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Dal sito www.corriere.it
12 marzo 2011

ADDIO A NILLA PIZZI, REGINA DELLA CANZONE
Era ricoverata da settimane dopo un intervento chirurgico, aveva 91 anni. Con «Grazie dei fior» era stata la prima vincitrice a Sanremo nel 1951

MILANO - È morta stamattina a Milano Nilla Pizzi, la regina della canzone italiana, protagonista negli anni Cinquanta del Festival di Sanremo ed interprete di brani diventati popolari e immortali come Grazie dei fior, Vola colomba, Papaveri e papere. Del festival è del resto considerata una sorta di simbolo, essendo stata la vincitrice, nel 1951, della prima edizione. Nilla Pizzi (ma il vero nome era Adionilla) era nata a Sant'Agata Bolognese nel 1919. Avrebbe compiuto 92 anni il 16 aprile. Era ricoverata in una clinica dopo un intervento subito tre settimane fa. L'annuncio del decesso della «regina della musica italiana», come era stata definita in più di un'occasione, è stato dato dal suo agente Lele Mora.
LA CARRIERA - Protagonista della musica leggera italiana, il suo nome era indissolubilmente legato al Festival di Sanremo, a cui ha partecipato in diverse edizioni. Nel 1951 non si limitò a conquistare il primo premio, ma in duetto con Achille Togliani si piazzò anche seconda. E proprio grazie alla formula di quel tempo che consentiva ad un cantante di interpretare più di un brano, l'anno seguente conquistò l'intero podio: vinse con Vola colomba e arrivò seconda e terza rispettivamente con Papaveri e Papere e con Una donna prega. Lo scorso anno, proprio per questa sua affinità elettiva con la kermesse musicale ligure, sul palco dell'Ariston le era stato attribuito un premio alla carriera. Nel 2002, invece, l'allora capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, le conferì la nomina a Grande Ufficiale della Repubblica Italiana.
VOCE SENSUALE - La Pizzi inizia la sua carriera a 18 anni, quando vince nel 1937 il concorso '5000 lire per un sorrisò, una sorta di Miss Italia dell'epoca. Nel '42 vince un concorso indetto dall'Eiar (prima denominazione della Rai) ed inizia ad esibirsi con l'orchestra Zeme. Durante il fascismo viene allontanata dalla radio: la sua voce è considerata troppo sensuale. Torna nel 1946 con l'orchestra del maestro Angelini, cui è legata sentimentalmente. Film, trasmissioni radiofoniche, canzoni di successo e chiacchierate love-story (il cantante Gino Latilla tenterà anche il suicidio per lei), ne fanno una delle principali protagoniste del mondo dello spettacolo italiano. Sanremo a parte, tra gli altri successi vanno ricordati quello del 1959, quando vince Canzonissima (con L'edera), il Festival di Barcellona (in coppia con Claudio Villa con Binario) e si piazza terza al Festival di Napoli con Vieneme 'nzuonno assieme a Sergio Bruni.









Dal sito www.repubblica.it
12 marzo 2011

ADDIO A NILLA PIZZI, LA REGINA DI SANREMO
Era ricoverata dopo un intervento. Più volte vincitrice del Festival della canzone italiana, una carriera tra melodia, radio, tv e cinema. Subì la censura del fascismo, nel 2003 il premio alla carriera

MILANO - E' morta stamattina a Milano Nilla Pizzi. La cantante, prima vincitrice del festival di Sanremo nel 1951 con Grazie dei fiori, avrebbe compiuto 92 anni il 16 aprile. Era ricoverata in una clinica dopo un intervento subito tre settimane fa. Ad annunciare la scomparsa il suo agente, Lele Mora. Nata a Sant'Agata Bolognese il 16 aprile 1919, nel 1951 vince il primo Festival di Sanremo con Grazie dei fior, piazzandosi anche seconda con La luna si veste d'argento, cantata con Achille Togliani. L'anno successivo trionferà nuovamente al Festival con Vola colomba, Papaveri e papere e Una donna prega.
L'anno scorso Nilla Pizzi era stata sul palco dell'Ariston, accompagnata da cinque "boys", ospite dell'edizione dei 60 anni del festival. "Mio Dio, che paura ritornare a Sanremo", aveva detto alla vigilia della performance con indosso un abito bianco concepito come un omaggio a due sue canzoni, Grazie dei fiori e Vola colomba.
LA CARRIERA. La Pizzi inizia il suo percorso artistico a 18 anni, quando vince nel 1937 il concorso '5000 lire per un sorriso', una sorta di Miss Italia dell'epoca. Nel '42 vince un concorso indetto dall'Eiar (la prima denominazione della Rai) ed inizia ad esibirsi con l'orchestra Zeme. Durante il fascismo viene allontanata dalla radio: la sua voce è considerata troppo sensuale. Torna nel 1946 con l'orchestra del maestro Angelini, cui è legata sentimentalmente.
Durante l'arco della carriera, parteciperà a film, trasmissioni radiofoniche, collezionando canzoni di successo. Sarà anche al centro di chiacchierate love-story, il cantante Gino Latilla tenterà anche il suicidio per lei. L'intreccio di successi e vita privata ne fanno la regina della canzone italiana. Nel 1959 vince Canzonissima (con L'edera), il Festival di Barcellona (in coppia con Claudio Villa con Binario) e si piazza terza al Festival di Napoli con Vieneme 'nzuonno assieme a Sergio Bruni. Nel 2003 le e' stato assegnato il Premio alla Carriera.