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26 ottobre 2020, Milan vs Roma 3-3




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - CALHANOGLU VERSO IL RECUPERO RECORD, TORNANO CALABRIA E BENNACER
Archiviato il successo scozzese contro il Celtic, il Milan è pronto a rituffarsi in Serie A, in un altro match di cartello. A San Siro questa volta arriverà la Roma: una sfida complicata che, se vinta, potrebbe offrire una ulteriore carica a tutto l'ambiente. Stefano Pioli dovrebbe poter contare su Hakan Calhanoglu, almeno per la panchina: il turco oggi si è allenato in gruppo, di conseguenza crescono le possibilità di vederlo tra i disponibili. Non ce la farà invece Ante Rebic, il quale dovrebbe rivedersi tra gli arruolabili nella sfida di giovedì contro lo Sparta Praga.
TORNA CALABRIA - E' il momento di risfoderare la filastrocca della retroguardia. Dopo il turno di riposo concesso in Europa League, Calabria è pronto a tornare titolare sulla destra al posto di Diogo Dalot. Il resto della difesa è già definito: Donnarumma in porta, Kjaer e Romagnoli coppia centrale, Theo Hernandez a sinistra. Davanti al quartetto arretrato si rinforma la coppia Kessie-Bennacer, con Tonali che partirà dalla panchina.
DUBBI IN ATTACCO - L'unico attaccante sicurissimo di un posto è Zlatan Ibrahimovic, mentre dietro di lui sussiste una vera e propria bagarre. Sulla destra, in ottica turnover, è favorito Saelemaekers su Castillejo, mentre al centro se la giocano il recuperato Calhanoglu e Brahim Diaz. Leao, invece, dovrebbe tornare titolare dopo la panchina di Glasgow. Il trio più probabile al momento, al netto dei ballottaggi ancora in essere, potrebbe essere Saelemaekers-Calhanoglu-Leao.
Di seguito la probabile formazione rossonera:
Donnarumma G; Calabria, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemaekers, Calhanoglu, Leao; Ibrahimovic.





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 24 e 25 ottobre 2020)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 26 ottobre 2020)




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Lunedì sarà di nuovo Milan vs Roma a San Siro. Ricordiamo una sfida particolare, quella del 14 ottobre 1984, nella quale
due leggende rossonere e giallorosse, rispettivamente Aldo Maldera e Agostino Di Bartolomei, si ritrovarono in campo a
maglie invertite, Aldo (lui che proveniva da una famiglia di milanisti ed era cresciuto - consacrandosi - nel Milan), con
quella della Roma, Agostino Di Bartolomei - che era stato capitano e simbolo della Roma - con quella del Milan.
Quel pomeriggio Agostino addirittura segnò contro la sua ex squadra esultando poi in maniera rabbiosa (e polemica), Aldo
invece a fine partita venne avvicinato da suo nipote Andrea (figlio del fratello Gino), che quel giorno faceva il raccattapalle
a bordo campo assieme a suo fratello. Riviviamo quella giornata attraverso delle immagini relative ai momenti sopra descritti
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 27 ottobre 2020)
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 28 ottobre 2020)




dal sito www.gazzetta.it

SEI GOL, ERRORI, RIGORI E POLEMICHE: LA ROMA ACCIUFFA IL PARI, NIENTE FUGA PER IL MILAN
Gli errori di Giacomelli sui due penalty concessi condizionano una gara frizzante. Doppietta di Ibra, in gol anche Dzeko (male Tatarusanu), Saelemaekers, Veretout e Kumbulla
I cinema sono chiusi da qualche ora, ma a San Siro è andato in scena un remake di “Prova a prendermi”: gol, spettacolo e proteste, nel 3-3 tra Milan e Roma non è mancato nulla se non il lieto fine per i piani di Pioli. La banda Fonseca ha mandato in fumo i suoi progetti di grande fuga. I rossoneri ci sono andati vicini, l’hanno tentata e assaporata tre volte nella stessa notte, ma hanno dovuto incassare il triplice ritorno di Dzeko e compagni e accontentarsi di un punto, il primo pareggio in campionato dopo 4 vittorie su 4. Il Diavolo resta al comando della classifica, ma la corsa frena, anche se la striscia di risultati utili consecutivi si allunga a 22 partite e l’imbattibilità post lockdown prosegue, così come il ritmo da paura di Ibrahimovic, alla terza doppietta in altrettante uscite in campionato. La Roma smuove la sua classifica e torna a casa con una bella prova, fatta soprattutto di carattere e solidità mentale: il pareggio finale ha rispecchiato l’equilibrio visto in campo.
I SOLITI NOTI — Il primo tempo è intenso e ricco di occasioni. Lo marchiano i due signori del gol che non si erano mai incrociati prima di questa sera, Ibrahimovic e Dzeko. Lo svedese sfrutta la primissima chance, dopo due minuti, e l’assist di Rafael Leao, come nel derby: il portoghese scodella dalla sinistra e Zlatan sbuca centralmente anticipando sia Kumbulla che Mirante per il quinto centro in tre partite di campionato. Il bosniaco al 14’ ringrazia Pellegrini, che dalla bandierina disegna una traiettoria pulita, ma soprattutto Tatarusanu, che toppa clamorosamente l’uscita e libera lo spazio per il colpo di testa del capitano giallorosso. Il vice Gigio si riprenderà con un paio di respinte su Ibanez e Pellegrini alla mezz’ora, ma l’errore sul gol di Dzeko pesa: nel Milan capolista tutti girano al massimo, ma tra i pali con Donnarumma è un’altra storia. Dall’altra parte, invece, Mirante salva i suoi su un colpo di testa di Romagnoli e su una gran punizione di Calhanoglu nel finale di primo tempo, ma è il palo a venire in soccorso della Roma quando Kjaer stacca più in alto di tutti su un corner rossonero al 30’: ecco, il Milan dei primi 45 minuti sa come fare male grazie alla capacità di palleggio dei suoi attaccanti (vedi il gol) ma punge soprattutto sugli sviluppi dei calci piazzati, un inedito per le abitudini rossonere. La Roma risponde con una buona copertura degli spazi e un atteggiamento sempre propositivo in costruzione, anche se mancano gli affondi di Pedro e soprattutto Mkhitaryan.
CHE FINALE — Abbondano invece quelli di Rafael Leao, che comincia la ripresa allo stesso modo con cui si era affacciato alla partita: altro spunto sulla sinistra, altro passaggio vincente per un compagno. Il minuto è lo stesso, il 2’, cambiano azione e marcatore: stavolta il portoghese lascia sul posto Karsdorp con uno strappo dei suoi e serve Saelemaekers, che si inserisce al centro dell’area, piazza alle spalle di Mirante il 2-1 milanista e festeggia il terzo gol in rossonero, il secondo in Serie A. Fonseca si affida alle idee dei due trequartisti in appoggio a Dzeko, e quando le combinazioni tra Pedro e Mkhitaryan funzionano il bosniaco spaventa Tatarusanu: il destro che carica al 7’, su un bel pallone dell’armeno dalla sinistra, finisce di poco sopra la traversa. Scollinata l’ora di gioco, Fonseca cambia l’antagonista di Leao: fuori Karsodrp, dentro Bruno Peres. Ma l’episodio che porta al secondo pareggio romanista si sviluppa dalla parte opposta, dopo una respinta corta di Tatarusanu su una conclusione di Mkhitaryan al 24’: Bennacer anticipa Pedro al tiro, ma per Giacomelli l’algerino commette fallo, rigore che la Var conferma. E Veretout dal dischetto fa 2-2. Finita? Macché. Mentre Pioli rimescola le carte davanti sostituendo Leao e Saelemaekers con Krunic e Castillejo, Giacomelli fischia un altro penalty otto minuti dopo, ancora tra le proteste: vede un fallo di Mancini su Calhanoglu e manda sul dischetto Ibra che riporta avanti il Milan. Lo svedese però è ovunque ed “entra” involontariamente anche nel 3-3 della Roma a 6 minuti dalla fine: angolo di Veretout, Ibrahimovic devia male e Kumbulla infila nella porta rossonera. C’è tempo per l’ultimo sussulto rossonero, con Romagnoli che nel recupero sale in cielo e incorna un pallone indirizzandolo nell’angolo alla sinistra di Mirante: fuori, fuga sfumata. O solo rimandata, vedremo.
Marco Fallisi


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - LEAO SUPER ASSIST. IBRA, DUE GOL E UN ERRORE DECISIVO. TATARUSANU TRADISCE
Tatarusanu 5: sfarfalla sull’angolo del pareggio della Roma, leggendo malamente tutta la situazione. Gli sono mancati i centimetri per arrivare su quella palla, che è diventata letale, con Dzeko che quasi non ci credeva.
Calabria 6,5: ennesima prova convincente di Davide, che ha in Spinazzola e Mkhitaryan due clienti scomodissimi che provano a metterlo in mezzo. Lui legge sempre bene le situazioni e dà sicurezza nelle scelte che fa.  
Kjaer 6,5: perde Kumbulla in occasione del 3-3, ma tutto nasce dal buco di Ibrahimovic che scombussola le marcature. Per il resto, altra partita mostruosa, dove oltre a curare il suo, fa anche i compiti di Romagnoli.
Romagnoli 5,5: Tatarusanu buca l’uscita sull’angolo del primo pareggio della Roma, ma lui non si oppone allo stacco di Dzeko. Da quanto è tornato, non ha ancora convinto e si vede che è un periodo no quando, alla fine, non trova la porta della sua ex squadra per il colpo del 4-3.
Theo Hernandez 5,5: Karsdorp lo accorcia sempre e lui non ha mai lo spunto per saltarlo. Ha la palla per il gol del possibile raddoppio, ma il suo mancino finisce fuori. Serve riposare e ritrovare smalto.
Kessie 6,5: sfiora il gol su calcio d’angolo di Calhanoglu e sarebbe stato il giusto premio per un’altra prestazione ampiamente convincente in mezzo al campo. Dove copre diverse imprecisioni di un non ispirato Bennacer.
Bennacer 5,5: passetto indietro per Ismael, che non doma diversi palloni che, per lui, erano diventati semplici. Veretout e Pellegrini non gli danno grande respiro. Cresce un po’ nella seconda frazione, ma non illumina.
Saelemaekers 7: segna il gol del 2-1 con un rimorchio silenzioso e letale, tramutato nel piatto destro vincente che fa secco Mirante. È il premio ad un’altra prova di grande sostanza. E quando esce, si sente la sua assenza sulla corsia destra. (dal 72’ Krunic 5,5: non bene come a Glasgow. Quando agisce sulla corsia esterna non ha lo stesso feeling di quando è dietro la punta).
Calhanoglu 6: si procura il rigore del 3-2, calcia angoli taglienti che i compagni non tramutano in gol anche per la bravura di Mirante, che gli disinnesca anche una fucilata su punizione nel primo tempo che aveva le coordinate giuste dell’incrocio dei pali.
Leao 7: si inventa due assist bellissimi e diversi tra loro. Il primo, per Ibrahimovic, è una palla a tagliare fuori Kumbulla mentre quello per Saelemaekers nasce da una sua azione fulminea e personale, che lascia dietro mezza Roma e poi trova il rimorchio del belga. Ha un potenziale enorme e deve sfruttarlo per essere decisivo. (dal 72’ Castillejo 5,5: non dà quella spinta che si aspetterebbe da un subentrante in un momento topico della partita dove avrebbe dovuto mettere più in difficoltà Spinazzola).
Ibrahimovic 6,5: segna in avvio, segna il rigore del 3-2 e tiene impegnata tutta la difesa della Roma. Sei gol in tre partite in Serie A, vetta nella classifica cannonieri e un ruolo centralissimo nell’attacco milanista. Pulisce palloni che nemmeno col mastro lindo. Il voto scende per il liscio sull’angolo che porta al 3-3 di Kumbulla.
All. Pioli 6: tre volte in vantaggio e tre volte ripresi, con episodi ampiamente discutibili. Forse, nella lettura della partita, sarebbe stato meglio mettere Brahim per Leao in modo tale da dare maggior qualità sulla corsia sinistra. Rimane imbattuto, ma Tatarusanu lo ha tradito alla prima occasione.