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21 aprile 2018, Milan vs Benevento 0-1




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - CONTRO IL BENEVENTO VERSO IL CAMBIO MODULO: 4-4-2 E RIPOSO PER SUSO. DAVANTI LARGO AI GIOVANI
Un mese senza successi ed una sola parola d'ordine per la sfida di domani: vincere, scrollandosi di dosso qualche scoria di troppo accollatasi dopo una super rimonta ed allontanando le inseguitrici di un sesto posto tutto da difendere. Il Milan di Rino Gattuso si prepara alla sfida contro il Benevento, valsa all'andata il primo punto in Serie A per la squadra giallorossa, con una possibile, nuova veste, facendo fronte a qualche problema di troppo a livello di brillantezza e lucidità nei propri uomini chiave: idea 4-4-2 sempre più forte, con l'inserimento di un attaccante in più, per ritrovare tre punti importanti, in una sfida da non fallire a tutti i costi.
TORNA CALABRIA - Davanti a Gigio Donnarumma, la difesa a 4 sarà composta, da destra verso sinistra, da Calabria (pronto a rientrare dopo la panchina di Torino), Bonucci, Zapata (ancora preferito a Musacchio) e Ricardo Rodriguez, in una linea confermata per 3/4 rispetto all'ultima trasferta affrontata.
CAMBIA LA MEDIANA - A centrocampo, invece, con il possibile passaggio da 3 a 4, gli esterni dovrebbero essere Fabio Borini e Jack Bonaventura, con l'ex Sunderland pronto a far rifiatare un Suso apparso decisamente opaco nelle ultime uscite. In mezzo, ecco la coppia Kessie-Biglia: nessun problema per l'argentino dopo la botta subita all'"Olimpico Grande Torino", che ha costretto l'ex Lazio a lasciare il campo.
LARGO AI GIOVANI - Il tandem offensivo vedrà Cutrone ed André Silva chiamati a sbloccare la scarsa vena realizzativa rossonera: panchina per Nikola Kalinic, dopo le due gare consecutive disputate da titolare contro Napoli e Torino, e largo alla gioventù e alla voglia del tandem italo-portoghese, pronto a far coppia dal 1' per terza volta in stagione, prima in Serie A.
Questo, dunque, il probabile undici rossonero per la sfida di domani al Benevento di De Zerbi:
4-4-2: G.Donnarumma; Calabria, Bonucci, Zapata, Rodriguez; Borini, Kessie, Biglia, Bonaventura; Cutrone, André Silva.





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(by Simone Ach Conti)
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Ponente Ligure Rossonero
in viaggio verso San Siro
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(Getty Images)
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Le scuse di Cutrone ai tifosi a fine partita




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 22 aprile 2018)




dal sito www.gazzetta.it

IEMMELLO DECIDE, ORA GATTUSO RISCHIA L'EUROPA LEAGUE
Clamorosa sconfitta dei rossoneri a San Siro contro l'ultima in classifica: domani l'Atalanta può sorpassarli al sesto posto
Pietro Iemmello convoca Di Michele (Milan-Cavese 1-2), Tihinen (Milan-Zurigo 0-1), Heggem (Milan-Rosenborg 1-2) e tutti i protagonisti delle sconfitte clamorose del Milan nel suo stadio. Una seratina tra fantasmi a San Siro. Milan-Benevento doveva essere una festa di primavera, una tappa serena sulla strada per l’Europa League, invece diventa un drammone lungo 90 minuti. Finisce 0-1, gol di Pietro Iemmello, che aveva segnato solo una volta in questo campionato, a ottobre. Gattuso prova Cutrone, Silva, Kalinic, Borini, Bonaventura, Suso - insomma, tutti e in tutti i modi - ma scopre che a Puggioni per una sera non si segna. Il Benevento, dopo il primo punto della stagione fatto all’andata, vince la prima partita in trasferta della storia in A. Era venuto a San Siro più o meno sicuro di retrocedere, torna in Campania ancora vivo. Il Milan, e questo è più importante, non approfitta della sconfitta della Fiorentina col Sassuolo, resta a 54 punti e domani potrebbe essere scavalcato dall’Atalanta e ripreso dalla Sampdoria.
IL GOL — Le analisi più ampie, in serate così maledette, sono complicate. Il Milan tira in porta 7 volte però conferma l’antica diagnosi - carenza di killer instinct - e aggiunge preoccupanti sintomi di susite acuta. Suso nel primo tempo non c’è per cronica stanchezza, così il Milan gioca con un inedito 4-4-2: Borini e Bonaventura esterni e Cutrone-Silva davanti. Ricardo Rodriguez fa capire che è serata tesa dopo 16 minuti, quando con un retropassaggio troppo forte e troppo centrale quasi fa gol a Donnarumma. Gigio rincorre la palla e devia a mezzo metro dalla linea di porta, evitando la crisi italo-svizzera. Tredici minuti dopo però Borini è sfortunato su un rimpallo e scivola a vuoto, lasciando a Viola il tempo di giocare in profondità per Iemmello. Bonucci tiene in gioco il 33 bianco, che punta Donnarumma e gli segna l’1-0 tra le gambe. San Siro sul momento non la prende nemmeno troppo male e prima dell’intervallo due uomini-garanzia di Gattuso sono pericolosi. Prima Cutrone si inventa uno stop-di-petto-e-tiro in area (alto di poco), poi Bonaventura calcia due volte in tre minuti. Puggioni para sicuro e forse si preoccupa più per un tiro respinto a Biglia e per i fischi in agguato di Maresca: San Siro reclama a ragione un rigore su Zapata e si spinge a protestare anche per un possibile fallo su Cutrone.
LE PARATE — Lo stadio però minuto dopo minuto capisce che la situazione è seria. Gattuso si gioca Suso molto presto, dopo tre minuti del secondo tempo, e all’ora di partita prova anche Kalinic per André Silva, in una delle sue serate da attaccante triste. Il pericolo principale però, in una serata sinistra, è un tiro di punta di Kessie che centra la traversa. Viola quasi segna da casa sua col sinistro, poi il Milan si mette in modalità emergenza e prova con disperazione. Bonaventura si accentra due volte e due volte calcia col destro, ma Puggioni fa quello che ha fatto per tutta la sera: para. I fantasmi piano piano scendono su San Siro e a venti minuti dalla fine si fa male Biglia. Gattuso boccia ancora Montolivo e sceglie Locatelli, ma quello che conta succede davanti. Suso trova il primo movimento-Suso della serata e con un cross pesca Cutrone. La partita in fondo si decide qui. Il Benevento si gioca il doppio miracolo in tre secondi, prima Puggioni su Patrick, poi Djimsiti in salvataggio disperato sul tap-in di Bonaventura, e in qualche modo la porta a casa. Anche se Diabaté, entrato nel secondo tempo, prende il secondo giallo saltando col gomito alto su Bonucci e si fa espellere. Anche se Cutrone prova a segnare un’altra volta di testa. Anche se la Curva Sud continua a tifare fino alla fine. I sei minuti di recupero portano tensione ma non occasioni e il Milan finisce fischiato, con Bonucci e Cutrone che chiedono scusa ai tifosi prima di uscire. Che serata…
Luca Bianchin


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - MILAN STREGATO E SENZ'ANIMA. BORINI-ANDRÉ SILVA UOMINI IN MENO
G. Donnarumma 6: spettatore per tutto il match, anche perché il Benevento calcia solo una volta nello specchio della porta con Iemmello, che fa gol anche se probabilmente era in off-side. Viola lo spaventa nella ripresa, ma assiste impotente allo scempio dei compagni. Da brividi un controllo errato nel primo tempo, che per poco regala il vantaggio agli ospiti.
Calabria 5.5: torna dal primo minuto, ma con Borini fatica a trovare un dialogo tecnico che sia produttivo per la fase offensiva. Meglio quando entra Suso, è uno dei pochi a continuare a fare il suo gioco nel mezzo del nulla cosmico.
Bonucci 5: il VAR convalida il gol di Iemmello, le immagini non chiariscono se la colpa sia davvero sua fino in fondo, ma è lui che tiene in gioco l’attaccante beneventano. Non è lucido, chiude da centravanti aggiunto, ma anche per lui la serata è no.
Zapata 6: insieme a Biglia uno dei migliori in campo. Insuperabile nell’uno contro uno. È uno dei pochissimi a metterci il cuore fino all’ultimo.
Rodriguez 5: produce cross in quantità industriale, il problema è la qualità degli stessi, che è scadente. In occasione del gol di Iemmello, è lui che lo molla e gli permette di arrivare tutto solo davanti a Donnarumma. Per non parlare del retrpasssggio a Donnarumma.... tra i pali...
Borini 4: serataccia è dire poco. Nel primo tempo non becca un canale, sembra quasi impaurito con la palla tra i piedi. L’emblema della sua prestazione è la sostituzione dopo 4 minuti nella ripresa. (dal 49’ Suso 5,5: un tempo in panca a cercare di ricaricare le pile, ritrova un paio di palloni, ma non da quella scossa che serve). Biglia 5,5: solito lavoro di taglia e cuci, ma non riesce a essere incisivo in fase di impostazione. Ha l’occasione di sparare con decisione verso la porta di Puggioni, ma non aggredisce quella sfera con la cattiveria giusta. (dal 73’ Locatelli 5: si segnala per un’ammonizione e poco altro).
Kessie 5,5: bambolina anche per Franck, che in mezzo al campo rimane sempre nel limbo. Non becca più la porta, tanto è vero che la sua conclusione si stampa sulla traversa. Ma non basta a giustificare una prestazione al di sotto di quello che può dare.
Bonaventura 5,5: è quello che le chance maggiori di poter picchiare verso la porta Beneventana, ma opta sempre per conclusioni poco incisive. Tosca gli stoppa il tap-in sulla parata di Puggioni sul colpo di testa di Cutrone.
Cutrone 5,5: il dislivello con gli altri due compagni d’attacco è evidente. Corre anche per André Silva, si allarga, crossa e tira. Quando entra Suso, finalmente vede la luce con un pallone ottimo dello spagnolo che lui schiaccia sul primo palo, ma Puggioni glielo toglie. Da li doveva far gol, ma è nettamente superiore a Silva e Kalinic.
André Silva 4: ectoplasmatico. Slimer dei Ghostbusters sarebbe stato più incisivo di lui. Si divora il gol del vantaggio, ciccando clamorosamente un pallone che vagava a 6 metri dalla porta. Quando esce, ci si accorge di lui. (dal 62’ Kalinic 5: almeno fa densità dentro l’area di rigore, ma per il resto è tornato il solito di questa stagione).
Gattuso 5: vede le streghe, come e peggio dell’andata. Milan che ha finito la benzina, squadra spompa nelle gambe e nella testa. Sia col 4-4-2 iniziale sia con le varianti a gara in corso, la squadra senza Suso e Calhanoglu non ha fonti produttive che esulino dal copione ordinario.