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4 aprile 2015, Palermo vs Milan 1-2




dal sito www.attualita.it

BASTA PANCHINE, ORA CERCI VUOLE GIOCARE: A PALERMO UNA CHANCE DA NON FARSI SCAPPARE
Una vittoria e una chiamata che riportano il giusto entusiasmo!”: dopo il successo del Milan contro il Cagliari, Alessio Cerci aveva espresso così su Twitter la sua felicità per la convocazione in Nazionale per le partite contro Bulgaria e Inghilterra. L’attaccante rossonero si era presentato a Coverciano con grande entusiasmo e voglia di fare bene, ma purtroppo per lui le cose non sono andate come sperava: l’ex Atletico Madrid è rimasto infatti per 90’ in panchina in entrambi i match (è stato uno dei pochi a non giocare nemmeno un minuto nelle due sfide).
TROPPE DIFFICOLTA’- Nelle settimane precedenti, in sei partite con il Milan, Cerci era stato titolare solo una volta contro il Verona, mentre nelle altre gare era entrato sempre nella ripresa per un totale di appena 56 minuti in campo. Quando era arrivato a Milanello all’inizio di gennaio, l’ex Torino sapeva che avrebbe trovato qualche difficoltà, soprattutto perché aveva giocato poco nei mesi precedenti con la maglia dell’Atletico Madrid, ma le cose ora stanno purtroppo andando molto peggio di quanto pensasse. Il numero 22 milanista sta faticando a ritrovare la forma migliore e sta vedendo pochissimo il campo.
OCCHIO A SUSO- Domani pomeriggio, il Milan sarà di scena a Palermo e Cerci spera di giocare questa sfida dal primo minuto: nelle ultime gare, Inzaghi gli spesso preferito Honda, il quale però è stato impegnato in questa settimana in Giappone con la sua Nazionale e per questo SuperPippo potrebbe concedergli un turno di riposo per farlo recuperare dal lungo viaggio. L’ex attaccante granata dovrà stare comunque attento ad un altro giocatore, che negli ultimi giorni ha guadagnato molte posizioni nelle gerarchie di Inzaghi, cioè Suso, che mercoledì scorso nell’amichevole contro la Reggiana ha segnato una doppietta e ha fatto vedere tante belle giocate. Cerci ha bisogno di ritrovare presto non solo la forma migliore, ma anche un po’ di fiducia che gli permetta di rendere al meglio. E per ritrovare la fiducia c’è una solo medicina: scendere in campo a Palermo e fare una grande partita.





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(foto Curva Sud Milano)
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(foto Curva Sud Milano)



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I tifosi rossoneri




Maglia Rossonera allo stadio Barbera per Palermo vs Milan 1-2
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Foto tratte dal sito www.acmilan.com
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Jérémy Menez festeggia il gol-vittoria con mister Inzaghi
(dal sito www.gazzetta.it)




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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 5 aprile 2015
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dal sito www.gazzetta.it

PALERMO-MILAN 1-2: PRIMA GIOIA PER CERCI, DYBALA SU RIGORE, DECIDE MENEZ
L'ex Atletico si sblocca e segna il primo gol in rossonero, Dybala pareggia su rigore, poi decide ancora il francese nel finale: per Inzaghi è la terza vittoria esterna in stagione
PALERMO, 4 aprile 2015 - Mettiamola così: il coefficiente di difficoltà per raggiungere il sesto posto, e quindi l’Europa League, resta elevatissimo, ma se non altro il Milan a Palermo si prende due soddisfazioni in una volta sola. La prima è vendicare la sconfitta casalinga dell’andata, la seconda è il ritorno alla vittoria esterna cinque mesi e mezzo dopo l’ultimo successo (il 19 ottobre a Verona). Per farlo, si affida alla prima rete rossonera di Cerci, tornato titolare, e al solito Menez, che rimedia al pareggio rosanero col suo sedicesimo gol stagionale e riaggancia – almeno fino alla partita della Juve – Tevez in cima alla classifica dei marcatori. Il Milan non ha giocato una bella partita, tutt’altro, ma il fattore consolante è stato la capacità di reagire al pareggio e tornare avanti. Il Palermo si deve mangiare le mani, perché comunque i due gol rossoneri sono frutto di due errori che hanno praticamente spalancato la porta. La serie negativa dei siciliani continua: adesso sono due pareggi e quattro sconfitte nelle ultime sei partite, con un solo gol segnato. E cioè il rigore di questa partita realizzato da Dybala, fenomeno vero dal presente illustre e dal futuro luminoso. Vederlo giocare è un piacere per gli occhi anche per i tifosi avversari.
ERRORI— Rispetto alle previsioni della vigilia, Iachini alla fine opta per un albero di Natale più prudente (Quaison e Vazquez dietro Dybala) rispetto al 4-3-1-2 che prevedeva la coppia Dybala-Belotti. Un modo per cautelarsi dalle ripartenze rossonere – che resta l’arma migliore del Milan di quest’anno -, dal momento che Inzaghi si affida sugli esterni a Cerci e Menez. La grande incognita riguardava la presenza di Destro, che a un certo punto pareva destinato alla panchina, con Bonaventura avanzato in attacco e Menez falso nove. Inzaghi invece ha deciso di piazzare Jack in mediana e schierare il tridente potenzialmente più letale. Ci vuole però un brutto errore di Sorrentino per mandare i rossoneri in gol nel primo tempo. E’ il 37’ quando Van Ginkel serve da destra un bel cross rasoterra su cui il portiere rosanero è comunque in vantaggio rispetto a Cerci. Il problema è che Sorrentino perde la presa e il pallone carambola sul corpo dell’esterno rossonero, finendo in rete. Bizzarrie del calcio, se pensiamo che un quarto d’ora prima Vazquez si era divorato un gol a porta vuota – errore folle e inspiegabile per uno del suo talento – dopo una percussione di Quaison e Dybala di fronte alla quale tutta la difesa milanista in pratica si era paralizzata. L’erroraccio di Vazquez peraltro rappresenta bene il bassissimo livello tecnico della partita, costellata di imprecisioni al limite del credibile da una parte e dall’altra. Uno spettacolo piuttosto deprimente, interrotto da qualche conclusione (Destro al 6’, Dybala al 13’, Quaison al 33’) senza eccessivi pensieri per i portieri.
RINCORSA— Nella ripresa se non altro la partita si è vivacizzata un po’ (più come intensità che per occasioni reali). Il Palermo ha riacciuffato il Milan al 26’ con un rigore di Dybala, in seguito a un intervento di Paletta su Belotti, e tre minuti più tardi Sorrentino ha riscattato l’errore del primo tempo con un super intervento su Antonelli che ha calciato da pochi passi. Ma, dal momento che si è trattato del festival degli errori, i rosanero hanno commesso quello fatale con Rigoni: un retropassaggio sbagliato che ha permesso a Menez di involarsi verso Sorrentino, inseguito vanamente da Vitiello e Gonzalez, e di superarlo con freddezza. Gol numero 16, che porta in dote tre punti e qualche speranza in più per una rincorsa difficilissima.
Marco Pasotto


dal sito www.milannews.it

MENEZ FENOMENALE, CERCI SI SBLOCCA, DESTRO INCEPPATO. ANTONELLI-ABATE: CUORE E ANIMA
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Diego Lopez 6 - Sollecitato spesso dall’attacco del Palermo con tiri da fuori, si impegna seriamente sulla conclusione violenta di Quaison nel primo tempo. Sul rigore intuisce ma non salva su Dybala.
Abate 6 - Torna il padrone della fascia destra dopo settimane di assenza e il Milan ritrova spinta in fase offensiva. Il duello con Lazaar crea scintille ma non esce ridimensionato.
Paletta 5,5 - Legge bene diverse situazioni difensive, sbaglia però in modo plateale su Belotti quando commette fallo da rigore e rovina la prestazione.
Mexes 6 - Qualche incertezza e diversi palloni lanciati a caso, però il compito lo fa anche oggi. Riesce a contrastare bene Dybala in circostanze difficili, così come su Vazquez.
Antonelli 6,5 - Partita di grande sostanza per Antonelli che si fa in quattro per rendersi pericoloso in fase offensiva e dare una mano in difesa. Sfiora anche il gol in due occasioni.
Van Ginkel 6 - Inizia ad entrare nei meccanismi, forse troppo tardi considerando le gare che mancano alla fine della stagione, ma è suo il cross decisivo per la rete di Cerci.
De Jong 6 - Partita di contenimento, raggiunge la sufficienza per le entrate dure a centrocampo che consentono alla squadra di rifiatare e qualche volta di ripartire.
Bonaventura 6 - Non è stata la miglior gara fin qui giocata, però Jack ce la mette sempre tutta. Molto utile e versatile, riesce a fare filtro e a dare il là alla manovra delle tre punte.
Cerci 6,5 - Serviva un po’ di fortuna per sbloccarsi, l’occasione è arrivata oggi al Barbera. L’ex Altetico Madrid trova la sua prima rete in rossonero che segna di ginocchio. Cresciuto rispetto alle ultime gare. Dal 32’ Suso  S.V.
Destro 5,5 - Ha solo due palloni giocabili, un impegna Sorrentino, l’altro sfiora il palo con un tiro al volo. Nella ripresa cala ma i rifornimenti sono sempre contati. Dal 32’ Pazzini S.V.
Menez 7 - Sedicesima marcatura stagionale per il francese, sempre più decisivo per questo Milan. Segna una rete di rara bellezza, misto tra velocità, tecnica e precisione sotto porta. Dal 47’ Poli S.V.