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1° maggio 2021, Milan vs Benevento 2-0




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - TORNANO IBRA E ROMAGNOLI, DUBBIO KJAER-TOMORI
Cinque partite per centrare l'obiettivo Champions, cinque partite in cui si è padroni del proprio destino. La prima di queste sfide fondamentali va in scena domani sera alle 20:45 a San Siro, match visibile dai tifosi su DAZN. Siamo alla vigilia di Milan-Benvento e si delineano quindi le scelte per quella che sarà la formazione titolare che domani sera mister Pioli manderà in campo contro i giallorossi allenati da Pippo Inzaghi, di certo non un ex qualunque. Questo però è il momento di fare sul serio, di mettere da parte sentimentalismi di sorta e di lasciarsi indietro le ultime due sconfitte contro Sassuolo e Lazio. La notizia più importante è che Zlatan Ibrahimovic torna a disposizione, pronto a guidare i suoi compagni verso la vittoria come già gli è capitato quest'anno. Vediamo nel dettaglio le possibili scelte del tecnico rossonero.
TORNA Z. - È sotto gli occhi di tutti e Pioli lo ha ammesso in più occasioni, una delle criticità del Milan di quest'ultimo periodo è proprio la mancanza di cattiveria sottoporta. I rossoneri offrono spesso un gioco offensivo più che soddisfacente, salvo poi sciogliersi nel momento della conclusione. In soccorso della squadra tornerà Zlatan Ibrahimovic, lo svedese scenderà in campo dal primo minuto. Dietro di lui ci sarà il solito trio composto da Leao, il portoghese verrà preferito a Rebic, Calhanoglu e Saelemaekers, con Mandzukic, Hauge e Castillejo pronti a subentrare.
NESSUNA SORPRESA - In un momento in cui c'è bisogno di certezze è ovvio che Pioli continui ad affidarsi alla coppia, affiatata e rodata, Bennacer-Kessie. Saranno loro a gestire la mediana rossonera, con Krunic, Meite e Tonali destinati alla panchina.
DI NUOVO IL CAP - È di nuovo il momento di Alessio Romagnoli. Il capitano rossonero, che nell'ultimo periodo è stato fuori tra infortuni e scelte tecniche, è pronto a riprendersi una maglia da titolare. Ancora da decidere il suo compagno di reparto: nell'idee di Pioli dovrebbe esserci Kjaer, con Tomori a riposo, ma nella giornata odierna il danese si è allenato a parte perché influenzato. Domani si deciderà se rischiarlo o meno. Capitolo terzini: se Theo Hernandez ci sarà certamente tutta questa sicurezza per Calabria non c'è. Il laterale destro si è allenato a parte con Kjaer perché anche lui influenzato, ma Davide vuole esserci assolutamente: verrà valutato in via definitiva domattina. Se non dovesse farcela Diogo Dalot è pronto a sostituirlo. In porta ci sarà il solito Gigio Donnaruma. MILAN (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Tomori, Romagnoli, Theo Hernandez; Bennacer, Kessie; Saelemaekers, Calhanoglu, Leao; Ibrahimovic.





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 1° maggio 2021)




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Piero Wilkins fuori da San Siro con un gruppo di tifosi rossoneri il mattino prima dell'incontro
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(dal "Corriere della Sera" del 2 maggio 2021)




dal sito www.gazzetta.it

CALHA E THEO, SCOSSA MILAN: 2-0 AL BENEVENTO E +3 SU JUVE E NAPOLI
Montipò nega più volte il gol a Ibrahimovic, ma ci pensano il turco e il francese. I rossoneri si portano provvisoriamente al secondo posto scavalcando anche l'Atalanta
Casa dolce casa, per una volta nella stagione del Milan è così. Dopo la sofferta vittoria con il Genoa e il lungo digiuno precedente ecco un successo pieno che riporta il sorriso sulla faccia di Pioli. Due a zero al Benevento di Pippo Inzaghi, che deve cercare di restare a galla in un momento difficilissimo. Nel Milan torna Zlatan Ibrahimovic e Calhanoglu è subito più lucido. Rafael Leao restituito al suo ruolo di attaccante esterno lotta e sbaglia ma soprattutto, e questa è la grande novità, lotta. E Zlatan è sempre Zlatan: giocate sofisticate spesso non capite dai compagni, ma novanta minuti di sudditanza dei difensori avversari. Sbaglia un paio di occasioni importanti, ma comunque trasforma la squadra. Il Benevento non è esattamente una concorrente per la zona Champions e come il Milan, anche se in un’altra galassia, paga un girone di andata vissuto sempre con il piede sull’acceleratore. Il Milan però, pur tardando a chiudere la partita, non rischia mai e incassa tre punti fondamentali per il morale e per la classifica. Il vecchio amico Inzaghi torna a casa a mani vuote, d’altra parte non ha a disposizione i giocatori di classe del fratello Simone che pochi giorni fa ha affondato la barca rossonera allontanandola dall’obiettivo: tornare nel salotto europeo. I tre punti sul prato di San Siro impregnato di pioggia stasera erano condizione necessaria anche se non sufficiente. Il Milan si avvia alla super sfida con la Juve con animo un po’ più sereno.
KESSIE, IL VELO E MOLTO ALTRO — Il gol che apre la partita arriva dopo sei minuti, grazie a una bella combinazione di Saelemaekers con Calhanoglu e a un velo intelligente di Kessie che aveva anche avviato l’azione. Dopo un quarto d’ora doppia occasione per Saelamaekers e per Ibrahimovic sulla ribattuta del portiere, ma il riflesso manca. E poi un’altra bella azione sempre da Kessie, brillantissimo soprattutto nel primo tempo, ma Ibra e Leao mancano l’obiettivo. Il Benevento ci prova con Lapadula e Iago Falque, ma Donnarumma non patisce: i rossoneri che hanno ritrovato il capo carismatico lasciano poche occasioni sul campo, praticamente le briciole.
VITAMINA ZLATAN — Per Ibrahimovic contro il Benevento è un rientro da capitano ombra, neppure troppo ombra, ma la questione non stupisce. C’è Romagnoli in campo, c’è il vice Donnarumma, ma chiaramente il motivatore è sempre lui. Il capo. La vitamina Z. All’inizio conta di più la vitamina K, come Kessie, capace di annullare praticamente da solo le manovre di gioco del Benevento. Ma alla lunga la presenza di Ibra paga. C’è un leggero brivido con De Paoli nel finale del primo tempo, finisce in corner non bene sfruttato. E all’inizio del secondo tempo, con Tonali dentro per uno spento Bennacer, è ancora Saelemaekers a cercare Ibrahimovic. E ancora è bravo Montipò, poi Saelemaekers servito da Leao in area pasticcia. Ma il raddoppio è nell’aria, e nell’area: dove arriva Ibra lanciato da Theo (all’origine di tutto il solito Saelemaekers) e Montipò ancora una volta si supera. Stavolta il terzino francese è lì, lanciato e pronto a trasformare la ribattuta. 2-0 e Milan un po’ più tranquillo. È il riscatto di tutti, più che altro di Theo. Che sta vivendo una stagione sottotono, ma chiudendo la partita dà una grossa mano al Milan nella corsa Champions. In attesa del migliore Ibrahimovic: contro il Benevento era in rodaggio ed è bastato.
Alessandra Bocci


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - CALHA ILLUMINA, KESSIE PROVA DI LIVELLO. IBRA E THEO TORNANO DETERMINANTI
G. Donnarumma 6: attento sulla frustata di Ionita dalla media distanza nel primo tempo. Poi deve solo fare buona guardia dentro l’area di rigore.
Dalot 6,5: gioca al posto di Calabria e fa bene. Soprattutto in fase di spinta, dove offre sempre una soluzione valida a Saelemaekers in sovrapposizione. Si rende pericoloso nel secondo tempo con due scorribande nel finale.
Tomori 6,5: doveva dare delle risposte, serie e concrete, e nel corso della partita le dà. A parte una dormita su Lapadula nel primo tempo, rimediata dalla diagonale di Dalot, Fikayo torna a far vedere parte del suo repertorio.
Romagnoli 6,5: ritorno da titolare con buona personalità per Alessio, che gioca spesso in anticipo su Lapadula e – più in generale – si muove bene al fianco di Tomori, gestendo in maniera corretta anche gli assembramenti sulle palle inattive.
Theo Hernandez 6,5: al primo gol nel 2021, finalmente Theo si toglie di dosso qualche peso che lo opprimeva nelle ultime settimane. Sgroppa quando deve, senza strafare, e poi crea l’azione che porta al suo gol, dopo l’ennesimo miracolo di Montipò su Ibrahimovic (dal 76’ Calabria sv)
Bennacer 6: parte forte, con giocate illuminanti in fase di costruzione. Ammonito, rischia il rosso in maniera ingenua (Calvarese lo grazia). Pioli lo tiene negli spogliatoi nell’intervallo. (dal 46’ Tonali 6,5: Sandro ritrova un minutaggio importante e lo sfrutta bene. Attento quando viene puntato, preciso quando c’è da smistare il pallone in fase di costruzione).
Kessie 6,5: i suoi movimenti nell’azione del gol di Calhanoglu sono decisivi, soprattutto il velo a far passare il pallone di Saelemaekers che il turco mette alle spalle di Montipò.
Saelemaekers 6,5: è uno di quelli che sta meglio. Offre a Calhanoglu il pallone del vantaggio e si trova molto bene nel giocare di prima con Ibrahimovic come sponda. Tiene il ritmo alto, poi viene tolto nel finale quando la partita era in ghiaccio. (dal 76’ Castillejo sv).
Calhanoglu 7: sotto la pioggia torrenziale, si accende come per magia. Segna il suo secondo gol consecutivo in campionato a San Siro al termine di un’azione bellissima. È ispirato e si vede, perché si fa dare spesso il pallone e ne sbaglia pochissimi. L’auspicio è che sia così in palla anche contro la Juventus (dall’85’ Brahim Diaz sv)
Leao 6: in attacco combina poco, ma ha un atteggiamento diverso rispetto alle ultime uscite. Sarà la titolarità nel ruolo che predilige, sarà che il ritorno di Ibrahimovic non gli permette di abbassare il livello di concentrazione, ma Rafa si sbatte parecchio in fase di non possesso e recupera alcuni palloni importanti (dal 76’ Rebic sv)
Ibrahimovic 6,5: se la prende con tutti, indistintamente, rialzando il livello della tensione positiva dentro la partita. E non è un caso che il Milan giochi molto bene e sbagli molto poco, soprattutto negli ultimi metri, per i primi 50-60 minuti. Montipò gli nega per tre volte il gol.
All. Pioli 6,5: il Milan rialza la testa, vince e crea tanto. Non concretizza per quello che dovrebbe. Il ritorno di Ibrahimovic si fa sentire e tanti piccoli segnali, che nelle scorse partite si erano tramutati in errori, non si vedono. Bene la vittoria e ora testa alla Juventus.