillejo, entra Brahim Diaz e il Milan cresce in pulizia delle trame e imprevedibilità, almeno per una ventina di minuti. E il Rio Ave? La squadra di Gama per 75' pare il perfetto cliché del calcio portoghese: buon palleggio, disciplina tattica, ma poca idea di dove sia la porta avversaria. Poi, però...
LA PARTITA — Il primo tempo potrebbe essere riassunto con il più classico "nulla da segnalare". Il Rio Ave palleggia, ma a parte un paio di palloni scodellati dalle parti di Donnarumma, non lascia tracce. Il Milan avrebbe qualche opportunità in più di far male, ma Calhanoglu è meno ispirato del solito e i rossoneri mancano l'ultimo passaggio quel paio di volte che i portoghesi si fanno trovare scollati rispetto al diligente piano di gioco di Gama. Come detto, è il cambio Castillejo-Brahim Diaz a dare una prima botta di adrenalina alla gara. Il corner da cui nasce il vantaggio milanista, al 51', nasce da una pregevole incursione dell'ex Real Madrid, stoppata all'ultimo da Borevkovic. Sulla corta respinta dell'angolo successivo, Saelemaekers pesca il jolly con un potente rasoterra che lascia immobile Kieszek.
FRENATA — Il Rio Ave, una volta sotto, non cambia atteggiamento e il Milan sembra in controllo. Anzi, Calhanoglu su punizione al 70' va a pochi centimetri dal raddoppio. Al 72', però, dal nulla il pareggio: azione in velocità sulla sinistra, Piazon mette in mezzo per Geraldes che con un sinistro potente gonfia la rete di Donnarumma. Alla prima sortita è 1-1. Da lì in poi, però, il Milan smette completamente di giocare. Questione di gambe o di testa? Probabilmente entrambi. La porta rossonera rischia di capitolare di nuovo al 91', sul tiraccio sporco di Santos in mischia che sibila alla sinistra del palo di Donnarumma. Più che un brivido, un segnale, prima della fine dei tempi regolamentari.
SUPPLEMENTARI — Perché appena l'arbitro Manzano dà il via all'extra time, ecco il 2-1 del Rio Ave. Un rimpallo su Kessie manda di fatto in porta Gelson che incrociando con il sinistro non lascia scampo a Donnarumma. Il Milan è sotto, quasi senza accorgersene. E lo shock è tale che la squadra di Pioli, che oltre a Leao, entrato in precedenza, getterà nella mischia anche Colombo e Tonali, fatica a catapultarsi nella lotta per 10' buoni. Poi l'assalto disperato. Bennacer su punizione al 105': Kieszek alza sopra la traversa. Il portiere polacco si esalta anche al 115' sulla botta di Theo Hernandez leggermente deviata. Niente da fare, fino alla follia di Borevkovic. Tocco di mano in area di rigore durante il minuto 121! Rigore ed espulsione, Calhanoglu batte di destro e supera Kieszek per il 2-2 che porta le squadre ai rigori.
DAL DISCHETTO — Segnano Bennacer e Geraldes, Kjaer e Santos, Hernandez e Jambor, Brahim Diaz e Piazon, Calhanoglu e Augusto (col cucchiaio!), Calabria e Dala, Tonali e Gabriel, poi sbagliano Colombo e Monte (col doppio palo!), riprendono a segnare Leao e Ivo Pinto (con palla che Donnarumma si manda da solo in porta!). Lo stesso Gigio spara alto subito dopo e viene imitato dal collega Kieszek. Ricomincia la serie di rigori dopo i primi dieci a testa (solo Gabbia ha evitato nel Diavolo) e continua la serie di errori rossonera con Bennacer, Geraldes becca il palo. Semplicemente pazzesco! Kjaer fa il bis personale, Donnarumma finalmente decisivo respinge il tiro di Santos ed è finita, 11-10 per il Milan dopo 24 rigori! Il Milan è ai gironi di Europa League ma che fatica...
Marco Guidi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - KJAER LEADER, CALHA GLACIALE. MALDINI NON BENE. CASTI-LEAO, COSÌ NO
G. Donnarumma 6,5: sui gol del Rio Ave non ha colpe. Conferma di non avere un grande feeling con i rigori calciati, mentre è strepitosa la parata finale su Santos.
Calabria 6: la partita è strana, tignosa e complicata. Mané non lo salta mai nell'uno contro uno, ma c'è stanchezza anche in lui. Ma dagli undici metri, non tradisce.
Kjaer 6,5: è uno dei migliori in campo per tenuta mentale e fisica nell'arco di tutti i 120 minuti. Gli tocca due volte andare sul dischetto degli undici metri e due volte fa centro.
Gabbia 6: è il più pericoloso sulle palle inattive, con tre colpi di testa che finiscono fuori di poco. È il sacrificato nella serie dei rigori.
Theo Hernandez 5,5: contro Ivo Pinto non ha vita facile e, alla distanza, perde il confronto con il terzino destro dei portoghesi. Segna il suo rigore.
Bennacer 6: sarebbe anche 6,5, perché nella totalità della gara, non ha mai perso il filo. Mezzo punto in meno per aver fallito il primo rigore della seconda serie, che poteva costare carissimo.
Kessie 5: non una bella prova di Franck, che dopo un primo tempo di spessore, nel secondo tempo crolla in maniera verticale perdendo Giraldes in occasione dell'1-1 in maniera troppo leggera. Nel primo supplementare è sfortunato, perché il pallone che manda in porta Gelson, gli sbatte sullo stinco diventando un assist per l'angolano. (dal 106' Tonali 6: contribuisce all'assalto finale e non sbaglia il suo rigore).
Castillejo 4,5: non ci siamo proprio. Samu è fuori forma e si vede in tutto quello che fa e che, soprattutto, non fa. Quando entra Diaz al suo posto, il Milan cambia faccia (dal 46' Brahim Diaz 6,5: scoppiettante il suo ingresso, che spezza in due il Rio Ave. Un po' si eclissa nel finale di secondo tempo per poi tornare in auge nei supplementari. Rigore perfetto).
Calhanoglu 6,5: il voto è, ovviamente, maggiorato per il rigore segnato al 120', quando tutti pensavano che la partita fosse finita e che la qualificazione rimanesse in Portogallo. Meno incisivo del solito, anche per la scarsa connessione con i compagni, ma quando c'è da prendersi delle responsabilità, lui c'è.
Saelemaekers 6,5: a sinistra, lo abbiamo capito, non ci può giocare. A destra torna ad essere un giocatore incisivo, ordinato e concreto. Bello il destro incrociato con cui porta in vantaggio il Milan al 5' del secondo tempo. Esce con la spia della benzina accesa. (dal 95' Colombo 5,5: dalla sua spizzata finale nasce il rigore del pareggio. Nella serie dagli undici metri, invece, la spedisce alta mettendo a rischio la qualificazione).
Maldini 5: non è affar suo fare il centravanti. Paga colpe non sue, ma viene letteralmente mangiato vivo dalla coppia di centrali del Rio Ave. Un po' meglio a inizio ripresa quando passa sul lato sinistro. Ma il papà dovrebbe intervenire sul mercato per prendere un vero vice Ibra. Daniel non è una prima punta e non può farla. (dal 67' Leao 4,5: non è accettabile un atteggiamento del genere. Entra malissimo in una partita che richiedeva anche il suo apporto. Sarà scivolato almeno 4-5 volte. Il rigore segnato nella serie finale non è sufficiente per salvarlo).
Pioli 6: attenzione, qui si premia la qualificazione, ma il suo Milan visto contro il Rio Ave è una squadra che ha perso diversi punti di connessione. E la scelta di Daniel Maldini come pivot è inspiegabile, soprattutto con Colombo a disposizione. L'augurio è che possa tornare a lavorare con la rosa al completo il più presto possibile e che Maldini e Massara gli prendano, in extremis, anche lo Zaza di turno come vice Ibra. Così è troppo faticoso andare avanti.
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