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Pierre Kalulu nasce a Lione il 5 giugno 2000. Da due mesi ha compiuto 20 anni. Di nazionalità francese, possiede anche il passaporto congolese. È un terzino destro e i suoi punti di forza sono la corsa e lo strapotere fisico. In Francia lo paragonano come fisico e movenze a Nelson Semedo, difensore portoghese del Barcellona, anche se è solo all'inizio della sua giovane carriera e le prospettive tattiche potrebbero ben presto mutare, anche considerando il fatto che il francese può ricoprire facilmente anche altri ruoli nella retroguardia difensiva. Dicevamo appunto che nonostante sia prettamente un terzino destro, Kalulu ha dimostrato in questi anni nelle giovanili del Lione, squadra della sua città natale dove il Milan lo ha prelevato, di poter essere impiegato da giocatore duttile anche in altre posizioni. Può infatti essere schierato sia come centrale, sia come esterno sinistro. Classe 2000, Kalulu è alto 1,84 e può contare su lunghe leve che lo fanno marciare con costanza e senza sosta sulla corsia di destra per mettere in porta i compagni con agilità da una parte e prestanza fisica dall'altra. Si fa notare per il coraggio nelle giocate e per l'abilità di accompagnare l'azione senza però lasciar scoperta la squadra. Un fisico da maratoneta instancabile è molto utile in questi casi all'intero pacchetto difensivo, che ha spesso sofferto i fisici esili e gracili di Conti e Calabria. Giocatore più difensivo che offensivo, che non disdegna la sortita ove si crei l'opportunità. Un acquisto che ad oggi impatta in maniera pressoché nulla a bilancio, se si considera il premio irrisorio di 480 mila euro che il club rossonero dovrà riconoscere ai transalpini a titolo di indennizzo. Ai nastri di partenza sarà il vice terzino destro, con possibilità di accumulare minutaggio anche in altre posizioni del campo, mentre in prospettiva futura può consacrarsi in pianta stabile nell'undici titolare qualora riuscisse a confermarsi e ad ultimare il proprio processo di crescita e di definitiva maturazione. Con il Lione ha fatto tutta la trafila nel vivaio sin dall'età di 8 anni, indossando anche la fascia di capitano dell'Under 19. In questa stagione non ha mai giocato in Ligue 1, dove è andato in panchina il 5 febbraio nello 0-0 casalingo contro l'Amiens, ma ha collezionato 16 presenze in Youth League. C'è una frase che lo accompagna anche sui social. «Non mollare mai e lavora sempre sodo». Moncada lo ha proposto e Paolo Maldini lo ha convinto a scegliere il Milan, battendo una folta concorrenza capeggiata dal Bayern Monaco, particolarmente avvezzo in questo mercato a puntare sui giovani talenti in scadenza. Il rifiuto del rinnovo del contratto che gli ha proposto il Lione è stato categorico, in rosa in quel ruolo ci sono Dubois, Rafael e Tete, e il club non è riuscito a valorizzarlo. In Francia filtra abbastanza insoddisfazione per l'addio di Kalulu. Secondo l'Equipe Tony Parker, leggenda NBA e attuale presidente dell'ASVEL Lyon-Villeurbanne, squadra di basket locale, avrebbe provato a convincerlo a rimanere senza fortuna. Addirittura il presidente del Lione Jean-Michel Aulas si è espresso così all'indomani della partenza del giovane terzino :"Credo che Kalulu avesse tutto per avere successo a Lione. Ma in una stagione difficile come quella trascorsa, l'allenatore tende a puntare su calciatori d'esperienza. Abbiamo commesso un errore". Mentre Juninho Pernambucano, direttore sportivo del Lione, ha dichiarato in passato di contare molto sul terzino senza trovare l'appoggio del tecnico Garcia che non gli ha mai dato un'opportunità, avendo il ruolo saturo. Pierre non è il solo giocatore in famiglia, visto che il fratello Aldo gioca nello Swansea come esterno d'attacco. A differenza del giovane francese che si è messo in mostra nella Youth League con il Lione, Aldo, classe 1996, ha giocato anche in Champions League con la squadra transalpina, per poi sbocciare in Ligue 1 con il Sochaux mettendo a segno undici reti. Oltre a Pierre e Aldo c'è però un altro fratello calciatore, ovvero quello di mezzo classe 1997: Gédéon Kalulu. Anch'esso cresciuto nel Lione, si sta facendo conoscere con la casacca dell'Ajaccio, deciso a mettersi in mostra alla pari dei due fratelli nel grande calcio europeo. Fase difensiva, fisico roccioso, falcata in progressione, voglia di crescere e di affermarsi ad alti livelli. Questa in breve la sintesi del primo acquisto del Milan targato 2020/2021 che vedremo all'opera dalla prossima stagione sportiva.
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