William Freddie HORTON

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(dal sito nardocalcio.blogspot.com)
  William Freddie HORTON

Nato il 24.03.1947 a Roma

Centrocampista (C), m ....., kg .....

Stagioni al Milan: ..., (Anni Sessanta)
, solo Giovanili (e partite amichevoli ?)

Cresciuto nel Milan

Esordio nel Milan in gare ufficiali (Giovanili): .....

Totale presenze in gare ufficiali (Giovanili): .....

Reti segnate: ...

Palmares rossonero (Giovanili): -

Esordio nel Milan in gare amichevoli: .....

Ultima partita amichevole giocata con il Milan: .....

Totale presenze in gare amichevoli: ...

Reti segnate: ...




Dal sito nardocalcio.blogspot.com

WILLIAM HORTON: UN AMERICANO A NARDO' !
Castillo, Millan, Calabuig, Bonfigli, Zhabov. Tanti stranieri hanno vestito la casacca Granata. Ma chi fu il primo? Le cronache narrano del mitico William Horton. Noi siamo andati a scovarlo in quel di Pisa. Un'intervista che è un pezzo di storia neretina.
Ci saremmo aspettati una voce con cadenza anglofona. Ma, quando spinti dalla solita curiosità oltre che da una fortuita coincidenza, quella di amici in quel di Pisa per studio che erano a conoscenza di questo cognome straniero, mai ci saremmo aspettati quell'accento da "toscanaccio" verace.
La redazione di Nardocalcio.com viene in possesso del numero di telefono di un rivenditore di impianti idraulici. Il nome non lascia scampo a dubbi: Idraulica pisana di William Horton! Ma sarà lui, ci chiediamo incuriositi.
Telefoniamo. "Pronto sono di Nardocalcio.com, chiamo per una curiosità: il William Horton della vostra ragione sociale ha giocato a calcio?". Ci risponde una voce femminile: "Sì. Certo, ha giocato anche in Puglia, a Nardò!".
William Horton per molti è stato il primo straniero del Nardò. Eroe e artefice di quella splendida cavalcata che vide i granata nella serie C nazionale nei mitici 60'. Qualcuno ha scritto esser stato un mediano inglese di talento, molti (se non tutti) disconoscono la storia reale di questo personaggio del pallone.
Dopo aver fissato il giorno dell'intervista con la moglie, telefoniamo ad Horton nel tardo pomeriggio di venerdì.

Signor Horton il mondo è piccolo! (Parte una fragorosa risata) Eh sì, ma davvero! Ma non darmi del lei, diamoci del tu!

Sei stato il primo straniero del Nardò. Avvertiva la curiosità della gente?
Alt, un attimo. Io sono italianissimo! Sono nato infatti a Roma da padre americano e, come voleva la regola in voga allora per i militari, oltre al cognome presi la cittadinanza statunitense del mio genitore. Inoltre, mio nonno era tedesco e mia nonna irlandese.e i miei due fratelli vivono a Norimberga. Rispondo alla tua seconda domanda.curiosità, no, a dire il vero no, ma non nego di essermi trovato splendidamente a Nardò, dove la gente con me si è sempre rilevata cordiale e calorosa.

Facciamo un passo indietro? Ci parli della tua carriera?
Sono partito dal Tirrenia dove in qualità di straniero dilettante ho fatto il campionato di Promozione. Sono passato poi al Ponsacco - vado a memoria, eh - anche qui in Promozione, prima di essere scelto, assieme a Chiarugi, dalla Fiorentina. Il passaggio ai viola non si materializzò in quanto avevo addosso una cauzione di 40 milioni proprio perché straniero dilettante. Successivamente passai al Livorno, dove cercai di acquisire la cittadinanza italiana. In quanto americano, pensi, avevo le valige già pronte per il Vietnam.

Come sei riuscito ad evitare la leva?
Naturalmente per meriti sportivi, grazie al console americano presente a Firenze. Poi ho passato un anno da apolide.prima di ricevere finalmente la cittadinanza italiana. Fui preso quindi dal Milan. La società rossonera avrebbe voluto cedermi in prestito. Rifiutai e mi trovai quindi al Pisa in serie A, allenato da Lucchi e Mancinelli. Quest'ultimo poi passò ad allenare il Potenza.

Com'è andata a Pisa?
Ho fatto le mie belle presenza in prima squadra. Inoltre, nel precampionato fui prestato al Bologna e, nel corso di un torneo estivo, fui premiato come miglior giocatore dei felsinei.

Quindi il Nardò?
Sì, portato da Mancinelli che nel frattempo aveva lasciato il Potenza per prendere la guida dei Granata. Non le nascondo che venni al Nardò anche perché avrei guadagnato gli stessi soldi che prendevo in serie A.(ride)

Cosa ti lega ancora a Nardò?
Guarda, mi sento ancora con due dei protagonisti di quell'annata.Giannini e Savarese. Mi piace tenermi in contatto con vecchi compagni di squadra, con i quali talvolta si organizzano "rimpatriate": è il caso di serate o partite di vecchie glorie come quele organizzate da Juve Stabia o Salernitana (squadre dove Horton ha giocato una volta lasciato il Nardò, ndr)

Il ricordo più bello?
Mah, in generale quell'annata per me è stata davvero straordinaria, condita, se non erro, anche da 8 segnature.

Segui ancora il Nardò?
Se devo dire la verità.onestamente no. Sono ormai distante anni luce dal calcio. Di tanto in tanto, vado all'Arena a seguire il Pisa, ma niente di più. La mia attuale attività mi porta via molto tempo ed energie.

Ci lasciamo con un saluto?
Ma quale saluto, suvvia, ormai il numero c'è l'hai. Dai, ci si risente!






Nardò 1968/69
William Horton è il primo in piedi da sinistra. La prima foto ritrae William Horton con la maglia della Salernitana
(dal sito www.nardocalcio.com)