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29 ottobre 2020, Milan vs Sparta Praha 3-0




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - STAKANOV IBRA, THEO E KESSIE RIPOSANO. PIOLI RIPROPONE LA TREQUARTI DI GLASGOW
Il Milan volta pagina dopo il beffardo pareggio contro la Roma e si proietta all'Europa League, competizione che va assolutamente onorata. Domani a San Siro ci sarà lo Sparta Praga, squadra partita male nel girone ma assoluta dominatrice nel campionato ceco con sei vittorie. Stefano Pioli, come preannunciato, è pronto a tanti cambi con modifiche in ogni reparto.
TORNA DALOT, THEO AI BOX - Nonostante l'erroraccio contro la Roma in porta ci sarà ancora Ciprian Tatarusanu, confermato come vice Gigio, costretto all'indisponibilità causa Covid. La difesa sarà mantenuta inalterata per tre/quarti, con Calabria, Kjaer e Romagnoli che saranno regolarmente in campo. Nel ruolo di laterale sinistro vedremo invece un cambio: Theo Hernandez riposerà per la prima volta in stagione, con Dalot pronto a sostituirlo. Davanti ai quattro di retroguardia ci dovrebbero essere Bennacer e Tonali, quest'ultimo favorito in luogo di Kessie.
L'ATTACCO DI GLASGOW - In queste ore si è a lungo parlato di un possibile turno di riposo per Zlatan Ibrahimovic, ma lo svedese dovrebbe partire nuvoamente titolare anche contro lo Sparta Praga. Dietro di lui, il tris di mezze punte già schierato al Celtic Park: ovvero Castillejo, Krunic e Brahim Diaz, favoriti su Saelemaekers, Calhanoglu e Rafael Leao. Di seguito la probabile formazione rossonera:
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Romagnoli, Dalot; Tonali, Bennacer; Castillejo, Krunic, Diaz; Ibrahimovic.





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 29 ottobre 2020)




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 30 ottobre 2020)
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dal sito www.gazzetta.it

QUESTO MILAN NON SBAGLIA UN COLPO: TRIS ALLO SPARTA PRAGA ED È GIÀ FUGA
Diaz, Leao e Dalot firmano il 3-0, Ibrahimovic regala un assist ma fallisce un rigore. Rossoneri a +2 sul Lilla
In testa ovunque. Che si tratti della classifica di Serie A o di quella del girone di Europa League, per il Milan non fa differenza: la banda Pioli comanda sempre. Perché fermarsi, nel vocabolario del giovane Diavolo, è un termine non contemplato: la corsa può al massimo rallentare – vedi il 3-3 con la Roma – ma di scendere dalla giostra proprio non se ne parla. Contro lo Sparta Praga a San Siro finisce 3-0 per i rossoneri, che infilano il 23° risultato utile consecutivo e si permettono persino il lusso di assistere a un rigore sbagliato da Ibrahimovic, mentre a segno vanno tre classe 1999: festeggiano Brahim Diaz, al terzo centro in rossonero (il secondo di fila in coppa), Rafael Leao (terza rete in stagione nonché prima in assoluto nelle coppe) e Diogo Dialot, alla prima gioia da milanista. Doppia, peraltro: il terzino portoghese, che di solito si muove sulla destra, cala un gol e un assist giocando da vice-Theo, niente male. E Pioli può sorridere anche per l’altro risultato del gruppo H: grazie al 2-2 tra Lilla e Celitc, il suo Milan comanda da solo.
BRAHIM SÌ, IBRA NO — Il tecnico rossonero si presenta all'appuntamento con lo Sparta con cinque cambi rispetto alla sfida di campionato con la Roma: spazio a Dalot, Tonali – che in coppia con Bennacer sembra decisamente più a proprio agio – e al trio Castillejo-Brahim-Krunic alle spalle di Ibra. Il Milan impiega 24 minuti per sbloccare il risultato e l'1-0 di Brahim Diaz appare una conseguenza logica di quanto visto fino a quel momento in campo: i rossoneri sono veloci, belli da vedere, giocano a due tocchi, ma soprattutto aggrediscono i portatori di palla dello Sparta non appena possono. Possono spesso, perché lo spartito (ambizioso ma rischiosissimo) a cui il tecnico ceco Kotal sceglie di affidarsi è quello della costruzione dal basso: non è certo impeccabile quella di Lischka, che al 24’ si fa strappare il pallone da Diaz. Lo spagnolo chiama in causa Ibrahimovic e poco dopo si ritrova servito dallo svedese nel cuore dell'area: finta sul sinistro, palla calciata col destro e Milan in vantaggio. I pioliani gestiscono e mantengono il vantaggio nel possesso senza mai rischiare. Le variazioni sul tema sono i cambi gioco per Calabria o Dalot sulle fasce o i lanci in verticale di Kjaer: tutte le azioni si appoggiano a Ibra, che insolitamente è poco preciso di testa sullo 0-0 (occasioni su cross di Calabria e Tonali) ma fa peggio al 36’, quando si presenta sul dischetto del rigore dopo un abbraccio del solito Lischka. Il destro di Zlatan finisce sulla traversa, e finisce pure la partita del leader, che lascia il posto a Leao nell’intervallo.
ECCO DALOT — La ripresa si apre ancora nel segno del Milan, che senza Ibra consegna le chiavi della manovra offensiva a Bennacer, splendido direttore d'orchestra da “secondo play” (il primo è Tonali, che gli copre le spalle con personalità e finalmente convince). Con Leao nel motore, i rossoneri guadagnano in velocità e non a caso sfiorano il raddoppio con una ripartenza al 3’: Heca è bravo a stoppare prima l'ex Lilla, da due passi, e poi Tonali, che prova a piazzarla dal limite sulla respinta. È lo squillo che prelude al 2-0 in salsa portoghese: al 12’ Dalot affonda sulla sinistra, mette in mezzo di esterno e pesca Leao che non sbaglia. La serata dell’esterno 21enne in prestito dallo United diventa perfetta nove minuti dopo, quando si fionda su un lancio di Bennacer, controlla e incrocia con il sinistro alle spalle di Heca: Pioli si gode l'undicesimo marcatore diverso in stagione. E siamo solo a ottobre, verrebbe da dire, perché tutto lascia pensare che suoi i giovani diavoli abbiano energie a sufficienza per altri giri di giostra.
Marco Fallisi


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - DALOT, CHE IMPATTO. BENNACER È PITAGORICO. BRAHIM UNA DELIZIA
Tatarusanu 6: spettatore non pagante di una partita nella quale non ha dovuto fare praticamente nulla.
Calabria 6: titolare per necessità, perché Conti non ha più di tanto nelle gambe. Va in gestione della prestazione e delle sue forze visto che domenica, a Udine, i ritmi saranno diversi. (dal 68’ Conti 6: bentornato Andre, i primi minuti per un giocatore che a livello di rotazioni può e deve essere utile a Pioli).
Kjaer 6,5: la sensazione di dominanza in mezzo alla difesa è ormai ampiamente dimostrata. Controlla Julis prima e Kozak poi come se nulla fosse.
Romagnoli 6: la partita è tranquilla e non deve fare grandi cose, né in fase offensiva né in fase difensiva. Esce nel finale quando si accende la spia della riserva. (dall’81’ Duarte sv).
Dalot 7.5: c’era curiosità per vederlo a sinistra e lui, per tutta risposta, si comporta bene in fase difensiva e poi, nel secondo tempo, impreziosisce tutto con una trivela che Leao traduce nel gol del 2-0. Sugella la sua prova con un bel gol, il primo con la maglia del Milan.
Tonali 6,5: sfiora il primo gol con la maglia del Milan, con il portiere ospite che si oppone – a corpo morto – sul sul sinistro da fuori area in avvio di secondo tempo. Cresce nella convinzione delle giocate e va decisamente bene l’esperimento del doppio play con Bennacer.
Bennacer 7,5: guida Tonali nella costruzione del feeling e della manovra. Disegna il pallone da cui nasce il rigore di Ibrahimovic e poi, nella ripresa, decide di mettere il suo marchio sulla gara. Due aperture illuminanti, sempre per Dalot, permettono al portoghese prima di trovare lo spazio per l’assist per il 2-0 di Leao e poi, per il 3-0, lo mette in porta. (dall’81’ Kessie sv).
Castillejo 6: alla fine arriva alla sufficienza, ma pecca di egoismo in un contropiede (Leao tutto solo) e in avvio di ripresa arma il mancino in maniera imprecisa. Così così nel primo tempo.
Brahim Diaz 7: avvia e conclude l’azione del vantaggio rossonero, impreziosito dall’assist di Ibrahimovic. Quando può puntare l’uomo o ha lo spazio minimo per saltare l’avversario, regala sempre bollicine.
Krunic 6: occupa il suo spazio senza lampi. (dall’89 Maldini sv).
Ibrahimovic 6: gioca 45 minuti, dove fa segnare Brahim Diaz fornendogli l’assist del vantaggio, ma poi sbaglia il rigore (che si procura) tirandolo sulla traversa. Gestione delle energie anche per lui. (dal 46’ Leao 7: entra al posto di Ibra e prima di fa parare un tiro a tu per tu con Heca, poi però si rifà rifinendo l’azione illuminata da Bennacer e rifinita da Dalot con un assist di trivela).
All. Pioli 7: vetta solitaria del girone, buona gestione delle forze, altre tre reti segnate e tante risposte positive da parte di una squadra che si diverte, tanto, a giocare insieme.