dal sito www.gazzetta.it
IL MILAN PIEGA IL TORO E RESTA PRIMO. E SI RIVEDE ANCHE IBRA
Gol di Leao e Kessie su rigore, Brahim Diaz protagonista: i rossoneri mantengono la testa della classifica. Lo svedese dentro nel finale. Reazione d'orgoglio dei granata. La Var toglie un penalty alla squadra di Giampaolo
La capolista tiene duro. Altri tre punti e domani pranzetto domenicale in assoluto relax davanti alla tv per vedere chi la spunta tra Inter e Roma. Con Ibra e Calhanoglu inizialmente in panchina, recuperi dell’ultimo istante, e con Bennacer, Krunic e Rebic in tribuna, mister Pioli contro il suo predecessore Marco Giampaolo non può che affidarsi ai più giovani e la risposta è oltremodo confortante. Brahim Diaz manda in area Rafael Leao, tiro in corsa inesorabile: dopo 25’ di assoluto predominio il risultato viene sbloccato. Una decina di minuti e il Toro incassa il raddoppio, su rigore di Kessie, decretato dopo esame al Var. Contatto tra Belotti e il solito furetto Diaz. Cosa ci facesse n piena area il centravanti granata è materia di esame infrasettimanale, si sa che gli attaccanti vanno tenuti lontani dalla propria porta perché quando fanno i difensori spesso combinano disastri...
LA REAZIONE — Ecco, solo dopo aver incassato l’imparabile penalty dello specialista Kessie il Toro riesce a reagire, organizzandosi meglio a centrocampo dove Lukic e Gojak (preferito a Linetty) soffrono la vivacità dei rossoneri. In questa fase il Toro non ha fortuna perché una micidiale punizione di Rodriguez si stampa sulla traversa. Un lampo. Poi il Milan torna a farsi minaccioso e Kessie in contropiede si presenta davanti a Sirigu: sembra un gol inevitabile e invece il portiere lo evita. Di piede. Certo, Kessie avrebbe potuto calciare meglio, Sirigu ha comunque il merito di essere rimasto immobile fino all’ultimo e quindi un po’ lo condiziona.
VAR PROTAGONISTA — Dal mancato 3-0 al possibile 2-1 ci passa l’intervallo. Al 50’ Maresca indica il dischetto dopo un contrasto tra Tonali e Verdi. Il rossonero rimane contuso ed è costretto a uscire (sostituito da Dalot) mentre Maresca viene chiamato alla revisione video dal suo collega Guida. Se prima il replay in area del Toro aveva indotto a dare un rigore non fischiato in diretta, questo secondo replay lo induce a cancellare la decisione di concederlo ai granata. Var assoluto protagonista, quindi. Per gli uomini di Giampaolo è una botta dura da assorbire in fretta. Giampaolo cambia: rombo. Comunque con i cambi e un atteggiamento alla “o la va o la spacca”, il Toro disputa una buona parte del secondo tempo ad altezza Milan, nel senso che riesce a schiacciare i rossoneri nella loro area. Inserendo Zaza e Murru al 64’, Giampaolo torna al suo amato 4-3-1-2 ed esercita una certa pressione sugli avversari. In questa fase Belotti di testa impegna Donnarumma per la prima volta. La seconda parata, più difficile, il portiere la compie al 90’ su una cannonata da fuori del giovane Segre che una deviazione rende ancora più insidiosa: Gigio rimedia con un colpo di reni.
BENTORNATO IBRA — In precedenza, all’84’ si registra un altro episodio molto positivo per la capolista: il rientro in campo di Zlatan Ibrahimovic, fuori per infortunio dal 22 novembre. Inutile soffermarsi sull’importanza di questa pedina. La sfida di questa sera si replica martedì in modalità Coppa Italia. Facile prevedere molto turnover in entrambe le squadre.
Nicola Cecere
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - LEAO, ALTRO GOL IMPORTANTE. KESSIE DOMINA. BRAHIM ILLUMINA LA SERATA
G. Donnarumma 6,5: prende una quintalata di freddo visto che il Torino non arriva mai alla conclusione. La punizione di Rodriguez che si stampa sul palo è solo un lampo. Strepitoso ad attivare la parata in contro tempo, nel finale, su Segre.
Calabria 6,5: inizia terzino, finisce mediano e lo fa bene. Rodriguez non gli dà mai fastidio e quando passa a centrocampo dimostra di saper occupare bene gli spazi.
Kjaer 6,5: una chiusura importante, nel primo tempo, sul tentativo di sfondamento di Verdi. Poi la solita leadership nella guida del reparto. Tiene a bada Belotti con semplicità.
Romagnoli 6: prestazione onesta, che lo riabilita dopo la Juventus. Il Toro è sterile in fase di produzione offensiva e lui può vivere una serata di relativa tranquillità.
Theo Hernandez 6,5: entra nell’azione del vantaggio con uno dei suoi soliti blitz nel secondo corridoio che apre la strada a Brahim Diaz che illumina Leao per il gol del vantaggio. Poi, come tutta la squadra, si mette in risparmio energetico una volta capito che il risultato era acquisito.
Tonali 6: torna e fa il suo, con un po’ di ordine e un intervento da giallo che ne denota ancora una fase di miglioramento nella lettura di certe situazioni, esattamente come accadeva un anno fa a Bennacer. Esce per una botta alla tibia. (dal 53’ Dalot 5,5: non un grande impatto).
Kessie 7: padrone del centrocampo. Non sbaglia mezzo pallone, è glaciale dal dischetto e Sirigu gli nega la gioia della doppietta. Un leader totale che dà sicurezza anche a chi gli gioca accanto.
Castillejo 5,5: Ricardo Rodriguez non è un fulmine di guerra e nemmeno chi lo aiuta a centrocampo è un marziano, ma Samu non riesce ad accendersi come ci si sarebbe aspettato. Non sfrutta l’occasione di redenzione dopo la Juventus.
Brahim Diaz 6,5: in tutti e due i gol del Milan, c’è suo zampino. Delizioso l’assist con cui mette in porta Leao per il vantaggio milanista ed è bravo a procurarsi il rigore del 2-0 dopo uno slalom partito dal lato corto dell’area e concluso con il fallo di Belotti. (dal 60’ Calhanoglu 6: buttato nella mischia per necessità, poiché Diaz subisce un colpo al piede. Mette ordine).
Hauge 5,5: il norvegese si è un po’ congelato. Dei suoi spunti classici e che avevano illuminato l’inizio dell’inverno sembrano essersi perse le tracce. Un po’ più di personalità ragazzo, anche se aiuta in fase di non possesso. (dall’85’ Maldini sv).
Leao 7: altra partita in gol, che stappa la partita. Tiene in grande apprensione la difesa del Torino con i suoi strappi. Viene ammonito da Maresca per simulazione e non sarà disponibile per Cagliarl. (dall’85’ Ibrahimovic sv).
All. Pioli 6,5: il Milan sfonda quota 40 punti e lo fa riprendendo il filo con la vittoria con una prova matura della squadra. Ritrova Ibrahimovic e riceve delle belle risposte, soprattutto da Brahim Diaz.
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