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24 gennaio 2015, Lazio vs Milan 3-1




dal sito www.attualita.it

INZAGHI RISPOLVERA VAN GINKEL. C'È L'OLANDESE NEL CENTROCAMPO ANTI-LAZIO
Alla fine, mister Filippo Inzaghi ha deciso: contro la Lazio giocherà Marco Van Ginkel. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il giovane centrocampista olandese ha vinto il ballottaggio con il collega Sulley Muntari e questa sera, all’Olimpico, scenderà in campo dal primo minuto al fianco di Andrea Poli e del capitano, Riccardo Montolivo, che agirà in cabina di regia, al posto di Nigel De Jong.
A SORPRESA - Nel corso della conferenza stampa di ieri, Pippo aveva provato a mischiare le carte, dribblando le domande sull’argomento ("Vediamo, ho l'imbarazzo della scelta. Giocherà una delle due partite"). Van Ginkel, dunque, avrebbe sì giocato una della due sfide ravvicinate contro i biancocelesti di Stefano Pioli, ma quale? Probabilmente quella di Coppa Italia, in programma martedì a San Siro. Invece, il tecnico rossonero, stando a quanto riferito stamane dalla rosea, ha deciso di affidarsi subito all’ex Chelsea per provare a dare più qualità al centrocampo.
OPPORTUNITA’ - Una chance importante per Van Ginkel, che non indossa una maglia da titolare dal 30 novembre scorso, giorno di Milan-Udinese. I tanti infortuni non hanno certo agevolato l’inserimento del 22enne orange, che in un certo momento ha anche pensato (e minacciato) di porre fine con largo anticipo alla sua esperienza in Italia. Salvo sorprese, invece, il giocatore resterà al Milan, nella speranza di vedere il campo con regolarità. Fisico e Inzaghi permettendo.







Servizio di Milan Channel dedicato a Marco Locatelli e Claudio Lippi




Il Milan a Villa Borghese nel ritiro pre-Lazio vs Milan
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Maglia Rossonera all'Olimpico per Lazio vs Milan 3-1
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Silvana e Walter, mamma e papà di Marco Locatelli con i giocatori rossoneri attorno alla pezza di MRN dedicata a lui e Claudio Lippi
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Silvana e Walter, mamma e papà di Marco Locatelli con i giocatori rossoneri attorno alla pezza di MRN dedicata a lui e Claudio Lippi
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Silvana e Walter, mamma e papà di Marco Locatelli con i giocatori rossoneri attorno alla pezza di MRN dedicata a lui e Claudio Lippi



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(foto Curva Sud Milano)
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(foto Curva Sud Milano)




La reazione di Mexes nei confronti di Mauri
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Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 25 gennaio 2015

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dal sito www.gazzetta.it

LAZIO-MILAN 3-1: PIOLI TERZO, CRISI INZAGHI SEMPRE PIÙ IN BILICO
Parolo e Klose regalano il successo ai biancocelesti ribaltando il gol di Menez. Rossoneri: un punto in 4 partite. Rissa finale: Mexes perde la testa, espulso
ROMA, 24 gennaio 2015 - La settimana più difficile di Inzaghi sulla panchina rossonera finisce nel modo peggiore: un’altra sconfitta, 3-1 contro la Lazio all'Olimpico (e il passivo poteva essere peggiore). Dopo il vantaggio di Menez dopo 4' in campo c'è stata solo una squadra, quella di Pioli. Un numero dice tutto: 18 tiri a 2 per i biancocelesti. E il Milan alla fine ha perso anche la testa, come testimonia la follia di Mexes, espulso per aver preso per il collo il capitano della Lazio Stefano Mauri. Questo ennesimo brutto k.o. dà un ulteriore scossone alla panchina di Inzaghi (a questo punto diventa basilare il quarto di Coppa Italia ancora contro la Lazio di martedì) e dipinge un 2015 sempre più da incubo. Un punto in quattro partite è una media da retrocessione, altro che sogni europei. La Lazio invece si riscatta dopo il tonfo casalingo col Napoli e si riporta per una notte al terzo posto, anche se perde Filip Djordjevic, che ha riportato una frattura alla caviglia.
LE SCELTE — Inzaghi cercava una scintilla e per trovarla prova a calare il jolly: a differenza di quanto supposto alla vigilia, fuori Cerci e dentro El Shaarawy. Mossa che in realtà serve anche a garantire più copertura sugli esterni. Per il resto, Menez centravanti (martedì in Coppa Italia toccherà a Pazzini), difesa obbligata con Alex (fuori condizione) e Mexes centrali, e Montolivo al centro della mediana. Pioli invece ritrova Biglia davanti alla difesa e Mauri largo a sinistra, mentre Klose vince l’ennesimo ballottaggio con Djordjevic. La Lazio è fermamente decisa a condurre la partita – e non potrebbe essere altrimenti, dopo la sconfitta col Napoli -, ma in realtà fa il gioco del Milan, squadra che fatica tanto quando deve impostare e sa invece diventare letale nelle ripartenze. Poli e Bonaventura sono abilissimi nel tenere palla e sgusciare via, e costringono spesso la mediana biancoceleste a ricorrere al fallo per evitare guai seri. Il gol di Menez merita una spiegazione a parte, perché arriva per gentile concessione di Basta, che si addormenta e si fa rubare il pallone. Menez comunque è molto bravo a portarlo sino al punto in cui la visuale della porta si spalanca.
FRAGILITÀ — Pioli aveva ovviamente messo nel conto la pericolosità dei cambi di fronte. Ciò che non si aspettava era la quantità industriale di errori dei suoi negli ultimi quindici metri. La Lazio, pur non giocando a chissà quali ritmi, riesce a mettere spesso in difficoltà il Milan, soprattutto con gli inserimenti da maestro di Candreva a destra. I rossoneri dietro sono fragili, e spesso basta un cambio di gioco per metterli in difficoltà e liberare uomini. Il problema è che la Lazio arriva sempre con un secondo di ritardo, oppure è imprecisa. Dopo il gol di Menez, passata una decina di minuti per riprendersi dallo shock, gli uomini di Pioli si riversano nella metà campo del Milan. Nell’ordine: Candreva si vede respingere un tiro a porta semi-vuota da Mexes (che ha sulla coscienza l’erroraccio da cui scaturisce il pericolo), Klose anticipa Alex di testa ma non prende la mira giusta, Diego Lopez fa il miracolo su Candreva smanacciando in angolo e Parolo non trova la coordinazione giusta all’altezza del rigore. In mezzo alla sagra dell’errore anche due decisioni in area di Mazzoleni che lasciano perplessi: dopo due minuti Radu va giù su intervento dubbio di Bonaventura, mentre al 43’ Mexes trattiene vistosamente per la maglia Mauri. Intervento, questo, su cui parrebbero esserci pochi dubbi.
QUANTI ERRORI — Nella ripresa è il Milan a vivere un avvio da incubo. Il minuto è lo stesso del primo tempo: il secondo. Klose pennella da destra un cross magnifico, Alex è fuori posizione, Poli non riesce a recuperare metri e Parolo insacca al volo di piatto in tutta comodità. Passano solo quattro minuti e la frittata completa la cottura: Montolivo ricambia – con gli interessi – l’errore di Basta, con un retropassaggio sciagurato che innesca Klose, bravissimo a trovare il varco giusto. Era davvero questione di centimetri. Miro ritrova il gol in campionato dopo quasi tre mesi, astinenza mai vissuta in Italia. Nel Milan, poi, a guaio si aggiunge guaio: Bonaventura esce con una spalla dolorante e così Inzaghi butta dentro prima Cerci e poi Pazzini (per Van Ginkel, alla terza presenza stagionale e comprensibilmente poco tonico), passando al 4-2-3-1. Ma la cosa non sortisce effetti: davanti i rossoneri proprio non ci arrivano. Il colpo di grazia arriva a una manciata di minuti dalla fine: cross del solito Candreva, Djordjevic, che nell'azione si infortuna, può addirittura permettersi di fallire il comodo appoggio in rete senza che intervenga alcun milanista, e poi irrompe di nuovo Parolo. Il disastro rossonero si completa con la follia di Mexes, che prima litiga verbalmente con Mauri, poi perde la testa prendendo per il collo il laziale. Rosso inevitabile e lunga squalifica probabile. Al Milan resta la rivincita in Coppa Italia, che per Inzaghi diventa molto ma molto di più.
Marco Pasotto


dal sito www.milannews.it

VERGOGNA
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Diego Lopez 6: Para quello che può parare, ne prende tre senza poterci fare nulla. Uno dei pochi a uscire a testa quasi alta dal tracollo dell'Olimpico.
Abate 5.5: partita del tutto anonima del terzino rossonero. Non incide 
Mexes 4: perde completamente la testa. Si fa cacciare nel momento di maggior difficoltà della squadra. A livello tecnico sbaglia quasi tutto.
Alex 5: lento, immobile, disattento. Un disastro anche lui.
Armero 4.5: prestazione del tutto fumosa del colombiano, umiliato da Candreva in ogni uno contro uno.
Poli 5: nel baratro anche lui, perde Parolo in occasione del gol del 2-1.(dall'83 Muntari sv)
Montolivo 4: parte benino davanti alla difesa, poi però manda in porta Klose per il gol che chiude la partita.
Van Ginkel 5: lento, compassato, inconcludente. Gli manca il ritmo partita e si vede (dal 56' Pazzini 5: un fantasma nel deserto desolante rossonero)
Bonaventura 6: è l'unico, dei giocatori di movimento, a fare qualcosa. Uscendo lui, si spegne tutto. (Dal 52' Cerci 5: chiamare lo 06-8262, vi risponderà Chi l'ha visto. Fate una segnalazione)
Menez 5.5: bello il gol numero 10 in campionato. Poi è un fantasma in campo.
El Shaarawy 5: fumoso e inconcludente. Si deve dare una svegliata anche lui.
Inzaghi 4: la bava è rimasta in bocca. La squadra non ha un'identità, un'idea di gioco e non ha gli attributi. Le colpe sono anche sue.