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4 maggio 2014, Milan vs Internazionale 1-0




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-INTER
Una partita diversa dalle altre. Lo si dice sempre, per un Derby. Le solite frasi fatte : il Derby è sempre partita a sé, può succedere di tutto, non c'è mai una favorita, non è mai una partita come le altre. Questa volta per il Milan lo è davvero. Forse il derby piu' strano degli ultimi anni.
Per la prima volta da tanto tempo, innanzitutto, nessuna delle due squadre si gioca obiettivi prestigiosi. Si, l'Europa League è ancora in ballo, è vero, ma nelle ultime stracittadine una delle due, o entrambe, era sempre in corsa per qualcosa, fosse lo scudetto o un piazzamento champions. Non a caso, forse, sono le versioni peggiori di Milan e Inter da molto tempo a questa parte.
Strano, in casa Milan, questo derby lo è anche per il clima pre gara.
Molto di questo è dovuto al caso Seedorf. Il tecnico milanista è ormai trattato come un emarginato. Non molto ben voluto da larga parte dello spogliatoio, mal voluto dalla società e scaricato dalla proprietà. E in tutto questo i media, a cui simpatico non è mai stato, ci sguazzano. Dalla sua ha tifosi e soprattutto risultati, che non è male, ma difficilmente gli basterà. Vincere il Derby lo può aiutare ? forse no, ma certamente perderlo lo condannerebbe senza se e senza ma.
C'è, come detto, un Europa League sullo sfondo, da conquistare in una lotta che si sta facendo serrata e che obbliga il Milan, per sperare, a conquistare 9 punti nelle restanti tre gare, partendo dal Derby.
Ma anche qui, fino in fondo, non si è davvero capito, con forza, cosa pensi, cosa voglia la società a riguardo. Europa si, Europa no ? Di sicuro chi la vuole fortemente è l'Inter, che col suo neo-presidente Thoir si è parecchio esposta, dall'alto, va detto, dei suoi 57 punti ai quali manca davvero solo una piccola aggiunta per essere sufficienti.
Un Inter cresciuta negli interpreti e nel collettivo, ma fortemente discontinua e capace di passi indietro spesso sconcertanti. Chissà, che in questo mix di dubbi, incertezze e precarietà, non venga fuori la miscela giusta per un Derby davvero frizzante, come ormai da tempo non se ne vedono.
Ma almeno, seppur con risultati raffazzonati o immeritati, in partite mediocri, l'Inter zitta zitta si è portata a casa 3 degli ultimi 4 derby, 2 dei quali proprio, come domani, in casa del Milan. La squadra rossonera, ormai affetta da tempo da mal da big match, con Allegri come con Seedorf, non porta a casa una stracittadina da quasi 3 anni, ovvero dalla SuperCoppa italiana giocata a Pechino, con quel 2-1 in rimonta firmato Boateng e Ibrahimovic. In campionato, poi, l'ultimo acuto è il famoso 3-0 nel derby scudetto del 2011.
In totale i Derby tra incontri nei campionati non a girone unico, incontri in Serie A, in Coppe federali, in Coppa Italia, in Champions League e nella Supercoppa italiana, sono 212. Il primo incontro tra le due squadre milanesi risale al 18 ottobre 1908, anno di fondazione dell'Inter per mano di alcuni soci dissidenti del Milan: nella finale della Coppa Chiasso i rossoneri si aggiudicarono l'incontro vincendo 2-1.
L'ultimo giocato in casa del Milan, ahinoi, è lo 0-1 dello scorso anno, quando la squadra di Stramaccioni si impose con un gol di Samuel ad inizio gara. Partita, quella, contraddistinta dai grossolani errori dell'arbitro Valeri che negò un solare rigore a Robinho, non diede un espulsione sacrosanta Juan Jesus e soprattutto annullò un gol regolare a capitan Montolivo. Sempre 0-1 per l'Inter, allora allenata da Ranieri, con gol di Milito nella stagione 2011-2012.
Il Milan non batte in campionato l'Inter in casa dall'aprile 2011, con quel 3-0 alla squadra di Leonardo che indirizzò le sorti dello scudetto rossonero.
In totale, considerando sia le gare in casa nerazzurra che in casa rossonera, è l'inter a guidare la classifica delle vittorie in gare ufficiali, con un totale di 76 vittorie contro le 75 milaniste. Per ciò che riguarda i soli incontri di campionato, l'Inter risulta essere la squadra con più vittorie complessive: in 179 gare i nerazzurri hanno prevalso 67 volte, i rossoneri 60. I pareggi sono stati 52. Le reti segnate in tutto dall'Inter sono state 258, dal Milan 239. Sempre relativamente al campionato e, più nello specifico, alle gare in cui il Milan ha giocato in casa, questa sarà la gara numero 80. Sin qui, 26 i successi per il club di via Aldo Rossi, 22 i pareggi e ben 31 i successi nerazzurri.
Per quanto riguarda le formazioni, Mazzarri arriva alla sfida con solo Juan Jesus infortunato. Ampia scelta quindi per l'ex allenatore del Napoli, che riproporrà il suo classico 3-5-2. Davanti ad Handanovic, spazio a Rolando, Ranocchia e Samuel. Campagnaro, tuttavia, nelle ultime ore stando ai rumors sembra insidiare Ranoccha. Il vero dubbio per Mazzarri è quello e molto dipenderà anche da come giocherà il Milan. Sugli esterni, Jonathan dovrebbe essere preferito a D'Ambrosio, mentre a sinistra agirà il giapponese Nagatomo. Nella cerniera centrale, maglie da titolari per Hernanes, Kovacic e Cambiasso, con Guarin e Alvarez che dovrebbero partire dalla panchina. In avanti, la coppia che fin ora ha fatto meglio nelle scelte di Mazzarri, ovvero quella formata da Icardi e Palacio, decisivo con un gol di tacco nella gara di andata.
Seedorf in settimana ha mescolato molto le carte. Se siano reali idee del tecnico olandese, scelte volute dall'alto oppure pretattica in vista di una sfida cosi' delicata, lo sapremo solo a formazioni svelate.
Dubbi in ogni dove. A partire dal modulo. 4-2-3-1 o ritorno al 4-3-1-2 ? Noi siamo dell'idea che si andrà avanti con il consolidato 4-2-3-1. Scelto il sistema, ora gli interpreti.
Davanti ad Abbiati, sicuri solo Mexes e Rami ad agire centralmente. Sulle corsie, doppio ballottaggio : Abate-Bonera a destra, De Sciglio-Constant a sinistra. A centrocampo, sicuro del posto De Jong, assieme a Montolivo. Nei trequartisti, Poli è leggermente favorito su Honda, mentre Taarabt e Kaka dovrebbero giocare. In avanti, spazio a Mario Balotelli, al suo primo derby giocato in casa e non con la maggioranza di tifosi interisti. La possibilità di Pazzini dall'inizio affianco a Balotelli non la scartiamo, ma ad oggi restiamo per la "vecchia" via.
L'arbitro della gara sarà il signor Bergonzi.
In Serie A ha diretto 145 gare complessive ed il suo esordio risale al Dicembre 2003. Sono 15 i precedenti di Bergonzi con i rossoneri, con un bilancio di 9 successi, 4 pareggi e 2 sconfitte. Sono 21 invece le gare dirette all'Inter con 10 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. I suoi assistenti saranno Alessandro Giallatini e Giulio Dobosz. Lo staff è composto anche dagli assistenti addizionali Damato e Ciampi e infine dal quarto uomo Iannello.
Lo stadio sarà tutto esaurito. I tifosi del Milan chiedono ai propri giocatori, un'unica soddisfazione. Qualcosa per ricordare con un accenno di sorriso questa stagione orribile. Qualcosa per passare una settima felice, prendendo in giro e non subendolo, lo sfottò. Un cenno di vita in un annata grigia. Il Milan lo deve ai propri tifosi, non può derogare.
Derby : Milan, se ci sei, batti un colpo.





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Un'altra immagine della coreografia in Curva Sud
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(Archivio Magliarossonera.it)



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La Curva Sud
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La Curva Sud



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La Curva Sud
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La Curva Nord




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Inter 1-0
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Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
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Taarabt in azione
(dal sito www.gazzetta.it)
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Poli in contrasto su Kovacic
(dal sito www.gazzetta.it)



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Il calcio di punizione di Balotelli, da cui nascerà il gol di De Jong
(dal sito www.gazzetta.it)
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Il colpo di testa di De Jong, che vale la vittoria
(dal sito www.gazzetta.it)




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La sequenza del gol-vittoria di Nigel De Jong
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L'esultanza di De Jong
(dal sito www.gazzetta.it)
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Taarabt, De Jong e Balotelli nella festa rossonera
(dal sito www.gazzetta.it)



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L'esultanza di De Jong dopo il suo gol
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Invasione di campo dopo il gol di De Jong
da parte di un tifoso rossonero con bandiera



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I giocatori rossoneri festeggiano Nigel De Jong
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Un invasore cerca di raggiungere De Jong
per consegnare una bandiera rossonera all'autore del gol






De Jong segna il gol-vittoria


De Jong in mezzo all'area nerazzurra




Altre immagini della partita
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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)






La "Gazzetta dello Sport" del 5 maggio 2014


Il "Corriere dello Sport" del 5 maggio 2014




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 5 maggio 2014
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dal sito www.gazzetta.it

DE JONG AFFONDA L'INTER, MILAN A -3 DAI NERAZZURRI
Decide un colpo di testa dell'olandese su punizione di Balotelli. Inter spenta e quasi mai pericolosa, gara costellata da tanti errori e con poco ritmo
MILANO, 4 maggio 2014 - Nigel De Jong è il nuovo eroe del derby. E' suo il gol, una poderosa zuccata nella ripresa, che stende l'Inter e dimezza il distacco da 6 a 3 punti, mantenendo intatta la possibilità di conquistare l'Europa. Una vittoria meritata perché i rossoneri ci hanno creduto e provato di più, contro la prova sottotono dei nerazzurri.
BALO DA SOLO - Ma i derby del passato, la loro intensità, sono quasi preistoria. Il decadentismo del calcio milanese tira poco e non entusiasma nemmeno le curve opposte che si autocelebrano e spesso vanno a braccetto nel segno del cattivo gusto. Eppure c'è un Milan a caccia dell'Europa, con un Seedorf che tira dritto e conferma i suoi intenti. Rilancia De Sciglio a destra, e a Balotelli non affianca Pazzini perché nel suo pensiero non ci azzeccano proprio. Mazzarri viaggia sullo stesso binario, ma senza l'assillo della dirigenza. Per assicurarsi l'Europa League innesca il 3-5-2 con Ranocchia in difesa e Kovacic al centro della linea mediana. L'obiettivo? Un derby spettacolo, anche se i primi minuti sono inguardabili, con un'Inter più vivace ma poco fisica. E per vedere qualcosa di davvero eccitante bisogna attendere il minuto 18 e spiccioli di secondi, allorché Nagatomo da posizione defilata impegna Abbiati.
PIU' MILAN - Ci vuole coraggio e un fisico bestiale per battere l'Inter, ha detto Seedorf. Così al 25' Taarabt, dotato e arrogante, accende la partita servendo una magnifica palla a De Sciglio il cui destro si infrange sull'esterno della rete. Nulla di trascendentale, ma utile per regalare ossigeno alla sfida. Allora Kakà, servito da Balotelli, ci prova al 28', ma Handanovic protegge con cura il primo palo. Ma la grande occasione a Kakà capita al 37', quando servito in contropiede da De Jong colpisce in pieno la traversa con un tiro dal limite. E' il botto che certifica il predominio territoriale del Milan. La conferma arriva al 45': scambio in velocità fra Taarabt e Kakà, con tiro volo del brasiliano che sorvola la traversa. Balotelli e Icardi giocano a fasi alterne: il primo partecipa di più alla manovra e si becca pure i "buu" della curva nerazzurra, l'argentino attende con passo indolente l'ispirazione.
L'OLANDESE VOLANTE - C'è ancora più Milan nell'avvio della ripresa. Pressing e velocità. Il colpo di testa di Mexes al 14' di poco a lato è il preludio al gol di De Jong che arriva sei minuti dopo. Punizione di Balotelli dalla destra e fronte piena dell'olandese, dimenticato da Cambiasso, che batte Handanovic. Dietrofront e proprio il centrocampista devia il colpo sicuro di Palacio da dodici metri. Il derby è finalmente acceso, ma Mazzarri avverte scricchiolii: al 25' dentro Guarin e fuori Cambiasso. Seedorf risponde con Muntari per Poli e Pazzini per Kakà. Galliani gode. E al 32', come se non bastasse, il derby si regala anche una solitaria invasione di campo: un tifoso del Milan con tanto di bandiera a carico, che prima va a dire qualcosa a Balotelli e poi, mentre De Jong lo riporta alla calma e lo consegna alla security. Al 38' finisce la partita di Icardi, davvero inguardabile la sua prestazione: meglio provare con Milito. Il "Principe" merita occhi di riguardo: allora Abate va a prendere il posto di Constant. Più sicurezza alla difesa per tirare fino al 94'.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

LA CAPOCCIATA DI DE JONG, IL MURO FRANCESE E UN TAARABT IN VERSIONE MAGO. IL DERBY È ROSSONERO
LE PAGELLE di Antonio Vitiello
Abbiati sv: a parte un’uscita con i pugni al limite dell’area, guarda da spettatore il derby. Ammonito, salterà la partita di Bergamo.
De Sciglio 6: ritorna da titolare e alterna momenti di grande lucidità ad alcuni in cui soffre l’uno contro uno con Nagatomo. Tuttavia stoppa un paio d’incursioni interiste che potevano diventare importanti.
Rami 6.5: baluardo invalicabile della parte centrale del Milan. Con Mexes annullano Icardi e Palacio
Mexes 6.5: come Rami, non fa muovere mai in profondità il suo uomo diretto e sfiora, di testa, anche il gol del vantaggio. E’ in ottima forma e si vede.
Constant 6.5: alzi la mano chi avrebbe scommesso su una partita così ordinata da parte del guineano che non si specchia e usa molta concretezza (dal 85': Abate sv)
De Jong 7: guerriero indomito del centrocampo milanista, recupera un sacco di palloni e sia Kovacic sia Hernanes spesso gli sbattono addosso. Al 65’ trova il suo primo gol a San Siro con una capocciata troppo bella sotto la Sud. E’ l’uomo derby.
Montolivo 6.5: ordine, disciplina e sacrificio. Si può riassumere così la partita del capitano rossonero che, in un paio d’occasioni, non viene servito a dovere.
Poli 6: sostanza e grinta, non è un artista e nessuno glielo chiede. Esce col fiatone ma tra gli applausi di San Siro. (dal 72': Muntari sv)
Kakà 6: sostanzialmente non è una grandissima partita ma quella traversa trema ancora. Esce anche lui stremato. (dal 75': Pazzini sv)
Taarabt 6.5: anarchico e bellissimo da vedere, manda fuori giri spesso e volentieri gli avversari. Da sempre la sensazione di poter creare qualcosa di pericoloso. Su di lui Kovacic commette il fallo dal quale nasce il gol di de Jong.
Balotelli 6: soffre ancora il derby, ciondola e non riesce a trovare una conclusione pulita verso la porta dell’Inter. Però disegna la parabola che mette in porta de Jong.
Seedorf 6.5: 32 punti nel girone di ritorno e altro tabù sfatato ovvero quello dei derby che torna rossonero dopo 3 anni.