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18 marzo 2017, Milan vs Genoa 1-0




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - ATTACCO OBBLIGATO E NOVITÀ A CENTROCAMPO: BERTOLACCI CENTRALE E MATI MEZZ'ALA
Nel girone d'andata, dopo l'"ubriacante" successo contro la Juventus, il Milan si presentò a Marassi contro un agguerritissimo Genoa: il disavanzo mentale fu evidente e il 3-0 fu una netta conseguenza di questo fattore, a causa dello sforzo psicofisico per compiere un'impresa da molti ritenuta impossibile. Ora il Milan affronterà nuovamente il Grifone, questa volta a San Siro, dopo le polemiche dello Stadium e la mannaia di squalifiche e infortuni. Montella, infatti, oltre ai vari lungodegenti, dovrà rinunciare agli "appiedati" Romagnoli, Sosa e Bacca. Una situazione di certo non facile, in vista di un match in cui esiste un unico risultato, la vittoria.
NOVITA' - Dopo la panchina di Torino sulla sinistra si rivederà Vangioni dal primo minuto. Piuttosto scontate le altre scelte, con De Sciglio terzino destro e la coppia centrale Paletta-Zapata, a fare da scudo all'onnipresente Gianluigi Donnarumma. Le novità vere arrivano però in mediana, dove Vincenzo Montella dovrebbe optare per due scelte interessanti: Bertolacci sarà preferito a Locatelli come vertice basso del centrocampo a te, mentre Mati Fernandez è in vantaggio su Pasalic per il ruolo di mezz'ala sinistra. Sarebbe la seconda presenza dall'inizio per il cileno, dopo la sfortunata apparizione al Castellani, conclusasi con un infortunio muscolare dopo appena undici minuti. Sull'interno di destra tornerà invece Juraj Kucka.
SCELTE OBBLIGATE - I veri problemi del Milan sono in attacco dove, a causa di infortuni e squalifiche, Montella dovrà rinunciare a Suso, Bacca e Bonaventura. Il tecnico campano si affiderà dunque a Deulofeu, ormai titolare fisso dopo l'infortunio dell'ex Atalanta, Lapadula ed Ocampos. In panchina, oltre al giovane Cutrone, ci sarà soltanto Honda, il quale tra l'altro ha anche accusato un attacco influenzale in settimana.
La probabile formazione del Milan (4-3-3): Donnarumma; De Sciglio, Paletta, Zapata, Vangioni; Kucka, Bertolacci, Mati Fernandez; Deulofeu, Lapadula, Ocampos.





Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Genoa 1-0
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(by Raul Marchesin)
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(by Raul Marchesin)


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Il tifo del Genoa
(by Raul Marchesin)




Foto tratte da AC Milan - facebook
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Foto tratte da AC Milan - facebook
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Il gol di Mati Fernandez
(Getty Images)
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Il gol di Mati Fernandez, che decide la partita
(dal sito www.gazzetta.it)



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L'esultanza di Mati Fernandez
(dal sito www.gazzetta.it)



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L'esultanza di Mati Fernandez dopo il gol




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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 19 marzo 2017)




dal sito www.gazzetta.it

MATI FERNANDEZ DECIDE, MONTELLA A 2 PUNTI DALL'INTER
Il primo gol del cileno in rossonero vale i tre punti: il Diavolo riparte dopo lo stop con la Juve e non molla la zona Europa
La prima notizia rossonera che arriva da San Siro è quella di un infortunio: nemmeno un paio di minuti che Bertolacci, che qui aveva segnato con la maglia del Genoa, va k.o. e poi lascia la sfida da ex. L’ultima è quella della ritrovata vittoria del Milan, dopo il tonfo polemico contro la Juve: l’Europa così è di nuovo più vicina.
ECCO MATI — Montella rilancia in corsa Locatelli a far linea con il ruvido Kucka e il giocoliere Mati. Del 73 è anche il primo buon tiro al volo verso la porta di Lamanna. Confermato Lapadula vice Bacca, Deulofeu e l’altro ex Ocampos ai lati. Nel Genoa Mandorlini non si fida più degli ultimi minuti di Ntcham e decide di schierarlo direttamente dall’inizio, come nel derby. Come un altro ex, Taarabt, al debutto dal 1’ nel vecchio stadio rossonero. Sul primo affondo rossoblù esce dall’area Donnarumma, osannato a prescindere e applaudito al 10’ proprio per una parata su Taarabt. Al 16’ il Milan va vicino al gol e la parola "ex" torna d’attualità nella versione più classica: De Sciglio appoggia in profondità per Ocampos che tocca in diagonale a scavalcare il portiere: se non rimediasse Izzo sulla linea sarebbe stato il classico gol dell’ex. Da un esterno all’altro, in un giro d’orologio si accende subito anche Deulofeu: solita azione, quella a velocità super, e incrocio di poco a lato. Nonostante lo svantaggio iniziale di perdere un titolare infortunato, è certamente il Milan che fa la partita unendo le due cose che più piacciono a Montella (e a Berlusconi): il comando del pallone e una grande quantità di tentativi verso la porta avversaria. Poco dopo il ventesimo è Mati Fernandez a provarci due volte: su punizione e su azione, pericoloso ma non incisivo. Mandorlini osserva abbastanza insoddisfatto visto che l’azione dei suoi si ferma ben prima dell’area di rigore di Donnarumma. Al 33’ il Milan passa con l’uomo fin lì più pericoloso e più volte pericoloso: tocco sotto di Mati Fernandez e beffato Lamanna in uscita per il primo gol da milanista del cileno. Mati è il titolare che Montella ritrovava dopo mesi di assenza, il giocatore che in estate aveva più di tutti desiderato (si conoscevano dagli anni alla Fiorentina) e appena gli ha ritrovato il posto in squadra lui ha immediatamente ricambiato la cortesia.
SENZA STORIA — L’orgoglio del Genoa dovrebbe vedersi subito dopo la fine del primo tempo, quando però pare ben più decisa la volontà rossonera di cercare il raddoppio. O magari di farsi rimpiangere come nel caso di Ocampos che scende sulla destra e conclude. La partita si gioca prevalentemente nell’area genoana, solo che al Milan non è riuscito il bis e al suo centravanti, Lapadula, è capitata solo un’occasione non proprio semplicissima. Avanti adagio, senza che gli ospiti in svantaggio mostrino troppo vigore nella reazione. Il più vicino al gol? Ancora lui, Mati Fernandez, su inserimento centrale. La serata no del Genoa è anche nei passaggi sbagliati, molli: permettono addirittura a Deulofeu, che si sfianca in velocità, di fare un figurone nei recuperi. Poi è il momento di De Sciglio, che prolunga la serie non fortunatissima: suo il braccio che ha portato al rigore juventino una settimana fa, suo il piede contro Laxalt che ha portato all’ammonizione e suo il colpo di testa da centro area fuori di poco. Ntcham nel finale ci prova, ma non può sempre andargli bene. Così è giusto che l’ultimo affondo, con esterno della rete, sia di Deulofeu. E siccome è in serata come questa che il rischio è dietro l’angolo mentre il recupero si avvicina Montella toglie Lapadula e inserisce Antonelli, che finisce anche per avere un’occasione per il raddoppio: il rischio pareggio è comunque rimasto nascosto.
Alessandra Gozzini


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - MATI, GOL-GIOIELLO. LAPA, ASSIST E LOTTA. DEULOFEU-OCAMPOS POLMONI E QUALITÀ
Donnarumma 6: si prende i giusti osanna del popolo milanista in una partita nella quale è praticamente inoperoso.
De Sciglio 6,5: fase difensiva praticamente impeccabile, con Laxalt che non gli va mai via. Nel secondo tempo cresce in fase propositiva e sfiora il suo primo gol da professionista.
Zapata 6: il piede non è certamente educato e i lanci del primo tempo lo testimoniano. Simeone prova a fare a sportellate, ma il colombiano tiene duro e non lo fa mai passare.
Paletta 6: la fase offensiva del Genoa è anestetizzata, con Taarabt che è ancorato sulla sua zolla di campo. Quando Simeone gravita nella sua zona, lo respinge senza troppi affanni. Pinilla non si vede mai.
Vangioni 6: “El talisman”. Con lui in campo, il Milan continua a non perdere e anche la sua prova è pienamente sufficiente.
Kucka 6: trattoreggia meno del solito. Spesso i suoi inserimenti non vengono premiati oppure sbaglia i tempi del taglio. Nel secondo tempo riesce a far salire i giri del motore e a rimettersi in carreggiata.
Bertolacci sv: infortunio lampo per Andrea costretto ad uscire dopo appena 3 minuti di gioco. (dal 3’ Locatelli 6,5: entra a freddo al posto di Bertolacci e mette in mostra pezzi del suo repertorio che sembrano sopiti. Bene anche nella solita fase d’interdizione. Dopo il periodo di appannamento, sembra essere finalmente recupero).
Mati Fernandez 7: vince la concorrenza settimanale di Pasalic e premia la scelta di Montella con una partita di sostanza, condita da un gol bellissimo, il primo in maglia milanista. (dal 74’ Pasalic 6: ultimo quarto d’ora di lotta e governo).
Ocampos 6,5: prestazione completa dell’argentino, che come Deulofeu, si applica molto nella fase di non possesso. Quando scende sulla sua fascia dà sempre la sensazione di poter creare pericoli.
Lapadula 6,5: sponda, lotta, offre spesso un punto di riferimento ai compagni, anche con palloni lunghi. Si inventa un assist meraviglioso che apre la strada a Mati Fernandez in occasione del gol. (dall’86’ Antonelli sv).
Deulofeu 6,5: punta il diretto avversario con l’atteggiamento del più forte e, spesso, ne esce vincitore. Ha il motorino nelle gambe e sfiora il gol in un paio di occasioni. Sempre più importante per questa squadra.