Giorgio Aronne FURLANI

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(Archivio Magliarossonera.it)
  Giorgio Aronne FURLANI

Nato il 25.05.1979 a Milano

Consigliere e Amministratore Delegato

Stagioni al Milan: ..., Consigliere dal 2018-19 al 2022-23 (fino al 5 dicembre 2022) e Amministratore Delegato dal 2022-23 (dal 6 dicembre 2022) al ..... (attualmente in carica)




Dal sito www.wikipedia.it
21 luglio 2018

IL COMUNICATO DEL MILAN: "INIZIA UNA NUOVA ERA, ADDIO A FASSONE, SCARONI PRESIDENTE". SINGER: "ELLIOTT ATTREZZATA PER RIPORTARE IL CLUB SULLA GIUSTA STRADA"
MILANO, LONDRA - A seguito del cambio di proprietà della scorsa settimana, con l'assunzione del controllo del club da parte di Elliott, il Milan ha eletto oggi un nuovo Consiglio d'Amministrazione (il "Consiglio") nel corso dell'assemblea degli azionisti tenutasi oggi a Milano e che segna l'inizio di una nuova era per il club. Il nuovo consiglio è composto da Paolo Scaroni, Marco Patuano, Franck Tuil, Giorgio Furlani, Stefano Cocirio, Salvatore Cerchione, Alfredo Craca e Gianluca D'Avanzo.
Con effetto immediato, Marco Fassone lascia la carica di Amministratore Delegato del club. L'attuale Consigliere Paolo Scaroni è stato eletto Presidente Esecutivo e assume ad interim il potere di sovrintendere alla gestione del club, fino alla nomina, a tempo debito, di un nuovo Amministratore Delegato che è stato identificato.
Il Consiglio si riunirà a breve per riesaminare un nuovo business plan per il club, che presenti un chiaro percorso per riconquistare lo status da Champions League. Il Consiglio esaminerà anche un nuovo budget per il club. L'obiettivo finale è quello di rafforzare la competitività della squadra, in conformità alle norme UEFA sul Fair Play Finanziario. Come chiarito ieri nella decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport di revocare il divieto alla partecipazione alla UEFA Europa League, "il Collegio ... ha rilevato in particolare che l'attuale situazione finanziaria del Club è ora migliore, in seguito al recente cambio di proprietà del Club". Elliott ha già espresso il suo forte sostegno al club, con un aumento di capitale previsto di 50 milioni di euro e ritiene che i cambiamenti di oggi siano fondamentali per il successo del club nel lungo periodo.
Paolo Scaroni, Presidente Esecutivo, ha dichiarato: "Sono felice di avere l'opportunità di guidare il Consiglio di Amministrazione del Milan e sono grato per la fiducia e il sostegno dei miei colleghi membri del Consiglio. Questo è un momento cruciale nella storia del club e siamo tutti grati di avere un nuovo proprietario impegnato a riportare il Milan al suo antico splendore. A livello del Consiglio, faremo tutto il possibile per mettere l'allenatore e i giocatori nella posizione di avere successo. C'è molto da fare e siamo ansiosi di sfruttare il momentum positivo creatosi oggi".
Paul Singer, fondatore, Co-CEO e Co-CIO di Elliott Management Corporation ha dichiarato: "L'elezione di un nuovo Consiglio d'Amministrazione segna un ulteriore passo per riportare il Milan sulla giusta strada. Elliott è ben attrezzata per fornire stabilità finanziaria e adeguata supervisione, elementi fondamentali per il successo sul campo e un'esperienza di livello mondiale per i tifosi. Riconosciamo il posto di primo piano che AC Milan occupa nel mondo del calcio e siamo consapevoli della responsabilità che deriva dal possedere una franchigia così storica".




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(dal sito www.icgn.org)



Dal sito www.milannews.it

GIORGIO FURLANI
Un altro referente, e un altro portfolio manager, del fondo Elliott: l'«italiano» del gruppo che, in passato, ha curato la vendita del Milan da Berlusconi al gruppo cinese Rossoneri Sport Investment Lux, la cordata guidata dall'uomo d'affari Yonghongh Li. Una cessione che, come noto, ha portato poi al passaggio di proprietà proprio dalla cordata cinese a Elliott stesso.




Dal sito www.gazzetta.it
10 novembre 2022

FURLANI, GRANDE FINANZA E TIFO ROSSONERO: SCOPRIAMO CHI È IL FUTURO A.D. DEL MILAN
Dopo l'addio di Gazidis, la guida del club è destinata a passare a un manager che per 12 anni ha lavorato con Elliott. Un milanese e milanista dall'esperienza internazionale
Dopo il saluto “social” di Ivan Gazidis, il Milan si appresta ad annunciare il prossimo amministratore delegato. La scelta è ormai caduta su Giorgio Furlani, classe 1979, milanese, milanista, già membro del cda e per 12 anni portfolio manager di Elliott.




Dal sito sport.sky.it
10 novembre 2022

CHI È GIORGIO FURLANI, SARÀ LUI IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DEL MILAN
Affiancherà Gazidis per il tradizionale passaggio di consegne. Dal 6 dicembre sarà operativo: classe 1979, milanista, già membro del Cda rossonero e per dodici anni portfolio manager di Elliott. Studi alla Bocconi e un Master in Business Administration ad Harvard.
L'annuncio dell'addio di Ivan Gazidis è arrivato, quello del nuovo amministratore delegato rossonero è vicino. Il nome è quello di Giorgio Furlani, classe 1979, affiancherà l'Ad uscente Gazidis per il tradizionale passaggio di consegne poi, dal 6 dicembre, sarà operativo, quando il contratto dell'ormai ex dirigente rossonero di Johannesburg scadrà il giorno prima. Furlani è milanista, ma soprattutto è un grande esperto della finanza internazionale. Già membro del Cda rossonero dal 2018, è stato tra gli uomini che hanno guidato la risalita del Milan, economica e, di conseguenza, anche sportiva. Studi alla Bocconi, poi un Master in Business Administration ad Harvard. Ha lavorato come analista (dal 2003 al 2005) alla Lehman Brothers, la fu quarta banca d'affari degli Stati Uniti, poi nelle società di investimento Silver Point Capital (2006) e Apollo Management (2007-2010). Dunque dodici anni da portfolio manager di Elliott, il fondo americano che ha preso, rialzato e ora ceduto a RedBird il Milan.
LA VISIONE - Giorgio Furlani è stato tra i protagonisti del nuovo Milan, e ora lo sarà ancora di più nel ruolo di nuovo Ad. Lavoro e passione insieme: "Da ragazzo andavo a San Siro, è uno stadio che amo - disse nel marzo del 2022 al Business of Football Summit organizzato dal Financial Times -, ma non è fatto per il mondo attuale, ha come core business solo i club mentre, tra le altre cose, deve diventare un posto di eventi-intrattenimento" - lasciando intravedere la sua visione sull'argomento. "Quando siamo arrivati (nel 2018 con Elliott, ndr) si andava verso la bancarotta - disse Furlani -, siamo intervenuti riducendo i costi e migliorando anche sotto l'aspetto sportivo, con l'arrivo di nuove figure dirigenziali. Con Gazidis - che ora sostituirà -, abbiamo avviato un percorso per trasformare il Milan da un 'club di calcio' a un 'media business'". E spostandosi sulla visione del futuro rossonero: "I prossimi passi da fare - diceva sempre al Business of Football Summit - sono, numero uno, investire nel business fino all’ultimo euro; dare tutto per i giocatori crea una spirale negativa, bisogna investire anche per aumentare i ricavi. Numero due: sviluppare lo stadio e raggiungere i top club europei. Numero tre: lavorare con la propria Lega".




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(da sky.sport.it)
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(da sky.sport.it)



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(11 novembre 2022, dal sito www.gazzetta.it)
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(da "Sempremilan")



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(da Milannews.it)



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(da Milan Press)
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(da Milannews.it)



Dal sito www.milannews.it
11 novembre 2022

VITA DA MANAGER, ANIMA MILANISTA AL 100%: ECCO CHI È GIORGIO FURLANI, NUOVO CEO DEL MILAN
Il primo segno caratteristico di Giorgio Furlani è una garanzia assoluta per i tifosi del Milan: la sua innegabile e sfegatata fede per i colori rossoneri. Perché il nuovo amministratore delegato del club, che dal prossimo 5 dicembre prenderà il posto di Ivan Gazidis, ha il Milan tatuato sul cuore fin dalla sua nascita. Da sempre appassionato di calcio, Furlani arriverà in via Aldo Rossi dopo 12 anni da portfolio manager del fondo Elliott, per il quale ha seguito – fin dal 2017 – il dossier Milan. Perché il 43enne manager milanese aveva intrecciato il suo lavoro con la sua passione nel momento in cui Yonghong Li bussò alla porta dei Singer per ottenere il prestito da 303 milioni (che sarebbero poi diventati 383 con gli interessi) per completare l’acquisto del club dalla Fininvest nell’aprile 2017. Successivamente all’escussione del pegno, Furlani è entrato in pianta stabile nel consiglio d’amministrazione del Milan e ha partecipato attivamente alla fase di controllo, sviluppo e risalita del club dal dissesto economico nel quale era caduto negli anni addietro. E se c’è qualcuno che possa pensare che Furlani sia solo un amministrativo, beh commette un errore importante visto che il nuovo CEO rossonero ha supervisionato molte delle trattative di mercato condotte in porto dalla direzione tecnico-sportiva.
RAPPORTI FORTI - Furlani, negli ultimi quattro anni, non solo è stato il braccio destro di Elliott dentro al Milan (insieme a Gordon Singer), ma ha preso parte attiva anche ai rapporti con l’Uefa e sul progetto stadio, che sarà uno dei dossier che il manager (con laurea alla Bocconi in economia e finanza e un master ad Harvard in business administration) dovrà portare avanti nel corso dei prossimi mesi per cercare di trovare la strada giusta tra il progetto San Siro e l’area di Sesto San Giovanni, già visionata e approvata da Gerry Cardinale in persona. Lo stesso Cardinale ha voluto confermare Furlani all’interno del nuovo consiglio d’amministrazione dopo l’insediamento di RedBird Capital come nuovo proprietario del Milan e la sua nomina ad amministratore delegato è vista come il giusto segno di continuità con quanto fatto da Ivan Gazidis dal 2018 a oggi. Tra l’altro, va ricordato, Furlani è stato supplente del manager sudafricano quando quest’ultimo si è dovuto assentare per i noti motivi di salute che lo hanno costretto a un periodo di cure negli Stati Uniti. L’altro vantaggio di Furlani sarà quello di entrare nella stanza dei bottoni conoscendo già il suo funzionamento, con l’obiettivo primario di continuare a tenere alto il livello di competitività del Milan, sia sul campo sia come azienda.
IL BENE DEL MILAN - Uomo deciso, risoluto, Furlani è stato il centravanti di Elliott durante gli scontri per la governance di Ansaldo Sts e Tim, dove si è dovuto confrontare con colossi mondiali come Hitachi e Vivendì. Dunque, anche nella gestione di casi spinosi come potrà essere, ad esempio, il rinnovo di Rafael Leao e la sua gestione in caso di mancato accordo, la società potrà contare su un uomo forte che saprà scegliere sempre per il bene del club per il quale fa il tifo. E da uno che nel 2007, nel deserto del Cile, trovò un televisore in una locanda per vedere la finale di Champions League tra Milan e Liverpool non possiamo che attenderci un’abnegazione totale alla causa (che lo porterà a tornare a vivere a Milano con la moglie e i tre figli, anche loro milanisti). Buon lavoro Giorgio, con il bene del Milan sempre al primo posto.




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Giorgio Furlani, luglio 2023



Dal sito www.milannews.it
31 luglio 2023

Giorgio Furlani, CEO del Milan, ha rilasciato una intervista in spagnolo presso gli studi di Ahora o Nunca ESPN, televisione statunitense di lingua spagnola. Com’è la situazione del Milan? “Molto buona. Il Milan veniva da anni di crisi, abbiamo passato 7 anni senza stare in Champions League e ora sono tre anni che ci andiamo, l’anno scorso con la semifinale e due anni fa con lo scudetto. Abbiamo investito molto nei giocatori, negli acquisti per cercare di avere una stagione migliore quest’anno. Quindi direi che stiamo andando molto bene, sono molto felice dell’allenatore e dei giocatori e penso che faremo una buonissima stagione. Da tifoso io sono molto felice e spero che anche i tifosi saranno felici come lo sono io”.


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"TIFOSI COME IL 13ENNE GIORGIO"
Così l'amministratore delegato rossonero Giorgio Furlani si racconta ai microfoni di "Business beyond the game" per Sportico
(da MilanPress.it)



Dal web
6 agosto 2023

"Il mio piano originale era essere il centravanti della squadra ma non ero abbastanza bravo così ho dovuto intraprendere questo percorso di carriera. Sono estremamente fortunato e privilegiato, ho una grande responsabilità verso i tifosi come il 13enne Giorgio. Sono milanese e milanista. La mia carriera non ha avuto niente da fare con il calcio fino a 6 anni fa, sono diventato un consigliere d'amministrazione del club e ora sono il CEO. Quindi, sono fortunato e felice. E cerco di fare un buon lavoro.
Da Elliott al Milan? Ci sono elementi simili a ciò che facevo prima, come la negoziazione e strutturare accordi. Sono stato consigliere per qualche anno ed ero un consigliere molto presente. Come direbbe il mio predecessore, ero un consigliere un po' troppo fastidioso. Ho imparato da lui e dai miei colleghi. E spero di essere arrivato preparato abbastanza per svolgere questo ruolo. Lezioni imparate nella mia carriera? Numero uno. Il lavoro duro conta più dell'intelligenza e del talento. Ho imparato questo nella mia carriera. Nell'immobiliare si dice "location, location, location", per me in economia è "preparazione, preparazione, preparazione". Per cui lavorare duro per essere preparato è importante. Numero due. Non c'è io in squadra. Numero tre. Bisogna avere una strategia, avere una visione sul lungo termine e focalizzarsi su questi, anche se significa prendere decisioni difficili e dolorose sul breve periodo. Numero quattro. Il business riguarda le persone. E le persone vanno incentivate. Trovare il giusto incentivo per fare performare meglio le persone è la chiave". (Giorgio Furlani)


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