Gustavo GIAGNONI (I)
"L'Uomo del Colbacco"

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Scheda statistiche allenatore
  Gustavo GIAGNONI (I)

Nato il 23.03.1933 ad Olbia (SS), † il 07.08.2018 a Folgaria (TN)

Allenatore, m 1.72, kg 70

Stagioni al Milan: 2, dal 1974-75 al 1975-76 (esonerato in settembre 1975)

Soprannome: “L'Uomo del Colbacco”

Proveniente dal Torino

Esordio sulla panchina del Milan in gare ufficiali e in Coppa Italia l'01.09.1974: Milan vs Brescia 0-0

Ultima partita sulla panchina del Milan il 21.09
.1975: Catanzaro vs Milan 1-1 (Coppa Italia)

Totale panchine in gare ufficiali: 47

Palmares rossonero: -

Palmares personale: 1 Promozione in Serie A (1970-71, Mantova), 1 Promozione in Serie A con la (1990-91, Cremonese), 1 Guerin d'Oro (1992-93, Mantova)




Ha giocato nel ruolo di mezzala sinistra e di libero con l'Olbia (D), il Landini (Prom.), il Fabbrico (D), il Mantova (C, B, A), la Reggiana (B). Ha esordito in Serie A il 27.08.1961 in Juventus vs Mantova 1-1.

Ha allenato anche il Mantova (B, C2), il Torino (A), il Bologna (A), la Roma (A), il Pescara (A), l'Udinese (A), il Perugia (B), il Cagliari (A), il Palermo (B), il Taranto (*), la Cremonese (B, A).

"E' uno di quegli allenatori che hanno soltanto sfiorato lo scudetto e tuttavia sono rimasti nella memoria del pubblico. Celebre per il colbacco e per l'orgogliosa opposizione al potere, diventa...il simbolo del Torino. Dal Torino al Milan il passo è breve: ma qui si imbatte nelle ambizioni di Rivera, che vuole impadronirsi della società. L'avventura finisce dopo una sola stagione." (Dal "Dizionario del Calcio Italiano", Baldini & Castoldi Editori, 2000)



Dal sito www.wikipedia.it

CALCIATORE
Giagnoni iniziò a giocare nella squadra della sua città natale, l'Olbia nel 1954. Nel 1955 si trasferì alla Reggiana in IV Serie, con cui conquistò la promozione in Serie C. Nel 1957 passò al Mantova, dove rimase per 7 anni, conquistando 3 promozioni in 4 anni, passando dalla IV Serie alla Serie A. Debuttò in Serie A con i lombardi il 27 agosto 1961 a Torino contro la Juventus (1-1). Dopo una stagione in Serie B con la Reggiana ritornò al Mantova, conquistando nuovamente la promozione in Serie A nel 1966. In totale con il Mantova ha disputato oltre 300 partite ufficiali, di cui 141 in Serie A.

ALLENATORE
Giagnoni dopo il ritiro assunse la carica di allenatore del Settore Giovanile del Mantova su richiesta del presidente del lombardi Andrea Zenesini. Nel 1969 subentrò in prima squadra a Mannocci, riuscendo a salvare la squadra. Nella stagione seguente arrivò quarto ad un solo punto dalla promozione in Serie A, conquistata l'anno seguente.
Nel 1971 passò al Torino, con cui conquistò un terzo posto alla prima stagione in panchina. Nel 1974 fu chiamato alla guida del Milan, in cui rimase fino all'ottobre 1975 quando, prima dell'inizio del campionato, fu sostituito da Giovanni Trapattoni. In seguito allenò il Bologna (1976-1977, 12º posto in Serie A), la Roma (1977-1978, 12º posto in Serie A), dove fu sostituito da Valcareggi durante la stagione 1978-1979, il Pescara (1979-1980, 16º posto in Serie A e conseguente retrocessione in B), l'Udinese (1980-1981, 10º posto in Serie A), il Perugia (1981-1982, 6º posto in Serie B), il Cagliari (1982-1983, 14º posto in Serie A e retrocessione in Serie B) e il Palermo, dove fu esonerato dopo la 30ª giornata del campionato di Serie B 1983-1984.[2]
Dopo una breve pausa fu nuovamente alla guida del Cagliari alla fine della stagione 1985-1986, quando sostituì Renzo Ulivieri e portò la squadra alla salvezza. L'anno successivo la squadra retrocedette in Serie C1.
Nel stagione 1986-1987 il risultato forse più di spicco nella sua decennale carriera di allenatore, dove nei quarti di coppa italia elimino la Juventus di Platini con il 2 a 2 al comunale di Torino che gli valse la qualificazione dopo l'1 a 1 dell'andata.
Dopo altri tre anni di inattività, nel 1990 divenne allenatore della Cremonese, che portò alla promozione in Serie A. Nel 1992, dopo la retrocessione in Serie B dei grigiorossi, tornò come direttore tecnico (con Ugo Tomeazzi in panchina) al Mantova, che portò dalla Serie C2 alla Serie C1 prima di concludere la carriera nel calcio.






Ai tempi del Torino
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Portato in trionfo dai tifosi granata
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La guerra tra Buticchi e Rivera
(1^ parte - stagione 1974-75)
La guerra tra Buticchi e Rivera
(2^ parte - stagione 1975-76)



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I tifosi del Milan non vogliono
Gustavo Giagnoni come allenatore
(da "La Stampa" del 12 marzo 1974)
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Gustavo Giagnoni, 1974-75



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Giagnoni si oppone ... al falso Giagnoni
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 10 ottobre 1974)



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(foto "Guerin Sportivo", grazie a Guido Santini)





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1975, Giagnoni con Gianni Rivera
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(dal sito www.tepasport.it)



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(Archivio Magliarossonera.it)



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9 febbraio 1975, Milan vs Juve 1-2 (0-2 d.g.s.): Giagnoni parla con Damiani, appena sfiorato da un petardo



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Via Piccolomini, presso San Siro, 1975
(per gentile concessione di Renato Orsingher)



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27 aprile 1975, Milan vs Cesena 3-0, insulti a Giagnoni
e Buticchi e cori per Gianni Rivera
(da "La Stampa")
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Stagione 1974-75, ennesima sostituzione di Gianni Rivera
da parte di Gustavo Giagnoni



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Gustavo Giagnoni sotto il portico
della portineria di Milanello, stagione 1974-75
(per gentile concessione di Luca Innocenzi )
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Stagione 1974-75, Toni Bellocchio e Gustavo Giagnoni nella sede del Milan.
Dietro l'allenatore sardo si nota Domenico Morace,
già Direttore del Corriere dello Sport
(per gentile concessione di Antonella Bellocchio)



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Toni Bellocchio con Gustavo Giagnoni,
che ha in mano una scarpa Tepa Sport, stagione 1974-75
(per gentile concessione di Antonella Bellocchio)
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Gustavo Giagnoni parla ai giornalisti, tra cui Toni Bellocchio, 1975-76
(per gentile concessione di Antonella Bellocchio)



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Intervista a Gustavo Giagnoni su "Gente", 1975



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Prima di Bologna vs Milan 2-2 del 21 novembre 1976
(da "La Stampa")
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Giuseppe Sabadini e Gustavo Giagnoni
(by Giuseppe Sabadini - facebook)





1977, Giagnoni con Santarini, ai tempi della Roma
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1977, Giagnoni saluta Giovanni Trapattoni
(Archivio Magliarossonera.it)




1978, Gustavo Giagnoni con la moglie
(Archivio Magliarossonera.it)




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(dalla "Gazzetta dello Sport", 1979)


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Gustavo Giagnoni con le Stelline del Milan Club Femminile "Stella" di Saronno (VA)
(by Alberta Prandina - facebook)



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1978, Intervista a Gustavo Giagnoni sulla "Gazzetta dello Sport Illustrata"





2006, Gustavo Giagnoni alla festa per i cento anni del Torino



Dal sito www.gazzetta.it
7 agosto 2018

ADDIO A GUSTAVO GIAGNONI, IL "TECNICO CON IL COLBACCO"
Si è spento a 85 anni l'allenatore che ha guidato tra le altre Cagliari, Torino, Milan e Roma. Nel periodo granata diventò personaggio grazie al copricapo
Il calcio italiano in lutto per la morte di Gustavo Giagnoni. Da tempo malato, il popolare tecnico si è spento ieri all'età di 85 anni. E' stato il Cagliari a dare l'annuncio con un tweet pochi minuti prima dell'una di notte: "Il Cagliari Calcio piange la scomparsa di Gustavo Giagnoni, grande uomo di calcio, e si stringe con affetto ai suoi familiari. Ciao, mister!". Giagnoni, era nato a Olbia il 23 marzo del 1933 ma viveva a Mantova dall'età di 25 anni.
QUANTE PANCHINE - Da allenatore ha girato l'Italia: Mantova, Torino, Milan, Bologna, Roma, Cagliari. Diventando un personaggio grazie anche al colbacco messo nel periodo del Toro. Raccontava: "Eravamo partiti bene, poi una flessione. Nel frattempo era arrivato l'inverno e misi il colbacco. Subito iniziarono le vittorie. Lo tenni per ripararmi dal freddo e anche un po' per scaramanzia. Ci giocavo".
CUORE TORO - Anche il Torino ha reso omaggio con un messaggio affettuoso al tecnico sardo, ricordandone la "profonda umanità e il temperamento sanguigno". "Erano - si legge su torinofc.it - gli anni del tremendismo granata e lui, l'allenatore con il colbacco, seppe esaltare quell'orgoglioso senso di appartenenza sfiorando con il Toro lo scudetto nella stagione 1971-72 e ponendo le basi per la vittoria del campionato nel 1976. In carriera - conclude la nota - ha forgiato generazioni di giocatori: nel 1982-83, a Cagliari, anche Walter Mazzarri che oggi lo ricorda con grande riconoscenza".




Dal sito www.sportmediaset.it
7 agosto 2018

È MORTO GUSTAVO GIAGNONI, IL "TECNICO COL COLBACCO": ALLENÒ TORINO E CAGLIARI
Aveva 85 anni, le soddisfazioni maggiori con Torino e Cagliari. Allenò anche Roma e Milan
È morto Gustavo Giagnoni, storico allenatore del Torino e del Cagliari. Aveva 85 anni. La squadra granata ne ricorda la "profonda umanità e il temperamento sanguigno. Erano gli anni del tremendismo granata e lui, l'allenatore con il colbacco, seppe esaltare quell'orgoglioso senso di appartenenza sfiorando con il Toro lo scudetto nella stagione 1971-72 e ponendo le basi per la vittoria del campionato nel 1976".
In carriera - conclude la nota - ha forgiato generazioni di giocatori: nel 1982-83, a Cagliari, anche Walter Mazzarri che oggi lo ricorda con grande riconoscenza". Anche il Cagliari in un tweet ricorda il "grande uomo di calcio, e si stringe con affetto ai suoi familiari".
Al Torino si tolse le soddisfazioni più grosse arrivando dopo aver guidato il Mantova anche in panchina (Serie B 1969-1971). Suo il merito di aver lanciato Pulici, per esempio. Suo il merito per averlo fatto tornare in vetta alla Serie A ventidue anni dopo la tragedia di Superga. Ma sopra ogni cosa resiste quel colbacco indossato un po' per sfida e un po' per necessità.
"Me lo aveva regalato un tifoso del Mantova - ricordava da buon sardo trapiantato mantovano - che li importava dalla Lapponia: ai primi freddi lo misi anche a Torino e fu il finimondo". Giagnoni, era nato a Olbia il 23 marzo del 1933 ma viveva a Mantova dall'età di 25 anni. Mantova, Torino, Milan, Bologna, Roma, Cagliari tra le sue panchine.