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14 settembre 2017, Austria Vienna vs Milan 1-5




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - 3-5-2 CON CALHA LIBERO DI SVARIARE: LE SCELTE DI MONTELLA PER L'ESORDIO IN EUROPA LEAGUE
Vincenzo Montella vara il 3-5-2 e dopo l’esperimento di Skopje contro lo Shkendjia, l’allenatore del Milan è pronto a proseguire su questa strada per dare una svolta all’autunno milanista. Il primo test di livello per la nuova veste tattica sarà l’Austria Vienna di Fink, nell’esordio del Milan in Europa League.
CALHA TITOLARE -  La novità più importante riguarda la doppia panchina di Suso e Bonaventura, con Hakan Calhanoglu che giocherà dal primo minuto partendo dalla posizione di mezz’ala sinistra. Il turco, però, potrà godere di libertà di movimento quando il pallone lo avrà il Milan, andandosi ad alzare dietro le due punte, che saranno Kalinic e André Silva, formando così un 3-4-1-2. A completare il trio di mezzo ci saranno Lucas Biglia in cabina di regia e Franck Kessie come mezz’ala destra. Abate e Antonelli presidieranno le fasce laterali.
LA PROVA DI LEO -  Dietro di loro ci sarà la difesa a tre, ovvero l’habitat preferito da Leonardo Bonucci. Il capitano del Milan tornerà ad occupare la posizione nella quale è esploso a livello internazionale. Ai suoi lati ci saranno Zapata (preferito a Musacchio) e Romagnoli mentre Gigio Donnarumma sarà tra i pali. Questa, dunque, la probabile formazione del Milan:
MILAN (3-5-2): 99. G. Donnarumma; 17. Zapata, 19. Bonucci, 13. Romagnoli; 20. Abate, 79. Kessie, 21. Biglia, 10. Calhanoglu, 31. Antonelli; 7. Kalinic, 9. André Silva.





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 14 settembre 2017)




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(by Paolo 049)
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Partenza per Vienna
(Avanguardia Rossonera)
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Il Milan Club Femminile Stella di Saronno
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Il Milan Club Femminile Stella di Saronno


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Le squadre schierate al centro
del campo prima della partita
(by Alberta Prandina)
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Milan Herbert Kilpin Firm
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La Curva Sud


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Il Milan Club Chieti
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Banda Scalino
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Milan Club Seregno e Gruppo Sosta


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Andrea Pollo
del Milan Club Savona Rossonera
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(by Vincenzo Di Pietto - facebook)
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(by Luca Savi - facebook)


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Nik Stendardo
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Paolo Fabbro di Legnano Rossonera




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Il biglietto della partita
(per gentile concessione di Marco Federella)


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Stasera torniamo a giocare a Vienna,
la città del buen retiro
del nostro ex tecnico Béla Guttmann
(da Ac Milan - facebook)
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L'Happel Stadion prima dell'incontro
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L'Happel Stadion prima dell'incontro
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Hakan Çalhanoglu dopo il suo primo gol
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Hakan Çalhanoglu dopo il suo primo gol
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Andrè Silva festeggiato da Kessiè e Antonelli


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Hakan Çalhanoglu e Andrè Silva
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Hakan Çalhanoglu e Andrè Silva
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Hakan Çalhanoglu e Andrè Silva


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Kalinic abbraccia A. Silva dopo un suo gol
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Abbraccio collettivo dei giocatori rossoneri
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Abbraccio tra i giocatori rossoneri


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Antonelli festeggia Suso dopo il suo gol
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I giocatori del Milan sotto il settore rossonero
a fine partita
(by Gabriella Spiga)




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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 15 settembre 2017)
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dal sito www.gazzetta.it

ANDRÉ SILVA FA TRIPLETTA, IN GOL ANCHE CALHANOGLU E SUSO
Tutto facile per i rossoneri al debutto nella fase a gironi di Europa League: il portoghese si scatena, il turco segna e firma due assist. Borkovic a segno per i padroni di casa
Dimenticata no, non sarebbe possibile. E nemmeno giusto. Ma almeno un po’ annacquata, questo sì. Il Milan riscatta la figuraccia di Roma prendendosi il palcoscenico al primo atto della fase a gironi di Europa League: Austria Vienna, nobile decaduta del calcio austriaco sepolta sotto cinque gol dai rossoneri che, ispirati da un Calhanoglu in serata di grazia e dall’infallibilità di André Silva, sottoporta sono stati chirurgici: niente sprechi e molta, moltissima sostanza. Poi, è chiaro, una grossa mano l’ha data il valore dell’avversario, che si è mantenuto sul livello dei turni preliminari: molto basso. Ma non è il caso di fare gli schizzinosi: serviva una prova di sostanza e di convinzione per ripartire dopo la Lazio, e questa è arrivata. Di certo non è colpa dei rossoneri se i sorteggi hanno messo sul cammino avversari morbidi morbidi.
CALHA INCONTENIBILE — Rispetto al disastro di Roma Montella ha cambiato parecchio. Nel modulo, passando dal 4-3-3 a quel 3-5-2 che in molti avrebbero voluto vedere prima e che fin qui era stato rinviato per mancanza di prove (letteralmente: gli allenamenti in cui è stato provato sono pochissimi). E negli uomini: sono rimasti a lavorare a Milanello Rodriguez e Borini, che fino a questo momento non si erano mai fermati, mentre Musacchio ha ceduto il posto a Zapata. In mediana, fiducia a Calhanoglu, con Bonaventura – reduce da diverse settimane di stop – ancora in panchina. La vera novità, però, è stata davanti: spazio dal primo minuto alla coppia Kalinic-André Silva, una primizia assoluta. Il portoghese si conferma personaggio a proprio agio sui palcoscenici europei e ne infila due in pochi minuti, ma la scena in realtà gliela ruba Calhanoglu, che è stata la vera nota lieta della serata. Se non altro perché fino a questo momento di lui c’erano state poche tracce. Il nazionale turco tecnicamente è partito accanto a Biglia da interno, ma in realtà ha fatto un po’ di tutto: la mezzala, il trequartista e anche la terza punta. Il primo gol è una sua invenzione, con un destro di prima sotto la traversa più simile a un siluro che a un tiro. Dopo di che, due assist sontuosi per André Silva, messo in entrambe le occasioni davanti al portiere austriaco.
PASSEGGIATA — Dopo il terzo gol i rossoneri hanno tirato comprensibilmente il freno a mano, senza correre particolari pericoli eccezion fatta per un buon riflesso di Donnarumma e un autogol sfiorato da Biglia. La ripresa si è aperta con un lampo viola, propiziato da un calo di attenzione di Zapata, che sugli sviluppi di un angolo ha lasciato troppo spazio a Borkovic: un tre a uno che ha acceso per qualche minuto gli austriaci – non benissimo il rientro dagli spogliatoi per il Milan -, fino al quarto gol del Milan, che ha fatto calare definitivamente il sipario sulle aspirazioni viennesi: in copertina ancora André Silva, stavolta su assist di Kessie. La passeggiata è stata completata da Suso, in rete con un tiro (deviato) dalla distanza un minuto dopo aver rilevato Kalinic. Poi, semplice accademia: Vienna troppo sconfortato per portare ancora pericoli, e Milan troppo sazio per spingere ancora sull’acceleratore. Per essere la prima sfida del girone, va più che bene così.
Marco Pasotto


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - A VIENNA È CALHA-SILVA SHOW. BIGLIA, REGIA ILLUMINATA. ZAP, AMNESIA PUNITA
G. Donnarumma 6: Holzhauser prova a uccellarlo con il suo mancino velenoso, ma Gigio – nonostante la deviazione di un avversario – ci mette bene le manone, leggendo ottimamente la traiettoria della sfera. Incolpevole sul gol austriaco.
Zapata 6: non si può andare sotto la soglia della sufficienza in un 5-1, però l’unica sbavatura della fase difensiva è la sua, che si perde completamente Borkovic che accorcia le distanze.
Bonucci 6,5: l’attacco degli austriaci è con le polveri bagnate, ma lui non si fa intimidire e ritrova le sue celebri sventagliate che danno ariosità e ampiezza alle giocate del Milan. Per poco non mette Abate in porta. Poi, a risultato acquisito, prova il gol da 70 metri.
Romagnoli 7: non è quello lento ed imballato che avevamo visto a Skopje, ma è un giocatore ritrovato. Prova di grande livello di Alessio, che mette fisicità nei contrasti, ma anche precisione nell’impostazione con il suo mancino educato. (dal 74’ Musacchio 6: ordinaria amministrazione nei quindici minuti finali).
Abate 6,5: come Antonelli, ritrova un ruolo che aveva ricoperto sia in gioventù al Napoli sia al Torino. È più visibile rispetto al collega perché, soprattutto nel primo tempo, salta spesso il diretto avversario.
Kessie 6,5: scolorisce il ricordo della sua prova all’Olimpico contro la Roma con un’ottima prova in mezzo al campo, pressando senza sosta Holzhauser e proponendosi con tagli continui negli spazi. Apre la strada ad André Silva per la rete della sua tripletta. Unico neo? Il giallo rimediato a metà primo tempo.(dal 62’ Bonaventura 6: nelle logiche del turnover, entra nell’ultima mezz’ora e gioca bene i palloni che gli transitano tra i piedi).
Biglia 7: se non ci fosse Calhanoglu, sarebbe stato pronto a prendersi il ruolo di direttore d’orchestra. Si adegua a fare da primo violino e percussionista, dando ritmo e tempi alla manovra milanista con giocate a due tocchi.
Calhanoglu 8: nella città di una delle filarmoniche più importanti del mondo, lui si sistema sul pulpito, prende in mano la bacchetta e dirige una sinfonia meravigliosa. Trova il suo primo gol in maglia rossonera con un destro violentissimo, mette in porta per due volte André Silva (che sfrutta a pieno) ed è sempre nel vivo della manovra.
Antonelli 6,5: ritorna a giocare largo nel centrocampo a cinque e lo fa bene. Spinge tanto e trova spesso la connessione giusta con Calhanoglu, che lo manda spesso e volentieri sul lato corto. Ottima risposta da parte sua.
André Silva 8: dopo alcune panchine, ritrova la maglia da titolare alla prima in Europa e ne stampa tre. Freddissimo, non solo per il clima che c’era a Vienna, davanti al portiere austriaco, che impallina per tre volte. Ma sono anche i suoi movimenti, con e senza palla, a farlo rimanere dentro il vivo della manovra milanista. Torna a Milanello con il pallone della gara.
Kalinic 7: se doveva essere un esperimento di convivenza con André Silva, si può dire che è andato benissimo. L’intesa tra i due c’è e si vede, sia quando scambiano il pallone sia quando si alternano nella fase di primo pressing. Mette in porta Calhanoglu per il gol dell’1-0 dopo aver recuperato palla rincorrendo per 20 metri l’avversario. Non partecipa alla goleada, ma fa un grande lavoro. (dal 62’ Suso 6,5: pronti, via e libera il mancino che sugella l’ottima prova del Milan con il gol del 5-1).