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11 dicembre 2013, Milan vs Ajax 0-0




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-AJAX
Primavera del 2003, sul lungomare di una località ligure per le vacanze pasquali insieme alla famiglia, trovai finalmente un locale con il maxi schermo per vedere gli ultimi minuti del quarto di finale di Champions League tra Milan ed Ajax.
Mia abitudine e' da sempre quella di vedere le partite da solo o al massimo con mio padre che condivide la mia stessa passione rossonera, questo perché diventerebbe insopportabile gestire la stupida ironia e gli sfottò dei tifosi di altre squadre nel caso in cui le cose non dovessero andare per il meglio. In quella occasione, appunto, nella primavera del 2003, sopportai mio malgrado l'ironia altrui per poter comunque vedere da quello schermo come sarebbe finita la partita, anche se ormai mancavano pochi minuti ed il risultato era impietoso: pareggio per 2 a 2 che ci avrebbe eliminati dalla coppa.
Tutti voi tifosi rossoneri sapete bene come fini' quella partita, non devo ricordarlo, racconto solo che per me il grido "Inzaghi! Inzaghi!", coincise con la solita richiesta di acquistare una rosa da parte di un gentile signore che ancora oggi non avrà la minima idea di ciò che rischio' in quella occasione, come chiunque si fosse avvicinato a me in quel momento di euforia calcistica.
Ho voluto ricordare questo piccolo aneddoto sul quarto di finale che ci porto' a vincere la champions League del 2003 perché comunque, anche se le cose sono molto cambiate, questa competizione conserva sempre quel fascino e quella magia uniche ed irripetibili.
Ci troviamo domani a dover affrontare di nuovo l'Ajax in quel di San Siro, con una partita dal sapore ben diverso rispetto a dieci anni fa ma che ancora conserva la consapevolezza del dentro o fuori.
Storicamente una partita come questa rappresenta una grande classica per la manifestazione calcistica più importante d'Europa anche se, per motivi diversi, in questo periodo Milan ed Ajax non stanno vivendo uno dei momenti di maggior splendore.
Noi arriviamo a questa sfida con la consapevolezza di non poter sbagliare, di non poter mancare quella qualificazione agli ottavi di finale che, oltre a darci una identità internazionale, ci darebbe oggi la possibilità di dare un senso ad una stagione travagliata e nettamente al di sotto delle nostre aspettative e forse anche potenzialità.
In gare come questa le motivazioni nascono e crescono da sole, sono le partite che tutti i calciatori vorrebbero giocare e la speranza è che anche il nostro pubblico possa colorare questa sfida con l'adeguato supporto ai ragazzi, chiamati ad essere il Milan.
Gli occhi da guardare in ogni frangente di gara per essere trascinati alla qualificazione saranno quelli di Ricky Kakà, ancora oggi più di anni fa unico leader e trascinatore di un gruppo qualitativamente inferiore rispetto al centennale standard rossonero e per questo chiamato ad uno sforzo maggiore.
Inizia la sera di questa vigilia pre-Champions, con una sbirciata ai risultati delle altre squadre in campo già oggi e con la voglia di potersi addormentare, già da domani sera, con un nuovo grido nelle orecchie, un nome eroico come quello di Inzaghi che possa con le sue gesta, in questo Milan-Ajax regalare quelle emozioni che solo le partite di coppa giocate dai rossoneri sanno regalare.
Forza Milan, sempre!





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Il biglietto della partita
(by Andrea Leva)




Foto gentilmente concesse da Paolo 049
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Riccardo Montolivo espulso
(dal sito www.gazzetta.it)
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Immagine dell'espulsione di Montolivo
(dal sito www.gazzetta.it)



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Mario Balotelli cerca di sfuggire alla marcatura dei giocatori olandesi



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Riccardo Montolivo esce dal campo
(dal sito www.gazzetta.it)
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Balotelli in azione
(dal sito www.gazzetta.it)






La "Gazzetta dello Sport" del 12 dicembre 2013


Il "Corriere dello Sport" del 12 dicembre 2013




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 12 dicembre 2013
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dal sito www.gazzetta.it

CHAMPIONS, MILAN-AJAX 0-0: DECISIVO ABBIATI, ROSSONERI AGLI OTTAVI
Nonostante l'espulsione di Montolivo al 22' (fallo su Poulsen, che in avvio aveva colpito un palo interno), i rossoneri resistono grazie a super Abbiati e proseguono l'avventura in Champions
MILANO, 11 dicembre 2013 - Undici, anzi, dieci leoni per conquistare gli ottavi di finale di Champions League con il risultato che nessuno voleva: lo 0-0. Ma lo 0-0 che lancia il Milan equivale a una vittoria colossale, perché giocato con un uomo in meno dal 22’ del primo tempo per l’espulsione di Montolivo. Una prova d’altri tempi contro un avversario immaturo e incapace di sfruttare la grande occasione. Senza mezzi termini, una qualificazione meritata.
SALTANO I PIANI - Un attacco esplosivo: Kakà, El Shaarawy e Balotelli in attacco; De Sciglio ritrovato, con la consapevolezza che contro l’Ajax non sarà una passeggiata. Così Allegri aveva preparato la sfida puntando sull’esperienza e la tecnica. La marcia del Milan inizia al 4’, quando Balotelli su punizione impegna Cillessen con un tiro forte ma centrale. Ma la risposta successiva dell’Ajax fa paura: prima con il tiro di Fischer deviato in angolo da Zapata, poi con il palo colpito da Poulsen che stacca di testa davanti all’immobile Abbiati. Sono segnali chiari e inquietanti: il Milan, sorpreso dall’intraprendenza dell’avversario subisce il pressing dei Lancieri che giocano a memoria. L’Ajax è squadra dinamica che propone il classico calcio totale, abile a chiudere tutti gli spazi nella fase difensiva e pronta a ripartire in velocità con un possesso palla geometrico che ha nel mirino Abbiati. Come al 19’ quando Bonera ci mette una pezza sul colpo di testa in tuffo di Klassen.
IL PECCATO DEL CAPITANO - Ma la situazione precipita al 22’: Montolivo contrasta duramente Poulsen con un durio pestone alla caviglia e fra lo stupore di tutti viene espulso da Webb. Squadra da rifondare. Allegri è così costretto a dare spessore al centrocampo e sacrificare El Shaarawy per Poli. Strada in salita ed è ancora la porta del Milan a tremare. Ci pensa Abbiati, al 26’, a deviare in angolo il tiro di Schone, pescato però in posizione di fuorigioco. Con l’uomo in più, l’Ajax subisce la rabbiosa reazione rossonera, ma chiude abilmente tutti i varchi: difesa ordinata, in cui a dettare i tempi è l’ex Juve Poulsen, puntualmente fischiato da San Siro. Non è un caso che sia proprio il danese a restare negli spogliatoi per cedere il passo a Hoesen nella ripresa, inaugurata dal pressing olandese. Il primo guizzo è di Fischer al 7’, ma la mira è imprecisa. Il copione è scontato: Ajax all’assalto e Milan aggrappato alle ripartenze di Kakà e Balotelli. Più incisivo il brasiliano, defilato e al piccolo trotto Mario. I rossoneri hanno poche alternative: difendere Abbiati con una fase difensiva intensa. La capitolazione, nonostante la sterilità in attacco dell’Ajax, sembra vicina, ma al 21’ ci pensa proprio il portiere rossonero a chiudere in angolo su Klaassen.
BATTICUORE - L’ex Bojan deve alla sua modesta prova la sostituzione al 26’ con Sigthorsson ed è ancora Fischer al 29’ a sfiorare il gol con un tiro che termina a lato di poco. Il tiro segno merita una nuova situazione. Allegri rinforza la difesa con Mexes e rinuncia a Kakà per il gran finale sconsigliato ai deboli di cuore. I 5’ di recupero finale sono un’eternità. Il Milan si difende con le unghie, i denti, gli stinchi e giocate poco accademiche. Ma che importa. In un confuso intricarsi di gambe, piedi e colpi di testa rabbiosi e la rovesciata fuori misura di Schone arriva il fischio finale di Webb: il Milan passa. Senza esagerazioni, eroicamente.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

ABBIATI E DE SCIGLIO SUPER, BALOTELLI OPERAIO E LOTTATORE. MONTO, UN ROSSO CHE PESA
LE PAGELLE di Antonio Vitiello
Abbiati 7: due interventi decisivi, uno per tempo, su Klaassen blindano il risultato di pareggio che serviva al Milan per accedere agli ottavi di finale. Gestisce con esperienza le rimesse in gioco che gli competono.
De Sciglio 6,5: sufficienza pienissima e abbondante per il terzino rossonero che ritorna da titolare nella partita più delicata dell’anno in Champions. Lotta con grinta e usa anche qualche trucco da vecchia volpe.
Zapata 6: prestazione positiva per il colombiano dopo il disastro di Livorno. Trova in Bonera una roccia solida al suo fianco. Nel finale tiene bene l’urto finale dell’Ajax.
Bonera 6,5: una roccia. Non sarà esteticamente bello da vedere ma è molto efficace. Non ha paura del corpo a corpo e quando c’è da spazzare via il pallone lo fa senza remore.
Constant 5.5: balla tantissimo quando viene puntato dai diretti avversari e quando si sgancia non riesce mai a mettere dentro un cross pulito.
Montolivo 5: un fallo duro che Webb punisce con il rosso diretto. In Europa questi interventi vengono giudicati così. Mette così in difficoltà, senza volerlo, la sua squadra.
De Jong 6,5: un mastino indomabile in mezzo al campo. Dopo il rosso a Montolivo il lavoro in mezzo al campo raddoppia ma lui lotta come non mai.
Muntari 6,5: non sarà un fulmine di guerra ma lavora duramente elevando all’ennesima potenza il suo impegno dopo che la squadra è rimasta in 10.
El Shaarawy 5: ritorna titolare e ha una voglia matta di spaccare il mondo ma riesce a fare poco. E’ il sacrificato per fare posto a Poli dopo il rosso a Montolivo (dal 24’ Poli 6,5: entra quasi a freddo ma si scalda subito lottando su ogni pallone. Nel secondo tempo, quando esce Kakà, è l’unico che ha fiato e gamba per aiutare Balotelli in attacco).
Balotelli 6,5: non avrà segnato, è vero, ma ha lavorato con la squadra e per la squadra. Partita di grande sacrificio che è stata molto apprezzata da compagni, allenatore e tifosi.
Allegri 6: centra la quarta qualificazione consecutiva agli ottavi di finale e lo fa con una prestazione stravolta dal rosso a Montolivo. Alla fine, comunque, il risultato lo ha portato a casa.