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20 settembre 2014, Milan vs Juventus 0-1




dal sito www.milannews.it

PREPARTITA - di Salvatore Trovato
MILAN-JUVENTUS, STORIA E SFIDE DI UNA PARTITA MAI COME LE ALTRE
Milan-Juventus per molti è il vero "derby d'Italia". Tanti i trofei in campo. Miriadi di aneddoti divenuti leggenda a fare da cornice. Ma anche e soprattutto nuove sfide ancora tutte da scoprire. Una è, chiaramente, quella fra Filippo Inzaghi e Massimiliano Allegri. Fin da quando il primo era uno degli attaccanti del secondo, allora seduto sulla panchina rossonera, l'amore non c'è mai stato. Oggi che sono rivali a tutti gli effetti non è lecito aspettarsi qualcosa di meglio. Entrambi hanno voglia di vincere, anche solo per il semplice gusto di dimostrarsi, almeno per 90', migliori dell'altro.
Sfida, dunque, fra le panchine. Ma non solo. Sul rettangolo verde ci saranno tanti duelli e sfide rusticane. Anche a distanza. Come quella fra Gianluigi Buffon e Cristian Abbiati, ultimi senatori della porta nell'era degli stranieri e dell'avvento delle nuove leve Perin e Bardi. Oppure la sfida del cuore, fra gli idoli delle rispettive tifoserie: Arturo Vidal e Nigel de Jong. Giocatori diversi, centrocampisti decisivi, ma in ogni caso leader delle due squadre.
Infine lo scontro fra chi è chiamato a decidere il match. Gli attaccanti. Uno per parte, accomunati dal nome e dalla bandiera giallo e rossa della Spagna. Fernando Llorente e Fernando Torres. Due centravanti che sanno fare gol. Due bomber approdati in Italia per tornare grandi. Magari a partire da questa sera. Magari a partire da Milan-Juve. Una partita che è più di una partita. Una partita che è storia. Una partita che non sarà mai una semplice partita.





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La coreografia della Curva Sud
(dal sito www.gazzetta.it)
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Il 1° ed il 2° anello arancio
(dal sito www.gazzetta.it)



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La coreografia rossonera
(dal sito www.acmilan.com)




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Juventus 0-1
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La coreografia del 1° e 2° anello arancio



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(Foto Curva Sud)




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Menez in azione
(dal sito www.gazzetta.it)
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Honda in azione
(dal sito www.gazzetta.it)



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Pereyra e Menez
(dal sito www.gazzetta.it)
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Menez in progressione
(dal sito www.gazzetta.it)



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Contrasto Rami - Tevez
(dal sito www.gazzetta.it)
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Muntari e Caceres
(dal sito www.gazzetta.it)



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Zapata in azione
(dal sito www.gazzetta.it)
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Il gol di Tevez, che decide il match
(dal sito www.gazzetta.it)




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
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Foto gentilmente concesse da Pietro Mazzara
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Foto gentilmente concesse da Luigi La Rocca
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"Gigio" Donnarumma tra i raccattapalle del Milan
(by Vincenzo Romito)





La "Gazzetta dello Sport" del 21 settembre 2014


Il "Corriere dello Sport" del 21° settembre 2014




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 21 settembre 2014
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN-JUVENTUS 0-1: RISOLVE TEVEZ SU ASSIST DI POGBA
Nella ripresa il francese inventa la giocata decisiva per l'Apache. Successo meritato per i bianconeri, più pericolosi e continui. Prima sconfitta per Inzaghi
MILANO, 20 settembre 2014 - La partita perfetta sognata da Inzaghi è rimasta sulla carta. La Juventus con una prestazione normale si mangia il Milan grazie a una paziente e razionale partita, gestita con l’esperienza che ancora manca ai rossoneri. Basta nella ripresa un magico tocco di Pogba per Tevez, implacabile condor, a scardinare il fortino rossonero. La Juve vola a punteggio pieno con una prova di forza e autorevolezza approfittando di un Milan alla ricerca di una vera identità.
IL FARAONE E PEREYRA - Inzaghi contro Allegri è un mix di corsi e ricorsi storici. Il rossonero che si affida al rientrante El Shaarawy, con Menez e Honda, il bianconero che non rischia Vidal, sostituendolo con Pereyra. Due schieramenti con moduli variabili. Da una parte il Milan che passa dai 4 ai 5 difensori, dall’altra la Juve che dà spessore all’attacco con la profondità di Lichtsteiner e Asamoah. Con la differenza che la fase difensiva rossonera è la costante, dovendo dialogare contro un avversario che gioca bene la palla e dispone di più soluzioni offensive. Pronti e via ed è già punizione per i campioni d’Italia, seguita dalla scintilla del Milan, con l’uscita di Buffon ai piedi di De Jong al 5’, a cui risponde al 7’ Pereyra con un destro sul fondo.
SOSTANZA JUVE - Il pressing alto della Juve non permette distrazioni. Il Milan per i primi 20’ subisce e si difende e solo al 27’ mette a referto la sua migliore occasione, quando Honda incorna di testa e Buffon si esalta con una deviazione. Ma le risposte della Juve arrivano a raffica. Al 31’ dopo uno scambio perfetto Tevez-Pereyra-Llorente, e tiro dello spagnolo da posizione ravvicinata murato in angolo da Abbiati. O al 34’ quando Pereyra ci prova invece da fuori area, con nuova deviazione in corner del portiere rossonero. E’ anche il minuto in cui Allegri è costretto a sostituire per infortunio Caceres con Ogbonna. Poco prima del palo colpito da Marchisio al 38’. Insomma, chiari segnali di grande Juve, con l’azzurro, unico ammonito del primo tempo, assoluto padrone del centrocampo, e Lichtsteiner che tratta i rossoneri come birilli. Il Milan riesce a liberarsi solo al 40’ con Menez, che approfitta di un’incertezza di Chiellini, ma il destro del francese è spompato e Buffon non ha nessun problema a respingere. Ma la Juve è tanta e lo fa capire a chiare lettere con la partenza nella ripresa. Schiaccia il Milan nella sua trequarti, senza però trovare la lucidità per colpire. I rossoneri si concedono solo piccoli sprazzi di contropiede, ma senza creare scompensi davanti a Buffon. Anzi, è la Juve ad alzare il tiro al 13’ con il bolide di Pogba dal limite deviato e poi con Marchisio che conclude a lato. Il Milan, pur compatto, ha i suoi limiti e lo dimostra e costringe al sacrificio totale in copertura uomini come El Shaarawy, Honda e Menez, irrimediabilmente fuori tempo nelle ripartenze. Il Faraone corre come un matto, ma alla fine, è costretto a cedere il posto a Bonaventura.
GIOIELLI - Ma la differenza fra Milan e Juve ha origini ben precise. Soprattutto quando hai elementi del calibro di Pogba e Tevez. Il francesino pronto a servire l’Apache con una palla miracolosa che l’argentino con un soffio di genio infila alla destra di Abbiati. Delirio del funambolo che contrasta con l’immobilità di Allegri che probabilmente implode. Vantaggio ineccepibile seguito dalla sostituzione di Pereyra con Vidal e quella più suggestiva di Poli con Torres, ininfluente e ammonito. C’è spazio anche per Romulo (fuori Lichtsteiner) e Pazzini (out Honda), mossa della disperazione di Inzaghi. Che non cambia nulla. Alla fine è la Juve a festeggiare sotto la sua curva.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

EL SHAARAWY MAI IN GARA, MENEZ TROPPO SOLO. CENTROCAMPO IN BALIA DI POGBA E COMPAGNI
LE PAGELLE di Antonio Vitiello
Abbiati 6,5 - Salva su Lloente alla mezz'ora del primo tempo chiudendo lo specchio della porta in uscita bassa. Sul gol di Tevez può fare poco.
Abate 5,5 - Si impegna in difesa al punto da evitare un paio di volte il peggio con delle diagonali ben fatte. Sul gol di Tevez ha qualche responsabilità perchè viene aggirato dal giocatore in corsa.
Rami 6 - Ha un cliente scomodo come Llorente ma lo tiene a bada facendo a sportellate per tutto l'incontro.
Zapata 6,5 - Anche lui prova come può a fermare Tevez, gioca di anticipo per spegnere sul nascere le offensive dell'argentino.
De Sciglio 5,5 - Preoccupato per le ripartenze di Lichtsteiner e compagni resta ancorato alla difesa, senza farsi mai vedere in avanti.
Poli 5,5 - Lotta in mezzo al campo, nella gabbia dei cinque centrocampisti bianconeri, non sempre riesce il recupero della sfera. Anche lui poteva fare di più in occasione del passaggio decisivo di Pogba per Tevez. Dal 31' Torres -
De Jong 5,5 - Non gioca la sua migliora gara, in difficoltà quando deve far partire l'azione, costretto spesso a darla per vie orizzontali.
Muntari 5 - Perde un paio di palloni veramente pericolosi a ridosso dell'area di rigore milanista, viene beccato anche dal pubblico.
Honda 6 - Molto attivo nella prima parte di gara, impegna seriamente Buffon colpendola benissimo di testa tra due avversari. Nella ripresa cala come tutta la squadra. Dal 38' Pazzini S.v
Menez 6,5 - Anche stasera uno dei più positivi, molto mobile. Corre a tutto campo per dare man forte ad un centrocampo piuttosto statico. Si sbatte fino al novantesimo.
El Shaarawy 5 - Gara negativa per il Faraone. Mai nel vivo del gioco, non salta l'avversario e finisce per perdere anche i palloni più semplici. Dal 21' st Bonaventura 5,5 - Viene risucchiato anche lui nella pochezza offensiva del Milan di questa sera, da rivedere dal primo minuto.