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8 aprile 2018, Milan vs Sassuolo 1-1




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - CUTRONE IN RISALITA SU ANDRÉ SILVA, ABATE PER CALABRIA. A CENTROCAMPO SARÀ ANCORA KE-BI-BO
Tentare di chiudere un ciclo durissimo di gare nel migliore dei modi, nella sfida di domani contro il Sassuolo, prima di tornare a ritmi decisamente meno frenetici in vista della sfida al Napoli, con un'intera settimana a disposizione per preparare la sfida alla squadra di Sarri. Il Milan di Rino Gattuso va alla ricerca dei tre punti nel posticipo di domani, a San Siro, con un cambio su tutti nel probabile undici titolare, viaggiando ancora una volta su tante conferme nei 10/11 di formazione con ogni probabilità schierati.
I SOLITI CINQUE (?) - Davanti a Gigio Donnarumma, la difesa rossonera dovrebbe vedere l'impiego dal 1' di Ignazio Abate, pronto a sostituire un Davide Calabria vittima di un lieve affaticamento muscolare: Leonardo Bonucci, Alessio Romagnoli e Ricardo Rodriguez, invece, saranno confermati nel resto del pacchetto difensivo. 
TORNA BIGLIA, C'E' BONAVENTURA - Nonostante le prove effettuate in settimana, con l'impressione di vedere schierato dal 1' Riccardo Montolivo per un Bonaventura meno brillante nelle ultime uscite, sarà ancora il numero 5 rossonero a vestire una maglia da titolare nel tris di centrocampo con Lucas Biglia (pronto a rientrare dopo la squalifica in cabina di regia) e Franck Kessie, alla 44° gara stagionale in rossonero.
TRA ANDRE' SILVA E CUTRONE - Oltre a Suso, lodato oggi in conferenza da Gattuso per il lavoro svolto, e Calhanoglu rispettivamente schierati a destra e sinistra, il tridente offensivo sarà probabilmente completato da Patrick Cutrone, nuovamente titolare dopo il derby di mercoledì, in netta risalita su André Silva.
Questo, dunque, il probabile undici rossonero per la sfida contro il Sassuolo:
4-3-3: G. Donnarumma; Abate, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu. 





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Il Nuovo striscione di Marco Nico


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Il gol di Kalinic




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 9 aprile 2018)
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dal sito www.gazzetta.it

KALINIC RISPONDE A POLITANO, GATTUSO FRENA ANCORA
Gli emiliani segnano per primi e spaventano i rossoneri, il croato si sblocca e trova il pareggio nel finale. La Champions resta lontana, e occhio alla Fiorentina
A San Siro finisce in pareggio con il Sassuolo che si conferma bestia (rosso)nera. Il Milan vede ridurre le speranze Champions, prima drasticamente (sul gol di Politano) e poi di nuovo riaccese nel finale dal pari di Kalinic. Stavolta ridurre la distanza dall’Inter non porterebbe con sé il sogno Champions ma solo una rivincita nel confronto cittadino. Il Milan che sogna ancora il quarto posto deve guardare più a Sud, alle romane appaiate a 60 punti.
NON SI PASSA — Per mantenere viva la speranza i rossoneri avevano necessità di vincere. Gattuso aveva scelto il solito Cutrone e il solito blocco, eccezion fatta per Abate al posto di Calarbia. Iachini nel Sassuolo rinunciava al centravanti (e nel primo tempo specialmente pagava la scelta) affidandosi ai soli Berardi e Politano davanti. Il Milan entra stanco ma poi, con il passare dei minuti, si rianimava: ascoltati i consigli di Gattuso che in panchina si sgolava per chiedere ritmo e soprattutto velocità. Rapidità d’esecuzione è effettivamente ciò che al Milan della prima frazione manca: spesso davanti al portiere avversario ma incapace di scegliere – in fretta – la miglior cosa da fare. Nullo il Sassuolo, che tiene praticamente inoperoso Donnarumma. Le azioni pericolose del Milan si sprecano, ma senza esser mai decisive: Kessie dopo pochi secondi trova un cross che gli sbatte tra faccia e petto a un metro dalla porta, Biglia che taglia per Cutrone su cui è fondamentale la deviazione di Peluso, Suso un paio di volte da fuori area con il suo classico mancino a giro, un doppio tentativo ancora di Kessie che sbatte entrambe su Consigli, infine un occasione dalla sinistra per Cahlanoglu. Il Milan era stato sfortunato anche con Romagnoli, k.o. per un problema muscolare dopo pochi minuti e sostituito da Musacchio.
DOPPIE PUNTE — La ripresa è la fotocopia del primo tempo, se non per qualche differente interprete in campo. Il Milan è quello con l’atteggiamento più spregiudicato, nella disposizione e nella sostanza. Gattuso toglie Abate per André Silva (più tardi Cutrone per Kalinic) e la sua squadra resta quasi costantemente in possesso di palla. Gli avversari rinunciano a Matri o Babacar, i centravanti di scorta, e praticamente ad avere una presenza nella metà campo avversaria, se non in un’occasione a metà tempo con Ragusa. Il calcio ha però regole tutte sue e al 30’ della ripresa il Sassuolo passa: errore in disimpegno della difesa rossonera – Bonucci il principale indiziato - e Politano che dalla distanza zittisce Gigio (e San Siro). L’assist è di Mazzitelli. Altre brutte notizie rossonere: Bonucci ammonito, salterà il Napoli per squalifica. Il resto è il solito – improduttivo – possesso palla rossonero, anzi con il passare dei minuti calano le speranze e anche le occasioni da gol. La più limpida la spreca Kalinic di testa su spunto di Calhanoglu. Nel finale però è lo stesso croato, il più discusso dei suoi, a rimettere la partita in pareggio: stop, torsione e palla all’angolino basso. Bonaventura in extremis dalla distanza manca il raddoppio rovescia partita. Non è molto ma un piccolo passo è: la strada per la Champions è sempre più in salita, ma almeno, lassù in cima, è ancora visibile.
Alessandra Gozzini


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - MUSACCHIO, CHE ERRORE SUL GOL DEL SASSUOLO. KALINIC SI SBLOCCA, BIGLIA È FONDAMENTALE
G. Donnarumma 6: para bene su Politano nel primo tempo, poi vivacchia anche perché il Sassuolo non è che calci molto in porta. Tuttavia proprio Politano trova il destro sul quale non riesce ad arrivare a mano piena.
Abate 6: rientrava dopo tempo immemore e spinge abbastanza sulla corsia di destra. Viene tolto per passare ad un assetto più offensivo per cercare la vittoria. (dal 55’ André Silva 5,5: da verve al reparto offensivo,  ma non riesce a incidere).
Bonucci 6: Berardi viene annullato dal capitano milanista, che poi passa da centrale di destra a quello di sinistra per poi fare il centrale dei tre dietro nel 3-3-4. Viene ammonito per proteste e guarderà da spettatore Milan-Napoli.
Romagnoli sv: esce dopo otto minuti. (dall’8’ Musacchio 5: dormita importante su Politano con l’attaccante del Sassuolo che ringrazia e trova tempo e spazio per battere Donnarumma. Mette in mezzo il pallone che Kalinic tramuta nel gol del pari).
Rodriguez 6: disegna una parabola perfetta per Kessie, che l’ivoriano si divora, salvo poi scoprire che fosse in off-side. C’è un segnale di miglioramento nello svizzero.
Kessie 5,5: parte forte, come sempre, ma non riesce mai a fare un break come si deve. Il suo errore sotto porta viene cancellato dalla segnalazione di off-side. Chiude come terzino destro, ma è sottotono.
Biglia 6,5: ritorna in mezzo al campo e si vede. Equilibra tutta la squadra, aiuta la difesa nelle uscite dal pressing e alza la pressione del Milan nella fase di non possesso. Ingranaggio fondamentale della struttura milanista.
Bonaventura 6: nonostante diversi errori in fase d’appoggio, Jack cresce nella ripresa e va a ricoprire più ruoli nell’arco della partita. Quando libera il destro, nel finale di partita, vede il pallone indirizzato nell’angolino, salvo però esser stoppato da Consigli.
Suso 5,5: cerca di variare il repertorio delle giocate, alternando le giocate col mancino a delle situazioni sul piede meno forte. Non riesce a trovare gli spazi giusti per far male.
Cutrone 5,5: il gioco del Milan non è funzionale per il centravanti, con i palloni per la punta centrale che arrivano col contagocce. Acerbi gli si francobolla a uomo e non gli lascia grandi spazi. Lui lotta tanto, ma non può incidere come vorrebbe. (dal 67’ Kalinic 6,5: dopo tante insufficienze, trova la scintilla che cercava con un gran gol. Musacchio butta in mezzo il pallone alla “spera in Dio”, Nikola fa perno, si gira e butta giù la porta. Prima si era divorato, di testa, una gran palla di Calhanoglu).
Calhanoglu 6: ancora il migliore dei tre davanti. Da la sensazione di poter essere sempre pericoloso con la palla tra i piedi. Ma anche lui, nel finale, sembra iniziare a denotare segnali di stanchezza.
Gattuso 6: alla fine alla sufficienza ci arriva, ma i segnali di calo del Milan iniziando a essere evidenti. Ha il merito di aver inculcato ai giocatori la voglia di non arrendersi mai, ma è stata persa una grande occasione.