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21 marzo 2021, Fiorentina vs Milan 2-3




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - DIAZ VINCE IL BALLOTTAGGIO A SINISTRA. TONALI E IBRA DAL 1'
Ripartire subito, questo deve essere l’imperativo di un Milan uscito dall’Europa League sconfitto ma non vinto nell’orgoglio e nella determinazione. Arrabbiati, determinati e concentrati, gli uomini di Pioli sono attesi da un obiettivo sportivo e da uno personale: il primo è la qualificazione alla Champions League mentre il secondo, diretta conseguenza di quello appena citato, è quello di vincere tutte le gare e provare nella difficilissima impresa di recuperare il gap con l’Inter. La prima di queste 11 tappe è la partita di domani con la Fiorentina di Prandelli, una squadra altalenante ma che nelle ultime settimane sembra aver trovato una quadra tecnico-tattica. In un Milan decimato dagli infortuni ma carico di orgoglio, queste potrebbero essere le scelte di mister Pioli per la gara con i Viola.
DALOT PER KALULU - Nonostante la perdita di una colonna portante di questa stagione come Calabria, la retroguardia rossonera ripartirà da giocatori che hanno rappresentato una certezza in termini di rendimento e di personalità. Davanti all'insostituibile Donnarumma ci sarà l’affidabile coppia di centrali formata da Kjaer e Tomori, tra i più positivi nella sconfitta interna con lo United. Sulla sinistra confermato Theo Hernandez che dovrà ritrovare la miglior condizione fisico-mentale mentre sulla destra spazio a Dalot entrato bene in Europa League e chiamato a replicare la gara con il Verona.
TORNA TONALI - Una delle vertebre portanti della spina dorsale rossonera è incontestabilmente rappresentata da Franck Kessie. L’ivoriano è stata la costante della stagione rossonera, un autentico trascinatore e una presenza fissa nella coppia dei centrocampisti di Pioli. Al suo fianco, domani con la Fiorentina, ci sarà Sandro Tonali che nelle ultime gare è apparso in crescita sopratutto in termini di personalità Contro un centrocampo fisico come quello di Prandelli, la coppia formata da Tonali e Kessie dovrà garantire una prestazione di grande sintonia e coesione.
IBRA DAL 1’ - Tra conferme alla ricerca di risposte e il gradito ritorno di Ibrahimovic, l’attacco rossonero sarà ridisegnato nella gara con la Fiorentina. La trequarti, rispetto alla gara con il Manchester United, rivedrà ancora Saelemaekers e Calhanoglu: se il primo dovrà ripetere la prestazione intensa con i Red Devils, il numero 10 dovrà tornare sui livelli di inizio stagione perchè l’attacco rossonero e i suoi compagni di reparto ne hanno un impellente bisogno. Le novità, nelle scelte di Pioli, sono rappresentate dal rientro di Ibrahimovic e dall’inserimento di Diaz sulla corsia sinistra. Se lo svedese vuole e deve ritrovare il gol dopo lo stop per infortunio, lo spagnolo ritorna nella posizione da esterno per cercare di garantire fantasia e imprevedibilità all’attacco rossonero.





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 21 marzo 2021)
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(da Spazio Milan)


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Luca Rosia in tribuna stampa
del "Franchi" di Firenze
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Il gol di Hakan Calhanoglu



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 22 marzo 2021)
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN, COLPACCIO A FIRENZE. NELLA SCIA DELL'INTER RESTA SOLO IL DIAVOLO
I rossoneri reagiscono nel modo migliore all’eliminazione europea e fortificano il secondo posto in chiave Champions. Di Calhanoglu il gol decisivo
Le sberle europee hanno incattivito il Milan. Perché solo una squadra cattiva è in grado di rialzarsi, trasformando lo svantaggio in vantaggio, tre giorni dopo essere stato cacciato ingiustamente dall’Europa League. Chi era curioso di verificare il grado di reazione del Diavolo, ha ricevuto la risposta perfetta: i rossoneri espugnano Firenze 3-2 (reti di Ibra, Diaz e Calhanoglu da una parte, Pulgar e Ribery dall’altra) e approfittano del passo falso della Juve per consolidare il secondo posto in chiave Champions e dare tutto il fastidio possibile ai nerazzurri. A dispetto della stanchezza. A dispetto delle assenze. E sotto lo sguardo del c.t. azzurro Mancini. Una partita che ha sottolineato quanto, soprattutto in certi casi, siano essenziali Ibrahimovic (un gol, una traversa, un palo) da una parte e Ribery (gol e tante altre cose) dall’altra: 76 anni in due e non sentirli. Prandelli aveva detto in vigilia che questa annata lo sta facendo arrabbiare: ecco, dopo questa sconfitta servirà una dose massiccia di antiacido perché la sua Viola manda al macero una partita che all’inizio della ripresa aveva in pugno abbastanza saldamente.
LE SCELTE — Il tecnico dei toscani rispetto al 3-5-2 iniziale di Benevento ha optato per una linea difensiva a quattro (Quarta a destra, Caceres a sinistra), con Eysseric (in un ottimo momento) e l’ex Bonaventura impiegati da ali e Ribery a gravitare qualche metro dietro Vlahovic. Pioli rispetto alle intemperie mediche di coppa non è riuscito a recuperare nessuno – sei erano gli assenti giovedì col Manchester e sei sono rimasti al Franchi - ma se non altro stavolta ha potuto giocarsi il carico pesante dal primo minuto, con Ibra titolare tre settimane dopo il k.o. muscolare. Alle sue spalle confermati Saelemaekers e Calhanoglu, con la novità Diaz (preferito ad Hauge) a sinistra. In mediana Tonali per Meité e in difesa Dalot per Kalulu al posto di Calabria, fresco di intervento al menisco.
EMOZIONI — I primi 45 sono stati divertenti. Ritmi buoni – a conferma che il Milan ha ancora carburante nei muscoli -, a volte anche molto buoni e partita giocata da entrambe le squadre senza troppe paranoie difensive, ma cercando di andare al sodo. E così sono arrivati due gol e diverse occasioni limpide, senza un vero vincitore ai punti. Pregi e difetti? Rossoneri bene nel giro palla sulla trequarti, decisamente meno bene in uscita, con diversi palloni sanguinosi smarriti in mediana. Viola bene sulle fasce (Esseryc da una parte, Castrovilli – abile ad allargarsi – dall’altra a spaventare Dalot, incerto e impreciso), decisamente peggio nelle chiusure difensive centrali. Le emozioni sono iniziate già dopo cinque giri di lancetta, con Tomori che ha sbrogliato un pasticciaccio sulla linea di porta, anticipando provvidenzialmente Quarta. La Fiorentina infatti ha iniziato con toni aggressivi, ma è stata punita al primo break rossonero: lancio di Kjaer (che in questo match si è divertito particolarmente nelle vesti di regista aggiunto) per Ibra, Quarta non è salito assieme ai compagni tenendolo in gioco, e Zlatan ha infilato Dragowski. Otto minuti e sfida rimessa in parità: Dalot ha tirato giù Castrovilli vicino al vertice dell’area e Pulgar ha disegnato una punizione fantastica, sorprendendo Donnarumma. La parte centrale del primo tempo è stata tutta a tinte viola e ha visto anche una perla rara: colpo di tacco in acrobazia di Pezzella e palla sulla traversa. Un gesto che ha ricordato – moltissimo – il celebre gol di Mancini in Parma-Lazio. Dalla tribuna il c.t. avrà apprezzato. Il conto dei legni è tornato in parità al 35’, quando Calhanoglu ha servito magnificamente Ibra: scavetto di sinistro e altra traversa. Il tempo è finito con un cambio in porta: la caviglia ha tradito Dragowski, dentro Terracciano.
IL RITORNO DI CALHA — Curiosità: i titolari rossoneri negli ultimi minuti di intervallo hanno sostenuto un inconsueto riscaldamento, che però è servito a ben poco perché la Fiorentina è passata dopo sei minuti al termine di una bella azione manovrata e cercata, con pallone consegnato saggiamente da Vlahovic sul sinistro di Ribery. Tutto molto bello. A quel punto la sfida era in mani toscane, ma c’è rimasta poco. Minuto 12, Kjaer ha spizzato – fortunosamente – in area e la palla è arrivata fra i piedi di Diaz, che è sfuggito a Eysseric e ha messo dentro. A quel punto il match ha cambiato spartito di colpo. Il 2-2 ha colpito al cuore la Viola, che ha finito col rintanarsi lasciando metri preziosi alla qualità rossonera. Prima Ibra ha spaventato i toscani con un bizzarro cross a campanile di esterno destro che ha preso una traiettoria assurda ed è rimbalzato sul palo, e al 27’ il Diavolo ha calato il tris: Tomori in anticipo fino a metà campo, Diaz per Kessie, imbeccata per Calhanoglu che l’ha infilata nell’angolino più lontano, con Terracciano non troppo reattivo. Il Milan ha tenuto alto il baricentro e bassa la Fiorentina fin quando i polmoni hanno avuto ossigeno, riuscendoci fino a una decina di minuti dal novantesimo. A quel punto restavano energie soltanto per allestire una fase difensiva il più efficace possibile, e così è stato. Vlahovic è stato disinnescato da Tomori, la Viola si è fatta prendere dalla frenesia e non è più riuscita ad affacciarsi con lucidità. Ora arriva la sosta ed è una buona notizia soprattutto per i rossoneri.
Marco Pasotto


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - TOMORI-KJAER, COPPIA DA CHAMPIONS. IBRA DETERMINANTE. FINALMENTE CALHA E BRAHIM
G. Donnarumma 5,5: arriva in ritardo sulla punizione di Pulgar che porta al pareggio della Fiorentina. Su quello di Ribery è coperto e non può impostare la parata.
Dalot 5,5: inizia malissimo, causa il fallo da cui nasce la punizione del primo gol viola. Poi sembra registrarsi, ma non al punto tale da salvare la prestazione.
Kjaer 7,5: due assist decisivi, fa una grande partita su Vlhaovic ed è un mostro nelle letture sulla sua zona di campo. È uno dei grandi leader di questa squadra e insieme a Tomori forma una coppia da Champions.
Tomori 7,5: riscattatelo subito, fate il bonifico al Chelsea per tenerlo. Un difensore clamoroso, che non sa cosa voglia dire mollare. Il gol del 3-2 nasce da un suo grandissimo anticipo, che aveva letto con prevenzione, che apre la strada a Kessie per la rifinitura a Calhanoglu.
Theo Hernandez 6,5: trattoreggia sulla mancina dove macina chilometri. Ogni tanto perde la bussola sulle incursioni centrali, ma fa un’ottima partita anche in sacrificio difensivo nell’assalto finale della viola.
Tonali 6: attento, preciso, senza sbavature in mezzo al campo. (dal 58’ Bennacer 7: entra benissimo in partita, facendo sparire il pallone dalla visuale dei mediani avversari. Dà alla squadra un ritmo diverso).
Kessie 7: l’assist per Calha è la sublimazione di una prestazione completa, anche se ogni tanto si vede qualche segnale di stanchezza. Non vuole uscire dal campo e la sua voglia di vincere viene premiata. Saelemaekers 5,5: Pioli lo richiama spesso per la posizione in campo. È sull’altare dei sacrificati nella ribalta varata dal mister con i cambi. (dal 58’ Castillejo 6: subentra bene, mettendoci argento vivo in campo. Poteva essere più lucido nella ripartenza nel finale).
Calhanoglu 7: bentornato Hakan! Nella partita più difficile di questa parte di stagione, trova il gol vittoria che – per lui – è un sollievo ed un macigno in meno sulle sue spalle. Il Milan non può prescindere dal miglior Calha. (dal 90’ Meite sv).
Brahim Diaz 6,5: parte a sinistra, finisce al centro e rispetto ad altre gare, risulta più ficcante. Ha il grande merito di mettere dentro il pallone del 2-2 che rimette in palla la squadra dopo la rete di Ribery. (dall’80 Krunic sv).
Ibrahimovic 7: un gol, due pali, si gestisce e rimane in campo fino alla fine. Sale a quota 15 gol in campionato ma, in generale, ridà fiducia e incisività a tutta la squadra. Leader maximo.
All. Pioli 7: era una partita complicatissima, soprattutto per le condizioni fisiche della squadra e i suoi uomini rispondono da grande gruppo. Espugna Firenze, si issa ancora al secondo posto e scava un piccolo solco sulla Juventus. Una pausa da passare in preghiera con la speranza che chi andrà in nazionale non si faccia male.