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18 marzo 2018, Milan vs Chievo 3-2




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - ZAPATA PRONTO A SOSTITUIRE ROMAGNOLI, IN MEZZO TORNA BIGLIA. DAVANTI C'È ANCORA CUTRONE
Assenze. Tante e pesanti, soprattutto nei casi di Romagnoli e Calabria, per una sfida da non fallire assolutamente prima della sosta per le Nazionali e la chance di riposo per chi non partirà per gli impegni con la propria selezione. Il Milan di Rino Gattuso si appresta ad affrontare il Chievo per provare ad inseguire, ancor più da vicino, il quarto posto, con il ritorno al 4-3-3 e il ritrovato impiego di un paio di titolarissimi non in campo dall'inizio nella trasferta di giovedì a Londra.
ZAPATA PIU' DI MUSACCHIO - Davanti a Gigio Donnarumma in porta, la difesa rossonera sarà composta da Fabio Borini (confermato sulla destra), Leonardo Bonucci, Cristian Zapata (in vantaggio rispetto a Musacchio per una maglia da titolare) e Ricardo Rodriguez, nel completamento di una linea a 4 rossonera totalmente inedita in questa stagione.
IL SOLITO TRIO - In mediana invece, dopo la linea a 4 vista all'Emirates Stadium con Montolivo in campo, Franck Kessie  tornerà ad essere nuovamente affiancato da Lucas Biglia, in regia, e da Jack Bonaventura, pronto a riprendersi una maglia da titolare nel ruolo di mezzala sinistra.
ANCORA CUTRONE - Fresco di convocazione in Nazionale maggiore, Patrick Cutrone sarà l'uomo scelto da Rino Gattuso per scendere in campo dal 1' al centro dell'attacco rossonero, alla ricerca di un gol per festeggiare al meglio il grande traguardo raggiunto: ai suoi lati agiranno ancora Suso, sulla destra, e Calhanoglu sulla sinistra.
Questa, dunque, la probabile formazione rossonera scelta da Gattuso per la sfida di domani al Chievo:
4-3-3: G.Donnarumma; Borini, Bonucci, Zapata, Rodriguez; Kessie, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu.





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Striscione della Sez. Roma dedicato a Flavio Dente


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Luigi La Rocca con gli ex rossoneri
Fausto Daolio e Claudio Mantovani


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Il calcio di rigore fallito da Franck Kessié


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"Musacchio mi ha emozionato oggi, non è contentissimo. Ho preferito Zapata e non lui anche oggi.
E' un sudamericano di quelli veri, è uno che nello spogliatoio si comporta da leader e non fa passare mai nulla.
Sono i giocatori che piacciono a me. Si merita tutte le cose migliori al mondo, è uno che ti parla in faccia.
Sono gli atleti e gli uomini che piacciono a me" (Gennaro Ivan Gattuso)




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VIDEO
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 19 marzo 2018)
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dal sito www.gazzetta.it

ANDRÉ SILVA FA ESULTARE GATTUSO
I rossoneri vanno in vantaggio con Calhanoglu, subiscono la rimonta di Stepinksi e Inglese. Nel secondo tempo Cutrone e il portoghese stendono gli uomini di Maran. Sorrentino para un rigore a Kessie
Vincenzo Nibali, tifoso rossonero invocato nel pre-partita, ha ispirato il Milan. Gattuso ha battuto il Chievo con uno scatto a una decina di minuti dalla fine e un brivido finale. Dopo un sabato tra polemiche e dualismo Kalinic-Cutrone, ha deciso André Silva, l’attaccante meno atteso. Era successo anche sette giorni fa a Genova, nemmeno troppo lontano da Sanremo. Milan-Chievo è finita 3-2, con una curiosa sequenza gol: subito Calhanoglu, poi Stepinski-Inglese per il 2-1 di Maran, nel secondo tempo Cutrone e Silva. Kessie, per non far mancare nulla a San Siro, si è fatto parare da Sorrentino un rigore oltre il 90'. Cambia poco: il risultato, se non si fosse capito, vuol dire tantissimo per corsa all’Europa e zona retrocessione. Il Milan va a +6 sulla Samp, torna a -5 dall’Inter e non perde punti nemmeno dalla Roma, che ha vinto a Crotone: il sogno-Champions è vivo. Il Chievo invece non si stacca dalla Spal complica la sua situazione: ha perso 10 delle ultime 12.
IL MOMENTO CHIEVO — Gattuso ha tratti da indovino. Ieri ha spiegato che Calhanoglu, per lui, è importante per i calci piazzati e dopo 24 ore Hakan lo ha ricompensato calciando alla grande l’angolo del 3-2. Il vero mago però è chi ha profetizzato una rimonta dei gialli dopo 30 minuti: fornisca adeguate prove e sarà ricompensato (con un applauso sincero, almeno). Il Milan nei primi 20 minuti ha segnato l’1-0 con Calhanoglu e controllato la partita con facilità esagerata. Il Chievo al 30' sembrava una squadra sull’orlo di una crisi di motivazioni: stanca, vagamente svogliata, intristita. Chi si è alzato dal divano per andare a fare una telefonata, è tornato dopo cinque minuti con il Chievo avanti 2-1: dal nulla, gol di Stepinski e fulmine all’incrocio di Calhanoglu. L'1-1 è nato da un lancio destra-sinistra di Radovanovic che Borini ha letto malissimo. Giaccherini lo ha visto entrare a vuoto, ha controllato alla grande e in qualche modo ha crossato. La deviazione di Bonucci ha liberato Stepinski, praticamente a porta vuota. Il 2-1, due minuti dopo, ha similitudini: un’altra deviazione, nata da un contrasto Stepinski-Zapata, ha mandato il pallone in zona Inglese. Borini ha scelto di stringere verso il centro lasciandogli spazio per calciare, Inglese ha ringraziato e l’ha messa all’incrocio di collo.
ANCORA ANDRÉ — Il Milan ha vissuto dieci minuti vagamente anestetizzato dalla botta – fatturato prima dell’intervallo: un tiro di Calhanoglu e un classico sinistro a giro di Suso – ma nel secondo tempo ha avuto l’atteggiamento della grande squadra. Non per caso, Cutrone dopo 7 minuti ha pareggiato con gentile permesso della Var. Borini ha crossato da destra e, sulla respinta della difesa, Biglia ha calciato da fuori. Patrick, in sospetto fuorigioco, è arrivato per primo sulla respinta di Sorrentino e ha fatto 2-2. Mariani prima ha annullato, poi ha chiesto l’aiuto dal camioncino e ha avuto la risposta giusta: Jaroszynski teneva in gioco l’attaccante col 63. L’esultanza sfrenata di Patrick e di San Siro, sempre più in simbiosi col suo ventenne preferito, ha aperto lunghi minuti di assedio. Due sinistri con l’effetto di Suso – lo conoscono tutti, continua a essere quasi immarcabile – hanno portato a due brividi: sul primo Cutrone ha deviato alto, mentre il secondo è caduto in zona secondo palo. Il Chievo, intanto, è rimasto tutto in difesa. Gattuso allora ha fatto entrare André Silva per Borini e si è sistemato con la difesa a tre, almeno in fase di possesso. Suso ha prodotto altri due cross (col destro!), uno più bello dell’altro, per André Silva e Calhanoglu, che non hanno trovato la porta per questione di centimetri. Ma il gol, come si dice, era maturo.
IL CERCHIO — Silva lo ha segnato sfruttando uno strano rimpallo, questa volta favorevole al Milan. Ha messo in porta da pochi metri ed è andato a esultare, forse pensando che la vita è strana. Due settimane fa era un caso perso, il terzo attaccante del Milan, un ragazzo in difficoltà. Oggi è l'uomo del destino: ha segnato due gol che valgono quattro punti (e nel frattempo Kalinic si è complicato la vita da solo). André, improvvisamente, è quasi un titolare. Chi avesse dubbi sull'unità del Milan, invece, può guardare la scena finale: giocatori in cerchio a metà campo con Gattuso che parla, parla, forse ringrazia, forse invita tutti ad andare sotto la curva. Juve-Milan, dopo la sosta, sarà una gran partita.
Luca Bianchin


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - CALHA SUPER, SUSO TORNA LUI. CUTRO-ANDRÉ, LA COPPIA EUROPEA ANCORA A SEGNO
G. Donnarumma  6: poco può fare sui due gol del Chievo, perché Stepinski segna da 5 metri e Inglese trova il gol della domenica. Si fa trovare pronto quando deve fare il libero in fase di possesso palla arretrato.
Borini 5: i gol del Chievo arrivano entrambi nella sua zona di competenza. Nel primo, soprattutto, viene uccellato da Giaccherini che gli prende tempo e spazio per generare il cross da cui nasce il pareggio. Inglese, invece, si stacca e trova il tempo di battere a rete. (dal 60’ André Silva 7: entra nel momento in cui c’è da alzare la forza armata in avanti. Arriva con mezzo tempo di ritardo sul cross di Suso, poi però è lesto a trovare il gol del 3-2 che regala tre punti vitali al Milan).
Bonucci 6: Inglese e Stepinski non è che creino grandi grattacapi anche se trovano i due gol con i quali il Chievo ribalta il vantaggio rossonero. Rispetto alle ultime uscite, gli scappa qualche pallone di troppo in uscita, ma tiene bene anche quando la squadra si mette a tre.
Zapata 6: ritrova la titolarità per il forfait di Romagnoli e fa bene. Forse c’è un errore di posizionamento sul gol del pareggio, ma reagisce con tutta la squadra nel momento in cui San Siro si ammutolisce.
Rodriguez 5,5: non ci siamo e le attenuanti stanno iniziando a finire. Soffre Cacciatore quando scende, non attacca mai lo spazio e commette diversi errori tecnici non più giustificabili fino in fondo. (dall’84’ Musacchio 6: esce dalla naftalina e libera Calhanoglu nell’azione che porta al rigore poi fallito da Kessie).
Kessie 6: è vero, sbaglia il rigore del 4-2 e anche un cross tutto solo che poteva creare un’azione pericolosa. Però nasce da lui il pallone dell’1-0 di Calhanoglu e si sbatte tantissimo sia con il 4-3-3 sia con il 3-5-2.
Biglia 6,5: non è un Pirlo, ma quando gira lui gira tutta la squadra. Sempre pronto in fase propositiva, prende per mano la squadra nella ripresa quando il Milan passa al 3-5-2. Propizia il gol di Cutrone col tiro che Sorrentino respinge sui piedi del falco milanista.
Bonaventura 6: il suo lavoro tra le linee è sempre prezioso. Sorrentino gli toglie il pallone dal piede sul cross di Kessie, poi tramutato in gol da Calhanoglu. Cutrone, invece, gli annulla un cross di Suso sul quale stava arrivando a tuono tutto solo con il suo solito inserimento a fari spenti.
Suso 7: avvia l’azione dell’1-0 con un passaggio illuminante per Kessie. Pennella sulla testa di Cutrone un pallone che esce di pochissimo. Poi, nella ripresa, attiva tutto il repertorio delle susate mandando il tilt gli ingranaggi di Jaroszynski. Mette in porta André Silva.
Cutrone 7: Bani e Tomovic lo soffrono tremendamente. Lui oscilla sempre tra i due centrali a caccia del pallone giusto, che arriva nella ripresa. Biglia calcia da fuori, lui parte in posizione regolare e mette dentro il pareggio. Il primo assistente glielo annulla, la VAR sentenzia che è buono il suo gol numero 15 in stagione.
Calhanoglu 7,5: secondo gol consecutivo dopo quello di giovedì all’Emirates e altra grande prestazione su entrambe le fasi. Tiene sempre basso Cacciatore e viene anche dentro il campo a cercarsi il pallone. Sfiora la doppietta nel primo tempo con un destro terrificante che esce di pochissimo e si procura il rigore fallito da Kessie.
Gattuso 7: temeva la partita a ragion veduta, ma le sue scelte gli danno ragione. Riapplica la difesa a 3 per cercare il gol del pareggio e poi viene ripagato ancora da André Silva. Ottima la risposta finale anche da parte di Musacchio.