< STAGIONE 2011-12
 




dal sito www.gazzetta.it
14 aprile 2012


TRAGEDIA IN CAMPO A PESCARA. MOROSINI MUORE PER ARRESTO CARDIACO
Il centrocampista del Livorno crolla a terra al 31': ambulanza in campo dopo ripetuto massaggio cardiaco. Polemiche sul ritardo dell'ambulanza, causato da un'auto dei vigili urbani: il Comune avvia un'indagine. Abodi raggiunge la fidanzata del giocatore e i dirigenti amaranto. Domani autopsia. Sospesi tutti i campionati di calcio, un minuto di silenzio nel weekend di tutto il resto dello sport. Si recupera il 25 aprile?

ore 21.55 — La Lega di serie A sta valutando la possibilità di far slittare alla prossima settimana la giornata di campionato annullata in questo weekend. Contestualmente la 34ª giornata del campionato potrebbe essere recuperata nella festività del 25 aprile, mercoledì.
ore 21.37 — Alla fidanzata Anna verrà affidato il compito del riconoscimento ufficiale della salma di Morosini, probabilmente nella giornata di domenica. Nell'albergo che ospita la ragazza e i dirigenti del Livorno c'è anche il presidente della Lega di B, Andrea Abodi, e il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, che hanno accolto la ragazza al suo arrivo.
ore 21.26 — Il Barcellona, impegnato col Levante per la 34ª giornata della Liga, annuncia che giocherà col lutto al braccio in memoria di Piermario Morosini.
ore 21.16 — Mentre il Livorno è in viaggio verso Tirrenia, a Pescara i dirigenti degli amaranto Gardini e Signorello sono stati raggiunti dal manager del giocatore, Randazzo, e dalla fidanzata Anna.
ore 20.35 — Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione italiana calciatori: "E' una tragedia che lascia impotenti e disarmati. Un evento di questo tipo è inspiegabile. Aspettiamo di saperne qualcosa di più, ora ogni commento sembra comunque fuori luogo. Lunedì avevamo in programma un'assemblea, che è stata rinviata, ma ci riuniremo per parlare di questa tragedia e delle problematiche connesse alla tutela dei giocatori, tema su cui comunque abbiamo già posto attenzione anche di recente con un convegno. Se nelle categorie professionistiche ci sono certe garanzie, decine di migliaia di ragazzi giocano nelle serie dilettantistiche con pochissimi controlli".
ore 20.10 — Anche il calcio spagnolo piange la scomparsa di Piermario Morosini. Al Santiago Bernabeu, prima del calcio d'inizio di Real Madrid-Sporting Gijon, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare il centrocampista del Livorno.
ore 20.05 — E' in corso una riunione presso la sede dei Vigili Urbani di Pescara per ricostruire gli attimi che hanno portato alla morte di Piermario Morosini, durante Pescara-Livorno. Verrà aperta un'indagine. Al vertice sono presenti il comandante Carlo Maggitti, l'assessore alla Sanità del Comune Roberto Renzetti ed esponenti delle forze di polizia. In particolare si sta cercando di ricostruire l'arrivo difficoltoso dell'ambulanza.
ore 19.59 — "Sul campo avevamo tutto, ossigeno, ambu e due defibrillatorI". Così l'infermiere Marco De Francesco circa le cure prestate a Morosini. Il medico del Pescara, Ernesto Sabatini: "Quando c'è un arresto cardiaco, come nel caso di Morosini, prima bisogna fare il massaggio cardiaco, per almeno un paio di minuti: poi, se ci sono segnali elettrici, allora entra in funzione il defibrillatore. Ma sul campo il defibrillatore non è stato usato perché è uno strumento che rileva automaticamente gli impulsi, e come in questo caso se non c'è impulso la macchina non parte. Per un attimo il ragazzo si era ripreso, quindi il defibrillatore non serviva. Poi, però..."
ore 19.49 — Da Pescara sono partiti i giocatori e lo staff tecnico del Livorno, ma non il direttore sportivo Elio Signorelli, rimasto all'ospedale Santo Spirito, dove è morto Morosini.
ore 19.32 — Carlo Maggitti, comandante dei Vigili Urbani di Pescara: "Che ci fosse la nostra macchina è evidente dalle foto che vedo, ma da quello che leggo è altrettanto evidente che purtroppo non sarebbe cambiato nulla se non ci fosse stata. Stiamo facendo un'indagine per vedere cosa è successo per verificare eventuali responsabilità, ma non abbiamo ancora notizie in merito. Non era in uno stallo di sosta, comunque".
ore 19.14 — Il medico sociale del Pescara, Ernesto Sabatini: "Ci siamo subito resi conto che era in arresto cardiaco e abbiamo immediatamente iniziato il massaggio, in attesa che arrivassero l'ambulanza e i soccorsi. Poi ho saputo che il ragazzo non si è mai ripreso, nonostante al Pronto Soccorso gli fosse stato applicato un pacemaker provvisorio. Dopo un coma farmacologico di circa mezzora è subentrata la morte. Non c'era altro da fare. Il ragazzo sembrava scivolare, poi si è rialzato, poi ha avuto tipo delle convulsioni e si è accasciato. Sono entrato subito in campo e quando l'ho soccorso era già rigido".
ore 19.05 — Il Comune di Pescara avvierà un'indagine interna e collaborerà con l'autorità giudiziaria per fare chiarezza sulla vicenda del mezzo della Polizia Municipale che bloccava l'accesso dell'ambulanza allo stadio. Lo si apprende da fonti dell'Amministrazione stessa. Il sindaco Luigi Albore Mascia per il momento non rilascia dichiarazioni.
ore 19.03 — L'autopsia è stata affidata all'anatomopatologo di Pescara Cristian D'Ovidio. Potrà essere effettuata trascorse le 24 ore dall'accertamento della morte, quindi non prima di domenica pomeriggio o lunedì mattina. In ogni caso, occorrerà attendere che il Pm formuli i quesiti specifici ai quali dovrà rispondere il medico incaricato.
ore 19.00 — Il massaggiatore del Pescara, Claudio D'Arcangelo, il primo a soccorrere Pier Mario Morosini: "Sono schizzato in campo perché ho capito subito che la situazione era seria, grave. Non ho neanche atteso l'ok dell'arbitro: gli ho subito fatto il massaggio cardiaco e per un attimo ho avuto la sensazione si fosse ripreso, ma non c'è stato niente da fare".
ore 18.51 — "Credo che il giovane Morosini sia morto per un'aritmia cardiaca". Così il professor Ciro Campanella, cardiochirurgo e primario all'ospedale San Filippo Neri di Roma, commentando in una nota la morte del calciatore del Livorno avvenuta oggi allo stadio di Pescara. "C'è la possibilità di individuare i soggetti aritmici ma i sistemi sono invasivi ed è difficile praticarli in maniera indiscriminata. Si tratterebbe di provocare con un catetere un'aritmia nei soggetti a rischio ma non sempre è possibile, anzi quasi sempre non lo è, poterli individuare. Noi siamo a disposizione sia del presidente Petrucci sia del presidente Abete per qualsiasi incontro che possa servire ad evitare episodi che stanno avendo una frequenza eccessiva".
ore 18.45 — Alcuni tifosi del Livorno si sono radunati sotto la pioggia allo stadio appena saputa la notizia della morte di Morosini.
ore 18.40 — La salma di Piermario Morosini è stata trasferita nell'obitorio dell'ospedale civile di Pescara. Il pm della Procura pescarese, Valentina D'Agostino ha disposto l'autopsia.
ore 18.27 — I medici dell'ospedale di Pescara stanno aspettando l'ok dei familiari del centrocampista del Livorno, Piermario Morosini, per richiedere l'autopsia che dovrebbe essere effettuata lunedì. Intanto l'ospedale sta per allestire la camera ardente che comunque, nel caso di esame autoptico, non potrà essere aperta al pubblico. I medici del Santo Spirito, spiega l'ospedale, hanno effettuato quasi un'ora di rianimazione cardiopolmonare.
ore 18.21 — Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha invitato "le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia da questo momento e per tutto il weekend in memoria del calciatore Piermario Morosini, colpito da un attacco cardiaco oggi durante Pescara-Livorno e successivamente deceduto in ospedale a Pescara".
ore 18.16 — Il pullman del Livorno ha lasciato, fra gli applausi dei tifosi del Pescara, la strada antistante l'ospedale Santo Spirito. I giocatori del Livorno e del Pescara, abbracciati fra loro, sono usciti insieme.
ore 18.04 — Il portiere del Pescara, Luca Anania, accusa: "All'inizio non avevamo ben capito la gravità della situazione. Io, tra l'altro, mi trovavo dalla parte opposta e sono subito corso verso la metà campo del Livorno, dove era caduto a terra Morosini. Ci sono stati momenti di grande confusione e mi è sembrato di capire che c'è stato anche qualche attimo di ritardo nei soccorsi, perché ci hanno detto che l'ambulanza non poteva entrare in campo perché l'ingresso era ostruito da un'altra macchina. Alcuni miei compagni hanno portato la barella a mano fino all'ambulanza".
ore 17.48 — Molti applausi e qualche fischio a San Siro appena si è saputo del rinvio a data da destinarsi della partita Milan-Genoa.
ore 17.31 — La Figc ha deciso: stop a tutti i campionati di calcio nel fine settimana, dopo la tragica morte di Piermario Morosini, a partire da Milan-Genoa, in programma alle 18.
ore 17.30 — Il primario Paloscia: "Morosini non ha mai ripreso un battito. Da quando sono arrivato io non ha mai dato un cenno di ripresa nè di respiro e nè di battito. Quando sono arrivato io era tutto fermo. La causa? Non si può dire, penso che tutto sarà rinviato all'esame autoptico. Ritardi? Se si intendeno 30 secondi non è quello, il medico del Livorno ha effettuato subito il massaggio cardiaco".
ore 17.16 — Giocatori e dirigenti del Livorno in lacrime stanno andando a rendere omaggio alla salma che è ancora al Pronto Soccorso. La salma poi sarà trasferita in obitorio.
ore 17.14 — Un minuto di silenzio sarà osservato in campo prima di tutte le partite in programma questo fine settimana, dalla A alle serie minori, per la morte di Piermario Morosini. Lo ha disposto la Federcalcio. Il segno di lutto sarà osservato già da Milan-Genoa in programma alle 18.
ore 17.11 — Il primario del reparto di Cardiologia, Leonardo Paloscia: "Abbiamo fatto tutto il possibile per rianimare il ragazzo. Ma non ha mai ripreso conoscenza".
ore 17 — A dare l'annuncio ufficiale il dottor De Blasi, dell'ospedale di Pescara: "E' stato per arresto cardiaco: purtroppo è arrivato già morto in ospedale. Non si è più ripreso".
ore 16.56 — Le scene di disperazione dei compagni del Livorno in ospedale non lasciano dubbi: Morosini non ce l'ha fatta, è morto.
ore 16.47 — Il ds del Pescara, Delli Carri, è entrato per parlare con i sanitari. Uscendo ha detto: "Non posso dire niente" scuotendo la testa.
ore 16.40 — L'Udinese, proprietaria del cartellino di Morosini (ex nazionale Under 21), si è messa in contatto per seguire l'evoluzione della situazione.
ore 16.29 — Arrivati in ospedale il ds del Pescara Delli Carri con il medico deglla società abruzzese, oltre ad alcuni dirigenti del Livorno.
ore 16.26 — Al giocatore sono state praticate manovre di ventilazione e rianimazione, poi è stato intubato. Si apprende che a soccorrere per primo il giocatore allo stadio, dove stava seguendo la partita, scendendo dagli spalti e raggiungendo il campo, è stato Leonardo Paloscia, primario di Emodinamica all'ospedale di Pescara, che lo ha assistito fino all'arrivo al Pronto Soccorso. Sugli spalti contemporaneamente a Morosini c'è stato un malore anche di un tifoso, trasportato in ospedale anche lui.
ore 16.22 — A Morosini è stato applicato un pacemaker provvisorio.
ore 16.19 — Intanto il giocatore è in coma farmacologico.
ore 16.12 — Piermario Morosini si trova ancora nella sala del Pronto Soccorso dell'ospedale Santo Spirito di Pescara. Insieme al giocatore e ai sanitari c'è anche il medico sociale del Livorno, Porcellini. Secondo una prima diagnosi il giocatore sarebbe stato colpito da una crisi cardiaca con successivo arresto cardiocircolatorio.
ORE 16.07 — Dall'ospedale Santo Spirito di Pescara si apprende che il giocatore è sotto trattamento di rianimazione.
ore 16.03 — La gara tra Pescara e Livorno è stata ufficialmente sospesa sullo 0-2 per gli ospiti e rinviata a data da destinarsi.
ore 16 — Fonti ospedaliere dicono che il giocatore è arrivato in arresto cardiaco.
Momenti drammatici allo stadio Adriatico di Pescara: al 31' del primo tempo Piermario Morosini, giocatore del Livorno, ha iniziato a barcollare cadendo a terra, da solo, per due volte dopo essersi rialzato in stato confusionale e poi è rimasto esanime sul terreno di gioco. Immediatamente la partita è stata sospesa e i sanitari sono entrati in campo per soccorrere il giocatore privo di sensi fra la dsperazione dei giocatori. Al giocatore è stato praticato un massaggio cardiaco prolungato. In campo dopo qualche minuto è entrata un'ambulanza, che ha avuto difficoltà a entrare perché incredibilmente bloccata da un'auto dei vigili urbani che bloccava il passaggio, per il trasporto in ospedale. Scene di disperazione in campo fra i giocatori. Partita sospesa nello stesso stadio in cui appena due settimane fa si era vissuto un momento di grande commozione per il ricordo di Francesco Mancini, preparatore dei portieri del Pescara morto d'infarto.






Piermario Morosini (Livorno)








Morosini si accascia a terra durante Pescara vs Livorno
(dal sito www.gazzetta.it)



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Immagine dei soccorsi a Morosini
(dal sito www.gazzetta.it)
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Immagine dei soccorsi a Morosini
(dal sito www.gazzetta.it)



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A San Siro, dopo la notizia del rinvio della partita...
(dal sito www.gazzetta.it





Piermario Morosini con la maglia della Nazionale Italiana Under 21
(dal sito www.gazzetta.it



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Pescara per Morosini
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Striscione per Morosini a Livorno



Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 15 aprile 2012
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Le morti nel calcio e nello sport

Giuliano Taccola, centravanti della Roma, muore il 16 marzo 1969 al termine di Cagliari-Roma negli spogliatoi. Le circostanze del decesso sono tutt'ora avvolte nel mistero.
Renato Curi,il centrocampista perugino muore in campo il 30 ottobre 1977 durante Perugia-Juventus. Al quinto minuto del secondo tempo, su un campo al limite della praticabilità per via della pioggia incessante, il centrocampis...ta perugino si accascia a terra da solo, senza riprendere più conoscenza. A nulla servono gli interventi di medico e massaggiatore. Motivo del decesso, un infarto fulminante.
Carlos Alberto Barbosa, ala destra brasiliana di 26 anni, scomparso il 4 marzo 1982 per infarto fulminante durante la partita Sport-XV de Jaù del campionato verdeoro.
Beto, mediano del Moto Club, di 26 anni, è morto d'infarto il 14 settembre 1985 durante l'incontro con il Tocantins, a Sao Luis (Brasile).
Barry Welsh, inglese di 19 anni è stato il più giovane a perdere la vita sui campi da calcio in match professionistici, il 1 novembre 1987, fu colpito da infarto mentre giocava per la sua squadra, in un incontro di serie B inglese.
Andrea Ceccotti, giocatore della Pro Patria, l’8 novembre 1987,fu colpito da trombosi alla carotide e si accasciò mentre era in campo per la partita di serie C2 con il Treviso; entrò quasi subito in coma irreversibile e morì sei giorni dopo.
John Ikoroma, nigeriano di 17 anni, muore durante un'amichevole negli Emirati Arabi Uniti a causa di un attacco cardiaco nel febbraio del 2000.
Mike North, arbitro inglese, muore nell’aprile 2001 per un attacco di cuore nel corso del primo tempo di una partita di terza divisione.
Michael Michel, cipriota, nel giugno del 2002 muore per un attacco di cuore mentre l'arbitro fischia un fallo commesso da un suo compagno di squadra in un match di seconda divisione.
Stefan Toleski, calciatore macedone muore nel dicembre del 2002 per un attacco di cuore mentre con la sua squadra, il Napredok, sta disputando una partita di campionato.
Jose' Roberto Rodas, arbitro paraguaiano, morto nel febbraio del 2003 mentre arbitrava un amichevole.
Marc-Vivien Foe, camerunense di 28 anni, il 26 giugno 2003 a Lione, durante Camerun-Colombia, valida per la Confederations Cup, si accascia nel cerchio di centrocampo, colto da infarto. Il mediano del Camerun muore dopo un'ora di inutili soccorsi. Foe soffriva di una malformazione cardiaca, ma i medici gli avevano dato sempre l'autorizzazione a disputare attività agonistiche. Secondo alcuni specialisti, comunque, la presenza di un defibrillatore allo stadio avrebbe potuto salvargli la vita.
Max, difensore brasiliano di 21 anni del Botafogo, accusò un maloreil 26 giugno 2003 durante l’allenamento e morì dopo il suo ricovero in ospedale.
Miklos Feher, attaccante ungherese,il 25 gennaio 2004 a Guimaraes, a pochi minuti dal termine di Vitoria Guimaraes-Benfica, dopo aver ricevuto un'ammonizione, barcolla e cade a terra privo di conoscenza. Sotto una pioggia battente i compagni di squadra e gli avversari cercano di rianimarlo, ma non c'è nulla da fare, anche perché le ambulanze giungono con colpevole ritardo. Feher, 24 anni, muore per un aneurisma.
Paulo Sergio D Silva, detto Serginho, giocatore del Sao Caetano, il 27 ottobre 2004, nella gara tra Sao Paulo e Sao Caetano, al 14' minuto della ripresa, cadde a terra privo di sensi: immediati scattarono i soccorsi, che tentarono per quasi un'ora di rianimare il giocatore, ma ogni tentativo risultò vano.
David Di Tommaso, nel dicembre 2005 il francese crolla sul campo di gioco, il suo cuore cede durante una partita che sta disputando con il club olandese dell'Utrecht. L'autopsia rivela che all'origine del decesso c'è un'aritmia cardiaca.
Giorgio Castelli, giovane calciatore dilettante, morto tra le braccia del fratello gemello e del fratello maggiore la sera del 24 febbraio 2006 sul campo di gioco per un arresto cardiaco mentre si allenava con la sua squadra.
Victor Alonso Guerrero, colombiano, 17 anni, perde la vita in allenamento nell’aprile del 2006. Inutile la rianimazione cardio-polmonare e i soccorsi che gli vengono prestati in campo.
Antonio José Puerta Pérez, centrocampista spagnolo del Siviglia, il 25 agosto 2007 ha perso conoscenza in campo durante la partita , colpito da un arresto cardiaco. I suoi compagni e i medici sono intervenuti immediatamente. Puerta è riuscito a dirigersi verso gli spogliatoi per il cambio, ma lì è stato colpito da altri arresti cardiaci. Condotto all'ospedale più vicino da un'ambulanza, è stato sottoposto a rianimazione cardiopolmonare. Nonostante gli sforzi dei medici, le sue condizioni sono rimaste critiche e alla fine, a causa di un peggioramento dovuto a una encefalopatia post anossica, è morto il 28 agosto all'età di 22 anni. La malattia scatenante i suoi problemi cardiaci, la displasia ventricolare destra aritmogenica, causa frequentemente morte improvvisa tra i giovani e, visti i malori che avevano colpito in precedenza Puerta, sarebbe potuta essere diagnosticata con esami medici più approfonditi ma secondo i familiari i medici del Siviglia erano a conoscenza dei suoi problemi di salute ma non gli hanno impedito di continuare a giocare.
Chaswe Nsofwa, calciatore zambiano giocatore dell’Hapoel Beersheva, squadra della seconda divisione del campionato israeliano, è svenuto dopo una semplice partita di allenamento il 29 agosto 2007, portato subito in ospedale è morto poco dopo.
Lorenzo Modena, giovanissimo arbitro di 17 anni muoreil 22 dicembre 2007 a Verona, colpito da un malore nel corso della sua direzione di gara.
Phil O'Donnel, calciatore scozzese, il 29 dicembre 2007 stava per essere sostituito nei minuti finali della gara ma non ha fatto in tempo a dare il cambio al compagno a bordocampo perché improvvisamente, e' crollato a terra. Immediati i soccorsi, per cinque minuti i medici hanno cercato di salvargli la vita ma neanche l'arrivo tempestivo dell'ambulanza e il successivo trasferimento in ospedale sono serviti.
Guy Tchingoma, calciatore gabonese, muore il 9 febbraio 2008 durante una partita di campionato tra FC 105 Libreville e US O'Mbilia Nzami per un arresto cardiaco.
Daniel Jarque González,difensore spagnolo dell’Espanyol è morto l'8 agosto 2009 nella sua camera da letto nel ritiro di Coverciano mentre era al telefono con la sua fidanzata. Inutili i soccorsi, dopo un iniezione di adrenalina, è morto per asistolia. Aveva 25 anni.
Damiano Capitanio, bergamasco di quasi 19 anni, il 22 ottobre 2009 perde la vita durante un allenamento sul campo della sua squadra. Soccorso immediatamente è stato trasportato in ospedale, dove però tutti i tentativi di rianimarlo sono stati inutili.







Antonio De Nigris, calciatore messicano morto il 16 novembre del 2009 si svegliò alle 3:30 circa del mattino accusando dolori al petto, la moglie chiamò un'ambulanza, ma il giocatore morì durante il viaggio verso l'ospedale. Un giorno dopo il suo decesso, il medico greco dell'ospedale dichiarò che De Nigris era morto a causa di una patologia cardiaca di origine genetica; successivamente, la Federazione calcistica turca dichiarò che il medico che aveva visitato De Nigris, nel 2008 gli aveva diagnosticato una malformazione genetica del cuore, e che De Nigris era stato avvertito dei rischi a cui sarebbe andato incontro proseguendo la carriera calcistica.
Frederico Da Costa Pinheiro“Fred”, centrocampista brasiliano di 26 anni, muore l’8 maggio 2010 mentre disputava una gara del campionato carioca di seconda divisione probabilmente per un attacco cardiaco. Il giocatore ha avuto un collasso mezz'ora dopo l'inizio della partita. Dopo aver ricevuto i primi soccorsi in campo, il calciatore è stato trasportato in un ospedale, dove però sono risultati inutili i tentativi di rianimarlo.
Lorenzo Giannandrea, calciatore di 18 anni della Provincia di Latina, il 14 maggio 2010 è stato stroncato probabilmente da una probabile malformazione cardiaca sul campo da calcio a Priverno dove partecipava ad un torneo.
Jacopo Michelucci, calciatore di 20 anni, un passato nelle giovanili dell'Empoli, è morto nella notte tra il 24 ed il 25 febbraio 2011, mentre era in piazza a Massarosa, vicino Viareggio, in compagnia degli amici poche ore dopo aver giocato una partita amichevole tra due formazioni locali di Terza Categoria.
Wes Leonard, 16 anni. Giocatore di basket americano di Detroit. Il 3 marzo 2011 mentre stava giocando una partita di basket nel suo liceo, segna il canestro vincente del 57-55 per la sua squadra, il Fennville, ma subito dopo ha un malore improvviso e nonostante gli interventi immediati ed il trasferimento in ospedale muore nella notte.
Nicola Cantone, 17 anni. Muore il 12 marzo 2011 mentre giocava una partita di calcio amatoriale alla periferia di Cuneo. Il giovane si è improvvisamente accasciato a terra e subito è stato soccorso dai compagni e dagli avversari. Nicola Cantoni aveva sostenuto le visite mediche previste dai regolamenti e secondo gli esami era in buona salute.




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Ferraris IV
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Giuliano Taccola
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Foe

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Curi
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Matsuda

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Puerta
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Bovolenta