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4 ottobre 2014, Milan vs Chievo 2-0




dal sito www.milannews.it

PREPARTITA - di Salvatore Trovato
IL MILAN RIPARTE DALLE CERTEZZE: TORNA ALEX NEL CUORE DELLA DIFESA
Coppie su coppie, centrali diversi per ogni incontro. Turno dopo turno, come se fosse un dispetto, il Calcio si è divertito con le rotazioni difensive di mister Inzaghi, escludendo sempre una o più pedine per infortuni o squalifiche. Il Milan, contro il Chievo, va in cerca dei tre punti e di una ritrovata serenità. Dopo le due trasferte esterne con Empoli e Cesena, i rossoneri tornano a casa, abbracciano il proprio pubblico e danno il bentornato ad Alex, il 33 rientra al centro del reparto arretrato.
PRESENZA DA LEADER - E' strano da dirsi ma l'assenza di un leader silenzioso ha davvero fatto rumore. Gli errori e le lacune, mostrate in alcuni frangenti, hanno dato l'impressione che ci fossero dei pezzi mancanti, Alex cercherà di riunire metaforicamente alcuni cocci e fungere da collante. Il centrale brasiliano, al rientro dal primo minuto dopo il finale di Cesena, avrà il compito di regalare tranquillità e sicurezza ai propri compagni: l'esperienza e la leadership torneranno utili per gestire le offensive clivensi, manovre avvelenate dai tre ex di turno Birsa-Maxi Lopez-Paloschi.
LA COPPIA INEDITA - Rami-Zapata, Bonera-Zapata, Alex-Bonera e Zapata-Alex. Alla sesta giornata di campionato c'è tempo e spazio per una nuova coppia centrale inedita (o quasi non contando il finale di Cesena), il duo composto da Alex Rodrigo Dias da Silva e Adil Rami. Il blocco franco-brasiliano esordirà, tra le mura amiche, contro la compagine guidata da mister Corini, con l'obiettivo preciso di cementificare la solidità arretrata. I due, nonostante la stazza molto simile, possiedono caratteristiche diverse e facilmente miscelabili: il nativo di Bastia è istintivo nei movimenti, rude nel contrasto e con abilità di portatore di palla (spesso si lancia in avanti con la sfera al piede); l'ex Chelsea, dal canto suo, ha doti vocali maggiori, basi necessarie per guidare e giostrare con capacità i compagni, precisione nei tackle ed una buona lettura delle intenzioni avversarie. Alchimie da registrare e non velocissimi ma difficili da eludere in tutti gli altri fondamentali, il 13 ed il 33 (ricordi che tornano a qualche anno fa…) sono pronti per il duello di San Siro.





Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Chievo 2-0
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Foto gentilmente concesse da Paolo 049
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Sabato 4 ottobre 2014 è una data storica per il Milan Club "F. Baresi" di Paina che, dal lontano 1976,
aveva sempre esposto lo storico striscione divenuto un simbolo di San Siro rossonera.
A partite da questa partita ne verrà esposto uno nuovo in materiale PVC




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Intervento di De Jong
(dal sito www.gazzetta.it)
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Menez tra due avversari
(dal sito www.gazzetta.it)



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Nigel De Jong
(dal sito www.gazzetta.it)
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Keisuke Honda
(dal sito www.gazzetta.it)



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Fallo su Honda
(dal sito www.gazzetta.it)
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Muntari al tiro che porterà il primo gol del Milan
(dal sito www.gazzetta.it)



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L'esultanda di Muntari
(dal sito www.gazzetta.it)
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I rossoneri festeggiano Muntari
(dal sito www.gazzetta.it)



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Il calcio di punizione vincente di Honda
(dal sito www.gazzetta.it)
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Honda festeggiato dai compagni
(dal sito www.gazzetta.it)




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili e da acmilan.com
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Foto gentilmente concesse da Luigi La Rocca
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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)






La "Gazzetta dello Sport" del 5 ottobre 2014


Il "Corriere dello Sport" del 5 ottobre 2014




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 5 ottobre 2014
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN-CHIEVO 2-0, MUNTARI E HONDA. INZAGHI TORNA ALLA VITTORIA
Nel primo tempo i rossoneri faticano contro la squadra di Corini, ma nella ripresa reagiscono e trovano il gol con un gran sinistro al volo del ghanese e una punizione capolavoro del giapponese
MILANO, 4 ottobre 2014 - Il Milan ritorna alla vittoria superando 2-0 il Chievo. Decisivi nella ripresa Muntari e Honda, autori di due splendidi gol. I quattro uomini d’attacco sono schierati: Pippo sceglie Honda, Torres e Menez davanti, arretrando i colpi di Bonaventura in mediana, interno con licenza di offendere (l’escluso è El Shaarawy, che inizia in panchina, poi rileva Torres). Corini, collega del Chievo, si limita a tre: due centravanti, Paloschi e Maxi Lopez, sostenuti da Birsa. Curiosità: i tre schierati per colpire il Milan sono tutti ex rossoneri. Dopo due pari con le neopromosse Empoli e Cesena, Inzaghi ritrova San Siro con la necessità di farsi applaudire per i tre punti.
OVUNQUE MENEZ - Nel primo tempo, più che il furore vince la noia: non che non ci provi il Milan, ma senza mai arrivare a ferire. L’urgenza di sbloccare la partita non coincide con intensità e precisione: ritmi non proprio elevatissimi, e tutti fuori misura i tentativi di Menez (servito da De Sciglio, in uno dei pochi spunti positivi dei 45’), Bonaventura (deviazione su conclusione di Torres), Honda (esterno della rete), Torres (non trova la porta dopo un’azione d’angolo). Il più mobile è Menez, lo trovi a destra, in mezzo e a sinistra: Bardi lo blocca in un’altra occasione, prende falli e punterebbe a riportare la squadra in avanti quando è abbassata dal Chievo. Appunto, il Chievo: il gruppo di Corini si muove con armonia e organizzazione, dà la sensazione di poter pungere, si lamenta per un contatto in area Alex-Maxi e si affida poi alle botte dalla distanza (Hetemaj).
MUNTARI GOL - Nella ripresa però si affaccia un nuovo Milan, deciso e…preciso: non nei due tentativi di Menez (ancora il più dinamico) e neppure con Bonaventura. Lo è però con il mancino in controbalzo di Muntari, che dopo dieci minuti accompagna il Milan in vantaggio. Da qui, se si esclude un contropiede con erroraccio di Lazarevic, si può raccontare un’altra partita: più comoda per il Milan, che ora pressa e attacca con meno stress, trovando il raddoppio alla mezz’ora con una punizione di Honda. E ancora più chiusa per il Chievo, che ha una reazione moscia. Senza arrivare spesso dalle parti di Abbiati permette al Milan di chiudere la sua prima partita dell’anno senza subire gol. Per Inzaghi è un’altra vittoria.
Alessandra Gozzini


dal sito www.milannews.it

JACK VALE DAVVERO UN ASSO. HONDA, CHE PERLA E DE SCI TORNA SUI SUOI LIVELLI
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Abbiati 6: sicuro in un paio d’uscite alte, coraggioso nell’affrontare Meggiorini che per poco non gli fa davvero male. Poi però sono gli attaccanti del Chievo a graziare l’intera difesa.
Abate 6.5: ha spinto tanto e ha messo spesso in difficoltà la difesa del Chievo. Alzandosi crea spazio e offre sempe una soluzione di passaggio ai compagno.
Alex 6: il colosso si fa sentire sia su Maxi Lopez sia su Paloschi. A volte l’argentino gli sbuca davanti rubandogli il tempo però quando c’è lui, dietro si balla di meno a meno che non ci siano errori personali.
Rami 6.5: completa la coppia di lungagnoni e fa bene. Si prodiga anche in proiezione offensiva cercando il gol, sia di piede sia di testa. Compie una grande chiusura su Lazarevic.
De Sciglio 7: spinge tanto nel primo tempo, nel secondo diminuisce l’apporto propulsivo ma chiude un 1 contro 3 in maniera perfetta impedendo al Chievo di andare in gol.
Bonaventura 7: Conte lo porta in nazionale e lui motiva, con una grande prestazione, la convocazione. Sostanzialmente è ovunque, sbaglia pochissimi palloni ed esegue la doppia fase in maniera egregia. Un Jack che vale un asso.
De Jong 6.5: un muro. Recupera palloni che solo lui sa prendersi. Si abbassa spesso a fare il terzo centrale. Mezzo voto in meno per l’ammonizione che gli farà saltare la difficile trasferta di Verona con l’Hellas.
Muntari 6: trova un gol rocambolesco ma che sblocca la partita. Da due suoi errori nascono due contropiedi sanguinosi che potevano portare il Chievo al gol. (dal 43’ st Essien sv)
Menez 6: tocca la palla con grande nobiltà ma si piace troppo e non va alla conclusione. Voleva il gol e battibecca con Honda in occasione della punizione che porta al 2-0.
Torres 5.5: obiettivamente si sbatte parecchio ma il suo compito è quello di fare gol. E quando Abate gli mette su un piatto d’argento un pallone da spingere in porta ma lui arriva in ritardo all’appuntamento con il gol. (dal 29’ st El Shaarawy 6: si procura la punizione del gol del 2-0 e legittima il voto in pagella)
Honda 6.5: altra prestazione di sostanza del giapponese che copre e spinge molto. Ha il piede caldo e mette dentro una punizione fantastica. (dal 35’ st Poli sv)
Inzaghi 6.5: il suo Milan dalla doppia pelle riesce a chiudere la prima partita stagionale senza prendere gol. Bonaventura è un giocatore fondamentale per questa squadra e il 4-2-3-1 regala ulteriori certezze ma dietro bisogna migliorare ancora.