Rufo Emiliano VERGA

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(Archivio Magliarossonera.it)



Scheda statistiche giocatore
  Rufo Emiliano VERGA

Nato il 21.12.1969 a Legnano (MI)

Interno (C), m 1.84, kg 77

Stagioni al Milan: 6, 1987-88, dal 1989-90 al 1993-94 (di cui 1 con partite ufficiali, 1987-88)

Cresciuto nel Milan (prelevato dal Legnano)

Esordio nel Milan in gare amichevoli
il 02.08.1987: Milan vs Solbiatese 7-0

Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Campionato (Serie A)
l'01.11.1987: Milan vs Torino 0-0

Ultima partita ufficiale giocata con il Milan il 20.03.1988: Milan vs Pescara 2-0 (Campionato)

Ultima partita amichevole giocata con il Milan il 30.07.1993: Como vs Milan 0-1

Totale presenze in gare ufficiali: 3

Reti segnate: 0

Palmares rossonero: 1 Scudetto (1987-88)

Esordio in Nazionale Under 21: .....

Totale presenze in Nazionale Under 21: 21

Reti segnate in Nazionale Under 21: 0

Palmares personale: 1 Camiponato Europeo (1992, Nazionale Under 21)




Ha giocato anche con il Parma (B), il Bologna (A), la Lazio (A), la Fiorentina (A), il Venezia (B), il Lecce (A).




Dal sito www.wikipedia.it

Difensore centrale dotato di un ottimo fisico, vantava caratteristiche da regista arretrato grazie ai suoi ottimi fondamentali, che gli permettevano di ricoprire anche il ruolo di centrocampista centrale.
Precoce promessa del calcio, ai suoi primi esordi con la maglia del Milan ci fu chi lo additò come il possibile erede di Franco Baresi, e fu una delle pedine fondamentali nella vittoria dell'Europeo Under-21 del 1992, ma dei gravi problemi alle ginocchia non gli permisero di proseguire come professionista oltre i 25 anni di età.

CARRIERA
Rufo Verga (a differenza di quello che pensarono in molti, Rufo è il primo nome proprio e non uno dei cognomi) cresce calcisticamente nel Milan, con il quale l'1 novembre 1987 esordisce in Serie A, a soli 17 anni: Arrigo Sacchi lo inserisce al posto di Paolo Maldini, e Verga mette in mostra ottime doti nonostante la giovanissima età. Nel resto della stagione Verga entra in campo in altre due occasioni, confermando quanto di buono si diceva sul suo conto.
Nella stagione 1988-1989 viene dato in prestito al Parma, dove gioca una buona stagione, terminando il campionato con un decimo posto in classifica e con 17 presenze, impreziosite da 2 segnature.
Negli anni successivi Verga trova il modo di giocare in formazioni di buon rilievo quali Bologna, Lazio e Fiorentina, ma non trova continuità anche a causa di problemi fisici che ne limitano le prestazioni.
Dopo un fugace ritorno al Milan Verga gioca una stagione con il Lecce, dopodiché resta svincolato e di lui non si hanno più notizie, ma secondo indiscrezioni i problemi alle ginocchia non gli hanno dato tregua, obbligandolo a lasciare a soli 25 anni il calcio professionistico.

NAZIONALE
Verga nel 1988 viene convocato con la Nazionale Under-18 per le sfide contro Spagna e Lussemburgo, ma non entra mai in campo.
Dal 1990 al 1992 è invece un pilastro della Nazionale Under-21 con la quale gioca tutte le 16 sfide che portarono la selezione di Cesare Maldini alla vittoria finale dell'Europeo Under-21 del 1992, peraltro senza mai perdere un incontro.
Partecipa anche alla spedizione in Spagna per le Olimpiadi del 1992, avventura che termina ai quarti di finale nella sfida persa per 1 a 0 contro i padroni di casa.
In totale con le Nazionali Giovanili ha giocato dal 1988 al 1992 collezionando 24 convocazioni e 21 presenze.




Dal sito www.sapere.it

Promesse mancate
RUFO VERGA, IL NUOVO BARESI?
Quella di Rufo Emiliano Verga è una strana storia. Ancora più strana del suo (particolare) nome. Verga ha soltanto assaggiato il grande calcio, ma il suo palato è stato abituato benissimo fin dalla prima apparizione. La stagione è la 1987-88, quella della rinascita milanista. Nella straordinaria macchina da calcio messa insieme da Arrigo Sacchi, trovò tre piccoli spazi anche lui, Rufo Verga da Legnano.
Non aveva ancora compiuto diciotto anni, Rufo, quando in quel pomeriggio del primo novembre 1987, dopo cinquantotto minuti di gioco nella partita contro il Torino a San Siro, Sacchi lo guardò e gli disse: tocca a te. L'esordio in serie A, avvenne quel giorno, e Verga entrò al posto nientemeno che di Paolo Maldini.
Non sfigurava affatto, nel paragone, il giovane Rufo. Biondo, elegante nel portamento e nel modo di giocare, tanto da risultare a volte addirittura lezioso, per tutti Rufo aveva le carte in regola per diventare il legittimo erede di Franco Baresi: perché era un gran difensore, ma anche perché aveva imparato a fare pure il centrocampista, per cui aveva qualità ideali per fare il centrale di difesa in una squadra "sacchiana", nella quale anche i difensori sono chiamati a costruire.
Non per niente dopo le tre presenze di quel 1987-88 (dopo l'esordio, Verga trovò spazio contro il Verona, subentrando a Massaro, e contro il Pescara, al posto di Gullit), il ragazzo fu mandato a maturare un po' d'esperienza in serie B, ma a Parma, "feudo" dello stesso Arrigo Sacchi, che lì aveva costruito la sua fama.
In gialloblu Verga non dispiace, mette insieme 17 presenze e anche due gol. Il Milan dunque lo richiama alla base, ma in pratica Verga perde un anno, perché in rossonero quell'anno non gioca mai.




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Festeggiamenti per la Coppa dei Campioni 1990.
Da sinistra: Stroppa, Pullo, Verga e Gullit a tavola dopo la finale di Coppa dei Campioni nel 1990.
Si riconoscono anche Paolo Villaggio e Renato Pozzetto
(by Tradizione Rossonera - facebook)





Stagione 1993-94
(da "Forza Milan!", 1989)