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7 dicembre 2017, HNK Rijeka vs Milan 2-0




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - GATTUSO SI AFFIDA AL 3-5-2: ZANELLATO VERSO UNA MAGLIA DA TITOLARE, IN ATTACCO CUTRONE E SILVA
Domani, allo Stadion Rujevica di Rijeka, andrà in scena l’ultimo atto della fase a gironi dell’Europa League che vedrà in campo il Milan contro i padroni di casa del HNK Rijeka. I rossoneri torneranno, così, a sfidare i croati poco più di due mesi dopo la rocambolesca partita di San Siro quando solo un gol di Cutrone a tempo scaduto evitò una scottante delusione alla squadra di Montella. La partita domani, pur non avendo niente da dire per quanto riguarda la classifica, sarà molto importante in quanto i rossoneri saranno chiamati a riscattare la pessima prestazione di Benevento. Inoltre, Rijeka-Milan segnerà l’esordio da allenatore in Europa League di Gennaro Gattuso.
MODULO EUROPEO – Mister Gattuso si affiderà al 3-5-2 contro il Rijeka, lo stesso modulo già usato da Vincenzo Montella in Europa League. In attacco, quindi, torneranno a fare coppia i due baby centravanti Andrè Silva e Cutrone. Il portoghese non si è ancora ambientato in Serie A ma in ambito europeo ha già dato sfoggio delle proprie qualità, segnando sei reti e guadagnandosi la testa della classifica cannonieri dell’Europa League, a pari merito con Rigoni dello Zenit. A metà campo, invece, dovrebbe tornare titolare Lucas Biglia, coadiuvato da Manuel Locatelli. Sulle fasce largo a Calabria e Antonelli, entrambi pienamente recuperati dai problemi fisici che li avevano fermati in questa prima parte di stagione.
VOLTI NUOVI – Guadagnata l’aritmetica sicurezza della qualificazione al primo posto nel girone, Gennaro Gattuso si affiderà una formazione sperimentale, in cui avranno l’opportunità di scendere in campo giocatori fino ad adesso poco utilizzati. In porta, infatti, giocherà Marco Storari che potrà così scendere in campo per la seconda volta in stagione, dopo il ritorno contro lo Shkendija. Si dovrebbero vedere dal primo minuto anche Gabriel Paletta, fino ad ora schierato solo con la Primavera, e il giovane Niccolò Zanellato, che ha già esordito in campo europeo nel ritorno del playoff contro lo Shkendija.  
Questa dunque la probabile formazione del Milan (3-5-2): Storari; Zapata, Paletta, Romagnoli; Calabria, Zanellato (45), Biglia, Locatelli, Antonelli; A. Silva, Cutrone.





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 7 dicembre 2017)




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Istantanea TV dove si vede la pezza di Maglia Rossonera
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(by Federico Roccio)
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Fuori dal settore ospite in attesa di entrare
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La gabbia del settore ospiti


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Andrea Pollo, Milan Club Savona
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Black Devil


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Milan Club Salzano
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La formazione rossonera


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Locatelli in un'azione d'attacco
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Lo sconforto di Rino Gattuso


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Rino Gattuso incita i giocatori rossoneri in campo
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Rino Gattuso intervistato al termine della partita




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(dalla "Gazzetta dello Sport" dell'8 dicembre 2017)




dal sito www.gazzetta.it

GATTUSO K.O. ALL'ESORDIO IN COPPA
I rossoneri, già qualificati da primi nel girone, perdono la prima partita in questa Europa League: segnano Puljic e Gavranovic
Il tabellone dello stadio di Rijeka potrebbe copiare la scritta dai pannelli in autostrada: “Lavori in corso. Rallentare”. Il Milan perde 2-0 a Rijeka l’ultima partita del gruppo di Europa League e l’impressione è peggiore del risultato. Il Milan al 7 dicembre è lento, pesante, più che prevedibile. Sembra che qualcuno abbia inserito il limitatore di velocità e non si può non pensare al superlavoro introdotto da Gattuso a Milanello. L’istinto porterebbe a essere duri con una squadra troppo brutta per essere vera ma quando Kvrzic mette il turbo e lascia sul posto Zapata – criticabile per le distrazioni, inattaccabile per rapidità – viene da escludere che il Milan sia svogliato. È solo stanco. Certo, è impressionante come il Rijeka domini. Acosty a destra parte forte e spesso dà fastidio, Puljic a tratti sembra il giocatore più forte in campo, in generale i croati sono già eliminati ma molto più reattivi. I gol arrivano di conseguenza. Il primo è una punizione di Puljic in stile Pjanic – c’è assonanza – ma nasce da un fallo di Biglia, in grande difficoltà nei primi minuti. Il secondo arriva appena dopo l’intervallo, quando Kvrzic arriva sul fondo a sinistra e crossa. Calabria è superato, Zapata esce tardi, Paletta fa brutta figura a centro area con Gavranovic, che gli taglia davanti e incrocia. Storari può al massimo intristirsi e pensare al futuro. Il Milan arriva da testa di serie al sorteggio di lunedì: rischia di trovare il Borussia ma avrà palline molto più favorevoli.
I SINGOLI — Sì, ma il Milan? Un po’ orgoglioso nel secondo tempo ma quasi mai pericoloso. Gattuso ripristina le vecchie regole – senza Bonucci, la fascia va al primo per anzianità – così Zapata è capitano e quasi assistman. Dopo 39 minuti lancia Cutrone oltre la difesa del Rijeka ma Patrick per una volta ci mette troppa energia: pallonetto alto. Il primo tempo è tutto qui, il secondo inizia con una buona azione di Locatelli a sinistra chiusa da un tiro di Antonelli e finisce con una punizione di Biglia fuori di poco. Poco altro. André Silva è meno che negativo: tanti tocchi, forse troppi tacchi, niente di determinante. Zanellato combina poco, Locatelli è in difficoltà nel primo tempo e tra i migliori nel secondo, Romagnoli qualche volta fa fatica con Acosty. Gattuso per un po’ si sbraccia, a metà del secondo tempo passa al 4-4-2 ma ottiene solo una reazione d’orgoglio, che fa piacere ma non basta. Lo stadio allora smette di stare in tensione e comincia a cantare. Coreografie con sciarpe, applausi ai cori in italiano dei tifosi del Milan e commenti liberi. Un signore dalla tribuna stampa a 20’ dalla fine si alza e urla in italiano: “Gattuso, entra!”. Quanto avrebbe avuto voglia.
Luca Bianchin