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26 aprile 2021, Lazio vs Milan 3-0




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - DOMANI PROVINO DECISIVO PER THEO MA PUÒ FARCELA. MANDZUKIC DAL 1'
Ripartire subito, questo deve essere l’imperativo di un Milan uscito sconfitto dalla gara con il Sassuolo e coinvolto nell'agguerita lotta per la qualificazione alla Champions League. Arrabbiati, determinati e concentrati, gli uomini di Pioli dovranno subito dare prova di aver imparato la pesante lezione con il Sassuolo sia dal punto di vista tecnico che morale. Se sul piano partita la squadra dovrà dimostrare di essere più cinica sotto porta, dal punto di vista della personalità i ragazzi di Pioli dovranno stare attenti fino all'ultimo secondo per evitare gli errori visti in settimana. Privi di Ibrahimovic ma con Tomori, Theo e Bennacer tra i convocati, i rossoneri in campo contro la Lazio potrebbero essere i seguenti.
BALLOTTAGGIO THEO-DALOT - Tra certezze e rientri importanti Stefano Pioli, contro la Lazio, potrebbe contare su quella che a tutti gli effetti è considerata come la retroguardia titolare. Sulla corsia destra spazio a Calabria che, al rientro nella gara con il Sassuolo, ha fornito una prestazione di grande spessore. Al centro della difesa confermata la coppia formata Kjaer e Tomori con quest'ultimo che, dopo un piccolo problema accusato nell'allenamento di ieri, ha recuperato e sarà regolarmente al suo posto a fianco del danese. L'unico ballottaggio, in particolare, sarà sulla corsia sinistra con il dubbio di Pioli tra Dalot e Theo. Il laterale francese, al rientro tra i convocati dopo il forfait con il Sassuolo, sembra in vantaggio sul portoghese e pronto a riprendersi la corsia di sua competenza. Il provino di domani sarà decisivo ma dovrebbe farcela.
COPPIA INSOSTITUIBILE - Tra i reparti più colpiti da infortuni e defezioni, il centrocampo rossonero recupera l’insostituibile coppia di centrocampisti formata da Bennacer e Kessie. I due, nelle partite che hanno giocato nel corso della stagione, hanno dimostrato di disporre di un affiatamento impareggiabile. Con la Lazio sia l'algerino che l'ivoriano dovranno dimostrare grande attenzione, sopratutto a livello difensivo considerato il grande potenziale del centrocampo biancoceleste. Kessiè dovrà portare la solita corsa e intensità al centrocampo rossonero mentre Bennacer dovrà riuscire a dare qualità e brio in mezzo al campo.
MANDZUKIC DAL 1’ - Conferme e novità nei quattro giocatori offensivi a disposizione di Pioli. Nel ruolo di prima punta, in particolare, la grande novità rispetto alla gara con il Sassuolo: Stefano Pioli, infatti, ha deciso di dare una chance a Mandzukic dal primo minuto che ritrova così la titolarità dopo la gara di Europa League con la Stella Rossa. Il croato, nonostante non abbia i 90 minuti nelle gambe, garantirà centimetri e grinta con Leao che potrà entrare nel secondo tempo per dare velocità e brio alla manovra rossonera. Alle spalle del numero 9 del Milan spazio alla trequarti ‘titolare’ con Saelemaekers sulla destra, Calhanoglu al centro e Rebic sulla fascia sinistra. I tre dovranno fornire imprevedibilità e qualità all’attacco rossonero sia servendo Mandzukic in area sia con le solite ripartenze in velocità.
MILAN (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria; Tomori; Kjaer; Theo; Kessie; Bennacer; Saelemaekers; Calhanoglu; Rebic; Mandzukic. All. Pioli





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 24 aprile 2021)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 25 e 26 aprile 2021)




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(Foto Curva Sud)


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Lo striscione appeso fuori dai cancelli di Milanello prima della partenza per Roma
in vista dell'incontro contro la Lazio ed il murales "Milano è solo rossonera" in Viale Novara



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(by Fabio Brunelli)
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 27 aprile 2021)
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dal sito www.gazzetta.it

IL MILAN CROLLA ANCHE CON LA LAZIO: ORA SAREBBE FUORI DALLA CHAMPIONS
Una doppietta di Correa e un gol di Immobile stendono i rossoneri, che in un colpo solo vengono superati dall’Atalanta e raggiunti da Napoli e Juve
Se non funzionano più nemmeno le trasferte, allora c’è da preoccuparsi sul serio. Dopo il k.o. casalingo col Sassuolo, il Milan crolla anche a Roma contro la Lazio e in un colpo solo si vede superato al secondo posto dall’Atalanta e raggiunto da Napoli e Juve a quota 66 punti (anche se in realtà, in termini di regolamento, in attesa che si completino gli scontri diretti ora come ora i rossoneri sono addirittura quinti). Una grande ammucchiata per la Champions a cui adesso, grazie a questa vittoria, spera di poter partecipare in extremis anche la Lazio, che insegue a -5 e ha una partita in meno. Il Milan invece prosegue a complicarsi maledettamente la vita al tramonto di una stagione fantastica che gli sta sfuggendo di mano proprio sul più bello. All’Olimpico finisce 3-0 con una doppietta di Correa e sigillo finale di Immobile: per i biancocelesti è la vittoria casalinga consecutiva numero dieci, mentre per i rossoneri è soltanto la seconda sconfitta esterna di tutto il campionato. Ma fa malissimo. Nelle ultime cinque partite il Diavolo dovrà ancora fare visita a Juve e Atalanta.
LE SCELTE - Inzaghi, tornato in panchina dopo essersi liberato del covid (tre partite di assenza), in mediana ha confermato Lucas Leiva e Luis Alberto, nonostante le condizioni di entrambi non fossero al meglio. La vera novità è stata l’impiego di Lulic, che si è ripreso i suoi territori a sinistra dal primo minuto al posto di Fares. In pratica è stata l’unica differenza rispetto all’undici di Napoli. Davanti confermato il tandem Immobile-Correa. Pioli ha dovuto rinunciare ancora una volta al capobranco Ibra, ma rispetto alle previsioni dei giorni precedenti ha potuto convocare e schierare dal primo minuto Hernandez (problemi a un polpaccio). Al centro della difesa ancora protagonista la coppia Kjer-Tomori (con quest’ultimo che aveva generato qualche apprensione nelle ultime ore), ovvero Romagnoli nuovamente in panchina. Con Bennacer recuperato e la trequarti confermata (Saelemaekers-Calhanoglu-Rebic), la scelta che ha spiccato maggiormente è stato il debutto dal primo minuto in campionato di Mandzukic, a distanza di 751 giorni dall’ultima da titolare in A.
DOLENTI NOTE — Il croato tra l’altro ha iniziato in modo promettente, mandando di tacco al tiro Calhanoglu, che ha subito messo alla prova Reina. Il cronometro segnava 18 secondi e sarebbe stato un gustoso antipasto allo spettacolo pirotecnico dei primi minuti di partita. Condotto da lì in avanti a senso unico dalla Lazio, passata dopo due giri di lancetta: Bennacer ha sbagliato goffamente lo stop in mezzo al campo e Tomori non ha accorciato su Immobile, che ha servito sulla corsa Correa, bravo ad accarezzare dolcemente il pallone in rete dopo aver scartato Donnarumma. Finita qui? Per nulla. La Lazio ha insistito, consapevole di avere di fronte un Milan sotto shock, e al 5’ è stata murata soltanto da un riflesso soprannaturale di Donnarumma, che ha respinto su Immobile a colpo sicuro da pochi passi. Questa la nuda cronaca, ma per analizzarla meglio occorre qualche spiegazione in più. Per esempio lo strapotere laziale sulle fasce, soprattutto con Lazzari a destra (ma anche Lulic ha martellato abbastanza). O la gestione impeccabile di Milinkovic nel cuore del campo, dove Kessie è parso decisamente in affanno. O ancora la facilità di Correa nell’infilarsi centralmente, con un passo decisamente più agile e dinamico rispetto ai centrali rossoneri. Dolenti note, per il Diavolo, là dietro. Hernandez ha commesso errori gravi in uscita e, in generale, ha trasmesso insicurezza a tutto il reparto e anche Tomori non è stato all’altezza delle prestazioni invernali. Cosa che sta iniziando a ripetersi con allarmante frequenza. In generale, c’è stata una squadra – la Lazio - brava a mordere e a far girare palla velocemente, con tante giocate in verticale, e un’altra – il Milan – apparso scarico nella testa e nelle gambe. Mandzukic? Si è sbattuto, ma non ha goduto di grandi rifornimenti.
TOMORI, CHE SUCCEDE? — I rossoneri sono riusciti a uscire dal guscio alla mezzora, e qui sul banco degli imputati ci è salito Calhanoglu, che ha tirato debolmente su Reina dopo aver insensatamente cincischiato in area da ottima posizione. Un potenziale gol sulla coscienza del nazionale turco. Il Milan è diventato gradualmente più convinto di se stesso, ha costretto la Lazio ad abbassarsi, ha provato a costruire azioni di prima decisamente interessanti (una, tutta al volo, ha mandato al tiro Mandzukic), ma al 43’ ha dovuto ringraziare il Var, che ha annullato un gol a Lazzari per un fuorigioco millimetrico. Var che invece a inizio ripresa non ha fatto cambiare idea a Orsato, che ha convalidato il raddoppio di Correa, armato da Luis Alberto e andato via in area a Tomori con facilità disarmante. Il Milan ha protestato per un fallo di Leiva su Calhanoglu nell’azione che ha avviato la rete laziale ma il fischietto veneto, dopo aver rivisto la dinamica, ha confermato la rete. Lo show di Correa peraltro è proseguito e non ha ulteriormente irrobustito il tabellino dei marcatori soltanto perché ci si è messo di mezzo Donnarumma. Intorno all’ora di gioco Pioli ha cambiato Mandzukic e Saelemaekers con Leao e Diaz, ma senza risultati apprezzabili (soprattutto in termini di punta centrale). Il Diavolo ha provato a rimettere sotto la Lazio senza troppa convinzione, limitandosi a scodellare qualche palla vagante in area. Mentre l’efficacia avversaria è stata sempre più evidente. Nell’ultimo spicchio di gara il protagonista è diventato Immobile: prima un palo su un pallonetto delizioso con Donnarumma in uscita, e poi un destro vincente calciato senza opposizione da parte della difesa rossonera. L’unico sussulto del Milan, sul tre a zero, è stato una traversa di Kessie allo scadere. Roba buona solo per la cronaca, non per mitigare un inquietante tracollo.
Marco Pasotto


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - IMPLOSIONE MILAN: CALHA, ERRORI DECISIVI. TOMORI IRRICONOSCIBILE
G. Donnarumma 5,5: sui gol ha poco da fare. Ma ne prende tre e non può essere salvato nemmeno lui, che è superlativo per due volte su Immobile.
Calabria 6: quando si vede sbucare Correa nella sua zona, causa buco di Bennacer, è troppo tardi per fermarlo. È sicuramente uno di quelli che non dà la sensazione di avere le pile scariche. (dal 69’ Dalot 5,5: un paio di discese, ma nulla di più).
Kjaer 6: unico baluardo lucido di una squadra letteralmente implosa. (dal 73’ Romagnoli 5,5: non si intende con Tomori in occasione del gol del 3-0 di Immobile).
Tomori 4,5: disastroso. Sui gol della Lazio, c’è la sua firma. Peggior prestazione da quando è arrivato al Milan.
Theo Hernandez 5: recuperato in extremis, ma ha la connessione tra testa e gambe che va a 56k.
Bennacer 4,5: il suo errore, un disimpegno aereo debolissimo, manda in cortocircuito la partita del Milan perché da quell’errore, nasce il gol dell’1-0. Fatica a riprendersi nella fase d’impostazione. (dal 69’ Tonali 5,5: un mancino a fil di palo per farsi notare dentro una serata nerissima per tutto il Milan).
Kessie 5,5: è alla canna del gas, ma il Milan non può fare a meno di lui. Colpisce una traversa nel finale, ma il presidente non è più quello di prima.
Saelemaekers 6: uno dei pochi a salvarsi dalla caduta dell’Olimpico. È quello che crea i maggiori pericoli al sistema difensivo della Lazio. Cerca anche il gol, ma non trova la conclusione a giro. Sacrificato sull’altare dei cambi, un po’ inspiegabilmente. (dal 63’ Brahim Diaz 5,5: impalpabile).
Calhanoglu 5: si divora, letteralmente, due occasioni che potevano cambiare le sorti della partita. La prima dopo 15 secondi, la seconda quando si addormenta sul pallone e non tirando di prima. Un trequartista che chiede 5 milioni all’anno, quei gol, li fa.
Rebic 5: in uno stadio che gli porta bene, sparisce. Dovrebbe essere quello dal quale aspettarsi qualche guizzo decisivo, invece niente. Va a sbattere sistematicamente contro gli avversari e non trova mezza giocata.
Mandzukic 5: la mossa a sorpresa, non sortisce gli effetti sperati. Un paio di sponde, un tiro loffo verso la porta di Reina e poco altro. Peccato per quello che poteva essere e non è stato, soprattutto in questa lotta per la Champions che si complica ulteriormente. (dal 63’ Leao 4,5: non è una cosa accettabile che uno entri con questa svogliatezza. Altroché difenderlo…).
All. Pioli 4,5: il Milan è imploso, davanti ai suoi occhi, giorno dopo giorno. La condizione fisica è a limiti della decenza, il cervello della squadra non dà segnali incoraggianti. Il doppio ko con Lazio e Sassuolo certifica che i problemi sono molteplici perché questa squadra non sa più segnare. Sarà un finale al fotofinish, ma servono delle imprese che – stasera – sembrano essere ciclopiche.