Alessio ROMAGNOLI

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(dal sito www.acmilan.com)



Scheda statistiche giocatore
  Alessio ROMAGNOLI

Nato il 12.01.1995 ad Anzio (RM)

Difensore (D), m 1.88, kg 78

Stagioni al Milan: 7, dal 2015-16 al 2021-22

Proveniente dalla Sampdoria (dove era arrivato in prestito dalla Roma)

Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Coppa Italia il 17.08.2015: Milan vs Perugia 2-0

Esordio nel Milan in serie A il 23.08.2015: Fiorentina vs Milan 2-0

Ultima partita giocata nel Milan
il 22.05.2022: Sassuolo vs Milan 0-3 (Campionato)

Totale presenze in gare ufficiali: 247

Reti segnate: 10

Palmares rossonero: 1 Supercoppa Italiana (2016), 1 Scudetto (2021-22)




Ha giocato anche con la Roma (A), la Sampdoria (A).



Dal sito www.wikipedia.it

CLUB
Cresciuto nelle giovanili della Roma, esordisce in prima squadra l'11 dicembre 2012, sotto la guida tecnica di Zdenek Zeman, nella gara di Coppa Italia contro l'Atalanta (3-0), giocando dal primo minuto. Il 22 dicembre seguente, a 17 anni, esordisce in Serie A nella partita Roma-Milan (4-2). Alla seconda presenza in massima serie, il 3 marzo 2013, viene schierato titolare e realizza il suo primo gol in Serie A, nella gara vinta 3-1 contro il Genoa all'Olimpico.
Nella stagione seguente, con Rudi Garcia in panchina, gioca la prima gara il 16 febbraio 2014 contro la Sampdoria. Conclude la stagione con 11 presenze in campionato. Il 31 maggio 2014 il giocatore raggiunge l'accordo per il prolungamento del contratto, legandosi alla Roma fino al 30 giugno 2018.
Il 1º settembre 2014 passa in prestito annuale alla Sampdoria per 500 mila euro: l'accordo prevede il diritto di riscatto in favore dei doriani per 2 milioni e controriscatto in favore della Roma per 750 mila euro. Il 14 settembre fa il suo debutto con i blucerchiati, nella partita casalinga vinta (2-0) contro il Torino. Il 24 settembre segna la sua prima rete, nella partita vinta per 2 a 1 contro il Chievo allo stadio Ferraris. Sotto la direzione dell'allenatore Sinisa Mihajlovic si conquista presto il posto da titolare come difensore centrale, e ottiene 30 presenze in campionato realizzando 2 reti.
L'11 agosto 2015, dopo la scadenza del prestito alla Samp, si è trasferito dalla Roma al Milan a titolo definitivo, firmando con la società rossonera un contratto quinquennale fino al 30 giugno 2020.

NAZIONALE
Dopo aver effettuato la trafila delle Nazionali giovanili, esordisce in Nazionale Under-21 il 5 marzo 2014, nella gara contro l'Irlanda del Nord valida per le qualificazioni all'Europeo 2015. Prende parte all'Europeo Under-21 2015 in Repubblica Ceca.
Dal 10 al 12 marzo 2014 è stato convocato dal CT della Nazionale maggiore Cesare Prandelli per uno stage organizzato allo scopo di visionare i giovani giocatori più interessanti del campionato.




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(dal sito www.acmilan.com)



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5 giugno 2018, Alessio Romagnoli rinnova con il Milan fino al 2022



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Alessandro Nesta: "Sono contento che tanti ragazzi scelgano questo numero per me. Vuol dire che ho fatto qualcosa di importante.
Sono orgoglioso di questo, per l'equilibrio che ho avuto nei momenti belli e in quelli brutti. Faccio il tifo per Romagnoli.
L'ho conosciuto, è un bravo ragazzo, laziale e gioca nel Milan. È bravissimo, gli serve un po' di esperienza internazionale e poi crescerà."
(frase del settembre 2018, da allenatore del Perugia)



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Alessio Romanoli, Capitano rossonero dalla stagione 2018-19
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(da AC Milan - facebook)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 6 novembre 2018)
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Ad Alessio Romagnoli va il premio Gentleman 2019, giunto alla sua XXIV edizione



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 4 aprile 2020)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" dell'11 aprile 2020)



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Alessio Romagnoli, stagione 2021-22
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Alessio Romagnoli con la Coppa dello Scudetto 2021-22



di Colombo Labate
5 luglio 2022

Il ragazzo di Anzio arrivò da noi ventenne nell’estate del 2015 per una cifra ragguardevole (venticinque milioni di euro) disputando - con il nr. 13 sulle spalle che fu di Sandro Nesta, suo idolo assoluto e parte integrante del firmamento delle Stelle Rossonere di sempre- sette anni da grande professionista, senza mai una polemica o una parola fuori posto, guadagnandosi (per tre stagioni, dal 2018-19 al 2020-21) la fascia di capitano, anche se poi con gli arrivi di Tomori e Kalulu ha perso il posto da titolare (e di conseguenza la fascia). Nella semifinale di ritorno della Coppa Italia disputata il 28 febbraio 2018 contro la Lazio, dopo che i tempi regolamentari ed i supplementari erano finiti in parità a reti bianche, batté sotto la Curva Nord dell’Olimpico il rigore decisivo che ci portò in finale, realizzandolo -palla a sinistra e Strakosha a destra- senza esultare, venendo poi sommerso dall’abbraccio dei compagni, i quali gli hanno voluto sempre molto bene. Non è un caso se a Reggio Emilia, pur essendo subentrato all’81.mo minuto a risultato acquisito, è stato lui (e non Davide Calabria, Capitano “titolare” nella stagione appena conclusa ed in campo per novanta minuti) ad alzare al cielo la Coppa dello Scudetto. Tra l’altro fu lo stesso Calabria all’ingresso in campo di Alessio a cedergli la fascia, gesto, questo, di grande riconoscimento. Ora andrà a giocare nella Lazio, la squadra per la quale ha sempre tifato sin da bambino -e non è una frase fatta-, realizzando così un suo desiderio; lo fa da Campione d’Italia in carica ed una Supercoppa Italiana vinta nel dicembre 2016 contro la Juventus a Doha. Buona fortuna per il tuo prosieguo di carriera Alessio, e grazie di tutto!



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Uno striscione, un messaggio d’amore da parte dei tifosi della Lazio per Alessio Romagnoli.
Ad Auronzo si legge: "La Lazio è da sempre il tuo primo amore, torna a casa con l’aquila sul cuore... Romagnoli la Nord ti aspetta!
Ultras Lazio"! Alessio è fin da piccolo tifoso laziale, si sta concludendo la trattativa per portarlo a Formello
(#SportMediaset, 7 luglio 2022)



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(da AC Milan - facebook)



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12 luglio 2022, Alessio Romagnoli
durante le visite mediche per la Lazio
(dal sito www.gazzetta.it)
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12 luglio 2022, Alessio Romagnoli con la maglia della Lazio



Il saluto di Alessio Romagnoli al Milan ed ai Milanisti
12 luglio 2022

"Ciao Milan, dopo sette anni è arrivato il momento di dirsi addio. Mi avete accolto che ero un ragazzino e vi lascio da uomo. Il Milan rappresenta per me una famiglia e lo è stata per tutti questi sette anni. Abbiamo passato momenti difficili, ma poi ci siamo ripresi tutto con gli interessi, compiendo un’impresa straordinaria.
Voglio ringraziare tutte le persone che lavorano a Casa Milan e soprattutto quelle a Milanello, con le quali ho condiviso momenti indimenticabili. Ringrazio tutti i compagni che ho avuto in questi anni, tutti i direttori, e tutti gli allenatori. Ci tengo a ringraziare in modo particolare Adriano Galliani e Mister Mihajlovic per avermi portato al Milan; un ringraziamento speciale va a Mister Gattuso perché, oltre ad avermi consegnato la fascia da Capitano, è stata la persona per me più importante nel mio percorso rossonero.
Infine ringrazio voi, tutti i tifosi, per l’affetto ed il sostegno costante e per avermi fatto sentire sempre uno di voi. Ora è arrivato il momento di salutarci, ma resterà sempre nel mio cuore il ricordo di un’esperienza indimenticabile e di quello che il Milan ha significato per me.
Spero di esservi entrato nel cuore e di avervi lasciato un bel ricordo come calciatore ma soprattutto come uomo, perché questa é la cosa a cui tengo di più.
Vi abbraccio e ci rivediamo presto da avversari. Alessio".



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(dal sito www.gazzetta.it)
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VIDEO
Dedicato ad Alessio Romagnoli



dal sito www.sslazio.it
19 luglio 2022

«Si è realizzato il mio sogno di quando ero bambino: non volevo giocare in Serie A, ma nella Lazio. Mia nonna, a cui ero molto legato, tifava Lazio. Così come mio papà. È l'emozione più grande della mia vita, sicuramente sportiva ma anche della vita in generale.
Non c'è niente di male a manifestare la propria fede. Anche se uno ha giocato per tanti anni in una squadra, se porta rispetto e dà il proprio meglio alla squadra per cui sta giocando, può dichiarare tranquillamente quella per cui tifa. Come feci io diversi anni fa.
Andare via dalla Roma per me è stato un passo molto importante perché andavo in un grande club come il Milan e mi sono sentito libero di esprimere per chi tifo.
Ogni volta che giocavo contro la Lazio parlavo con Tare: 'Mancano due anni poi uno poi sei mesi. Poi vedremo se sarà possibile'. Ho sempre detto di voler giocare nella Lazio, ma non volevo andare troppo in là con gli anni. Finalmente ce l'ho fatta, è bellissimo».
Alessio Romagnoli


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(dal sito www.sslazio.it)



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16 luglio 2022, striscione dei romanisti ai laziali



di Colombo Labate
21 gennaio 2023

Premetto subito che per rinnovare il suo contratto Alessio Romagnoli aveva chiesto sei milioni netti e non era il caso, pur apprezzandolo molto per come si è sempre comportato nel suo periodo al Milan (dal 2015-16 al 2021-22), non facendo mai una polemica (anzi) ed accettando tutto ciò che gli veniva proposto, meritando per questo la fascia di Capitano rossonero che ha sempre indossato con onore dal 2018 al 2022 -anche se con l’arrivo di Tomori perse il posto da titolare e conseguentemente la fascia stessa passata a Davide Calabria-. Non fu un caso che nell’ultima partita della scorsa stagione con il Sassuolo a Reggio Emilia Davide stesso la mise sul suo braccio quando a dieci minuti dalla fine subentrò al posto di Tomori per poi alzare la Coppa dello Scudetto “da Capitano”, a dimostrazione del fatto che nello spogliatoio Alessio è stato sempre rispettato e ben voluto. Detto questo, gli si può muovere qualche appunto, tipo la poca personalità quando (sempre da Capitano) si interfacciava con gli arbitri in campo che puntualmente o lo ammonivano o (peggio) non gli davano retta, oppure quando -proprio a causa del suo essere mite, non sapendo reagire caratterialmente (in certi ambiti purtroppo questo rappresenta una “colpa”) ha commesso via via degli errori che gli sono costati il posto prima in Nazionale e poi nel Club. Ma non dimenticherò mai il rigore decisivo (dopo 120 infruttuosi minuti) per la qualificazione alla finale di Coppa Italia battuto impeccabilmente -da vero, grande professionista- all’Olimpico sotto la Curva Nord in una gelida serata di fine febbraio del 2018 contro la “sua” Lazio, palla a sinistra e Strakosha a destra, senza esultare ma venendo poi sommerso sotto il nevischio dall’abbraccio dei compagni con il settore ospiti (me compreso) in visibilio. Ora veste la maglia biancoceleste, quella della squadra per la quale ha sempre fatto il tifo non nascondendolo mai (segno di grande coerenza in un mondo dove questa virtù é merce rara) e affronterà il Milan da avversario; lo sarà -questo si- per novanta minuti più recupero, ma poi per quanto mi riguarda rimarrà per sempre il Capitano del 19.mo splendido Scudetto, ovvero (nei miei sentimenti da tifoso) un immortale.


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