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19 ottobre 2013, Milan vs Udinese 1-0




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-UDINESE
In ritiro, per deliberare. Deliberare su questo Milan. Se può o meno essere competitivo con le altre grandi del campionato.
La rosa direbbe di si. L'andamento fin qui avuto, nettamente no. Ora è giunto il momento per la squadra di Allegri di svoltare davvero. E allora ecco l'idea che ritorna un anno dopo. Lo scorso anno dopo le sconfitte di Roma e Malaga, fu la società ad imporlo. E portò i suoi frutti. Quest'anno è precisa richiesta dello staff tecnico. Alla squadra serve stare assieme, condividere responsabilità e obiettivi.
Mister Allegri spera che la storia si ripeta. Non solo per quanto riguarda la questione ritiro. Le sue squadre, infatti, storicamente tra fine Ottobre e inizi di Novembre partono per la tangente, con rari stop. Riescono a recuperare il gap accumulato e arrivano agli obiettivi. È questo che vuole anche quest'anno il Milan.
I punti di distacco, i gol presi, gli infortuni, le prestazioni, le polemiche e le squalifiche. Tutto preoccupa. Ma alternative all'invertire la tendenza, non ce ne sono.
Senza dubbio l'emorragia di gol presi e la ricerca di un gioco degno, sono le cose che occupano i primi posti nei pensieri del Milan. L'emergenza di uomini piano piano sembrava star rientrando, e con i giocatori chiave ai loro posti, sembrava poter tornare la luce. Tuttavia la doppia squalifica De Jong-Mexes, il mancato recupero di De Sciglio ed il mezzo infortunio subito nelle ultime ore da Balotelli, riporta il Milan quasi all'esatta situazione pre-sosta.
Il cammino che aspetta il Milan non è dei piu' facili. Udinese, Barcellona, Parma, Lazio e Fiorentina, per ripartire sono uno scoglio duro. Ma non c'è alternativa.
Dunque, un'altra bianconera dopo la Juve. L'udinese quest'anno ha cambiato qualche giocatore, ma non l'idea di calcio ne la filosofia societaria che negli ultimi anni l'ha contraddistinta. Sempre calcio veloce e tecnico, con giocatori giovani, scoperti negli anfratti di ogni continente. Poca spesa, tanta resa.
L'avvio di stagione della squadra di Guidolin è stato in chiaro-scuro. L'eliminazione dalla Europa League ad opera del modesto Slovan Liberec è stato un duro colpo tanto per i friulani, tanto per l'intero movimento, che si vede retrocedere sempre di più.
In campionato, l'Udinese ha messo assieme 10 punti, frutto di 3 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte. Il dato comune che salta all'occhio è che Di Natale e compagni, hanno fatto punti solo tra le mura amiche, battendo Genoa, Parma e Cagliari e pareggiando con il Bologna. In trasferta, 0 punti e sempre due gol subiti. 1-2 a Roma con la Lazio, 1-2 a Verona con il Chievo e 0-2 a Bergamo. In totale sono 8 i gol subiti e 9 quelli realizzati.
Come sempre Guidolin è partito con il suo 3-5-1-1 di fiducia. Tuttavia il talento che ha davanti, con Muriel, Di Natale, Maicosuel e Nico Lopez, lo sta spingendo a variare qualcosa. Si parla a Udine sempre più insistentemente di passaggio al 4-2-3-1. Nelle amichevoli durante la pausa delle nazionali lo ha provato, ma domani non dovrebbe riproporlo, salvo sorprese.
Milan-Udinese negli ultimi anni è anche chiaro sinonimo di tanti gol.
Negli ultimi 9 confronti, infatti, sono stati segnati ben 42 gol. Solo due delle nove gare è terminata con meno di 4 gol. Ed in particolare, gli ultimi due confronti diretti. Nella stagione 2011-2012 la partita è terminata col risultato di 1-1, con le reti di Di Natale ed El Shaarawy. Lo scorso anno, nella gara di esordio di Mario Balotelli, la partita fini' 2-1, con doppietta proprio del 45 rossonero.
Lo score esatto parla di 2 pareggio (da ricordare anche il 4-4 dell'anno dello scudetto), una vittoria bianconera (il 2-3 con il Milan zeppo di riserve prima di partire per Atene; la gara si ricorda come l'addio al calcio di Billy Costacurta) e ben 6 vittorie : oltre al 2-1 della stagione scorsa, già ricordato, 3-2 del 2009-2010 con doppietta di Huntelaar, il 5-1 del 2008-2009 con doppiette di Pato e Kaka, nella serata dell'arrivo di David Beckham, il 4-1 del 2008-2009, la gara che vide l'addio di Cafu e Serginho che sanci' l'esclusione del Milan dalla Champions dell'anno successivo, e infine vanno ricordati il 5-1 del 2005-2006 con Gilardino mattatore e il 3-1 del 2004-2005 con il celebre autogol di Marek Jankulovsky che da li a poco sarebbe diventato rossonero.
Quindi per gli amanti delle scommesse, la storia parla chiaro: partita da over. Vediamo ora le scelte dei due allenatori.
Partiamo da Guidolin. Come detto il tecnico ex Palermo e Bologna, dovrebbe confermare il 3-5-1-1 classico. L'unico assente sarà il portiere Brkic, sostituito da Kelava, apparso un po' incerto in qualche ultima uscita e per questo il leggero ballottaggio con il piu' esperto Benussi. La difesa a 3 sarà formata da Herteaux, Danilo e Domizzi, che ha recuperato e dovrebbe partire titolare al posto di Naldo.
I due esterni alti, saranno Basta a destra e Gabriel Silva a sinistra. Per quanto riguarda i 3 giocatori che agiranno a centrocampo, resta qualche dubbio. Badu sta facendo bene, ma è rientrato tardi dalle nazionali e per questo è in dubbio.
Allan appare al centro del posto in mezzo al campo. Per gli altri due posti, possibilità per Pereyra, Pinzi, Lazzari e proprio Badu.
Alle spalle di Di Natale, invece, dovrebbe averla vinta Maicosuel ai danni di Muriel. "O Mago" scelto per la sua grande velocità, che con gli spazi che lascia il Milan può essere letale.
Allegri non può star tranquillo. Sembrava avere ritrovato parte della rosa, ed ecco il problema a Balotelli. Con lui, che è in forte dubbio, out per la gara di domani anche i soliti De Sciglio, Bonera, Pazzini, El Shaarawy, oltre agli squalificati deJong e Mexes. Praticamente il rischio è avere ancora 7, tra titolari o prime riserve, in infermeria.
Il tecnico rossonero, davanti ad Abbiati ha le scelte pressoché obbligate. A destra ci sarà Abate. In mezzo, Zapata e Silvestre, al rientro e all'esordio, sono favoriti sull'incerto Zaccardo. A sinistra Constant favorito su Emanuelson.
Anche in mezzo al campo, poche opzioni. Montolivo agirà davanti alla difesa, con Poli e Muntari favoriti su Nocerino per giocare nei ruoli di mezze ali. A trequarti, agirà con tutta probabilità Birsa, assieme e Robinho, che si sdoppierà nel ruolo di trequartista e seconda punta al fianco di Alessandro Matri, alla ricerca febbrile del suo primo gol rossonero, pronto a partire dall'inizio qualora Balotelli darà definitivo forfait. Kaka e Saponara, assieme a Niang, saranno i tre cambi offensivi qualora ce ne fosse bisogno.
La gara sarà arbitrata da Marco Guida. Il 32enne, della sezione di Torre Annunziata, sarà al settimo arbitraggio in un match dei bianconeri ed al quarto per i rossoneri. Nei 6 precedenti con l'Udinese, il bilancio è di tre vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta.
Bilancio positivo anche per il Milan che nelle precedenti tre sfide ha vinto due volte, entrambe in casa, contro Chievo e Atalanta, e pareggiato una volta, nell'ultimo precedente, a Genova contro la Sampdoria.
La partita, dopo molti travagli, sarà a porte regolarmente aperte. Con l'indignazione e la presa di petto del tifo milanista dopo la squalifica ingiusta di San Siro, era lecito aspettarsi che lo stadio venisse poi riempito a sanzione sospesa. Anche perché la gara è importante, quasi fondamentale. In più ci sarà il ritorno ufficiale di Kaka a San Siro. Ed invece si annuncia un San Siro classicamente desolato. Ormai ci siamo fatti il callo a questa situazione e non aggiungiamo altro.
Aggiungiamo invece un altro aspetto che va a rafforzare lo status di importanza massima a questa gara. Contemporaneamente in questa giornata ci saranno Fiorentina-Juventus, Roma-Napoli e l'Inter impegnata sull'ostico campo di Torino. Vincere vorrebbe dire sicuramente recuperare punti sulle contendenti.
Perché la rimonta deve partire domani. Serve un altro Milan. Serve uno scatto.





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Striscione di protesta della Curva Sud




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Udinese 1-0
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Striscione della Curva Sud
(per gentile concessione di Pietro Mazzara)




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Lo stupendo sinistro di Birsa, che vale l'1-0 finale
(dal sito www.gazzetta.it)
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L'esultanza di Birsa
(dal sito www.gazzetta.it)



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Ricardo Kakà torna a calcare il campo di San Siro
(dal sito www.gazzetta.it)



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Kakà in azione
(dal sito www.gazzetta.it)
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Gabriel, degno sostituto di Abbiati in porta
(dal sito www.gazzetta.it)






Il decisivo gol di Birsa


Grande parata di Gabriel




Foto gentilmente concesse dal Milan Club Inossidabili
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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)






La "Gazzetta dello Sport" del 20 ottobre 2013


Il "Corriere dello Sport" del 20 ottobre 2013




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 20 ottobre 2013
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN-UDINESE 1-0, ANCORA UN GOL DI BIRSA, ROSSONERI IN CRESCITA CON KAKÀ
La squadra di Allegri passa dopo 20 secondi con Muntari, ma Pirlo pareggia su punizione. Nella ripresa pressing bianconero: Giovinco sostituisce Quagliarella e segna il 2-1. Il terzo è di Chiellini
TORINO, 6 ottobre 2013 - Non perde colpi la Juventus. I bianconeri rispondono a una Roma che incanta e a un Napoli costante ad alti livelli, battendo 3-2 il Milan. Decisivi i cambi di Conte: Giovinco ha segnato il 2-1 appena entrato facendo espellere Mexes, Pogba anche da esterno ha dimostrato che è più agevole rinunciare alle pellicce in Siberia a gennaio che per Comte al suo apporto. La Juve è andata sotto per la sesta volta nelle ultime sette gare. La reazione ha prodotto 15' da grandissima squadra. Poi quando la partita sembrava più bloccata, ci ha pensato Giovinco. In una stagione lunghissima chi entra dalla panchina deve essere decisivo. Così anche una Juve lontana dal top (arriverà a febbraio quest'anno, dicono i muri di Vinovo), non perde contatto alla vetta. Perde con qualche rammarico il Milan, che ha subìto la Juve solo a sprazzi e ha pagato, oltre alle assenze, i cambi di ritmo dei bianconeri. Inoltre a inizio ripresa il primo ad avere la palla del vantaggio era stato Robinho. E ora i punti distacco dal primo posto sono 13 dopo 7 giornate. Inaccettabile se ti chiami Milan.
20'' E GOL - Il Milan, che presenta Nocerino a centrocampo per il Nazionale Poli, va in gol alla prima azione, dopo aver battuto il calcio d'inizio. Dopo una respinta della difesa Nocerino ciabatta il destro, che taglia fuori Padoin e smarca Muntari sul secondo palo, pronto nella girata. Difesa bianconera non allineata benissimo, Asamoah su tutti, e Stadium che, liberi di non crederci, si zittisce.
DEVASTANTE - Il gol subìto ha l'effetto che Conte spera. La Juve recupera palla e ribalta subito l'azione, col movimento su tutto il fronte di Tevez e Quagliarella. Vidal mette in porta l'ex Udinese, che spreca da due passi. Nerazzurri schiacciatissimi. In questo modo c'è spazio per le conclusioni da fuori area, con Abbiati molto bravo in successione su Asamoah e Chiellini. Il Milan capitola proprio alla fine di quello che gli americani chiamano un gran brutto quarto d'ora. Progressione centrale di Tevez, steso (col giallo) da De Jong. Va Pirlo, forse un po' avanzato rispetto alla mattonella ideale. Ma il destro dei fuoriclasse di Brescia sorprende Abbiati, che nella circostanza ha qualcosa da rimproverarsi.
LUCE SPENTA - La gara si spegne. Il Milan palleggia bene. De Jong è scolastico ma conosce il mestiere di mediano davanti alla difesa, Montolivo detta i tempi. La Juve invece è priva di sbocchi sulle corsie laterali. Asamoah è solo generoso, Padoin stecca. E con Marchisio un po' timido, la seconda parte di primo tempo è la fetta meno interessante di gara. Perché anche il Milan fatica a creare, con Matri abulico e Robinho troppo intermitente.
PROVA TV? - La ripresa riparte subito con la polemica. Mexes rifila un pugno a Chiellini su azione da corner. Nessuno vede nulla, forse c'è materia per la prova tv. L'episodio innervosirà comunque parecchio il francese. L'occasione migliore è per il Milan: Padoin perde una brutta palla, Matri batte un colpo e la mette in area per Robinho. Decisivo Buffon in uscita bassa. Conte toglie Padoin (missione fallita se doveva risalire le gerarchie bianconere) e mette Pogba esterno. Non è il suo, ma guarda caso la manovra bianconera trova subito qualche sbocco in ampiezza. Il francese in 10" sfiora il gol e poi serve l'assist per Asamaoh, che ciabatta una conclusione più invitante di un Tartufo d'Alba sul risotto. Quagliarella cala e Conte lo toglie, scegliendo però i guizzi di Giovinco invece della stazza di Llorente. Lo Stadium è perplesso.
DECISIVO - Ci pensa la Formica Atomica a dissipare i dubbi. Segnando un gol alla Giovinco. Tutto nasce da una brutta persa di Montolivo davanti ai centrali del Milan, Vidal serve Giovinco che nello stretto si beve Zapata e fulmina Abbiati. Bel gol. E nervi di Mexes che iniziano a lanciare segnali. Il francese, beccato continuamente dallo Juve Stadium dopo il colpo a Chiellini, protesta e viene ammonito; 4' dopo rifila un calcio da dietro ancora a Giovinco e la sua partita finisce lì.
SIGILLO CHIELLINI - Stesso destino per quella del Milan, che ha appena inserito Niang per Nocerino passando al 4-3-3. Pirlo per una sera torna più infallibile di un kicker della Nfl e dopo aver segnato trova la traversa sulla punizione susseguente al rosso di Mexes. Irrompe Chiellini, 3-1. Mancherebbero 15', ma col Milan sotto di un uomo c'è spazio solo per la doppietta di Muntari, che recupera palla alto e batte Buffon con la deviazione decisiva di Bonucci. Fino al colpo di etsta di Zapata al 49' che fa tremare. Finisce 3-2.
Jacopo Gerna


dal sito www.milannews.it

BIRSA IS MAGIC, GABRIEL ESORDIO SUPER. MONTOLIVO-PLAY CHE DÀ FOSFORO. NIANG, BONUS FINITI
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Gabriel 7: all’esordio a San Siro non si lascia intimidire dalla scala del calcio e, tantomeno, dagli avversari. Sempre preciso nelle uscite, vola a toccare sulla traversa la punizione che sembrava vincente di Di Natale.
Abate 6: in fase di spinta non riesce a dare la solita spinta. In fase difensiva invece copre bene le scorribande che arrivano nella sua zona ed effettua una diagonale importante nel finale di match.
Zapata 6: per la prima volta in coppia con Silvestre, superano bene l’esame di friulano anche perché le punte bianconere sono poco incisive finché Guidolin non mette Muriel e Ranegie che, tuttavia, non pungono.
Silvestre 6,5: esordio positivo per l’argentino che si adatta subito alla difesa a quattro, ovvero il sistema nel quale ha sempre giocato. Sicuro nelle palle alte, può essere utile da qui in avanti.
Constant 5,5: qualche sbavatura di troppo nella gestione del pallone. Poco preciso anche in quelle occasioni nelle quali arriva sul fondo.
Poli 6,5: partita di sostanza per l’ex centrocampista della Sampdoria che in tutte e due le fasi non sbaglia quasi nulla. Nel secondo tempo prova a trovare anche la gioia personale con una grande azione personale che non riesce a concludere. Ma in mezzo al campo è sempre più importante.
Montolivo 7: messo nel cuore del centrocampo sale in regia e si erige a direttore di un’orchestra che non fa spettacolo ma suona una melodia che arriva alla conclusione dello spartito. Uomo ovunque e leader indiscusso di una squadra che deve poggiare su di lui per il futuro.
Muntari 5: pasticcione, ci mette troppo nel liberarsi del pallone ed è meno incisivo del solito. (dal 86’ Nocerino sv)
Birsa 7: secondo gol a San Siro e seconda vittoria casalinga. La sua rete è di pregevolissima fattura e si candida in maniera importante a essere la sorpresa della stagione. Salta l’uomo, quando calcia becca sempre la porta ed è cercato dai compagni. Un segnale tangibile. (68’ Niang 4,5: i milanisti più datati si ricorderanno dello sciagurato Egidio, riferito a Calloni. Nel Milan attuale c’è lo sciagurato Mbaye. Troppi errori banali e gravi, sia col la palla tra i piedi che alla conclusione).
Robinho 5,5: va a sprazzi, ma troppo spesso la luce è spenta. Poi quando entra Kakà, quasi come folgorato, sembra riaccendersi ma non basta per essere incisivi sul match.
Matri 5: vaga come un’anima in pena alla ricerca di un pallone da buttare alle spalle di Kelava. Ma questo pallone, per l’ennesima volta, non arriva. Sbaglia un po’ troppo anche in fase d’appoggio. (dal 77’ Kakà 6: Si alza per entrare e San Siro trema. Poi in campo tocca pochi palloni ma con qualità. Serve a Niang il pallone del raddoppio che il francese spara al primo anello blu).
Allegri 6: il risultato prima della prestazione. E’ questo il diktat che si è dato il Milan in questo momento delicato della stagione. Il suo Milan porta a casa 3 punti fondamentali per la classifica. Per ora butta così, e va bene così anche se Montolivo davanti alla difesa è qualcosa che va valutato con attenzione.